FCO e SAVE : espansioni che fanno rischiare gli scali lombardi


kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Gli aeroporti veneti si allargano e la Save vuole sfondare in Lombardia e creare il primo polo italiano a discapito degli scali lombardi, mentre a Roma tutto è pronto per il raddoppio
di Fiumicino : così le lombarde F2i e Sea rischiano di trovarsi fuori dai giochi che contano.

Dopo il regalo di Natale, per la Adr, concessionaria degli aeroporti di Roma, è arrivato il botto di Ferragosto. Lo scorso 21 dicembre l'esecutivo di Mario Monti aveva approvato il contratto di programma per Fiumicino con l'aumento delle tariffe d'imbarco (in media 9 euro per passeggero). Il 13 agosto il governo Letta ha dato il via libera alla prima fase del grandioso piano di ampliamento dello scalo: i ministri dell'Ambiente Andrea Orlando e dei Beni culturali Massimo Bray hanno firmato il decreto di compatibilità ambientale, sospirato atto finale di un lungo percorso autorizzativo. Ora possono partire i lavori. Là capacità di Fiumicino decollerà a 50 milioni di passeggeri nel 2021 (nel 2012 sono stati 37 milioni). I 2,5 miliardi di euro necessari sono già garantiti dal rincaro delle tariffe. Per la fase 2 del progetto super Fiumicino, che prevede lavori ancora più imponenti e 10 ulteriori miliardi di investimenti (traguardo: 100 milioni di passeggeri nel 2044), í ministri Orlando e Bray hanno raccomandato una nuova valutazione dell'impatto ambientale. Nei piani, in questo stadio l'aeroporto si espanderà a nord, sconfinando nella più grande azienda agricola italiana, la Maccarese, proprietà della famiglia Benetton, azionista di riferimento della Adr.


IL VENETO VUOLE FARE DA SOLO. E PUÒ FARCELA
Mentre a Roma si lavora a super Fiumicino (Il 13 agosto il governo Letta ha dato il via libera alla prima fase del grandioso piano di ampliamento dello scalo ndr) , in Veneto si sta provando a costruire un inedito hub del Nord-Est Un hub diffuso, che comprenda tutti gli aeroporti veneti, Venezia, Treviso e Verona, ma spazi anche in Lombardia con lo scalo di Brescia e, in un prossimo futuro, pure in Friuli-Venezia Giulia. L'artefice di un disegno tanto ardito è Enrico Marchi, presidente della Save che gestisce gli scali di Venezia e Treviso, nonché principale azionista della stessa società attraverso la sua banca d'affari Finint, sempre al centro dei giochi nel mondo finanziario del
Nord-Est. Il 12 agosto, a sorpresa, la Save ha presentato un'offerta per acquistare il 35 per cento della società di gestione degli aeroporti di Verona e di Brescia, la Catullo.Il 27 agosto, i soci
della Catullo (che sono in gran parte enti pubblici veronesi, ma anche trentini e bresciani) hanno approvato la mossa: fino al 30 settembre si tratta con la Save in esclusiva. 'Negli ultimi due anni, la Catullo ha accumulato perdite per 37,6 milioni e chiuderà probabilmente in rosso pure quest’anno. Nei primi sei mesi soltanto, a Verona i passeggeri sono calati del 16%.Brescia Montichiari è uno scalo fantasma anche se ha buone potenzialità di sviluppo nel settore cargo, l'ultimo volo di linea risale al 2010. Eppure, la mossa d'agosto della Save ha messo in agitazione gli aeroporti del nord Italia.
 
Qualcuno è in grado di spiegarmi cosa diavolo è un "hub diffuso"?
Detto questo, il sistema aeroportuale romano già oggi è più grande, in termini di numeri, di quello milanese, se andiamo avanti così rischiamo veramente la marginalizzazione (e ben ci sta, visto che insistiamo a tenere aperto LIN).
 
