Era da anni che sognavo di visitare l’Irlanda, girarla qualche giorno in macchina (modo migliore per poterla ammirare al massimo), e testare in prima persona l’ospitalità del popolo irlandese.
Avendo a disposizione appena una settimana, iniziamo a vedere le soluzioni migliori per poter sfruttare al meglio i pochi giorni, e visitare la zona sud-ovest dell’isola.
Aer Lingus da Roma vola su Dublino tutti i giorni (alcuni giorni anche doppio daily), su Belfast e su Cork 2xw. RyanAir vola solo su Dublino daily. Volendo visitare la costa sud-occidentale, decido di fare l’andata per Cork col volo del lunedì ed il ritorno da Dublino la domenica. Il volo d’andata è obbligato con EI, il ritorno posso scegliere tra EI che FR. La scelta ricade su FR che mi permette al partenza alle 17 locali, in maniera tale da evitare alzatacce e sfruttare parzialmente la domenica
Il volo di EI è operato da A320 con partenza da FCO alle 20:30 ed arrivo a Cork alle 22:45. Per questo, e per il fatto che al ritorno non sarei arrivato a Fiumicino, decido di andare in treno all’aeroporto, scartando l’ipotesi auto.
Il tragitto dal viterbese è di circa 2h30’…salvo imprevisti. Fila liscio il treno fino a Trastevere, arriva puntuale il treno regionale per Fiumicino aeroporto, ma alla fermata Fiera di Roma, solo due fermate all’arrivo, il treno non riparte a causa di un principio d’incendio lungo i binari. Avevo fatto check-in on-line, ma avevamo dei bagagli da imbarcare entro un’ora dalla partenza del volo. Con il treno che avevo preso, sarei arrivato due ore prima (18:30), per cui avrei lasciato il bagaglio con tutta calma…dopo circa venti minuti di sosta obbligata, inizio a preoccuparmi, anche se stavo in “buona compagnia”.
Di voci se ne sentono molte: (i) i vigili del fuoco stavano arrivando, (ii) il treno sarebbe tornato indietro di una stazione dove ci avrebbe atteso un autobus sostitutivo, (iii) l’autobus sarebbe arrivato a momenti alla fermata…anzi no. Immaginate il panico di chi aveva il volo alle 20. Circa metà gente che stava sul treno, scende in attesa di un taxi, le cui linee telefoniche sono ovviamente incasinate. Chiamiamo un’amica che ci aspettava in aeroporto per chiedere se poteva mandarci un taxi, e chiedere al banco check-in di aspettare per la chiusura. Il desk avrebbe chiuso alle 19:45, il taxi non poteva partire senza chiamata.
Ho c***, trovo subito la linea libera ed il taxi che mi sarebbe venuto a prendere in appena 3’. Neanche il tempo di scendere dal treno e raggiungere la piazzola dove 4 taxi erano in sosta insieme ad oltre 50 persone. Saliamo al volo (in compagnia anche di un uomo irlandese che prendeva il mio stesso volo di ritorno a Cork dopo un weekend in Italia tra Firenze e Roma, regalo di compleanno della figlia).
Ore 19:15…ce la posso fare, siamo vicini…detto fatto, il taxista sbaglia alla rotonda ed allunghiamo per la Portuense…mantengo il sangue freddo, e non lo insulto pesantemente.
Arrivati in aeroporto stava per sbagliare di nuovo (livello arrivi anziché partenze) finché mi impongo e faccio da navigatore satellitare fino al T3, ultima entrata (sapevo che i banchi EI erano gli ultimi in fondo). Per scusarsi dell’errore, ci abbona 0,70€ sul totale di 30,70€…mah, grande sforzo. Fortuna che siamo in tre…30€ di taxi per 5’ sono un rapina. Arrivo di corsa ai banchi check-in, drop-off, e stampa carta d’imbarco (anche se l’avevo) alle 19:28…fiù! Meno male, mi dico, così non devo aspettare troppo…alzo gli occhi e vedo che il volo è in ritardo. Partenza prevista per le 21:50!! Lo Stewart della FlighCare mi guarda, ride, e mi conferma che il banco avrebbe chiuso ugualmente alle 19:45, anche con il ritardo.
Sinceramente non ho molta voglia di fare foto (perdonatemi) e mi dirigo al T1 per vedere alcune opere di quel genio di Leonardo http://www.iltempo.it/2011/10/13/1292792-sogni_leonardo_decollano_dall_aeroporto.shtml?refresh_ce
Non ho molta voglia di girovagare, per cui faccio i controlli al T1, e poi via fino al T3, dove sono preposti i controlli passaporti e carte d’imbarco per i voli extra Schengen.
Il volo parte dal satellite (non so perché, ero fermo agli imbarchi H convinto che sarei partito da lì), per cui skybridge ed attesa.
AZ per il SudAmerica (credo…)
L’imbarco avviene attorno alle 21:45, per cui ulteriore ritardo al ritardo
Il volo sarà pienissimo, ad occhio superiore al 90%, pieno di irlandesi di ritorno dopo il weekend romano. Scelgo la fila 6, e questa è la visuale davanti, dietro e di lato:
Pitch discreto:
Safety card e rivista di bordo:
Il decollo avviene attorno alle 22:20, e dopo circa 25’ inizia il servizio di bordo (a pagamento).
Vengo rimproverato dallo Stewart per le foto che stavo facendo, dicendomi che non si poteva fotografare il personale..mi scuso e cancello la foto dove i due a/v erano ben visibili, lasciando solo questa:
