Collegamenti ferroviari AV verso gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Marco Polo


Se quanto si dice qui è vero e sottolineo il se .. Renzi è stato un grande

http://www.dagospia.com/rubrica-3/p...oposta-indecente-valle-renzie-stata-84086.htm

aggiungo che è corretto che tutte le imprese ferroviarie paghino la fine delle detrazioni sui costo dell'energia .. tra l'altro quelle detrazioni erano a favore delle Ferrovie dello Stato in quanto queste, prima della creazione dell'ENEL nel 1962, erano esse stesse produttrici di elettricità con impianti proprie.
Inoltre è giusto sbarrare la strada ai Francesi in quanto loro fanno di tutto per non fare entrare sulla rete francese operatori esteri .. quindi ..
 
scusate ma vorrei dire alcune cose:
-In inghilterra il costo a km è da 5 a 8 volte il costo di quello italiano (considerando il prezzo al pubblico+contributi conto esercizio dello stato).
-Il costo di accesso all'infrastruttura ed il costo dell'energia è lo stesso per tutte le compagnie ferroviarie compreso trenitalia altrimenti vi sarebbe un'infrazione
-In italia le gare sono pubbliche; trenitalia ha un credito verso le regioni di un miliardo di cui 800 scaduti (la metà in due regioni e 115 milioni nei confronti del ministero dei trasporti).
 
Si, ma TI si paga da sola, perche' paga RFI che e' lo stesso gruppo. Dettagliuccio.

L'infrastruttura l'hanno pagata gli italiani. Non solo l'AV, anche quella preesistente, l'hanno pagata nonni e bisnonni. Io non capisco perche' non si possa separarla veramente, e poi eventualmente decidere se fare sconti, a tutti, per incentivare il trasporto su ferro oppure farsi pagare salato da tutti. Poi sarebbe bello costringere i vari operatori a fare sistema. Es. se i treni regio sono di un operatore e quelli lp di un altro devono essere costretti ad avere orari coordinati e tariffe integrate (prendo un solo biglietto per tutto l'itinerario con piu' operatori).

Sono cose complicatissime ma a volta penso che RFI debba essere pubblica, gli orari debbano essere disegnati da RFI ma bene (e qui il problema di come imporgli la qualita' resta). E poi le singole tratte possono essere messe a gara tra i vari operatori, rispettando prestazioni, orari e livelli di servizio. Potrebbe essere un modo per consentire una vera concorrenza ma preservando le sinergie.... significa che di fatto l'operatore primario e' uno solo e pubblico, che pero' poi mette a gara le singole tratte o sottoreti.
 
trenitalia è vero che va a finire nel consolidato di ferrovie dello stato e quindi i rapporti infragruppo si elidono,
ma trenitalia ha un suo conto economico che è positivo e parità di fattori ceduti dalla società dell'infrastruttura.

Effettivamente si possono fare ragionamenti sul livello di importo che rfi fa pagare ai gestori ma attualmente è piu'
basso di quello di germania e francia che hanno mercati meno liberalizzati di quello italiano.

Per le gare se guardate il link che avevo fornito sopra ci sono anche le esplicitazioni su come funzionano, ecc.ecc.
 
http://www.lastampa.it/2014/09/08/e...r-malpensa-RzLkxCJ0jzylTZGvdSTkmM/pagina.html

Convocare al più presto un tavolo novarese, riunendo tutti i livelli istituzionali dei territori interessati, per discutere delle ricadute locali del decreto «Sblocca Italia» assieme ai parlamentari e mettere in campo una «strategia condivisa». Con l’obiettivo principale di recuperare il collegamento ferroviario Novara-Malpensa, che al momento è rimasto fuori.
La proposta è arrivata dalla senatrice del Pd Elena Ferrara, che l’ha lanciata sabato nel corso di un incontro a Torino, convocato dal presidente Sergio Chiamparino e dal sindaco del capoluogo Piero Fassino con i parlamentari piemontesi di tutti i partiti. Dei novaresi, oltre alla senatrice di Oleggio, era presente anche il deputato Davide Crippa del Movimento 5 Stelle.
A dieci giorni dal varo in Consiglio dei ministri avvenuto il 29 agosto, del decreto ancora non esiste un testo: circolano solo bozze in cui, al posto degli elenchi delle opere finanziate, divise in tre gruppi per un totale di 3,8 miliardi, ci sono puntini di sospensione. Il testo completo e definitivo dovrebbe essere reso noto oggi, poi dovrà essere «bollinato» dalla Ragioneria generale dello Stato e andrà alla firma di Napolitano per essere infine pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Bisogna verificare se il suo contenuto coinciderà con gli elenchi diffusi dal Ministero delle Infrastrutture. «Vedremo cosa esce - dice Ferrara - perché fino all’ultimo ci possono essere degli aggiustamenti. Poi dobbiamo prepararci alla discussione in Parlamento per la conversione in legge». In quella sede si spera di poter reinserire la ferrovia Novara-Malpensa, un collegamento che, ha sostenuto Chiamparino, «merita di essere riconsiderato nell’ambito delle linee di collegamento ad alta velocità con i grandi aeroporti».
 