Perfino a Roma ci sono arrivati... e se migliorassero anche FCO sarebbe ancora più impietoso il confronto,ma vuoi mettere il city airport e avere la F di EK per andare a JFK.
 
Qualcuno è in grado di spiegarmi cosa diavolo è un "hub diffuso"?
Detto questo, il sistema aeroportuale romano già oggi è più grande, in termini di numeri, di quello milanese, se andiamo avanti così rischiamo veramente la marginalizzazione (e ben ci sta, visto che insistiamo a tenere aperto LIN).

Leggevo alcuni dati qualhe giorno fa e danno il sistema ROM più grande di 15 punti percentuali rispetto a quello MIL, a fronte di un bacino premium medio inferiore di 9-10 punti percentuali, comunque in diminuzione.
 
Non capisco qual'è il problema se il sistema aeroportuale romano è piu' grande di quello milanese. Anche quello londinese è piu' grande di qualsiasi città inglese, o quello parigino piu' grande del sistema aeroportuale marsigliese. Inoltre FCO è ingessato da molti anni, non si costruisce mezza opera dalla notte dei tempi. Era ora che prendevano in mano questa situazione disastrosa, visto che Roma ha un incoming turistico mostruoso. Bisognerebbe concepire un aeroporto e/o una città al servizio del turista come l'hanno fatto tutte le prime della classe
 
Ultima modifica:
L’Italia pronta allo shopping in Slovenia.
(Il Piccolo 05set13)

Non sarà una corsa all’acquisto, anche perché la Slovenia certo non ha inaugurato la stagione dei saldi, ma l’imprenditoria italiana comincia a dare i primi segnali di interessamento per entrare nell’affare delle privatizzazioni che Lubiana sta predisponendo. Sarà da sconfiggere o per lo meno non entrare in collisione con la corazzata tedesca che sembra essersi già aggiudicata Telekom Slovenija (comunicazioni) tramite un giro di posta che passa per la Croazia (altro mercato interessante).


La trattativa in fase più avanzata sembra essere, come confermato da fonti governative qui a Bled nei corridoi dello Strategic Forum, quella di Save, la società che gestisce l’aeroporto di Venezia e che sarebbe pronta a rilevare la gestione dello scalo aereo Jože Pucnik (Brnik) di Lubiana. Le trattative stanno andando avanti al punto che la premier slovena Alenka Bratušek sembra intenzionata a visitare l’aeroporto Marco Polo nel corso della sua prossima visita a Venezia il prossimo 12 settembre in occasione del vertice trilaterale Italia-Slovenia-Croazia.


C’è poi l’interessamento di Terna a gestire le linee elettriche che attraversano la Slovenia, un progetto questo, che potrebbe collegarsi con quello molto più importante da un punto di vista degli investimenti relativo all’accordo energetico sottoscritto tra Italia e Serbia e che prevede un convogliamento cospicuo di energia pulita dall’ex Paese jugoslavo verso l’Italia. E la Slovenia è un punto di passaggio obbligato.


«Pochi giorni fa - racconta il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec davanti a una tazza di caffè - ho notato che le esportazioni della Slovenia sono in aumento. Allora sono andato a vedere i motivi e ho visto che ha trainare l’export è il settore dell’energia. Spero che il nostro governo riesca ad avviare quanto prima i lavori per la costruzione di due centrali idroelettriche sulla Sava. Per noi sarebbe un grande affare».


Un’ulteriore conferma dell’interesse italiano per le privatizzazioni slovene giunge direttamente dal presidente del Consiglio Enrico Letta che al termine dell’incontro bilaterale con la premier slovena Bratušek ha annunciato che non appena il governo di Lubiana avrà stilato la lista definitiva delle imprese statali o parastatali che saranno messe sul mercato «l’Italia organizzerà un Forum nella capitale economica del Paese, ossia a Milano - precisa Letta - per poter prendere visione delle opportunità messe a disposizione del mercato sloveno».