E qui noto un’“anomalia”, il catering a pagamento è richiestissimo. Gli a/v impiegano oltre 20’ per arrivare alla mia fila (ripeto la 6). Quindi o il catering è molto buono, o gli irlandesi sono molto generosi, o stavano morendo di fame, in fondo erano quasi le 23. Sta di fatto che per EI è un buon introito, che compensa le tariffe scontate che offre.
L’atterraggio avviene attorno alla mezzanotte locale, dopo circa 2h40’ di volo. L’aeroporto di Cork, che festeggia i 50 anni, è compatto, e, personalmente, molto carino, con ovvia predominanza di aeromobili EI, anche in old livery.
Attesa bagagli (veloce):
Uscita con rapidi controlli al passaporto
L’ultimo autobus per la città parte alle 23:45, per cui taxi fino in centro. E nonostante il supplemento notturno, il costo è di soli 15€ (per la cronaca, il prezzo dell’autobus è di 4,50€).
Si pernotta allo Jurys Inn, catena presente massicciamente in Irlanda e Gran Bretagna. Hotel centrale, che permette di girarsi a piedi il centro cittadino. Approfittando del bar ancora aperto, inizio la mia personale degustazione e classifica di birre irlandesi. Tipica di Cork sono la Murphys e la Beamish. La prima detiene il primo posto tra le 10 diverse birre provate. A mio parere superiore della ben più famosa, seppur ottima, Guinness!
A tra poco per l’OT.
Avendo a disposizione appena una settimana, iniziamo a vedere le soluzioni migliori per poter sfruttare al meglio i pochi giorni, e visitare la zona sud-ovest dell’isola.
Aer Lingus da Roma vola su Dublino tutti i giorni (alcuni giorni anche doppio daily), su Belfast e su Cork 2xw. RyanAir vola solo su Dublino daily. Volendo visitare la costa sud-occidentale, decido di fare l’andata per Cork col volo del lunedì ed il ritorno da Dublino la domenica. Il volo d’andata è obbligato con EI, il ritorno posso scegliere tra EI che FR. La scelta ricade su FR che mi permette al partenza alle 17 locali, in maniera tale da evitare alzatacce e sfruttare parzialmente la domenica
Il volo di EI è operato da A320 con partenza da FCO alle 20:30 ed arrivo a Cork alle 22:45. Per questo, e per il fatto che al ritorno non sarei arrivato a Fiumicino, decido di andare in treno all’aeroporto, scartando l’ipotesi auto.
Il tragitto dal viterbese è di circa 2h30’…salvo imprevisti. Fila liscio il treno fino a Trastevere, arriva puntuale il treno regionale per Fiumicino aeroporto, ma alla fermata Fiera di Roma, solo due fermate all’arrivo, il treno non riparte a causa di un principio d’incendio lungo i binari. Avevo fatto check-in on-line, ma avevamo dei bagagli da imbarcare entro un’ora dalla partenza del volo. Con il treno che avevo preso, sarei arrivato due ore prima (18:30), per cui avrei lasciato il bagaglio con tutta calma…dopo circa venti minuti di sosta obbligata, inizio a preoccuparmi, anche se stavo in “buona compagnia”.
Di voci se ne sentono molte: (i) i vigili del fuoco stavano arrivando, (ii) il treno sarebbe tornato indietro di una stazione dove ci avrebbe atteso un autobus sostitutivo, (iii) l’autobus sarebbe arrivato a momenti alla fermata…anzi no. Immaginate il panico di chi aveva il volo alle 20. Circa metà gente che stava sul treno, scende in attesa di un taxi, le cui linee telefoniche sono ovviamente incasinate. Chiamiamo un’amica che ci aspettava in aeroporto per chiedere se poteva mandarci un taxi, e chiedere al banco check-in di aspettare per la chiusura. Il desk avrebbe chiuso alle 19:45, il taxi non poteva partire senza chiamata.
Ho c***, trovo subito la linea libera ed il taxi che mi sarebbe venuto a prendere in appena 3’. Neanche il tempo di scendere dal treno e raggiungere la piazzola dove 4 taxi erano in sosta insieme ad oltre 50 persone. Saliamo al volo (in compagnia anche di un uomo irlandese che prendeva il mio stesso volo di ritorno a Cork dopo un weekend in Italia tra Firenze e Roma, regalo di compleanno della figlia).
Ore 19:15…ce la posso fare, siamo vicini…detto fatto, il taxista sbaglia alla rotonda ed allunghiamo per la Portuense…mantengo il sangue freddo, e non lo insulto pesantemente.
Arrivati in aeroporto stava per sbagliare di nuovo (livello arrivi anziché partenze) finché mi impongo e faccio da navigatore satellitare fino al T3, ultima entrata (sapevo che i banchi EI erano gli ultimi in fondo). Per scusarsi dell’errore, ci abbona 0,70€ sul totale di 30,70€…mah, grande sforzo. Fortuna che siamo in tre…30€ di taxi per 5’ sono un rapina. Arrivo di corsa ai banchi check-in, drop-off, e stampa carta d’imbarco (anche se l’avevo) alle 19:28…fiù! Meno male, mi dico, così non devo aspettare troppo…alzo gli occhi e vedo che il volo è in ritardo. Partenza prevista per le 21:50!! Lo Stewart della FlighCare mi guarda, ride, e mi conferma che il banco avrebbe chiuso ugualmente alle 19:45, anche con il ritardo.
Sinceramente non ho molta voglia di fare foto (perdonatemi) e mi dirigo al T1 per vedere alcune opere di quel genio di Leonardo http://www.iltempo.it/2011/10/13/1292792-sogni_leonardo_decollano_dall_aeroporto.shtml?refresh_ce