http://www.lastampa.it/2014/09/08/e...r-malpensa-RzLkxCJ0jzylTZGvdSTkmM/pagina.html

Convocare al più presto un tavolo novarese, riunendo tutti i livelli istituzionali dei territori interessati, per discutere delle ricadute locali del decreto «Sblocca Italia» assieme ai parlamentari e mettere in campo una «strategia condivisa». Con l’obiettivo principale di recuperare il collegamento ferroviario Novara-Malpensa, che al momento è rimasto fuori.
La proposta è arrivata dalla senatrice del Pd Elena Ferrara, che l’ha lanciata sabato nel corso di un incontro a Torino, convocato dal presidente Sergio Chiamparino e dal sindaco del capoluogo Piero Fassino con i parlamentari piemontesi di tutti i partiti. Dei novaresi, oltre alla senatrice di Oleggio, era presente anche il deputato Davide Crippa del Movimento 5 Stelle.
A dieci giorni dal varo in Consiglio dei ministri avvenuto il 29 agosto, del decreto ancora non esiste un testo: circolano solo bozze in cui, al posto degli elenchi delle opere finanziate, divise in tre gruppi per un totale di 3,8 miliardi, ci sono puntini di sospensione. Il testo completo e definitivo dovrebbe essere reso noto oggi, poi dovrà essere «bollinato» dalla Ragioneria generale dello Stato e andrà alla firma di Napolitano per essere infine pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Bisogna verificare se il suo contenuto coinciderà con gli elenchi diffusi dal Ministero delle Infrastrutture. «Vedremo cosa esce - dice Ferrara - perché fino all’ultimo ci possono essere degli aggiustamenti. Poi dobbiamo prepararci alla discussione in Parlamento per la conversione in legge». In quella sede si spera di poter reinserire la ferrovia Novara-Malpensa, un collegamento che, ha sostenuto Chiamparino, «merita di essere riconsiderato nell’ambito delle linee di collegamento ad alta velocità con i grandi aeroporti».

per rimanere sul tema

Davide Crippa (M5S): Lo "sblocca Italia" ed un entusiasmo immotivato
Comunicato - Davide Crippa - M5S 9 Settembre 2014

Leggendo le dichiarazioni entusiaste del Sindaco Ballarè e del collega Nastri emergono alcune perplessità che vorremmo condividere con questa lettera.

Innanzitutto sembra quanto mai precoce esultare per l’assegnazione dei fondi alle opere novaresi all’interno del Decreto “Sblocca Italia”, considerando che nell’ultima bozza del 5 settembre pervenutaci il finanziamento della variante di Galliate all’interno della bretella ferroviaria Novara – Seregno – Malpensa è sparito dal testo!

Ma entriamo nel merito.

Per prima cosa ci pare perlomeno esagerato gioire per il finanziamento di un’opera come la variante ferroviaria di Galliate che di per sé significherebbe un ulteriore investimento sulle linee ad Alta Velocità con la conseguente graduale esclusione di Novara dalla tratta Torino – Malpensa.

In secondo luogo, sarebbe cosa gradita che si valutasse l’effettiva utilità dell’opera, magari con una valutazione costi-benefici tramite una sperimentazione sulla rete già esistente che vedrebbe protagonista l’effettiva utenza interessata dal complesso degli interventi.

Parlando invece della Tangenziale di Novara, riteniamo che investire su un’opera progettata 15 anni fa sia quanto meno anacronistico.

