Giusto per mettere le cose in chiaro e ridimensionare questo non-scoop:
- l'esternalizzazione dell'handling negli scali periferici è stato uno dei punti principali per Sabelli sin dalla nascita del piano Fenice. La tendenza non è solo di AZ ma è pratica comune in tutti gli scali mondiali. Non è stato possibile farlo prima per motivi chiaramente operativi, di tempo, politici e sindacali (sopratutto).
- i contatti tra AZ e gestori aeroportuali ci sono sempre stati durante gli ultimi mesi e continuano ad esserci. L'obiettivo è ovviamente quello di trovare un accordo per la cessione di ramo d'azienda alle società di gestione aeroportuali. Le decisioni saranno sopratutto politiche dal momento che molte società di gestione (controllate da Regioni o Province) sono indebitatissime e quindi sobbarcarsi ulteriore personale sarebbe un processo molto delicato.
- al momento gli scali interessati sono CAG, BRI, BDS, REG, SUF e AHO (qui pare che sia imminente il passaggio dei dipendenti CAI in Sogeaal).
Gli scali di GOA, CTA, NAP, PMO tra gli altri sono già tutti esternalizzati ad un handler esterno...
- il passaggio del personale è comprensivo di stagionali e anche dei dipendenti non attualmente in forze ma che hanno in piedi una causa con AZ
- non ho avuto conferme ufficiali ma il discorso dovrebbe interessare anche lo scalo del Cairo
A conferma del fatto che si tratta di un non-scoop, il fatto che ne avessi già parlato almeno 4-5 mesi fa.
Ma a SUF non è già stato fatto?
Da
http://www.sacal.it/index.php?option=com_content&task=view&id=200&Itemid=38
Sacal acquisisce il ramo d’azienda da Alitalia
giovedì 03 dicembre 2009
I dipendenti sullo scalo di Lamezia passano in organico a Sacal. La soddisfazione del presidente Ripepe.
La complessa e articolata procedura della cessione del ramo di azienda da Alitalia CAI a Sacal si è conclusa con la stipula del relativo contratto nella giornata di ieri, 1 dicembre, presso il notaio a Roma. Per effetto di tale procedimento, che ha visto il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali a livello nazionale e locale, la Società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme ha acquisito le attività di handling di Alitalia sullo scalo di Lamezia Terme e il personale che, con decorrenza 2 dicembre 2009, sarà adesso a pieno titolo inserito nell’organico Sacal.
Analogo contratto hanno firmato le Società di gestione di Palermo e Napoli, ritenute da Alitalia, insieme a Sacal, in possesso di tutte le garanzie/requisiti di solidità economico-finanziaria, nonché di ottimale organizzazione, richiesti appunto per il buon esito dell’operazione di cessione.
“Sono davvero lieto – spiega il presidente di Sacal Eugenio Ripepe – di aver firmato questa stipula. Si tratta di una grande e sincera soddisfazione, e mi pare per più motivi. Innanzitutto, perché accresce ulteriormente il prestigio di Sacal, che diviene di fatto unico handler dello scalo. Poi perché aumenta il valore economico aziendale. Poi, ancora, perché porta in organico a Sacal nuove professionalità che vantano lunga e qualificata esperienza, arricchendo la struttura dell’azienda, e in più aggiungendo nuovo know how. Infine, perché penso che un’integrazione tra personale Sacal e personale Alitalia non possa che arrecare nuovi stimoli e nuovi benefici. Poi, infine perché queste competenze ed esperienze professionali maturate ‘sul campo’ possono tornare concretamente utili allo scalo e al suo immediato e futuro sviluppo, anche per assicurare la crescita di altri e nuovi settori e servizi di cui lo scalo deve necessariamente dotarsi per assicurare sempre nuova e piena concorrenzialità e competitività”.
“A tutte le ‘new entry’ - aggiunge il presidente - faccio il più caro augurio di buon lavoro, unitamente all’intero cda Sacal, ribadendo che questo è comunque un altro traguardo dell’azienda e, per così dire, un traguardo a contestuale valenza ‘sociale’ giacché garantisce ai dipendenti Alitalia nostri conterranei, di mantenere il loro posto di lavoro nella loro terra e nella loro azienda, senza ‘traumi’ e senza forzate diaspore, e soprattutto senza dover sottostare alle nuove logiche del vettore che sembrano privilegiare ancora esclusivamente gli scali hub di Milano e Roma e lasciare a terzi il futuro degli altri aeroporti".