Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Alitalia: Letta, non può stare da sola dobbiamo integrarci
06 Ottobre , 12 : 26 (ANSA) - ROMA, 6 OTT -

"Sono sicuro che
Alitalia non può stare da sola. L'Italia non ha le dimensioni per avere una compagnia globale, bisogna integrarsi con gli altri ". Lo dice il premier Enrico Letta a Skytg24. "Noi - spiega - lavoreremo per evitare problemi ai lavoratori e ai viaggiatori". "In Europa ci sono tre compagnie : queste tre compagnie sono il mercato europeo, non possiamo stare soli come si e` fatto nel 2008 sbagliando. Oggi stiamo pagando quelle scelte".
 
Bombatutto va bene che è domenica ma prova a pensarci... il pax paga il biglietto totale e su quello si compete con gli altri player. Visto il periodo di fortissima crisi di questi anni, un costante ed importante aumento di tax (ne ho messe giusto alcune, c'è la tax per finanziare lo sviluppo di FCO, ci sono state altre tax di scopo ecc... perfino gli aumenti IVA hanno inciso) fa si che si traduca al 99% in perdita per la compagnia visto che i prezzi medii dei biglietti non solo non salgono ma tendono a diminuire e questo indipendentemente da AZ..

Hai ragione, è domenica ed io mi sono alzato pure all'alba ma....

tu hai detto che l'aumento delle tasse aeroportuali, nella misura di 8/11 euro a pax, ha determinato 120 milioni di perdite a CaI. Se queste tasse le paga il passeggero, come hai tirato fuori questi 120 milioni che perderebbe CAI?
 
Alitalia: Letta, non può stare da sola dobbiamo integrarci
06 Ottobre , 12 : 26 (ANSA) - ROMA, 6 OTT -

"Sono sicuro che
Alitalia non può stare da sola. L'Italia non ha le dimensioni per avere una compagnia globale, bisogna integrarsi con gli altri ". Lo dice il premier Enrico Letta a Skytg24. "Noi - spiega - lavoreremo per evitare problemi ai lavoratori e ai viaggiatori". "In Europa ci sono tre compagnie : queste tre compagnie sono il mercato europeo, non possiamo stare soli come si e` fatto nel 2008 sbagliando. Oggi stiamo pagando quelle scelte".
Mi sa tanto di resa incondizionata.
 
Hai ragione, è domenica ed io mi sono alzato pure all'alba ma....

tu hai detto che l'aumento delle tasse aeroportuali, nella misura di 8/11 euro a pax, ha determinato 120 milioni di perdite a CaI. Se queste tasse le paga il passeggero, come hai tirato fuori questi 120 milioni che perderebbe CAI?

Perché l aumento delle tasse non ha portato ad un aumento del prezzo del biglietto

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Hai ragione, è domenica ed io mi sono alzato pure all'alba ma....

tu hai detto che l'aumento delle tasse aeroportuali, nella misura di 8/11 euro a pax, ha determinato 120 milioni di perdite a CaI. Se queste tasse le paga il passeggero, come hai tirato fuori questi 120 milioni che perderebbe CAI?

Credo che farfallina te lo abbia spiegato nel suo messaggio. AZ non puo' passare tutto l'aumento delle tasse al passeggero perche' altrimenti le tariffe non sarebbero piu' concorrenziali. Assorbendosi una parte delle tasse, queste diventano automaticamente una fonte di perdita di fondi.
 
Hai ragione, è domenica ed io mi sono alzato pure all'alba ma....

tu hai detto che l'aumento delle tasse aeroportuali, nella misura di 8/11 euro a pax, ha determinato 120 milioni di perdite a CaI. Se queste tasse le paga il passeggero, come hai tirato fuori questi 120 milioni che perderebbe CAI?
Il prezzo dei biglietti non è venduto tax free e poi il pax ci deve aggiungere le tasse indipendentemente dall'itinerario.
Il prezzo è dato dalla competizione con gli altri vettori, se sul tuo hub le tax vengono aumentate di quella cifra (ma come detto in questi anni ci sono stati diversi aumenti fra tax o servizi con tante motivazioni ma non cambia il concetto) difficilmente tu recuperi quella cifra ricaricandola sul prezzo dei biglietti perchè a quel punto non saresti più competitivo con i concorrenti che quella cifra non hanno la necessità di ricaricarla. Quindi visto che il prezzo lo fa il mercato l'aumento di tax in gran parte viene incamerato dalla compagnia e va a generare una perdita. La stima l'ha fatta l'articolo di cui si discuteva, ma a noi interessa il concetto e l'ordine di grandezza che come vedi spannometricamente è roba da chiuderci mezzo debito di AZ, forse pure di più. Il contesto in cui operi rispetto ai concorrenti può cambiare lo scenario da successo ad insuccesso, allargando e semplificando il concetto è uno dei motivi perchè spesso in Italia le nostre aziende non sono competitive fra burocrazia e tasse.
 