Sarebbe inoltre da valutare la sostenibilità dell’opera, considerando i disservizi causati dalla difficoltosa e costosa manutenzione della tangenziale in carico alla Provincia.

Abbiamo riportato le perplessità sopracitate durante l’incontro tenutosi a Torino sabato 6 settembre con i parlamentari piemontesi e la giunta regionale, anche se Nastri, che tanto gioisce per i finanziamenti, non era seduto al tavolo.

Restiamo in attesa del testo definitivo al fine di valutare le possibilità emendative e sperando di poter inserire nel testo il finanziamento di opere sicuramente più prioritarie di quelle al momento finanziabili come l’adeguamento del passaggio a livello di Momo, la linea ferroviaria Novara - Biella e, soprattutto, il ponte di Oleggio.

Soffermarsi su quest’ultimo progetto è doveroso, soprattutto alla luce del fatto che Etihad Airways, nuovo partner di Alitalia, parrebbe intenzionata a investire in particolare sull’aeroporto di Malpensa contribuendo a renderlo nodo strategico.

Proprio il ponte di Oleggio garantirebbe un collegamento tra Novara e Malpensa più fluido evitando l’attuale congestionamento dovuto al senso unico alternato presente sull’attuale struttura.

Infine, consiglieremmo al Sindaco Ballarè, che tanto si preoccupa dei collegamenti al CIM di Novara, di pensare alle opere di salvaguardia idrogeologica del Terdoppio previste già all’insediamento dell’opera e mai compiute per mancanza di fondi.

Ricordiamo infatti al Primo Cittadino che lo scorso 26 dicembre, le acque che minacciavano gli abitanti di Pernate probabilmente non permettevano che nemmeno un dito passasse tra il Terdoppio e il ponte ferroviario.

http://www.novaratoday.it/politica/davide-crippa-m5s-commento-sblocca-italia.html
 
per rimanere sul tema

Davide Crippa (M5S): Lo "sblocca Italia" ed un entusiasmo immotivato
Comunicato - Davide Crippa - M5S 9 Settembre 2014

Leggendo le dichiarazioni entusiaste del Sindaco Ballarè e del collega Nastri emergono alcune perplessità che vorremmo condividere con questa lettera.

Innanzitutto sembra quanto mai precoce esultare per l’assegnazione dei fondi alle opere novaresi all’interno del Decreto “Sblocca Italia”, considerando che nell’ultima bozza del 5 settembre pervenutaci il finanziamento della variante di Galliate all’interno della bretella ferroviaria Novara – Seregno – Malpensa è sparito dal testo!

Ma entriamo nel merito.

Per prima cosa ci pare perlomeno esagerato gioire per il finanziamento di un’opera come la variante ferroviaria di Galliate che di per sé significherebbe un ulteriore investimento sulle linee ad Alta Velocità con la conseguente graduale esclusione di Novara dalla tratta Torino – Malpensa.

In secondo luogo, sarebbe cosa gradita che si valutasse l’effettiva utilità dell’opera, magari con una valutazione costi-benefici tramite una sperimentazione sulla rete già esistente che vedrebbe protagonista l’effettiva utenza interessata dal complesso degli interventi.

Parlando invece della Tangenziale di Novara, riteniamo che investire su un’opera progettata 15 anni fa sia quanto meno anacronistico.

Sarebbe inoltre da valutare la sostenibilità dell’opera, considerando i disservizi causati dalla difficoltosa e costosa manutenzione della tangenziale in carico alla Provincia.

Abbiamo riportato le perplessità sopracitate durante l’incontro tenutosi a Torino sabato 6 settembre con i parlamentari piemontesi e la giunta regionale, anche se Nastri, che tanto gioisce per i finanziamenti, non era seduto al tavolo.

Restiamo in attesa del testo definitivo al fine di valutare le possibilità emendative e sperando di poter inserire nel testo il finanziamento di opere sicuramente più prioritarie di quelle al momento finanziabili come l’adeguamento del passaggio a livello di Momo, la linea ferroviaria Novara - Biella e, soprattutto, il ponte di Oleggio.

Soffermarsi su quest’ultimo progetto è doveroso, soprattutto alla luce del fatto che Etihad Airways, nuovo partner di Alitalia, parrebbe intenzionata a investire in particolare sull’aeroporto di Malpensa contribuendo a renderlo nodo strategico.