Da rilevare che l’esecutivo sloveno ha altresì intenzione di concedere in concessione a un Fondo di investimenti internazionale, per 30 o 40 anni, anche la gestione delle autostrade. La Dars, la Società autostrade slovena, è in grossa difficoltà con un deficit pari a quasi 7 miliardi di euro di cui 1,3 costituiti da interessi da pagare su prestiti accesi in passato.


Mauro Manzin
www.ilpiccolo.it 5 settembre 2013
 
Non capisco qual'è il problema se il sistema aeroportuale romano è piu' grande di quello milanese. Anche quello londinese è piu' grande di qualsiasi città inglese, o quello parigino piu' grande del sistema aeroportuale marsigliese. Inoltre FCO è ingessato da molti anni, non si costruisce mezza opera dalla notte dei tempi. Era ora che prendessero in mano questa situazione disastrosa, visto che Roma ha un incoming turistico mostruoso. Bisognerebbe concepire un aeroporto e/o una città al servizio del turista come l'hanno fatto tutte le prime della classe

Credo che l'articolo lasci il tempo che trova fra il nutrito gruppo di spazzatura che circola su questioni aeroportuali in Italia.
Se SAVE riuscisse effettivamente ad acquistare quote in Slovenia e qualcosa anche in Lombardia buon per questa società ma trovo quantomai azzardato definire questa espansione come pericolosa anche perché, togliendo le malizie che contraddistinguono negativamente questo paese, la fortuna di questa regione è avere un mercato locale e possibilità proprie senza doversi preoccupare se VCE aumenti o meno i propri passeggeri anche perché sono due realtà numericamente ed economicamente differenti.
Ripeto buon risultato per VCE ma mi auguro che la "fortuna" di Volotea persista.
Per FCO si spera che molte migliorie vengano apportate nei prossimi anni e, come diceva TW, sarebbe già un gran passo vedere il molo C concluso, possibilmente senza piccioni, o animali d'altra sorta, all'interno.
 
il veneto puo fare da solo e puo farcela? direi proprio di no!
che i veneti abbiano la costanza di montarsi la testa e' un dato di fatto, ma, a parte un incoming turistico di bassi margini ed un business molto frammentato e con domanda molto bassa non hanno altro.

ai tempi in cui mi occupavo di trasporti una persona mi fece vedere una pila di dossier alta un metro in merito a quanti soldi si sono persi operando da Venezia, e se, Ryanair a parte, tutte le compagnie che fanno il passo verso il veneto finiscono per fallire qualche ragione ci sara'.
 
il veneto puo fare da solo e puo farcela? direi proprio di no!
che i veneti abbiano la costanza di montarsi la testa e' un dato di fatto, ma, a parte un incoming turistico di bassi margini ed un business molto frammentato e con domanda molto bassa non hanno altro.

ai tempi in cui mi occupavo di trasporti una persona mi fece vedere una pila di dossier alta un metro in merito a quanti soldi si sono persi operando da Venezia, e se, Ryanair a parte, tutte le compagnie che fanno il passo verso il veneto finiscono per fallire qualche ragione ci sara'.

Ecco bravo. Scrivici un altro dei tuoi mitici dossier, ne sentivamo proprio la mancanza, specie di quelli sul trasporto.
 
che il veneto possa farcela da solo è escluso, come qualsiasi altra regione in questa italietta disastrata ed in continuo declino.

leggendo la seconda frase mi è uscita spontanea una grande risata. la costanza di montarsi la testa mi sembra più una prerogativa di una regione ad ovest del veneto, specialmente degli abitanti del suo capolouogo regionale, che, come leggo spesso anche in questo forum, da ogni messaggio, da ogni ragionamento, appaiono in fondo in fondo sempre convinti di vivere in una città che se ben gestita virtualmente potrebbe avere uno degli hub più megasuperastronomici e trafficati del mondo, pur di non prendere atto dell'amara realtà, per cui se il sistema aeroportuale milanese è caso studio nel mondo come esempio di fallimento, questo è sì dovuto a macroscopici errori gestionali, ma purtroppo anche al fatto che il sistema Milano vale molto meno di quello che i suoi abitanti pensano.

grottesca invece la frase sull'incoming turistico veneto, regione che conta 2 delle 4 province con più arrivi turistici di tutta italia.

detto questo, il veneto e i suoi abitanti sono provinciali e molto più 'latini' che mitteleuropei, ma purtroppo anche il grande vicino non è ben messo.

