Eccomi alla parte finale: il ritorno.
L’aeroporto più vicino a S. Pedro de Atacama è quello di Calama. Ci si arriva percorrendo una strada bellissima. Nei pressi dell’aerostazione potremmo scrivere, nel senso letterale del termine, che gira aria di casa nostra!
Eccoci in aeroporto. Nuova aerostazione rispetto ad 11 anni fa.
Andiamo al check in LAN. Siamo in ampio anticipo, e chiediamo un anticipo su uno dei voli precedenti (in 3 ore ne partono ben 4 di cui 3 con A321). Rifiutato categoricamente!
Pertanto, passati velocemente i controlli, mi dedico allo spotting.
Aerostazione airside.
A321 nuovo di pacca (LAN ne ha al momento 4, ne ho visti ben 3 qui a Calama).
La cosa stranissima è che airside manca un monitor con l’elenco di tutte le partenze. Ad ogni gate c’è una lavagnetta dove scrivono a mano volo per volo. Mah…..
Aerostazione.
Arriva un A320.
E se ne va pure.
Arriva il nostro A321.

Si prepara l’imbarco per file e per segmento. Le borse oltre misura vengono inserite nell’apposito controllo, e qualora siano troppo grandi vengono inviate in stiva, senza discussioni. Con fermezza e gentilezza. Questa è la compagnia che vorrei.
Vamos.
Gli interni: l’aeromobile è stato consegnato a dicembre 2014. Questa è la compagnia che vorrei.
Safety card.
Bye bye Calama. Ci sarà una terza volta? Mai dire mai nella vita

!!!
Benché il volo duri 1h e 40, vengono consegnate le cuffie. Questa è la compagnia che vorrei.
Expo: qualcuno ne parla.
L’aerostazione airside.
Arriviamo in testata e ci prepariamo al decollo dalla 28L. In perfetto orario. Questa è la compagnia che vorrei.
CJC-SCL
Volo: LA147
Classe: Y
Posto: 37A
Tipo di aereo: A321
Reg: CC-BEB
Schedulato: 16.25-18.30
In volo: 16.30-17.40
Durata: 1h e 40 min.
Decollati!
Deserti d’alta quota dall’alto.
C’è il wifi a bordo. Scaricando l’app per iphone/ipad/ipod, Android o per il proprio PC si accede al sistema di intrattenimento di LAN, per fruire in autonomia dei contenuti. Questa è la compagnia che vorrei.
Passano con il carrello (AAVV gentilissimi): sono disponibili due scelte di snack dolce e due di salato. Ogni passeggero sceglie un dolce e un salato. Questa è la compagnia che vorrei.
Ci avviciniamo a SCL. Ecco le Ande innevate.
Atterriamo in un pomeriggio nuvoloso.
Vicino di parcheggio. Ovviamente siamo sotto finger. Questa è la compagnia che vorrei.
Che dire? Santiago del Cile è una delle peggiori città che abbia mai visto; pertanto ripartiamo immediatamente. L’unica seccatura è che anche qui, come a San Paolo, non esistono le connessioni e bisogna uscire e rifare tutti i controlli.
Però vi tranquillizzo: SCL è un hub, e questa ne è la prova!
Usciamo quindi e percorriamo tutto il corridoio piano arrivi per poi salire alle partenze.
Chech in LAN.
I controlli sono velocissimi ed eccoci airside.
Prima di andare in lounge però un necessario stop per acquistare un po’ di vino. Adoro i rossi cileni!
Ed eccoci all’ingresso della lounge. Riaperta di recente, scrivono che sia la più grande del Sud America.
I piani originari prevedevano, come già ho scritto, di volare a VVI con TAM, in modo da fare un confronto tra le 3 principali lounge del Sud America delle principali compagnie locali. Ne vedrete solo due, ed ognuno si farà facilmente un’idea.
La lounge ha diversi settori su più livelli.
Area eating.
PC corner.
La disponibilità, la quantità e la varietà di cibo è esagerata.
Insalate e panini.
Vini.
Formaggi.
Succhi di frutta.
Sushi (non capisco che senso abbia qui, non c’erano neppure voli per il Giappo, ma tant’è!).
Frutta fresca.
Zuppa di cipolle (non molto indicata per una business lounge!).
Dolcetti.
Iniziamo così.
Andiamo a esplorare la lounge.
Il bancone con le bevande.
La disponibilità di quotidiani è limitata a qualche giornale locale e spagnolo e qualche rivista tedesca. Ma va considerato che è sera.
Altro settore della lounge.
E qui si sale al piano superiore.
Il catering è il medesimo.
E’ ora di andare al gate.
La Sky Club Lounge di Delta la vedrete nel Tr di Edoardo.
A bordo.
