*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


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I francesi fanno i loro interessi, sarebbe ora che anche in Italia si imparasse a farlo con un po' di serietà.

La serietá ce l'avrebbero dovuta mettere nel 2008. Credo che Veolia intendesse dire che se ora AZ versa nella situazione in cui sta, non è certo colpa dei francesi o degli olandesi. La colpa è tutta italiana.
 
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La serietá ce l'avrebbero dovuta mettere nel 2008. Credo che Veolia intendesse dire che se ora AZ versa nella situazione in cui sta, non è certo colpa dei francesi o degli olandesi. La colpa è tutta italiana.
Non è mai troppo tardi per dare segni di vita da paese serio.
Detto questo in Italia abbiamo anche il difetto di assolvere sempre gli altri perché faccia gioco per piangerci addosso invece di darci una mossa per essere un po' più serii.
 
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La serietá ce l'avrebbero dovuta mettere nel 2008. Credo che Veolia intendesse dire che se ora AZ versa nella situazione in cui sta, non è certo colpa dei francesi o degli olandesi. La colpa è tutta italiana.
esatto
i francesi sanno come far funzionare lo stato, gli olandesi come far fruttare il capitale investito
gli italiani come far arricchire amici parenti e clienti della politica a spese del nostro debito pubblico
e' tutto qui
 
Roma - Air France non attenua il pressing su Alitalia. Il gruppo franco-olandese, che da giorni ribadisce le proprie «rigide» condizioni per impegnarsi nell’aumento di capitale della compagnia italiana, mette tutto nero su bianco in una lettera indirizzata al presidente Roberto Colaninno. In cui critica il piano industriale realizzato dall’ad Gabriele Del Torchio, ma anche ribadisce la propria volontà di continuare ad essere partner industriale della compagnia, proponendo la creazione di un team di lavoro congiunto.
La missiva, i cui contenuti sono stati pubblicati oggi da Il Messaggero, porta la data del 18 ottobre e prende di mira la gestione dell’alleanza fatta fino ad oggi. L’ad di Air France-Klm Alexandre De Juniac critica anche il piano industriale presentato a luglio da Del Torchio, considerato «troppo ottimistico» e, alla luce di quanto successo nelle ultime settimane, lamenta la scarsa considerazione data alle richieste arrivate da Parigi. Air France, tuttavia, considera Alitalia un «partner importante» e vuole che continui ad esserlo: per questo propone di mettere a punto un joint working team tra Roma e Parigi per operare sul nuovo business plan e per eseguire una due diligence sulla compagnia da usare come base per costruire un piano del debito sostenibile.
E mentre dal quartier generale di Alitalia non trapelano risposte ufficiali ad Air France, pare che Del Torchio sia in queste ore a Parigi forse proprio per incontrare i vertici del gruppo franco-olandese. Ma il dossier è anche sui tavoli dei due Governi. È infatti possibile che il ministro dello sviluppo Flavio Zanonato ne abbia parlato ieri in una cena con il suo omologo Arnaud Montebourg. E non è escluso nemmeno, secondo fonti vicine alla vicenda, che il presidente del consiglio Enrico Letta colga l’occasione della visita di sabato 26 ottobre a Parigi per un convegno per incontrare proprio de Juniac.
Sfuma intanto la pista del possibile partner cinese. La compagnia aerea privata Hainan Airlines ha infatti smentito le indiscrezioni trapelate sulla stampa di trattative preliminari in corso con Alitalia. Da registrare, invece, qualche problema per la compagnia aerea di Poste Italiane, Mistral Air, quella che dovrebbe fare «sinergia» proprio con Alitalia: l’aeroporto di Varsavia, infatti, ha negato il permesso di atterrare ad un volo di Mistral proveniente da Roma per un «disguido contabile», cioè il mancato pagamento di un credito vantato dallo scalo polacco. Mentre Cassa Depositi e Prestiti ribadisce le ragioni del proprio non intervento nella ricapitalizzazione di Alitalia: «Possiamo investire solo in società che siano in stabile equilibrio economico, finanziario e patrimoniale con buone prospettive di reddittività e di crescita. Questo perché - ha spiegato il presidente Franco Bassanini - nell’investire dobbiamo garantire i risparmi postali che ammontano a 240 miliardi e riguardano 24 milioni di famiglie italiane».

 
Molto interessanti
ma tant'e' che sull'incapacità e non volontà di gestire queste cose da parte della politica direi che la questione e' palese, se non col mordi e fuggi del momento in base a meri scopi elettorali.
e questo e' quello che vediamo, figurati quello che non vediamo...
 
"Volare in Italia. Le compagnie low cost a caccia dei "vuoti" di Alitalia"

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ccia-vuoti-alitalia-123802.shtml?uuid=ABSFv1Y

Ennesimo articolo scarsamente informato. Paragonare Germanwings a Lufthansa Italia? La Germanwings si mette a fare voli nazionali in Italia e a volare dall'Itaia a paesi diversi dalla Germania ? Vueling fa voli nazionali da FLR e ha voli che non vanno in Spagna a partire sia da FCO che da FLR. Ma dare un'occhiatina in giro prima di scrivere fa male alla salute ?
 
(ASCA) - Roma, 24 ott - Anche Unicredit ha dato la sua disponibilita' a divenire socio in Alitalia. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, in audizione alla Camera. ''Unicredit - ha detto Lupi - ha dato la sua disponibilita' a entrare come socio'' in Alitalia. sen/
 
Ennesimo articolo scarsamente informato. Paragonare Germanwings a Lufthansa Italia? La Germanwings si mette a fare voli nazionali in Italia e a volare dall'Itaia a paesi diversi dalla Germania ? Vueling fa voli nazionali da FLR e ha voli che non vanno in Spagna a partire sia da FCO che da FLR. Ma dare un'occhiatina in giro prima di scrivere fa male alla salute ?

Per non parlare di Op! ed Ethiad.
 
Non capisco la ragione per cui Berlusconi non abbia seguito il piano originario di prodi per la vendita a prezzo non bassissimo ad airfrance ed abbia preferito darla invece a quelli lì con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti
 
Non capisco la ragione per cui Berlusconi non abbia seguito il piano originario di prodi per la vendita a prezzo non bassissimo ad airfrance ed abbia preferito darla invece a quelli lì con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti

Berlusconi parlava di cordata italiana ma questa si é formata solo dopo che Air France-KLM ed i sindacati avevano rotto.

http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200804articoli/31559girata.asp

Prima alternativa ad Air France-KLM vi era solo la cordata Air One che peró il Governo Prodi non aveva preso in considerazione.
 
Non capisco la ragione per cui Berlusconi non abbia seguito il piano originario di prodi per la vendita a prezzo non bassissimo ad airfrance ed abbia preferito darla invece a quelli lì con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti
Il "prezzo non bassissimo" erano 150 mio in azioni AF, nel frattempo ampiamente svalutate (oggi varrebbero circa 70 mio).
 
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