*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
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se si va a vedere sul sito dello sviluppo economico c'è una lista di aziende commissariate
un'ecatombe..
 
Concordo. Nella storia rimarrà una AZ che si poteva salvare con l'ultimo piano miracoloso dei soci, ma il rifiuto dei dipendenti l'ha affossata.
Aggiungo che secondo me tutti i sindacati favorevoli al si, sotto sotto stanno facendo il tifo per la liquidazione. Unica scappatoia che permetterebbe loro di sostenere di aver ottenuto il massimo possibile in fase di trattativa. Perchè se AZ dovesse venir salvata con condizioni per i dipendenti migliori di quelle previste dall'accordo, questi signori sarebbero finiti, in quanto visti come inutili (se non dannosi) per gli interessi dei lavoratori.
 
Al Tg3, è il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a delineare gli scenari futuri di Alitalia. "La cosa più plausibile, viste le dichiarazioni del Cda, è che si vada verso un breve periodo di amministrazione straordinaria che si potrà concludere nel giro di sei mesi o con una vendita parziale o totale degli asset di Alitalia oppure con la liquidazione. Se ci saranno aziende interessate a rilevarla è tutto da vedere, è prematuro a dirsi". Sei mesi, aggiunge Calenda, anche perché l'Unione europea può dare l'ok a un aiuto pubblico per Alitalia "per un periodo di tempo limitato", appunto "un orizzonte di sei mesi, a condizioni molto precise che vanno negoziate e che negozieremo sotto forma di prestito". Si tratterà solo di un "ponte finanziario transitorio" e non di "una nazionalizzazione né di 5 anni di amministrazione straordinaria o di miliardi di euro di perdite". Quanto ai lavoratori, "dipenderà molto dagli sbocchi che si troveranno nel corso dell'amministrazione straordinaria". Ora non si può parlare di esuberi, spiega Calenda, ricordando che dopo la vittoria del 'no' al piano industriale nel referendum indetto dai sindacati "tutto è in discussione" e "si vedrà nei prossimi mesi".

http://www.repubblica.it/economia/2017/04/25/news/alitalia_verso_il_commissariamento_laghi_e_gubitosi_in_pole_position-163846126/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T2

se si va ad analizzare i grandi gruppi in amministrazione straordinaria si vede che sono durate ben oltre 6 mesi (vedi rosso) quindi i conti i sindacalisti li hanno esposti bene, per la vecchia alitalia 3 anni.
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Sic Transit Gloria Mundi.....

Personalmente provo una sensazione di delusione misto rabbia.
Delusione perché dopo 2 anni e mezzo di voli con la fu compagnia di bandiera, ammetto che ci avevo creduto veramente che ce la potessero fare e in ottica cliente i passi avanti erano stati epocali (nessuno ricorda qua dentro come era ridotta AZ a fine 2014, tra aerei sporchi, vecchi arredi, divise anni 90, sito internet precolombiano etc etc), sarà che sono un "patriota" lavorando in un altra grande azienda Italiana che "ce l'ha fatta" e mi piace credere che questo paese e le sue aziende un giorno non troppo lontano si risolleveranno.
Rabbia nei confronti dei dipendenti, perché puoi essere incazzato quanto ti pare, stufo e stanco, ma sputare addosso al lavoro è una cosa gravissima e che non ci fosse un alternativa era evidente, sperare nel "paga pantalone" riesce a fare una cosa molto rara in questo paese, metterti TUTTI contro (basta vedere i sondaggi) cosa che farà precipitare e velocizzare la liquidazione della compagnia a mio avviso.

Il governo mi sembra compatto e abbastanza deciso, si va verso la liquidazione (nessuno comprerebbe la società per come è configurata adesso, gli conviene aspettare e far man bassa delle maniere a prezzo di saldo) e le ricadute sociali saranno grandi, ma non disastrose come sarebbero potute essere 10 anni fa.

Penso e spero che cercheranno (con il famoso prestito ponte avallato dalla UE) di garantire l'operatività (magari chiudendo la vendita dei biglietti dopo Ottobre a breve) fino a dopo l'estate per garantire le famigerate "vacanze d'agosto" a chi in questa situazione evidentemente non ha colpe.

Mi terrò la mia CFA come ricordo di un altra grande realtà Italiana che se ne va, in attesa delle prossime "AirFrance Italy" e "Lufthansa Italy" che prenderanno il suo posto.
 
se si va ad analizzare i grandi gruppi in amministrazione straordinaria si vede che sono durate ben oltre 6 mesi (vedi rosso) quindi i conti i sindacalisti li hanno esposti bene, per la vecchia alitalia 3 anni.
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Non è l'amministrazione controllata "il problema", ma come ci vai.... in questo caso come è stato detto la UE garantirà la possibilità di un prestito ponte marginale, per campare si e no 6 mesi ed evitare il caos.

Non vedo nessun pazzo furioso che potrebbe manifestare interesse a rilevare in blocco questa azienda, che ricordiamolo, perde 2mln al giorno e dove il 67% dei dipendenti hanno preferito andare a casa che varare un piano industriale (buono o no.... l'unico che esiste e il terzo in 10 anni).
 