Queste sono le sedute di J. L’imbarco avviene in modo molto confuso. Ci mancava solo che io tentassi di portarmi il comò di casa, e poi, vi assicuro, è passato proprio di tutto. Sembrava il volo della speranza…
Lasciamo SCL.
SCL-AEP
Volo: LA451
Classe: C
Posto: 03A
Tipo di aereo: A320
Reg: CC-BAN
Schedulato: 20.15-22.20
In volo: 20.30-22.10
Durata: 1h e 40 min.
Il pasto è eccellente. Unico rilievo: mi viene servito il vassoio al contrario.
Atterriamo al siti airport di Buenos Aires. Qualche foto sfocata.
Qui dominano i padroni di casa.
Lasciamo il nostro A320.
Per curiosità, questa è l’area check in di AEP.
Non farò OT di Buenos Aires, dove peraltro ero già stato. Posto solo 3 foto.
La prima: indica perfettamente lo stato in cui è ripiombato il Paese.
La seconda: dimostra come codesto sia un luogo che merita una visita dai frequentatori del forum: qui fanno le uova benedette, alla benedetta, di Benedetta. ‘nsomma, ci siamo capiti…
Terzo: qui si mangia (e beve Malbec) decisamente bene.
Bene, è tutto. Grazie per l’attenzione!
Ah, no… dimenticavo.
Ma devo proprio tornare a Roma? Ma proprio proprio passando da FiumiScino?
Vabbé, tanto con la nuova Alitalia SAI io sono Ospite. Stic……………… Ma tu lo sai che SAI sa che trasporta ospiti? Sallo, cara SAI!!!!
Bene. Il tassista sbaglia e ci lascia al Terminal A di EZE.
Tanto vale entrare e fare una foto.
Andiamo a piedi fino al C, ringraziandolo con il pensiero…
Terminal C.
Zona dei padroni di casa.
E check in Skyteam. Mancano 3h e 15 min. e sono già aperti. Bene.
Carta imbarco. Ora, non voglio iniziare già ora con fastidiose polemiche (il bello deve ancora venire, ed io non lo so ancora…), ma a me non soddisfa affatto che mi sia stata consegnata una carta di Y pur viaggiando in J.
L’aeromobile era giunto da Roma alcune ore prima. Se avevano finito le carte rosse il giorno prima se le potevano far arrivare con la massima tranquillità, celerità ed a costo zero.
I controlli sono velocissimi. E’ spassoso confrontare come qui il doganiere ti saluta sorridendoti con un ‘Ciao Alitalia!’, mentre in altri Paesi ti guardano scuri in volto come una minaccia. Il Sud America è anche questo.
La nuova ala dell’aeroporto è ben fatta.
Padroni di casa.
AF sta imbarcarcando la prosecuzione per Montevideo.
BA si riposa al sole.
Ancora l’aerostazione.
Air Europa.
Tutti i finger sono marchiati dai padroni di casa.
Iberia sta nella parte vecchia dell’aerostazione.
Ed infine andiamo a trovare il nostro 777.
Fatto il giro dell’aeroporto andiamo in lounge.
Ovviamente Aerolineas Argentinas.
La lounge in sé è molto bella. Non grandissima, ma neppure troppo piccola.
Gli arredi sono moderni, nuovi e ben tenuti.
Buona la disponibilità di prese.
Internet corner con stampante.
Ma qui non c’è nulla da mangiare!
Tranne alcune brioche rinsecchite…
…e qualche frutta fresca.
Andiamo a vedere se va meglio nell’altra isola.
Qui c’è in più qualche cattivissimo tramezzino.
Questo è il mio pasto (non lo chiamo a caso così, vedrete il perché a breve).
Vini.
Come dicevo la lounge è bella.
Ma ha una pecca non da poco: questa è la vista esterna.
Veniamo alla disponibilità dei giornali: perché AF porta i suoi ed AZ no? In passato c’era sempre una risma per la lounge dell’aeroporto di destinazione. Anche qui, costo tendente allo zero, attenzione al Cliente, soddisfazione dell’Ospite. Il contrario di quanto avviene ora.
Noto però con soddisfazione che è presente almeno Ulisse. Di luglio. Il magazine di AF è invece correttamente del mese di agosto. Se ce la fa AF, perché AZ no???
La cosa bella della lounge è che ha uno spazio interno dedicato ai bambini. E’ la prima volta che mi capita di vederlo.
L’imbarco inizia molto in anticipo. Del resto l’aeromobile è fermo da ore e ore.
Bene. Lo vedete questo finger?
Ve lo faccio vedere meglio. Sarebbe quello dedicato ai passeggeri di J. Per quelli di Y ce n’è un altro. Ebbene, il portellone era chiuso. Pertanto i passeggeri di Business si accodano a quelli di economica, che imbarcano parallelamente, e stanno in fila perché, come di consueto, all’ingresso gli AAVV ricontrollano la carta d’imbarco ed indicano il corridoio da percorrere.