Purtroppo i milanesi in questo forum sono ormai spariti e difficilmente si può trovare qualcuno, almeno dei rimasti, che non sia consapevole della disastrata situazione nel quale versa il proprio sistema. Credo che il primo passo sia la consapevolezza degli errori e visto le ultime uscite credo che in questa regione in molti si siano resi conto delle porcate commesse ed ora si pagano le conseguenze. Detto questo, ripeto, non credo che i sistemi Milano e Venezia siano paragonabili, vuoi per numero di abitanti, vuoi per PPL, vuoi per fattori economici e per altre questioni come, del resto, inutile paragonare due scali come FCO e MXP (uno doppio dell'altro). Venezia può fare sicuramente bene e di più ma, ripeto, al quanto azzardato come paragone.
 
il veneto puo fare da solo e puo farcela? direi proprio di no!
che i veneti abbiano la costanza di montarsi la testa e' un dato di fatto, ma, a parte un incoming turistico di bassi margini ed un business molto frammentato e con domanda molto bassa non hanno altro.

ai tempi in cui mi occupavo di trasporti una persona mi fece vedere una pila di dossier alta un metro in merito a quanti soldi si sono persi operando da Venezia, e se, Ryanair a parte, tutte le compagnie che fanno il passo verso il veneto finiscono per fallire qualche ragione ci sara'.

Ti stavo per rispondere argomentando l'assurdità della tua uscita, visto che è evidente che il problema delle compagnie aeree è l'Italia e non Venezia (Windjet? Alitalia in MXP? Meridiana?), poi ho realizzato che era solo una provocazione da quattro soldi ed è meglio lasciar perdere. Sul turismo e sul montarsi la testa di hanno già risposto altri.
Entrando nel merito della discussione, penso anch'io che si siano messe assieme 3 realtà che non c'entrano molto; una delle due fra ADR e F2I potrebbe mangiarsi SAVE in un'istante, se solo volesse. E' indiscutibile che le forze in gioco sono ben diverse, e anche i mercati di riferimento.
 
Tutto quello che volete ma a me l'hub diffuso e fare concorrenza agli apt di Milano da cosi' lontano fa un po' ridere.

Dovrebbero essere disposti a pompare Monti, e per farlo bisogna investire parecchio, accoppare Verona e indebolire anche Venezia. C'era stato qualcuno con questa idea, tempo fa, ma resta il fatto che l'interland a est di Milano e' comunque molto ma molto piu' vicino e comodo per Malpensa, non parliamo di Linate e Bergamo.

Anche con la BreBeMi finita un Pioltello-Montichiari sono 90km, per Malpensa invece sono meno di 70. E non ho scelto a caso la localita'. Da tutto il resto dell'area metropolitana Malpensa e' molto piu' vicino di cosi. E ripeto che non faccio i conti rispetto a LIN per carita' di patria.

Dai, sta cosa dell'hub diffuso Veneto non e' roba seria, se non per mettere i bastoni tra le ruote ad altri o sollevare un po' di polverone.

Del resto qualcuno aveva giustamente dichiarato tempo fa che l'hub diffuso era una fesseria:

http://corrieredelveneto.corriere.i...omi-l-hub-diffuso-idiozie-1602538680075.shtml

Oibo' erano a parti invertite!!

Era Marchi a dire che l'hub diffuso di SEA era una idiozia! :-)