Il concetto è che in AZ hanno le loro colpe, ma il quadro governativo non solo non ha aiutato ma ha pesato un bel po', basta fare un conto spannometrico per notare l'ordine di grandezza della cifra che sarebbe rimasta in cassa ad AZ (in misura minore anche alle altre compagnie sia chiaro, solo che è AZ che fa hub in Italia ed a FCO).

Mettiamo un governo più attento alla questione e meno a fare cassa ed a far fare cassa ad ADR (perchè ok pagare tariffe più alte in cambio di un servizio ottimo, ma a FCO le strutture sono sotto la decenza spesso e volentieri) e che lascia inalterato il quadro pre-CAI e va a finire che abbiamo di fronte valutazioni molto diverse per AZ.
EK per fare un esempio non è un successo solo per la sua gestione, ma anche per tutto quello che gli sta attorno e che giustamente viene focalizzato per dargli un vantaggio competitivo con la concorrenza. Certe cose in Italia non potrebbero essere fatte nè potremmo permettercele, ma come evidenzia quell'articolo e a volte ne abbiamo parlato anche piccole cose possono fare una grande differenza.

La totale assenza di una vera "politica aeronautica co-ordinata" o per lo meno un co-ordinamento fra AdR e AZ CAI e' stato indubbiamente un contributo importante alla soluzione attuale. E lo sara' anche nel futuro. Il "re-hubbing" puo' avere successo solo se AdR co-opera, e su questo non nutro molte speranze.
 
Aggiungendo un altro tassello, mettiamo che AZ passi ad AF e quest'ultima ridimensiona AZ e FCO lo Stato, la Regione Lazio, ADR ecc si troveranno con introiti minori e quindi perdite a loro volta, ecco perchè cominciano ad agitarsi intravedendo il piano di AF.
 
Credo che farfallina te lo abbia spiegato nel suo messaggio. AZ non puo' passare tutto l'aumento delle tasse al passeggero perche' altrimenti le tariffe non sarebbero piu' concorrenziali. Assorbendosi una parte delle tasse, queste diventano automaticamente una fonte di perdita di fondi.
Io invece penso che le tasse aeroportuali siano caricate interamente sul passeggero. Dove trovo scritto che AZ si fa carico di parte dell'aumento delle tasse aeroportuali?
 
in teoria mercato alle spalle e' comunque piu' ampio della svizzera...

Il mercato leisure è più ampio in Italia, ma il traffico business che ZRH riesce a convogliare temo che nemmeno Milano sia in grado di generarlo: anche solo guardando le multinazionali basate in Svizzera - da Nestlè a Credit Suisse, passando per UBS, Zurich Insurance, Novartis, Roche e molte altre - c'è da impallidire. E' questo tipo di cliente - non il piccolo imprenditore veneto (con tutto il rispetto, s'intende - semplice questione di numeri) - che genera yield e volumi importanti per il bilancio di vettori tradizionali.
 
Io invece penso che le tasse aeroportuali siano caricate interamente sul passeggero. Dove trovo scritto che AZ si fa carico di parte dell'aumento delle tasse aeroportuali?

Ipotizziamo che AZ venda un biglietto FCO-XYZ a 120€, di cui 40€ di tax apt, avrebbe un ricavo al netto delle tasse di 80€. Se le tasse aumentano a 50€, il biglietto dovrebbe costare 130€ per mantenere lo stesso ricavo di prima. Ma poiché il prezzo non sarebbe concorrenziale e penalizzerebbe la compagnia, AZ si vede "costretta" a mantenere il biglietto a 120€, ricavandovi 70€. In questo senso AZ si fa carico dell'aumento delle tax apt.
 
Io invece penso che le tasse aeroportuali siano caricate interamente sul passeggero. Dove trovo scritto che AZ si fa carico di parte dell'aumento delle tasse aeroportuali?

Provo a interpretare il pensiero di Farfallina: dovendo concorrere con altri vettori, e sapendo che i passeggeri guardano il prezzo totale del volo, secondo Farfallina AZ dovrebbe ridurre le proprie tariffe in misura proporzionale all'aumento delle tasse aeroportuali. Più che di perdita, immagino stia parlando di mancati ricavi.
Esempio: AZ vuole marcare LX che vende FLR-JFK a €500 complessivi in determinate date. Per praticare il medesimo prezzo di €500 (prezzo finale per il passeggero - non tariffa di riferimento), AZ deve scontare la tariffa del biglietto di qualche € in più rispetto a Swiss, mancando quindi dei ricavi.
Immagino fosse questo il ragionamento di Farfallina.
 
