ma esisteva o no? a me pare di sì .. e se devi mandarci qualcuno ci mandi chi ci stava già, volente, nolente o pendolante.
secondo me non fa una piega.
imho una piega la fa eccome. Le riduzioni di personale sono normate dalla legge.
I criteri indicati sono tre: Carichi familiari, anzianità aziendale ed esigenze aziendali. Le ultime pero', in caso di contenzioso, devono essere dimostrate. Per esempio in caso si abbiano due lavoratori, con medesime qualifiche, che si dichiarano entrambe disponibili ad accettare di trasferirsi su base diversa, si dovrà procedere valutando i carichi familiari e l'anzianità aziendale.
Posso capire (ma nemmeno tanto) il fatto che si tengano i piloti di un determinato settore perchè in questo caso sarebbe facile dimostrare le esigenze tecniche dell'azienda dal momento che l'abilitazione richiede tempo e denaro, ma altre cose invece proprio no. Ad esempio, per dirne un'altra, considerato che i comandanti possono, da regolamentazione vigente, sedere a destra e ricoprire il ruolo da primo ufficiale senza nessun particolare corso ed a costo zero per l'azienda, ricadiamo sempre nello stesso discorso. In presenza di due lavoratori che possono e si dichiarano disponibili ad accettare la mansione offerta dall'azienda (pilota), il criteri da valutare rimangono sempre carichi familiari ed anzianità aziendale.
Il perchè non siano stati applicati questi criteri, e perchè i lavoratori non abbiano fatto causa,
è un altro discorso.
intendo con le famiglie, non in aeroporto o all'Una Hotel.
Ora ti faccio una domanda. I lavoratori trasferiti "spintaneamente" su base si sono trasferiti con le famiglie o secondo te pendolano? E' retorica ovviamente...
a me pare che mandare uno a dormire a casa propria rispetto a mandarlo in albergo a spese della compagnia sia un meccanismo potenzialmente virtuoso e da accomodare subito..
In presenza di un contratto già firmato, hai ragione. Del resto pero', se sul tuo contratto c'è scritto che la tua base di lavoro è Canicatti e tu abiti li, se ti mandano fuori sede l'azienda ti deve pagare albergo e trasferta.
Ma con CAI il problema nemmeno si pone perchè, essendo una nuova azienda, ha potuto spostare i lavoratori a piacimento. Come ci arriveranno, dove abiteranno e con chi, non è un problema aziendale. Se non ci si presenta alla firma, parte la contestazione disciplinare. Semplice e lineare. Funziona cosi nelle compagnie aeree di tutto il mondo. Anzi qualcuno piu' lungimirante il pendolarismo lo incentiva pure ofrendo degli shift patterns fissi o addirittura personalizzati (e secondo me è una cosa pure furba da fare).
concetto già espresso ma non elaborato, di difficile comprensione (ed eventuale confutazione)
Mi sa che sei parente di antani..

Alle aziende non gliene frega nulla dove abiti. Se sul contratto c'è scritto che la tua base è Milano, tu da li dovrai partire. Quindi che la scelta di assumere uno che abita a Milano o uno che ci dovrà abitare ha nessun carattere operativo o economico è ampiamente discutibile.
Basta scrivere chiaramente sul contratto che alla seconda contestazione disciplinare, si è passibili di licenziamento e la gente si organizzerà di conseguenza.
Se è stata fatta invece la scelta di privilegiare la base di appartenenza, i motivi sono da ricercare altrove. E qui ognuno poi trarrà poi le proprie conclusioni.
presuppone implicitamente nella sua formulazione che la vecchia AZ fosse un'azienda normale. è implicito che per me sia questa invece "la cosa più ridicola che possa essere detta".
Io ho capito che invece afferma che credere che AZ perdesse milioni di euro per colpa della cogestione dei sindacati è una frottola. Pero' magari sbaglio.