[TR] LIN-AMS-GIG-IGU-IGR-AEP-FTE-USH-AEP-EZE-AMS-LIN + (lungo) OT


noo, lo adoro, avevo la valigia piena!! :p
D'accordo con Frecciarossa per San Telmo, la tanto decantata bellezza non sono riuscito a coglierla, troppa sporcizia, e troppe case abbandonate e diroccate. Nel suo stile molto meglio Boca, arrivando a piedi da San Telmo si percepisce ancora oggi una grande povertà, ma il quartiere conserva un atmosfera struggente.

E comunque anche a me BAires ha ricordato Napoli, sotto molti punti di vista.
 
In effetti BAires e' tutto sgarruppato! Argentini noti in tutta l' America Latrina come i piu' spocchiosi..in effetti sono quelli piu' "europei" ma a confronto sono messi peggio che noi Grecia o Portogallo.
Se non altro i costi dovrebbero essere inferiori a quelli surREALi di Rio
 
Bel proseguimento di TR, che scommetto si farà più interessante ancora nella prossima puntata.
L'Argentina dev'essere un paese molto bello sotto diversi punti di vista, dai vari TR però ho sempre l'idea che siano molto nazionalisti e la loro ostinazione sul reclamare la proprietà delle Falkland, zone dell'Antartide, la loro fede calcistica...credo che lì molto argomenti non debbano nemmeno essere accennati...
 
gran bel giro, che invidia! :D
Per il cibo hai ragione, tutto buonissimo, ma vado in controtendenza...il dulce de leche proprio non riesco a farmelo piacere...

Piu' che controtendenza mi viene da dubitare delle tue papille gustative... o della tua sanita' mentale.

Considera 30 anni di Marlboro di contrabbando e gin tonic...

devo dire che a me inizialmente non dispiaceva, ma ti propongono ovunque sempre e solo quello per cui dopo un po' non se ne può effettivamente più!

noo, lo adoro, avevo la valigia piena!! :p
D'accordo con Frecciarossa per San Telmo, la tanto decantata bellezza non sono riuscito a coglierla, troppa sporcizia, e troppe case abbandonate e diroccate. Nel suo stile molto meglio Boca, arrivando a piedi da San Telmo si percepisce ancora oggi una grande povertà, ma il quartiere conserva un atmosfera struggente.

E comunque anche a me BAires ha ricordato Napoli, sotto molti punti di vista.

d'accordissimo, l'atmosfera che si respira a La Boca è sembrata molto più reale, anche nel solo breve tratto che va da La Bombonera a El Caminito.

Bellissimo. L'ultima ballerina di tango davvero notevole!

Splendido aggiornamento! Molto interessante l'OT culinario :p

DaV

Veramente un Signor TR, da antologia.
Grazie mille!!

grazie!

Bello davvero tutto, certo però deve essere stato un tour de force, mai un attimo di pausa, complimenti

verissimo, per concentrare tutto sto giro in 13 giorni ci siamo presi un bel po' di sbattimenti, per fortuna la moglie mi segue volentieri.. ed in ogni caso ce ne fossero di sbattimenti così belli nella vita!! :D

Bellissimo!

Ma vedo male o sul magazine hanno messo il 340 con due motori?

vero, non me n'ero accorto..

In effetti BAires e' tutto sgarruppato! Argentini noti in tutta l' America Latrina come i piu' spocchiosi..in effetti sono quelli piu' "europei" ma a confronto sono messi peggio che noi Grecia o Portogallo.
Se non altro i costi dovrebbero essere inferiori a quelli surREALi di Rio

Bel proseguimento di TR, che scommetto si farà più interessante ancora nella prossima puntata.
L'Argentina dev'essere un paese molto bello sotto diversi punti di vista, dai vari TR però ho sempre l'idea che siano molto nazionalisti e la loro ostinazione sul reclamare la proprietà delle Falkland, zone dell'Antartide, la loro fede calcistica...credo che lì molto argomenti non debbano nemmeno essere accennati...

in realtà l'apparenza non corrisponde del tutto alla realtà. Mi spiego meglio:

- Falklands: in qualsiasi comune Argentino trovi almeno una lapide, una piazza o un memoriale di qualche tipo alla guerra ed alla reclamata sovranità sulle isole, in particolare nella Terra del Fuoco. C'è però da dire che tutti i locali con cui ho avuto a che fare, ed in particolare i più giovani (under 40), vedono ormai il tema come passato e come un capitolo chiuso, in altri termini come qualcosa cui tengono più i loro padri che non loro stessi. Loro sono (giustamente) più interessati a venir fuori dal disastro economico del paese.