Salve a tutti. Seguo spesso il forum ma di rado scrivo.
Una domanda.
AZ, serve, veramente all'Italia? Qualche collegamento con l'alta velocità c'è, compagnie low cost, ci sono, per l'Europa e il lungo raggio la scelta non manca...
 
Anzi, guarda, ti faccio leggere che idee ha quell'insieme di lestofanti che ti ha convinto ancora una volta a rischiare il tuo sedere (non il loro, sia chiaro, come nel caso del nostro stimatissimo Piccione). Studiati bene i comanda

http://sollevazione.blogspot.it/2017/04/alitalia-dopo-la-vittoria-campale.html

ALITALIA: DOPO LA VITTORIA CAMPALE

[ 25 aprile ]

Ore 00:20

Un autentico terremoto, non solo sindacale, politico.

La Vittoria dei NO è non solo rotonda, è schiacciante, ben oltre il 50% di cui stanno cianciando le agenzie in questi minuti.

A Milano 700 NO contro circa 150 SI.
A Malpensa 278 NO e 39 SI.
A Linate 698 NO e 153 SI.
A Napoli la vittoria è anche lì clamorosa.
Solo a Torino i SI hanno vinto per due voti in più.
Su Roma non ci sono ancora i dati definitivi ma i NO hanno stravinto, anche tra il personale di terra (solo nel seggio degli impiegati di Fiumicino il SI ha avuto il sopravvento). Vittoria piena del No anche al call center della Magliana. Mancano i risultati del personale di pista di Fiumicino e degli scali periferici (malgrado il rischio sempre presente di brogli). Ma poco possono cambiare oramai.

Secondo i nostri calcoli il No è complessivamente attorno al 70%.

Un risultato che non lascia adito a dubbi. Già nel pomeriggio, quando evidentemente i confederali sapevano quale sarebbe stato l'andazzo, Gentiloni riuniva d'urgenza i ministri Poletti, Del Rio e Calenda i quali portano sulle loro spalle, assieme ai sindacati confederali, la principale responsabilità di un accordo vergognoso che scaricava sui lavoratori le conseguenze di una gestione catastrofica della compagnia.

Con che faccia ora i confederali, brutalmente delegittimati, chiedono di riaprire la trattativa?

Con che faccia i ministri Qui Quo Qua (alias: Poletti, Del Rio e Calenda) pretendono di restare al loro posto dopo che un giorno sì e l'altro pure han detto che non c'era alternativa alla loro porcheria?

Se avessero un barlume di dignità dovrebbe dimettersi, invece, con sfrontata protervia, lasciano trapelare che avalleranno la decisione dell'azienda di portare i libri in tribunale e avviare la procedura liquidatoria, contestualmente alla cessione 'spezzatino' degli asset della compagnia e migliaia di licenziamenti. Il loro bluff va smascherato!

I lavoratori dopo questo splendido scatto di orgoglio, dopo che con coraggio han votato NO malgrado le intimidazioni, le minacce ed il vero e proprio clima di terrore, non possono tuttavia dormire sonni tranquilli. E' vero che nonostante le prime scomposte reazioni di azienda e governo questi sono entrambi più deboli, e che le condizioni per portare a casa un grande risultato sono migliori, ma proprio ora la battaglia diventa più dura.

Più dura, non più complicata.

Quattro sono ora i principali comandamenti:

Primo: nessun libro in tribunale oppure si bloccheranno a oltranza Fiumicino e tutto il trasporto aereo nazionale.

Secondo: si riapra la trattativa, ma al tavolo niente confederali ma delegazioni democraticamente elette dai lavoratori.

Terzo: nazionalizzare e rilanciare ALITALIA, o comunque l'ingresso dello Stato come socio principale della compagnia.

Quarto: nessun licenziamento, nessun esubero e reintegro dei precari che ne hanno diritto, visto che solo con loro Alitalia può essere salvata e rilanciata.

Ragazzi ma li avete visti come stanno messi, gli slogan e le parole di questo blog...che tristezza!
 
Aggiungo che secondo me tutti i sindacati favorevoli al si, sotto sotto stanno facendo il tifo per la liquidazione. Unica scappatoia che permetterebbe loro di sostenere di aver ottenuto il massimo possibile in fase di trattativa. Perchè se AZ dovesse venir salvata con condizioni per i dipendenti migliori di quelle previste dall'accordo, questi signori sarebbero finiti, in quanto visti come inutili (se non dannosi) per gli interessi dei lavoratori.

I sindacati tradizionali sono ormai finiti. CGIL, CISL e UIL spariranno a breve, senza rimpianto di nessuno, lasciando solo enormi casseforti con enormi patrimoni su cui prima litigheranno un po', pian piano lasciando cadere nell'oblio la questione di dove debbano finire i soldi. Un po' la storia del PCI, della DC, del MSI e tanti altri ancora.
Il loro posto sarà preso da quelli come il CUB, l'USB, ecc., figli del populismo e della mediocrazia, che infatti oggi vanno a braccetto con il M5S. Di chi è la colpa? Loro. E chi siamo noi? Le vittime? E qual è la soluzione? La rivoluzione! Perchè combattiamo? Per la dignità! E via di grasse risate nel dietro le quinte.
Ma loro ci credono. E' arrivato qualcuno che gli lava la coscienza gratis e li porta a sognare, come potrebbero non aderire?