Proprio il ponte di Oleggio garantirebbe un collegamento tra Novara e Malpensa più fluido evitando l’attuale congestionamento dovuto al senso unico alternato presente sull’attuale struttura.

Infine, consiglieremmo al Sindaco Ballarè, che tanto si preoccupa dei collegamenti al CIM di Novara, di pensare alle opere di salvaguardia idrogeologica del Terdoppio previste già all’insediamento dell’opera e mai compiute per mancanza di fondi.

Ricordiamo infatti al Primo Cittadino che lo scorso 26 dicembre, le acque che minacciavano gli abitanti di Pernate probabilmente non permettevano che nemmeno un dito passasse tra il Terdoppio e il ponte ferroviario.

http://www.novaratoday.it/politica/davide-crippa-m5s-commento-sblocca-italia.html
Seriamente qualcuno per andare da Novara a MXP pensa di passare da Oleggio anziché prendere la superstrada a Mesero Mercallo?
 
Ntv, si prospetta l'aumento di capitale

Quattro i punti nel piano di rilancio cui starebbero lavorando banche ed advisor. E non si esclude l'ingresso di nuovi soci

Quattro punti per il piano di rilancio: è quello a cui starebbero lavorando l'advisor Lazard e gli istituti finanziari creditori per Ntv, secondo quanto pubblicato oggi sul Sole-24 Ore. I quattro pilastri sarebbero ristrutturazione del debito, possibile conversione in azioni di una parte dell'esposizione, nuovo piano industriale e aumento di capitale di almeno 100 mln da parte degli attuali azionisti. E non è escluso l'ingresso di nuovi soci. Sarebbero previsti nel corso della settimana degli incontri tra le banche e l'advisor.
L'esercizio 2013 si è chiuso, per Ntv, con una perdita di 77,6 mln di euro, dopo il rosso sempre di 77 mln accusato l'anno prima.
Gente Viaggi
 
Il treno di Della Valle si rimette sui binari

Authority dei trasporti pronta a rivedere i pedaggi sulla rete ferroviaria. Anche il ministro Lupi si schiera: non possiamo retrocedere sulla liberalizzazione

La situazione di grave crisi resa pubblica dalla Ntv, la società ferroviaria privata di Montezemolo e Della Valle nei giorni scorsi, ha messo in moto e accelerato il meccanismo per ridefinire i criteri per il pagamento dei pedaggi sulla rete ferroviaria. Un punto cruciale per la società ferroviaria per rimettere a posto il conto economico. A chiedere all’Autorità di regolazione dei trasporti di definire regole chiare e certe è stato l’ad di Ntv, Antonello Perricone. «Il problema - ha aggiunto - è di un’Authority superiore che deve decidere e deve definire se queste regole attualmente così applicate e così determinate sono corrette o meno».

Perricone non ha atteso molto. Il presidente dell’Autohority Andrea Camanzi lo ha rassicurato: «Interverremo su due livelli: il livello delle condizioni di accesso al binario, come i sistemi di biglietteria, le informazioni, mi riferisco al fatto che chiunque operi un servizio in concorrenza deve avere la possibilità di comunicare, questo non è sempre successo anche nel caso Italo. Quindi quando Italo lamenta certe cose, dalle evidenza che abbiamo avuto, credo abbia ragione». La seconda parte sulla quale l’Authority interverrà «riguarda invece proprio le modalità di calcolo del pedaggio ferroviario, cioè di quanto Italo o di altri concorrenti, che un domani volessero arrivare o per esempio gli operatori dei treni merci che usano il binario della rete tradizionale, devono pagare e che tipo di servizio hanno. Noi introdurremo regole e metodi di calcolo in modo che questo costo sia corretto» ha spiegato Camanzi.

«L’Alta velocità è uno dei segmenti del trasporto passeggeri, - continua il presidente - sull’Alta velocità vi è una situazione molto interessante sulla possibilità di avere una concorrenza migliore e dei servizi migliori rispetto a quelli attuali. Abbiamo aperto un provvedimento specifico e ci apprestiamo ad adottare misure». Comunque per Camanzi «i problemi del segmento dell’Av come dell’altro, dei treni pendolari, sono ereditati» ha precisato.