- Calcio: chiunque si dice tifoso a Baires, tutti hanno santini della propria squadra del cuore, ma forse solo un 10% conosce i giocatori che vi militano. Che senso abbia tutto questo, boh.. in Italia chi tifa conosce i giocatori, gli altri non sanno nulla..
 
Proseguiamo va, che di questo passo altrimenti finiamo a Natale 2016..

Piccolo excursus su FTE: l’aeroporto ha aperto nel 2000 ed in quel momento i voli erano limitati a soli 3xw.
Attualmente l’aeroporto dicono (non ho verificato) che abbia voli per 14xd, a seguito della recente apertura di un collegamento da Cordoba.

Lo sviluppo dello scalo è stato l’enabler della crescita (un po’ disordinata, a dire il vero) della cittadina di Calafate, passata in questo stesso periodo da 3mila a 22mila abitanti.

Precedentemente all’apertura di FTE, che dista 23 km dal centro città (incomprensibilmente aggiungerei, visto che in mezzo non c’è NULLA), in città sorgeva il vecchio scalo Lago Argentino (ING), chiuso poco dopo l’apertura del nuovo (ogni commento è superfluo).

Dopo sto breve pippozzo, torniamo al (più interessante) OT: alloggiamo all’Alto Calafate http://www.hotelaltocalafate.com.ar/ , una struttura che sorge sulla strada verso l’aeroporto a 3km dal centro città. L’hotel è uno dei 3 (se non erro) di proprietà della Presidenta Kirchner a Calafate, che risiede in città quando non si trova a Buenos Aires (era lì anche durante i nostri 2 giorni di permanenza in loco).

Posizione spettacolare che domina tutta la cittadina ed il lago sottostante, buoni servizi e ristorante interno di qualità strepitosa, ma camere decisamente datate che necessiterebbero di una rinfrescata.

Esterno





Pianterreno



Piscina, bellissima e con vista spettacolare, peccato che nella zona pool la temperatura sia di 45 gradi



Camera (presa da internet, in questo caso meglio qui che dal vivo)



In compenso la vista dalla camera è decisamente gradevole



Anche in questo caso appoggiamo i bagagli e subito via per un’escursione ad una Estancia (la 25 de Mayo), una delle più piccole della Patagonia con i suoi 16.000 ha (molte superano gli 80.000 ha) ed i cui confini arrivano alle Ande e di conseguenza alla frontiera con il Cile.



La bacca che dà il nome al paese di Calafate, commestibile e peraltro buonissima sotto forma di marmellata o gelato



Per i curiosi eccola qui, una via di mezzo tra l’amarena ed il mirtillo



Col buon Defender saliamo di quota guadando un po’ di torrenti e spingendoci fino a quasi 1.000 metri di altitudine





Gli unici esseri umani incontrati nel pomeriggio



Non c’è NIENTE, ma forse è proprio il vuoto a dare una incredibile sensazione di immensità.











Sarà che intorno non c’è una mazza, ma forse proprio per quello i colori del cielo sembrano bellissimi



Vince che individua il Defender



Avvistiamo un branco di guanachi, che proviamo ad avvicinare di soppiatto



Mi sento osservato



Nel corso dell’escursione proviamo anche il Mate, pensavo peggio



Ceniamo nell’upper-house dell’Estancia, nel mezzo del nulla





Davanti è un Malbec, mentre dietro non è un quadro





Siamo al tramonto (h 22), la montagna cambia colore





Il giorno dopo uno dei must di tutta la vacanza: il Perito Moreno, a 90 km da Calafate.