La crisi di Alitalia del 2017 non credo verrà ricordata per come si sarebbe potuta salvare, quanto piuttosto come la prima strage in diretta televisiva del criminale concetto della democrazia diretta. Il lavoratore ha votato esattamente quello che desiderava chi voleva sganciarsi da questo carrozzone ambulante, e gli hanno fatto anche credere di aver "alzato la testa", di aver dato un duro colpo al sistema, ai poteri forti e al "padrone". Il suicidio assistito, dove scegli tu come farlo, premendo solo il pulsante.
 
nessuno ricorda qua dentro come era ridotta AZ a fine 2014, tra aerei sporchi, vecchi arredi, divise anni 90, sito internet precolombiano

Lo ricordiamo quasi tutti qui, ma ti assicuro che, a confronto con il periodo di amministrazione straordinaria 2008-2009, quella del 2014 era un lusso. Il sito, tuttavia, era molto meglio all'epoca (2008, s'intende).

G
 
Salve a tutti. Seguo spesso il forum ma di rado scrivo.
Una domanda.
AZ, serve, veramente all'Italia? Qualche collegamento con l'alta velocità c'è, compagnie low cost, ci sono, per l'Europa e il lungo raggio la scelta non manca...

Una compagnia basata in Italia, con ampi collegamenti per il mondo, sarebbe sicuramente servita. Purtroppo, queSta compagnia non è più e non sarà mai più Alitalia.
 
I sindacati tradizionali sono ormai finiti. CGIL, CISL e UIL spariranno a breve, senza rimpianto di nessuno, lasciando solo enormi casseforti con enormi patrimoni su cui prima litigheranno un po', pian piano lasciando cadere nell'oblio la questione di dove debbano finire i soldi. Un po' la storia del PCI, della DC, del MSI e tanti altri ancora.
Il loro posto sarà preso da quelli come il CUB, l'USB, ecc., figli del populismo e della mediocrazia, che infatti oggi vanno a braccetto con il M5S. Di chi è la colpa? Loro. E chi siamo noi? Le vittime? E qual è la soluzione? La rivoluzione! Perchè combattiamo? Per la dignità! E via di grasse risate nel dietro le quinte.
Ma loro ci credono. E' arrivato qualcuno che gli lava la coscienza gratis e li porta a sognare, come potrebbero non aderire?
Non fa una grinza, ma nel conto vanno messi anche politica e sindacato storici, che hanno dato prova di essere talmente lerci da far desiderare a tanti qualsiasi alternativa. Senza ricordarsi che al peggio non c'è fine.

La crisi di Alitalia del 2017 non credo verrà ricordata per come si sarebbe potuta salvare, quanto piuttosto come la prima strage in diretta televisiva del criminale concetto della democrazia diretta. Il lavoratore ha votato esattamente quello che desiderava chi voleva sganciarsi da questo carrozzone ambulante, e gli hanno fatto anche credere di aver "alzato la testa", di aver dato un duro colpo al sistema, ai poteri forti e al "padrone". Il suicidio assistito, dove scegli tu come farlo, premendo solo il pulsante.
Effettivamente leggendo i commenti sui giornali fatti dai lavoratori AZ, spesso c'è l'impressione che davvero vivano in una realtà parallela. Va detto che la storia fino ad oggi ha dato loro ragione, ma a questo giro la giostra rischia seriamente di fermarsi.
 
Avro posa il bicchiere ....è un ordine !!!

Per IG e QR il fallimento di AZpuo essere una grossa opportunità, e sbaglierebbero a non crederci.

Ovviamente non credo chec IG possa sostituire in Totò AZ, ma sicuramente potrebbe trovare spazio per i suoi nuovi 50 aeromobili, previsti dal piano.

Comunque sia.....Ho molta più fiducia nelle capacità di Al Baker che di Hogan.
 
Non fa una grinza, ma nel conto vanno messi anche politica e sindacato storici, che hanno dato prova di essere talmente lerci da far desiderare a tanti qualsiasi alternativa.
Non a caso li ho citati per primi. Loro sono quelli cui va addebitato il costo sociale della crisi economica del paese. I sindacati sono stati un cancro, questo è bene tenerlo a mente nella storiografia della Repubblica.

Effettivamente leggendo i commenti sui giornali fatti dai lavoratori AZ, spesso c'è l'impressione che davvero vivano in una realtà parallela. Va detto che la storia fino ad oggi ha dato loro ragione, ma a questo giro la giostra rischia seriamente di fermarsi.
In ogni epoca è pieno di gente che ha creduto al mago, alla fattucchiera, all'oroscopo, a Piccione330 e ad Amoroso. Aspetta qualche settimana, però, e poi leggi commenti.
 
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