Qualcuno mi spiega perché se l’infrastruttura aeroportuale mi consente di imbarcare celermente, a bordo abbiano chiuso la porta a me dedicata?
Pertanto nel mentre attendo di entrare, fotografo i vicini di parcheggio.
Ed il nostro 777 che fa fuel.
Ecco la mia poltrona.
Viene servito lo spumante. Un dito, che sennò ci ubriachiamo.
IFE.
Altra vista dell’A340 che sta messo ben peggio del nostro, magra consolazione…
Il nuovo menù. Anche questo riserverà (s)piacevoli sorprese. Voi leggete, anzi guardate, e poi giudicate…
Cabina di J. Nel primo settore 3 posti liberi, nel secondo 3 posti occupati. Scrivo questo per dire che non essendo la J piena, gli AAVV hanno avuto la possibilità di gestire con tranquillità tutti i passeggeri.
Viene distribuita la hot towel.
Ed il kit Ferragamo che a me piace molto.
A lato ci sono già acqua e cuffie.
Bye bye EZE. I finger, giusto per rimarcare, sono due.
Padroni di casa.
748 prende il sole.
Decollati.
EZE-FCO
Volo: AZ681
Classe: J
Posto: 01L
Tipo di aereo: B777
Reg: EI-DSO
Schedulato: 12.40-06.40
In volo: 12.55-06.25
Durata: 12h 30 min.
L’IFE NON funziona e deve essere resettato. Grazie!
Aggiungo che l'IFE ha il logo AZ indietro di due brand, riporta ancora destinazioni chiuse (Osaka), non è aggiornato, e fa pena.
Vista la novità provo il cocktail di benvenuto. Non male. Ed ottimo il fatto che finalmente viene servito con qualcosa di diverso dalle noccioline.
Sono molto curioso di provare il nuovo servizio. Ma, semplicemente non c’è. Nessun accenno alle nuove modalità di servizio: l'unica differenza sta nel fatto che hanno preso gli ordini a penna (lasciati poi nel galley, giusto per far sì che il passeggero si faccia un po' i cavoli degli altri per passare il tempo) e non hanno servito con il carrello.
Non è stato proposto di poter mangiare ad orario differente, non è stato scaglionato il servizio, con il paradosso che in alcuni momenti il corridoio sembrava l'Autostrada del Sole nei giorni col bollino rosso ad agosto con AAVV che quasi si scontravano, mentre 10 minuti dopo tutti si erano eclissati.
Bene. Allora andiamo a vedere cosa propone il menù.
Il menù, con le pagine rilegate, era (nell'ordine) in italiano, spagnolo ed inglese. Il menù in spagnolo riportava piatti differenti rispetto a quello in italiano e inglese (si vede male ma conservo l’originale). Quando ho fatto notare la cosa all'AV, non si è affatto scomposto, come se fosse una cosa normale. Quello in spagnolo probabilmente riportava il servizio del Tokyo.
Inizia il servizio. Chiedo di poter provare due antipasti differenti, ma l’AV indugia dicendomi che non sa se sono sufficienti per tutti. Ma come? C’è la cabina mezza vuota!!! Scelgo il gambero rassicurandolo che non è un problema.
Gambero. Al singolare. Perché me ne viene servito uno. U-N-O!!! Ho capito che ci tenete a non farmi ingrassare, ma le carote lesse (quelle sì che stanno al plurale) me le mangio a casa mia!
Aggiungo una ulteriore considerazione sul punto. Non ho fatto la foto e qui mi si deve credere sulla parola: dopo circa un’ora dalla fine del servizio, nel galley anteriore c’era una AV che mangiava un atipasto. No comment.
Scelgo poi le orecchiette. Non ho mai mangiato un piatto così disgustoso.
Per secondo prendo il tonno. Ora, a me frega nulla se il piatto è stato cotto male, se è stato riscaldato male, se il fornetto è inadeguato. Ripeto, frega nulla. Il punto è che era davvero cattivo: lesso ed insapore. Lo si vede bene dal colore generale e dal brodetto acquoso sotto il piatto. Ci tengo a dire che qui non parliamo di gusto personale (mi piace/non mi piace). No. Il piatto era proprio da ospedale.
Ma non finisce qui. Non notate nulla nella foto? Mi manca la forchetta. 5 minuti in attesa che passasse qualcuno (non ho volutamente chiamato) per richiederla.
Infine: al signore dietro di me viene servita la pasta due volte.
Salto il formaggio e passo alla frutta.
MA mi viene sparecchiato il tavolino. Secondo voi può flyboy saltare il dolce (unico piatto buono di tutto il pasto?????).
Arriva successivamente su richiesta. Chiedere se volevo accompagnarlo anche con qualcosa da bere pare troppo. E io non chiedo oltre, sia mai che gli svuoti la damigiana di vino.