Per arrivarci attraversiamo la cittadina di Calafate, apparentemente tipica ma piuttosto turistica.
Questa era la vecchia pista dell’aeroporto di ING, ora trasformata in strada



Intorno al Lago Argentino la vegetazione è pura steppa.
Non vi sono alberi, e quei pochi che si scorgono sono stati piantati dai locali intorno alle proprie case, peraltro tutti dallo stesso lato, per difendersi dal vento (che spira sempre da ovest)



Curioso come avvicinandosi al ghiacciaio (ed alle Ande) la vegetazione cambi sensibilmente, con tanto di alberi ed animali (anche qui avvisi di puma ovunque)



Vedere il Perito Moreno dal vivo ti lascia semplicemente a bocca aperta.
Sentirlo ancor di più, visto il fragore con cui pezzi di ghiacciaio delle dimensioni di palazzi interi crollano nel Lago.





Altrettanto incredibile è il colore del Lago Argentino, fortunatamente la giornata è bellissima









Dopo esserci goduti lo spettacolo dalle passerelle, lo ammiriamo dall’acqua..



.. dalla spiaggia..









.. e poi direttamente sul ghiacciaio con un paio d’ore di trekking light, dopo aver indossato i ramponi













A fine gita un bel bicchiere di whisky con ghiaccio picconato “live” dal Perito Moreno. Che giornata!



La mattina dopo è già tempo di ripartire alla volta di Ushuaia, il nostro è il primo volo outbound del giorno e quando arriviamo in aeroporto il check-in è ancora chiuso







Area imbarchi, un po’ impersonale ma almeno c’è il wi-fi gratuito per mezz’ora



Calafate al centro del mondo!



Intanto arriva il nostro velivolo da AEP, in prosecuzione per USH.
È nuovo di pacca, non ha neanche 2 mesi.



Sul piazzale c’è solo l’aereo della Presidenta



Pitch giusto, ma io non sono alto



L’interno è come il precedente, molto bello e arioso



Sabato 03/01/2015
FTE-USH
Flight: AR 1892
Class: Y
Seat: 15A
Eqp: Boeing 737-800
Reg & Age: LV-FUC (2 months)
Delivered: 19/11/2014
Scheduled: 09:40 - 10:55
Block to block: 09:57 – 11:08
Takeoff RWY: 25
Landing RWY: 25

Si parte!



Vista di Calafate dall’alto (come vedete FTE non è proprio vicinissimo al paese)



Pista di FTE e popolosi dintorni



Fuori tutto il volo è così, ma volare col 738 è sempre strepitoso



Arriva il rancio, davvero niente male per un volo di un’oretta





L’avvicinamento a USH supera tutti i precedenti per bellezza.
Volare sopra il canale di Beagle è commovente







Atterrati!



Terminal di USH, che al contrario dell’avvicinamento non spicca per bellezza



Riconsegna bagagli con banner dell’hotel presso cui alloggeremo..





Alla prossima (e finalmente ultima) tappa con OT Ushuaia + lungo volo di ritorno verso il sitierport.
 
Fantastiche foto, non volevo più commentare aspettando il finale col ritorno, ma alcune foto che hai postato ora sono semplicemente stupende!
 
Forza con Ushuaia, con le tue foto sto cercando di convincere CdC 1 a sfidare il "Freddo" e spenderci il prossimo Natale!
 
A Ushuaia alloggiamo al Los Cauquenes Resort http://www.loscauquenes.com/en/# , che ha l’unico svantaggio di trovarsi fuori Ushuaia, il che non è di per se un male (visto che il paese non è niente di che) se non fosse che parliamo di 8 km di cui più di metà su strada non asfaltata, per cui arrivare in centro richiede 15-20 mins.

Ma parliamo dei plus.

Senz’altro l’hotel più bello e scenico della vacanza, collocato in una gated community ad accesso sorvegliato con vista mozzafiato sul canale di Beagle e spiaggia privata (credo poco utilizzata, visto che è estate e ci sono 8 gradi).
L’hotel dà la sensazione di trovarsi in uno chalet di montagna, ma a pochi metri dal mare.