Non ho molta voglia di girovagare, per cui faccio i controlli al T1, e poi via fino al T3, dove sono preposti i controlli passaporti e carte d’imbarco per i voli extra Schengen.

Il volo parte dal satellite (non so perché, ero fermo agli imbarchi H convinto che sarei partito da lì), per cui skybridge ed attesa.
AZ per il SudAmerica (credo…)

L’imbarco avviene attorno alle 21:45, per cui ulteriore ritardo al ritardo


Il volo sarà pienissimo, ad occhio superiore al 90%, pieno di irlandesi di ritorno dopo il weekend romano. Scelgo la fila 6, e questa è la visuale davanti, dietro e di lato:




Pitch discreto:

Safety card e rivista di bordo:


Il decollo avviene attorno alle 22:20, e dopo circa 25’ inizia il servizio di bordo (a pagamento).
Vengo rimproverato dallo Stewart per le foto che stavo facendo, dicendomi che non si poteva fotografare il personale..mi scuso e cancello la foto dove i due a/v erano ben visibili, lasciando solo questa:

E qui noto un’“anomalia”, il catering a pagamento è richiestissimo. Gli a/v impiegano oltre 20’ per arrivare alla mia fila (ripeto la 6). Quindi o il catering è molto buono, o gli irlandesi sono molto generosi, o stavano morendo di fame, in fondo erano quasi le 23. Sta di fatto che per EI è un buon introito, che compensa le tariffe scontate che offre.
L’atterraggio avviene attorno alla mezzanotte locale, dopo circa 2h40’ di volo. L’aeroporto di Cork, che festeggia i 50 anni, è compatto, e, personalmente, molto carino, con ovvia predominanza di aeromobili EI, anche in old livery.





Attesa bagagli (veloce):


Uscita con rapidi controlli al passaporto

L’ultimo autobus per la città parte alle 23:45, per cui taxi fino in centro. E nonostante il supplemento notturno, il costo è di soli 15€ (per la cronaca, il prezzo dell’autobus è di 4,50€).
Si pernotta allo Jurys Inn, catena presente massicciamente in Irlanda e Gran Bretagna. Hotel centrale, che permette di girarsi a piedi il centro cittadino. Approfittando del bar ancora aperto, inizio la mia personale degustazione e classifica di birre irlandesi. Tipica di Cork sono la Murphys e la Beamish. La prima detiene il primo posto tra le 10 diverse birre provate. A mio parere superiore della ben più famosa, seppur ottima, Guinness!
A tra poco per l’OT.
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