Video A380 crosswind landing


AZ784

Utente Registrato
19 Maggio 2015
22
0
Mi permetto di segnalare questo video dell'atterraggio di un A380 durante la tempesta che ha investito ieri la Germania.
Fa un certo effetto vedere un aereo di tale stazza reagire così prontamente ai comandi del pilota tramite il timone di coda.

 

EI-MAW

Utente Registrato
25 Dicembre 2007
7,206
1,557
Immagino la felicità delle ultime file. Su le mani left to the right and back
 

Luca Paglia

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
22 Gennaio 2015
440
62
Scusate ma le piste degli aeroporti non sono piatte? Perché sembra che sono fatte tipo in pendenza! (O lo sono?) O è un effetto video creato dalla lunga focale dell' obiettivo?

Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
 

nico.dat

Utente Registrato
20 Agosto 2015
271
7
Wou!!! Non sono del settore ma qui tanto di cappello al Pilota!


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,193
3,658
Paris
Scusate ma le piste degli aeroporti non sono piatte? Perché sembra che sono fatte tipo in pendenza! (O lo sono?) O è un effetto video creato dalla lunga focale dell' obiettivo?

Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
Niente "effetto o focale". Le piste vengono costruite sui campi e prendono le ondulazioni di questi con pendenze downslope, upslope o entrambe. Piste tipo FCO vicino al mare, su terreno piatto, sono piatte. Già a MXP vi è un upslope verso nord. Reggio Calabria è una conca. Napoli ha una specie di dosso nei primi 300mt sulla testata 24. Poi ci sono piste sparse per il mondo che hanno dei profili di ogni tipo. Dove possibile, i profili sono riportati sulle carte dell'aeroporto, con minuzioso dettaglio delle variazioni di salita e discesa in termini di percentuale.
 

OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,193
3,658
Paris
Ammazza che spedalate!
L'atterraggio con vento al traverso, specie se sostenuto e ancora peggio se a raffiche, comporta sicuramente una difficoltà maggiore ed un impegno non indifferente. La tecnica più utilizzata è quella del muso al vento, corretta dalla "spedalata" poco prima di toccare suolo. L'effetto che si contrasta è lo scarrocciamento (drift) del velivolo affinchè il suo moto risultante rimanga parallelo all'asse pista. Un liner è considerato un aereo stabile, quindi con tendenza a ritornare "al punto di partenza" quando il suo moto viene disturbato (raffica) in modo da smorzare l'effetto prodotto su di esso. Ciononostante, dopo aver contrastato l'effetto di scarrocciamento generato dal vento, al momento in cui le ruote entrano in contatto col suolo, la deriva, tua salvezza fino all'attimo prima, diventa il tuo problema: l'effetto "cornering" generato dal vento al traverso su di essa farà ruotare l'aeroplano sul suo asse verticale proprio verso la direzione del vento (quindi puntando il muso controvento) venendo a creare l'effetto contrario che si stava contrastando l'istante prima di toccare terra, cioè quello dello scarrocciamento a favore di vento. Una volta a terra si userà quindi la deriva e ove possibile la frenata differenziale e anche il ruotino anteriore per rimanere a centro pista. Da notare che l'uso degli inversori di spinta ad alti regimi (max reverse) potrebbe esasperare l'effetto cornering, aumentando la possibilità che il velivolo finisca fuoripista dal lato sopravento.
Nota finale: la cross wind landing technique di Airbus non prevede l'uso dei comandi incrociati, se non nella parte antecedente alla toccata per solo pochi gradi di "ala" e quanto basta di timone.
 

bebix

Utente Registrato
3 Giugno 2015
552
9
Pisa
Le tue spiegazioni sono interessantissime, ma questa ti prego di spiegarmela meglio: mantieni la prua a vento solo con il timone senza abbassare l'ala a vento?

Nota finale: la cross wind landing technique di Airbus non prevede l'uso dei comandi incrociati, se non nella parte antecedente alla toccata per solo pochi gradi di "ala" e quanto basta di timone.
 

Samu

Utente Registrato
5 Giugno 2013
713
0
Loro Ciuffenna
L'atterraggio con vento al traverso, specie se sostenuto e ancora peggio se a raffiche, comporta sicuramente una difficoltà maggiore ed un impegno non indifferente. La tecnica più utilizzata è quella del muso al vento, corretta dalla "spedalata" poco prima di toccare suolo. L'effetto che si contrasta è lo scarrocciamento (drift) del velivolo affinchè il suo moto risultante rimanga parallelo all'asse pista. Un liner è considerato un aereo stabile, quindi con tendenza a ritornare "al punto di partenza" quando il suo moto viene disturbato (raffica) in modo da smorzare l'effetto prodotto su di esso. Ciononostante, dopo aver contrastato l'effetto di scarrocciamento generato dal vento, al momento in cui le ruote entrano in contatto col suolo, la deriva, tua salvezza fino all'attimo prima, diventa il tuo problema: l'effetto "cornering" generato dal vento al traverso su di essa farà ruotare l'aeroplano sul suo asse verticale proprio verso la direzione del vento (quindi puntando il muso controvento) venendo a creare l'effetto contrario che si stava contrastando l'istante prima di toccare terra, cioè quello dello scarrocciamento a favore di vento. Una volta a terra si userà quindi la deriva e ove possibile la frenata differenziale e anche il ruotino anteriore per rimanere a centro pista. Da notare che l'uso degli inversori di spinta ad alti regimi (max reverse) potrebbe esasperare l'effetto cornering, aumentando la possibilità che il velivolo finisca fuoripista dal lato sopravento.
Nota finale: la cross wind landing technique di Airbus non prevede l'uso dei comandi incrociati, se non nella parte antecedente alla toccata per solo pochi gradi di "ala" e quanto basta di timone.
Grazie mille per la spiegazione.
 

Luca Paglia

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
22 Gennaio 2015
440
62
Niente "effetto o focale". Le piste vengono costruite sui campi e prendono le ondulazioni di questi con pendenze downslope, upslope o entrambe. Piste tipo FCO vicino al mare, su terreno piatto, sono piatte. Già a MXP vi è un upslope verso nord. Reggio Calabria è una conca. Napoli ha una specie di dosso nei primi 300mt sulla testata 24. Poi ci sono piste sparse per il mondo che hanno dei profili di ogni tipo. Dove possibile, i profili sono riportati sulle carte dell'aeroporto, con minuzioso dettaglio delle variazioni di salita e discesa in termini di percentuale.
Grazie mille, non ho mai capito se fosse una cosa normale o un effetto!

Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
 

Casa

Utente Registrato
26 Novembre 2011
724
22
Vero, ma bisogna considerare che il video è girato da sopra le ali, la parte che meno si è sballottata
Effettivamente, aggiungo una critica al me stesso delle 15.32: che, trovandosi al centro e non in coda, grazie al cavolo sembra meno spaventoso.
 

LH243

Utente Registrato
2 Ottobre 2016
896
2
EDDF, LIRF, LIVD
Per me é "spaventoso" (se vogliamo utilizzare questo termine) se si paragona la distanza dalla soglia pista laterale che l´aereo raggiunge al secondo 31/32 in paragone ad un atterraggio normale dove si rimane sulla "centre line" della pista come si puó notare in questo video al minuto 4:50 (sempre 380 sempre DUS):


Purtroppo nel video iniziale, a causa della pista non livellata, non si riesce a capire quanto il main body gear fosse andato vicino all´erba.