Hall di ingresso, che ricorda (molto) in piccolo il qualia di Hamilton Island, uno dei pochi hotel restatomi nel cuore





Esterno struttura e vista









Camera



Wellness area. Peccato solo che fosse fuori uso l’idromassaggio esterno







Ci muoviamo subito alla volta del centro di Ushuaia, una cittadina di 70mila anima di forte estrazione portuale/mercantile, divenuta turistica in tempi relativamente recenti.
Il centro si esaurisce in un’unica, lunga strada, ed è anche uno dei pochi luoghi in cui sia stato dove il lungomare fa davvero schifo.

Pensilina dedicata alla “regina” nazionale



C’è anche il nostro Don Bosco, che francamente dubito si sia spinto di persona fin qui



La chiesa dai colori più belli che abbia mai visto, se fosse a Roma andrebbero tutti lì



Strada principale







Murales dedicati a desaparecidos ed ai prigionieri (USH nasce come colonia penale)





Pista dell’aeroclub (trovate l’aereo)



Distanze (La Quiaca è la città più settentrionale dell’Argentina)



Negozio di cioccolata turistico (lo dichiarano senza problemi, ed io ovviamente ci entro facendo razzia di tutto).
In città ci sono diversi negozi di cioccolata, interamente importata dalla Patagonia



USH è il principale punto di partenza per le crociere in Antartide



1.000 km di distanza dalla banchina, 400 km dalla Penisola Antartica



Nave spiaggiata, di cui vantavano lo stato di conservazione (!)



Qui il tema Falkland/Malvinas è ancor più sentito che altrove, visto che le isole dell’Atlantico del Sud oggetto di contesa (oltre alle Falkland, Georgia del Sud e Sandwich Australi) a dire degli argentini sarebbero pertinenza territoriale proprio della Terra del Fuoco, e la loro “capitale” sarebbe quindi Ushuaia.





Memoriale con scatti di guerra (la piazza è veramente enorme)





Lo slogan finale è inquietante



Uno dei due motivi per i quali sono venuto sino a Ushuaia (escludendo quello “classico” di poter dire di essere arrivato sino alla “fine del mondo”) era la possibilità, da amante della vela, di poter navigare nel canale di Beagle fino a Capo Horn.

Carta nautica del canale



Peccato che, inizialmente, becchiamo le uniche due ore dell’anno con totale assenza di vento, per cui si fa la motorata. USH dal mare



Bellissimo navigare tra le montagne innevate



Stormo di uccelli





A me (ignorante) sembravano pinguini, in realtà sono cormorani



Passiamo davanti a USH (che sorge su un’isola antistante la città) e vedo partire questo. Scoprirò dopo che quel giorno AR operava la AEP con il 340



Colonia di leoni marini, che puzzano da far schifo



Se rinasco voglio essere un leone marino



I maschi sono (decisamente) più grandi delle femmine e si fanno sentire parecchio di più



Ormeggio all’inglese e via su un’isola situata proprio al centro del canale





Questa è una pianta, sotto non c’è una pietra





In fondo di qua l’Atlantico..



.. mentre di qua il Pacifico



Il tempo peggiora, arriva la pioggia che per fortuna porta con se un po’ di vento.
In neanche 10 minuti si alzano 25 nodi e finalmente tiriamo su le vele



Base navale



La sera cena a base di granchio gigante, in un ristorante molto poco turistico consigliatoci da un locale. È veramente enorme



Il secondo motivo per il quale sono venuto a Ushuaia è che a poca distanza dal ci sono alcuni tra i percorsi off-road più divertenti e panoramici più belli del Sud America.
Quindi il giorno 2 si va al Lago Fagnano, ma in realtà il Lago è solo il pretesto per godersi un bel po’ di 4x4 ;)

Ingresso/uscita da Ushuaia



Sulla strada per il Lago ci fermiamo ad un allevamento di cani da slitta.
Sono un incrocio tra husky siberiano ed husky alaska, bellissimi.
Peccato che io odi i canili ed i cani legati e/o rinchiusi, meno male che ci fermiamo poco.





Lui non è da slitta, ma è comunque bellissimo



Passiamo anche il Cerro Castor, la stazione sciistica più a sud del mondo.
Curioso come la partenza della seggiovia sia a 150 mts s.l.m., mentre il punto più alto del comprensorio a poco più di 1.000.