Alitalia: Letta, non può stare da sola dobbiamo integrarci
06 Ottobre , 12 : 26 (ANSA) - ROMA, 6 OTT -

"Sono sicuro che
Alitalia non può stare da sola. L'Italia non ha le dimensioni per avere una compagnia globale, bisogna integrarsi con gli altri ". Lo dice il premier Enrico Letta a Skytg24. "Noi - spiega - lavoreremo per evitare problemi ai lavoratori e ai viaggiatori". "In Europa ci sono tre compagnie : queste tre compagnie sono il mercato europeo, non possiamo stare soli come si e` fatto nel 2008 sbagliando. Oggi stiamo pagando quelle scelte".
Tradotto: AZ è di AF, cassa per gli esuberi, voli regolari.
Andranno solo concordati i dettagli, ma se davvero Letta ha dichiarato questo, la partita è chiusa.
 
Ipotizziamo che AZ venda un biglietto FCO-XYZ a 120€, di cui 40€ di tax apt, avrebbe un ricavo al netto delle tasse di 80€. Se le tasse aumentano a 50€, il biglietto dovrebbe costare 130€ per mantenere lo stesso ricavo di prima. Ma poiché il prezzo non sarebbe concorrenziale e penalizzerebbe la compagnia, AZ si vede "costretta" a mantenere il biglietto a 120€, ricavandovi 70€. In questo senso AZ si fa carico dell'aumento delle tax apt.

Questo discorso è applicabile però a tutte le compagnie e non solo Alitalia. In sostanza io penso che, al fine del ricavo delle compagnie aeree, l'aumento delle tasse non incida perchè ricaricate sul passeggero. Un pò come succede con l'aumento dell'IVA. Essendo una tassa al consumo alla fine chi paga di piu è l'utente finale e non il negoziante che ti vende il bene.
Semmai la perdita sta nel fatto che le persone, a causa dell'aumento dei prezzi, comprano (volano) meno ma a questo punto è difficile quantificarne il mancato guadagno. Ecco perchè non credo sia corretto parlare di perdite dirette per la compagnia quntificate in 120milioni come ha fatto Farfallina. Stesso discorso per la cigs, o meglio dell'fsta, al momento che si tratta sempre di tasse. Anche i 200 milioni di perdita per il servizio bagagli, mi sembrano un po esagerati. Mi sembra che il contenzioso az/adr fosse qualcosa intorno ai 2 euro a pezzo dei bagagli portati board to board ma sinceramente non mi sono mai documentato.
 
Aggiungendo un altro tassello, mettiamo che AZ passi ad AF e quest'ultima ridimensiona AZ e FCO lo Stato, la Regione Lazio, ADR ecc si troveranno con introiti minori e quindi perdite a loro volta, ecco perchè cominciano ad agitarsi intravedendo il piano di AF.

Anche con oneri maggiori (oltre alle perdite), se per ridimensionamento intendi anche quello dei dipendenti, diretti e indotto.
 
Provo a interpretare il pensiero di Farfallina: dovendo concorrere con altri vettori, e sapendo che i passeggeri guardano il prezzo totale del volo, secondo Farfallina AZ dovrebbe ridurre le proprie tariffe in misura proporzionale all'aumento delle tasse aeroportuali. Più che di perdita, immagino stia parlando di mancati ricavi.
Esempio: AZ vuole marcare LX che vende FLR-JFK a €500 complessivi in determinate date. Per praticare il medesimo prezzo di €500 (prezzo finale per il passeggero - non tariffa di riferimento), AZ deve scontare la tariffa del biglietto di qualche € in più rispetto a Swiss, mancando quindi dei ricavi.
Immagino fosse questo il ragionamento di Farfallina.

faccio un esempio, magari sbagliando.
AZ tassa aeroportuale 10, costo biglietto 100, ricavi 90.
Swiss tassa aeroportuale 10 costo biglietto 100, ricavi 90.

Se aumenta la tassa aeropouale di 5 euro, il biglietto costerá 105 per entrambe le compagnie. Stesso ricavo per loro, costo maggiore per il pax. E' corretto il ragionamento?
 
Tradotto: AZ è di AF, cassa per gli esuberi, voli regolari.
Andranno solo concordati i dettagli, ma se davvero Letta ha dichiarato questo, la partita è chiusa.

No non è chiusa, vuol dire che il dossier lo conosce poco. Pensa di poter entrare in alleanze con dote dello stato in posizione di parità. Ma non è così!!!
 
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