Altra hot towel a fine servizio.
Passa un’ora ed avendo finito di vedere il film vado in bagno. Il bagno di J non funziona.
Mi giro dall’altra parte e nel galley c’era SOLO acqua.
A quel punto mi sono girati…. Una AV mi ha visto decisamente contrariato, e mi ha spiegato che 'loro hanno deciso così'. Le ho fatto vedere un po' di foto e le ho detto che era stato un disastro su tutti i fronti. Mi ha gentilmente accompagnato dalla capocabina con cui ho chiacchierato con molta tranquillità e cordialità per almeno mezz'ora.
Con pacatezza ho provato a spiegare che un servizio non si poteva fare così, così come una compagnia che ambisce alle 5 stelle non può essere approssimativa dal colore della carta d'imbarco al cesso out of service.
Le ho chiesto del nuovo servizio. 'Loro vogliono', 'loro dicono'. Sembrava di parlare con qualcuno che era altro rispetto alla compagnia, che ne prendeva le distanze.
Mi ha fatto vedere tutti i fogli che gli hanno dato sul nuovo servizio: quattro paginette striminzite quasi tutte con le foto dei piatti da servire e con qualche commento su come servirli. Nessuno ha ricevuto un training specifico, e loro vanno avanti alla cieca. Ognuno si ARRANGIA.
Mi ha detto che hanno molti problemi con il catering, che è contingentato (in effetti le porzioni sono più piccole, confermo). Mi ha chiesto com'era la lounge di Buenos Aires, perché 'loro' dicono che il passeggero mangia a terra in lounge. Le ho risposto che la lounge di Aerolineas Argentinas è molto bella, ma il catering era pressoché inesistente.
A metà volo vengono serviti dei tramezzini, ma io dormivo.
Arriviamo alla colazione. Decisamente buona, anche se la fettazza di prosciutto potrebbe esser presentata un po’ meglio.
E’ l’alba e siamo in avvicinamento a FCO.
Atterriamo sulla 16R mentre BPA impegna la pista dopo il nostro arrivo.
Iberici.
Di corsa al trenino.
Inglesi.
Questi non so di dove siano

.
Fatto uno pseudo controllo passaporti, veniamo portati in bus ai moli Shengen. I gate H. In prefabbricato. Non è necessario aggiungere altro.
Il trenino che collega il satellite dal basso.
Ed il futuro nuovo molo.
Ora. In zona shengen airside non c’è lounge. Un cappuccino ed una brioche me li compero.
Ma che alle 6.50 del mattino ci sia questo sporco per terra, questo non lo tollero.
Ma non è finita. Avete presente Venchi?
Nel retro piove.
Pur essendo presto, il terminal B è decisamente pieno di gente.
Andiamo al gate.
Oggi si viaggia con MB.
Y+ a bordo.
FCO-LIN
Volo: AZ2016
Classe: C
Posto: 02F
Tipo di aereo: A319
Reg: EI-IMB
Schedulato: 08.00-09.10
In volo: 08.20-09.10
Durata: 50 min.
A bordo viene servito succo, yogurt e brioche che lascio volentieri.
E qui siamo a LIN.
Breve riepilogo, giusto per sintetizzare:
• La lounge di EZE ha un catering inesistente;
• La lounge ad EZE non ha scelta di quotidiani in italiano e il numero di Ulisse è quello del mese precedente;
• Ad EZE non vengono fornite le carte d’imbarco corrette;
• Il finger dedicato ai passeggeri di Business è sbarrato perché il portellone è chiuso;
• Il nuovo menù in spagnolo ha una lista dei pasti diversa da quello in italiano e inglese;
• L’IFE non funziona e viene resettato;
• L’IFE è troppo vecchio ed ha ancora il primissimo logo Alitalia, oltre ad avere info errate su rotte oramai chiuse;
• Il nuovo servizio non è pervenuto;
• Mi servono il secondo senza portare la forchetta;
• Mi viene sparecchiato il tavolo mentre io attendevo il dolce;
• Il pasto è davvero cattivo;
• Il bagno di J è fuori servizio;
• Nel galley “solo acqua danno!” (cit. una vecchia signora che a Sydney mi raccontava con rammarico dell’eccellente servizio di quando AZ volava su SYD; ora le toccava prendere Qantas, e “questi solo acqua danno!”);
• A Fiumicino non è disponibile alcuna lounge airside.
Qualcuno, vi prego, mi convinca a consigliare di viaggiare in Business con Alitalia.
Grazie a tutti per la pazienza con cui mi avete letto, e alla prossima! Per quanto mi riguarda, purtroppo ancora con AZ. Se ad oggi dovessi prenotare lo stesso routing che farò prossimamente, non la sceglierei di certo.