Il nome è dovuto alla piaga del luogo: i castori. Negli anni ’80 ce n’erano 200, adesso oltre 200.000. Non hanno predatori e stanno distruggendo intere zone di foresta.



Se qualcuno fosse interessato a cambiar vita trasferendosi da queste parti, sappiate che il governo nazionale vi paga 200 pesos (18 euro ca.) per ogni castoro che gli portate morto.
Per gli argentini il rapporto sbattimento/beneficio è troppo alto e quindi nessuno lo fa.

Superiamo il passo intitolato all’eroe dei due mondi che scavalla le Ande.
Per la cronaca, Ushuaia è anche l’unica città argentina al di là della Cordigliera.



Inizia l’off-road serio. Alcuni ostacoli li passiamo facilmente..







Altri con un po’ di acqua in macchina..



.. per altri serve il super-winch





Never judge a day by the weather..



… e infatti buchiamo



Per chiudere la giornata un bell’asado sulle rive del lago in mezzo al nulla





Volpe rossa attratta dall’asado



La mattina dopo è già ora di ripartire alla volta di Milano, il viaggetto sarà lungo e a Baires arriveremo a AEP e ripartiremo da EZE, che non sono proprio attaccati.
Meno male che ho una connessione di oltre 4 ore, per cui non dovrebbero esserci problemi.

Anche in questo caso il nostro volo è il primo outbound della giornata.



Quando arriviamo USH è deserto (e tutto chiuso)





BHS di nuova generazione (il tipo funge da nastro trasportatore)



USH è l’unico aeroporto in cui mi sia capitato di dover pagare a parte le tasse aeroportuali. Dopo il check-in ti chiedono di saldare il quantum, altrimenti non ti fanno passare i filtri.

Ma dico io che ci vuole ad addebitarli alle compagnie come succede in tutti gli altri scali del mondo??



Peraltro i filtri di sicurezza sono ancora chiusi!!



Arriva il nostro aereo



Pitch comodo ma per qualche strano motivo mi capita il posto centrale per cui riesco a fare poche foto
Backtrack e partenza



Lunedì 05/01/2015
USH-AEP
Flight: LA 4443
Class: Y
Seat: 6J
Eqp: Airbus A320-200
Reg & Age: LV-BFY (12 yrs)
Delivered: 08/10/2002
Scheduled: 09:10 - 12:30
Block to block: 09:08 – 12:25
Takeoff RWY: 25
Landing RWY: 13

Food primo giro





Dato il volo lungo secondo giro di catering light



Dopo 3 ore e 20 di volo tranquillissimo siamo in vista di AEP

EZE (credo)



San Fernando (l’ho imparato!)



Baires con AEP sullo sfondo



Spotting vario sul piazzale





Tutto in orario, e anche la valigia arriva subito.
Peccato solo che il nastro di riconsegna segnalato sugli schermi sia il 2, mentre poi escono tutte dal 4. Fortunatamente la scorgo a distanza e quindi non ci sono problemi.

Ai taxi in compenso c’è un bordello che la metà basta.



In 45 minuti siamo a EZE, dopo esserci fatti fregare per l’ennesima volta dal taxista napol.. ehm locale
Il terminal di EZE è molto gradevole ed ancora c’è poca gente, siamo largamente in anticipo.



Coda di 3 minuti per il check-in, dove ci offrono l’upgrade in business alla modica cifra di 1.100 EUR a persona. Se la tenessero, non ci penso proprio per un hard product che all’andata mi è sembrato veramente niente di che e peraltro neppure lie-flat.

Partenze del giorno



Arriva il nostro, oggi si vola sul 773



Spotting a EZE











EZE zona imbarchi è gradevole ed ha lo stesso stile di AEP, ma l’offerta retail e F&B è molto scarsa e anche di bassa qualità. Assurdo, anche considerando che il terminal odora di nuovo



Incredibile quanto sia enorme il motore



Purtroppo il nostro amico è configurato 3-4-3 ad oltre 60 file, per cui il pitch è veramente il minimo sindacale considerando la durata del viaggio.
La fortuna è che il mio posto 21K ha il finestrino disassato in avanti rispetto al sedile, per cui ci si può appoggiare comodamente alla paratia esterna (piatta) per dormire.
Sedile consigliato se mai vi capitasse di viaggiare in Y con lo stesso aereo.