A dar manforte a Della Valle e Montezemolo anche il ministro Lupi che ha spiegato che sul dossier Ntv non si retrocede e la liberalizzazione va avanti. «Ntv è un esempio di come le liberalizzazioni facciano bene ai viaggiatori, ai cittadini e all’azienda di Stato - ha aggiunto Lupi - Non possiamo permetterci minimamente che questa esperienza non prosegua».

http://www.iltempo.it/economia/2014/09/13/il-treno-di-della-valle-si-rimette-sui-binari-1.1308175
 
Non voglio prendere posizioni circa la situazione finanziaria di NTV, però é vero che la concorrenza porta un minimo di beneficio al consumatore. In Spagna (dove vivo) l'AVE Madrid- Barcellona costa in seconda classe A/R 204 euro. A bordo non c'é il WIFI, non ci sono le prese elettriche, prende male il telefono, la caffetteria serve cose di scarsa qualità ed é sempre iper affollata. Per non parlare dell'impossibilità di cambiare il biglietto perché praticamente tutti i treni sono sovraffollati perchè anche nelle ore di punta c'è solo un treno no-stop all'ora. A prescindere dalla capacità imprenditoriale di Della Valle & co sicuramente questo ci ha permesso di avere dei treni che offrono un servizio di qualità più alta della media comparato con altri paesi.
 
In treno all'Aeroporto Marco Polo

RIMINI - Lo scorso 26 agosto è stato firmato un protocollo d'intesa fra Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Michele Mario Elia, Amministratore Delegato di FS Italiane; lo scopo è quello di studiare nuove soluzioni per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Tessera alla rete nazionale Alta Velocità/Alta Capacità.

La presentazione avvenuta a Rimini ha riguardato alcune possibili soluzioni che saranno ora oggetto di studi approfonditi; in questo articolo illustriamo le soluzioni ipotizzate per Tessera, mentre nella seconda parte analizzeremo i possibili modelli di servizio per tali soluzioni, commentando vantaggi e svantaggi e confrontandoli con i collegamenti oggi esistenti.
In allegato a questo articolo le slides complete che includono anche i piani per Malpensa e Fiumicino.

I vecchi progetti

I mezzi di trasporto collettivi per essere davvero efficienti hanno bisogno di essere interconnessi; era quindi naturale che da tempo si pensasse ad un collegamento ferroviario diretto con il Marco Polo, il terzo polo aeroportuale italiano in ordine di importanza.

Un collegamento era stato previsto all'interno del defunto progetto SFMR, di cui riportiamo per confronto solo una planimetria risalente al 2001. A questo indirizzo (http://www.ferrovieanordest.it/portale/sites/default/files/sfmr2001.pdf) si trova una delle poche presentazioni ufficiali della Regione Veneto riguardanti SFMR, fino a poco tempo fa disponibile sui server ufficiali; le slides dalla 45 alla 62 sono dedicate all'aeroporto e mostrano il possibile tracciato e dei progetti di massima per la stazione, con tanto di render e bozzetti. Nulla di tutto questo è mai arrivato alla progettazione definitiva.
Considerata anche la natura stessa del progetto, i servizi previsti erano di tipo regionale.

Nel 2010 fu presentato l'orribile progetto di "TAV balneare", fortemente voluto dall'ex assessore Chisso, che prevedeva un tunnel sotto Mestre per raggiungere l'aeroporto in modo "passante", senza inversioni di marcia. Il progetto nel suo complesso soffriva di numerosi e gravi difetti tecnici e funzionali, ma bisogna riconoscere che dal punto di vista trasportistico la tratta Mestre - aeroporto sarebbe stata molto efficiente. Se Venezia è per ovvi motivi una stazione di testa, il modo in cui fu sviluppata la stazione di Mestre la rende anch'essa una stazione di testa "de facto", in quanto tutte le destinazioni possibili si trovano dallo stesso lato dell'impianto (salvo appunto Venezia). L'ipotesi presentata nel 2010 avrebbe finalmente reso possibili traffici passanti sia per la lunga percorrenza che per i treni regionali, con grandi vantaggi rispetto ai tempi di percorrenza, alla regolarità dell'orario ed alla flessibilità di esercizio.