Almeno l’IFE è un migliore e più rapido di quello del volo d’andata, ed il telecomando di fianco allo schermo è molto più comodo di quello nel bracciolo del 772 dell’andata (non si spingono tasti inavvertitamente).



Pieno a tappo anche stavolta



Anche da fuori EZE ricorda parecchio AEP (su scala diversa)



Lunedì 05/01/2015
EZE-AMS
Flight: KL 0702 – AR 7800
Class: Y
Seat: 21K
Eqp: Boeing 777-300ER (Nationaal Park Amboseli)
Reg & Age: PH-BVD (5 yrs)
Delivered: 24/08/2009
Scheduled: 16:45 - 10:05
Block to block: 16:47 – 09:51
Takeoff RWY: 11
Landing RWY: 36L

Ci muoviamo, oggi è lunga



La rotta è piuttosto diversa da quella d’andata per GIG, si lascia il Brasile a nord di Natal e poi è tutto oceano praticamente fino ad AMS



Si parte. La spinta è buona ma non impressionante, e comunque l’aereo è molto silenzioso. Non ci si accorge neppure di esser decollati.



Il tempo è bellissimo, ma la visuale è ostruita pressochè completamente dall’immenso GE





L’ala è ancor più lunga del 772 dell’andata. Ricordo male o il 773 ha la maggior apertura alare tra tutti i velivoli commerciali?



Il bestione spinge e sale forte, dopo poco siamo già qui e la progressione continua





Nonostante un paio di empanadas mangiate a EZE pre-boarding inizio ad avere fame e sete, ma non compare nessuno

Dopo quasi due ore di viaggio arriva il primo drink



Passa un’altra mezz’ora e finalmente si cena. La presentazione vorrebbe ricordare, senza riuscirci, quella dell’andata.
Carne solo passabile, patate buone, tutto il resto immangiabile: voto 4,5.
A ciò si aggiunga che l’AV che segue la mia zona (peraltro molto carina) sfoggia sempre un sorriso forzato e non si rivela particolarmente simpatica e/o disponibile.



Poco prima di mezzanotte, quando stiamo per lasciare le coste brasiliane e la cabina si è in larga parte addormentata, arriva un annuncio che spiega come il più giovane dei piloti del crew (26 anni) stia per passare per la prima volta l’equatore da pilota di un volo commerciale e che è tradizione KL che in tale circostanza venga battezzato dal “King of the Seven Seas”.

Il responsabile dei servizi di bordo (lui sì un fenomeno, bravissimo, sorridentissimo e gentilissimo, peccato solo che seguisse un’altra zona) si presenta travestito in questo modo, lo va a recuperare nel cockpit e fa attraversare entrambi i corridoi da cima a fondo al povero malcapitato tormentandolo col tridente ed urlandogli di tutto.
Scenetta super-divertente, il tipo era davvero scatenato.



Volo un po’ movimentato dopo aver lasciato le coste brasiliane, poi tranquillo.
Dopo un po’ di sonno, mi sveglio qui.



Arriva la colazione. Si salvi chi può, se prima andavamo male qui andiamo pure peggio. Mangio solo la frutta ed il panino, assaggio il resto e mi basta. Voto 4, e sono buono.



Dopo un viaggio durato una vita ma comunque in anticipo sullo schedulato grazie a un discreto tail-wind, siamo in vista di AMS



Atterrati, come sempre a 300 km dal terminal



Il finestrino si è sporcato parecchio, non si vede granchè









Scendiamo tra i primi, immigration rapidissima e in men che non si dica siamo all’altro gate. Adoro AMS.
Il volo per LIN lo opera AZ con 321.



A bordo. Forse il miglior pitch tra tutti quelli provati nel viaggio.



Martedì 06/01/2015
AMS-LIN
Flight: AZ 121 – KL 3419 – DL 6633
Class: Y
Seat: 06A
Eqp: Airbus A321 (Piazza della Signoria-Gubbio)
Reg & Age: EI-IXH (16 yrs)
Delivered: 26/01/1999
Scheduled: 12:15 - 13:50
Block to block: 12:15 – 13:55
Takeoff RWY: 24
Landing RWY: 36

Il motore del 321 sembra una miniatura rispetto al precedente.



Fratello nonsoperdove



Decollo con M1F Martinair sullo sfondo e finestrino lurido




Schiphol, impressionante quanto sia esteso



Si scorge appena, ma in alto a sinistra vedete la “famigerata” (perché lontanissima) 18R/36L



AZ compensa subito l’ottima impressione destata dal pitch con il catering più scarso della vacanza. Sempre la solita storia. Il crew però è valido e sorridente.



Mi addormento un attimo e mi risveglio sulle Alpi. Giornata e vista memorabile.



Lago di Lugano e poi Lago di Como.
Forse non serve arrivare fino a USH per godere di viste mozzafiato.





Milan l’è semper un gran Milan



Stadio Meazza e ippodromo di San Siro



Vairano con pista Quattroruote



Finalmente a casa, dove approderemo 27 ore e mezzo (+ fuso) dopo l’uscita dell’hotel a USH



Apron familiari



Alla riconsegna bagagli, quando sul display compare l’ora di riconsegna dell’ultimo bagaglio e la mia valigia non si è ancora vista, mi rassegno e mi dirigo verso il Lost & Found per denunciarne lo smarrimento.
Mi rode un po’ che l’abbiano persa proprio all’ultima tappa, speriamo almeno la ritrovino.. anzi no aspettate, mia moglie mentre ero ancora in coda al L&F (da 15 mins) mi chiama dicendo che il nastro ha continuato a girare e la valigia è uscita, per ultima ma è uscita. Meglio così, le mie bottiglie sono salve.

Conclusioni

Compagnie:
- KL lungo: il prodotto non è consistente. Ottimo all’andata (sarebbe eccellente con un IFE decente), mediocre al ritorno. Mi ha impressionato come il cambio di aeromobile e di crew abbia potuto smentire le impressioni di solidità avute all’andata, sul catering ho notato enorme disparità tra quello imbarcato ad AMS e quello imbarcato ad EZE. In ogni caso credo che il price premium richiesto per la J non valga la candela considerato l’hard product apparentemente molto mediocre, sia all’andata sia al ritorno (casette di Delft escluse).
- KL breve: prodotto solido e consigliabile
- JJ: volo relativamente breve, ma forse in assoluto la peggiore. Unico plus il flight tracking sugli schermi
- LA: prodotto solido, ma aerei datati e questo fa la differenza rispetto agli altri (in peggio)
- AZ: rovina col catering micragnoso tutto il resto, da cui invece esce molto bene (pitch e crew)
- AR: partivo superprevenuto, ma in questo frangente si rivela in assoluto la migliore. Aerei nuovi di pacca, crew ben vestiti e disponibili, catering eccellente, puntuale. Chi l’avrebbe mai detto?

Destinazioni:
- Rio: ci devo assolutamente tornare, un posto che mi è rimasto nel cuore. Però il cibo la prossima volta lo porto da casa
- Argentina: da visitare a mio avviso più per le meraviglie naturali (in particolare Iguazu e Perito Moreno) che per la capitale, a meno che non vi piaccia sentirvi in Italia (ma in tal caso nel nostro paese abbiamo posti credo più belli e particolari). F&B e atmosfera bellissime ovunque, gente alla mano e con la quale sembra di conoscerti da una vita. Andateci e non ve ne pentirete. Personalmente mi piacerebbe tornare per visitare il nord-ovest e Mendoza, vediamo come e quando ci riusciremo

Grazie a tutti per la pazienza, HO FINITO!
 
Ultima modifica:
Veramente un bel TR!!! Non potrò mai stufarmi dei paesaggi patagonici, anche se sono la mia seconda casa e ho passato li un bel po' della mia vita!

Comunque il primo aeroporto è Moròn, e per il secondo devo deluderti... si tratta di El Palomar :D

Grazie per il racconto!