2010_tessera_AV.preview.jpg


Questo progetto inoltre teneva conto dei piani SFMR in quanto esplicitamente escludeva la realizzazione della stazione sotterranea, da realizzarsi invece come progetto separato insieme alla bretella lungo l'A27. La stazione aeroportuale sarebbe stata quindi raggiunta da due linee diverse, una per la lunga percorrenza ed una per i servizi regionali: una soluzione affascinante dal punto di vista trasportistico ma decisamente complicata e costosa da costruire, soprattutto nella parte in trincea/tunnel.

Una serie di errori politici e progettuali ha minato alla base la realizzabilità di questo progetto.

Lasciato cadere il progetto SFMR, e sospeso a tempo indeterminato (ma non ancora annullato) l'iter per la "TAV balneare", i piani di sviluppo dell'aeroporto Marco Polo erano rimasti privi di un collegamento ferroviario.

L'accordo di Rimini

Dal comunicato stampa:

L'accordo prevede che il Gruppo FS Italiane, attraverso la Società operativa Rete Ferroviaria Italiana, avvii entro il 2014 i primi studi per rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti. Punto di partenza del progetto gli interventi dedicati ai collegamenti veloci con Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia Tessera, da realizzare con attività articolate per fasi funzionali. I piani terranno conto anche dello sviluppo della domanda di traffico prevista per i tre hub aeroportuali.

Sarà anche predisposto uno studio per nuove offerte commerciali Alta Velocità di RFI, i cosiddetti slot orari, da e verso i tre aeroporti, individuando i collegamenti e le frequenze più richieste con le principali città italiane. Inoltre, RFI verificherà con tutti i soggetti interessati la disponibilità alla sottoscrizione di Accordi Quadro per l’utilizzo delle nuove capacità/potenzialità infrastrutturali.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti analizzerà poi, entro il 28 febbraio 2015, i piani elaborati dal Gruppo FS Italiane e definirà gli indirizzi per l'avvio delle progettazioni, individuando anche le risorse finanziarie disponibili. Verrà infine condiviso un cronoprogramma relativo a tutte le fasi di progettazione, sviluppo e realizzazione.

Quella che si è aperta è quindi una fase di valutazione preliminare delle possibilità infrastrutturali; le decisioni, la progettazione vera e propria e la pianificazione dei servizi attivabili sono passaggi previsti a partire dal 2015.

I piani per Venezia

Premesso che non stiamo parlando di progetti definitivi, il nuovo accordo individua due possibili soluzioni progettuali per il collegamento dell'aeroporto di Venezia; entrambe recuperano il progetto di "antenna" con diramazione dalla linea storica Venezia - Portogruaro - Trieste e prosecuzione lungo la bretella autostradale dell'A27. Di fatto questo è l'unico corridoio ancora urbanisticamente compatibile con una linea ferroviaria di superficie.

La prima soluzione, definita "di medio periodo" in quanto più economica e facile da realizzare, prevede la fermata in aeroporto con una stazione di testa. I servizi ipotizzati sembrano essere delle "navette" Venezia - Mestre - Aeroporto, mentre l'interscambio con la lunga percorrenza avverrebbe tramite una nuova stazione in località Dese/Marcon. Il modello di esercizio è approssimativo, in quanto verrà perfezionato nei prossimi mesi come previsto dall'accordo.

medioperiodo.preview.jpg


La seconda soluzione, definita "di lungo periodo" e realizzabile come modifica successiva della prima, prevede sempre l'antenna diramantesi dalla linea storica ma in una configurazione a "cappio" che consenta il transito per l'aeroporto ai servizi di lunga percorrenza, senza nessuna inversione di marcia. In aggiunta, il progetto si raccorda al previsto ripristino della "Linea dei Bivi", ovvero l'equivalente ferroviario del "Passante autostradale di Mestre".
Questo tipo di soluzione è più flessibile ed efficiente della prima in termini trasportistici; la possibilità di accedere alla nuova stazione da più direttrici è sicuramente un vantaggio, questo però complica ulteriormente l'analisi dei possibili modelli di esercizio.

lungoperiodo.preview.jpg


Facciamo notare che entrambe le due ipotesi non hanno niente a che vedere con i progetti etichettati come "TAV", dato che si tratta in entrambi i casi di diramazioni dalla linea storica con velocità di progetto da traffico regionale (soprattutto visti i raggi di curvatura molto ridotti). Quando si legge "servizi AV" nelle didascalie il riferimento è a treni come i Frecciargento Trieste - Roma che già oggi percorrono la linea.

Come curiosità, segnaliamo che il progetto AV del 2010, se realizzato insieme alla bretellina SFMR, avrebbe avuto come risultato una stazione aeroportuale su due livelli, di cui quello inferiore sotterraneo, con i binari di un livello in direzione perpendicolare a quelli dell'altro. Questa è esattamente la configurazione che si avrebbe se fosse realizzata la soluzione "di lungo periodo" come aggiunta successiva alla soluzione "di medio periodo".

Queste sono le ipotesi attualmente allo studio da parte di FS/RFI; in un articolo successivo proveremo ad analizzare il tipo di servizi possibili per ciascuna delle due soluzioni, confrontandoli con le prestazioni dei possibili collegamenti alternativi.

http://www.ferrovieanordest.it/portale/node/1047
 
Sul sito Ferrovie.it, l'utente Ilona ha postato gli orari delle Frecce Venezia-FCO.

9401/9490 VENEZIA MESTRE 5.40 - ROMA TERMINI 9.10/9.20 - FIUMICINO AEROPORTO 9.52
9415/9492 VENEZIA S.LUCIA 9.25 - ROMA TERMINI 13.10/13.20 - FIUMICINO AEROPORTO 13.52

9491/9422 FIUMICINO AEROPORTO 11.08 - ROMA TERMINI 11.40/11.50 - VENEZIA S.LUCIA 15.35
9493/9438 FIUMICINO AEROPORTO 15.08 - ROMA TERMINI 15.40/15.50 - VENEZIA S.LUCIA 19.35


http://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?f=48&t=35885&start=180
 
Con soli 2 treni al giorno ci fai poco o nulla. E' solo un modo per poter far dire ai politici abbiamo portato l'AV a Fiumicino.
Hanno fatto lo stesso errore a MXP qualche tempo fa mettendo due Frecciarossa al giorno, ovviamente il servizio è durato pochi mesi.
 
Sul sito Ferrovie.it, l'utente Ilona ha postato gli orari delle Frecce Venezia-FCO.

9401/9490 VENEZIA MESTRE 5.40 - ROMA TERMINI 9.10/9.20 - FIUMICINO AEROPORTO 9.52
9415/9492 VENEZIA S.LUCIA 9.25 - ROMA TERMINI 13.10/13.20 - FIUMICINO AEROPORTO 13.52

9491/9422 FIUMICINO AEROPORTO 11.08 - ROMA TERMINI 11.40/11.50 - VENEZIA S.LUCIA 15.35
9493/9438 FIUMICINO AEROPORTO 15.08 - ROMA TERMINI 15.40/15.50 - VENEZIA S.LUCIA 19.35


http://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?f=48&t=35885&start=180

Con soli 3 binari a FCO mi chiedo come faranno a tenerne occupato 1 per ben 1 ora e 16 per il freccia argento in attesa di ripartire!
Solitamente i binari laterali servono per i treni locali con cadenza ogni 15' e quello centrale per il leonardo express con cadenza ogni 30'.
 
Orari da
Padova 5.53
Bologna 6.53
Firenze 7.38

da Bologna e Firenze potrebbe essere un'ora "decente" per raccogliere transiti
 
Orari da
Padova 5.53
Bologna 6.53
Firenze 7.38

da Bologna e Firenze potrebbe essere un'ora "decente" per raccogliere transiti

Si ma ci vorrebbe qualcosa di simile a un cs. Io non rischierei a prendere un treno che se poi mi ritarda mi fa perdere un volo magari di lungo raggio a tariffa non rimborsabile.
 
Secondo quanto riportato nel forum di Ferrovie.it:

il Leonardo Express dovrebbe aumentare le corse passando da una ogni 30 a una ogni 15 minuti.

Inoltre nel corso del 2015 dovrebbero partire dei servizi Freccia Argento con questo itinerario:

Fiumicino- Roma Tiburtina - Firenze Campo di Marte - Bologna AV - Reggio Emilia AV - Milano Rogoredo - Milano Porta Garibaldi - Malpensa. Ogni 60 minuti.
 
Per permettere questo aumento di frequenze, forse sono obbligati a ridurre quelle del trenino che va ad Orte e che costa molto meno del leonardo express.....insomma per i viaggiatori potrebbe essere una fregatura....