Ve la ricordate Skymaster ad Alghero?


malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Traduzione in italiano:
"Pur nell' autonomia delle scelte societarie" comanda la politica e se chiudi lo Skymaster ti faccio cacciar via.

Questo Pisanu risulta essere Ministro per conto di un partito che si definisce liberista. No comment
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
Citazione:Messaggio inserito da avroRJ

Io sapevo che gli aerei erano stati messi in vendita...

Alberto
I Piper Cheyenne erano anche arrivati alla fine del numero massimo di cicli della fusoliera previsto (peraltro già esteso) dal costruttore. Questi aerei si possono vendere solo come spare parts.
 

Alextosco

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7 Novembre 2005
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pisa
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Traduzione in italiano:
"Pur nell' autonomia delle scelte societarie" comanda la politica e se chiudi lo Skymaster ti faccio cacciar via.

Questo Pisanu risulta essere Ministro per conto di un partito che si definisce liberista. No comment

Quando Alitalia sara' una compagnia aerea come tutte le altre....
potra' agire nel modo e nella maniera piu' congeniale.
Sino a che', Alitalia e' e rimane "viva" solo in virtu' di sovvenzioni statali..
siano esse di governi di destra e di sinistra...
..mi meraviglio della "tua" meraviglia!!!
Mi meraviglio invece,del fatto che tu non ti meravigli che ,Alitalia e' qualcosa
di anacronistico,quasi da 3(terzo)mondo,in un paese(Italia), che da 3(terzo) mondo non e'.
Ciao alex
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
La penso diversamente. L' Italia è un Paese da 3° mondo per molti aspetti.
Vedi, se vuoi, questo articolo, non troppo OT, sul Corriere della Sera del mio vecchio maestro. Banche, linee aeree, aeroporti e il resto spesso si somigliano


NON RASSEGNARSI ALL’ITALIA STANTIA

di MARIO MONTI

In molti giovani italiani che lavorano all'estero, o in Italia in contatto con l'estero, ho notato negli ultimi tempi un cambiamento. Prima cercavano con il loro impegno e con la discussione di convincere i colleghi di altri Paesi che certi stereotipi negativi sull'Italia non sono più giustificati, se mai lo fossero stati in passato. Ora, sono assaliti dal dubbio che, dopo tutto, gli stereotipi non fossero infondati e che forse l'Italia sia peggiore di come essi si sforzavano di credere. In altre parole, si vergognano di essere italiani. Questa fuga della fiducia nell'Italia, ancora più grave della fuga dei cervelli dall'Italia, sarà il «merito» più rilevante acquisito sul campo da coloro che si sono battuti per la «difesa dell'italianità» di alcune banche.
La magistratura giudicherà. Ma che un Governatore ostenti amicizia per alcuni banchieri, che riceva da loro doni se non baci, che certi parlamentari abbiano il ruolo di portavoce quasi ufficiali del Governatore (anche annunciando che una colazione tra questo e il presidente del Consiglio ha sancito la linea della difesa dell'italianità), che si registrino interventi che mischiano tali questioni con aspetti religiosi, tutti questi sono esattamente i connotati di quell' «italianità» spregiativa per superare la quale i nostri giovani italiani si battono. Ma adesso si sentono dire dai loro colleghi stranieri, con un sorriso ironico: «Visto?». Capisco la loro rabbia, la loro voglia di estraniarsi dal loro Paese.
Invece, sarà solo se i giovani sapranno mantenere lo sdegno, ma convincere se stessi e i loro interlocutori stranieri che questi sono riprovevoli episodi di un'Italia stantia, in corso di superamento, che avremo qualche prospettiva di miglioramento.
Sottolineo che il danno è compiuto. Gli episodi citati sono documentati e notori. Potranno costituire reati o meno, potranno esservi molti altri fatti o no, ad opera degli stessi o di altri protagonisti. Ma bastano questi. E soprattutto basta la circostanza che, pur essendo questi fatti sotto gli occhi di tutti da molti mesi, ci sia voluto tanto tempo perché esponenti del mondo bancario, economico, politico e della stampa trovassero il «coraggio» per prendere le distanze.
Bisogna poi fare attenzione. Quanti hanno preso le distanze da Antonio Fazio, Gianpiero Fiorani e da altri compartecipi a quella comunità di valori non sono necessariamente a favore di un'Italia diversa, nella quale la competizione sul mercato si sostituisca alla logica asfissiante dell'amicizia, dello schieramento, del clan. No, vi sono probabilmente tra essi molti esponenti di quella stessa identica logica, ma che - mutate le circostanze - hanno cambiato clan. A puro titolo di ipotesi: se prima il Governatore era amico-sostenitore di un banchiere e poi - probabilmente per considerazioni sul bene del sistema creditizio italiano - ha cambiato amicizia, il banchiere abbandonato e le voci di stampa a lui vicine possono diventare fieri critici del Governatore e dei nuovi assetti, ma non per questo sono sinceri assertori di un cambiamento di logica, verso il mercato.
Forse, con il tempo, la nuova logica potrà affermarsi, non solo nelle parole ma anche nei fatti. Ma questo non sarà possibile se quei giovani italiani, che sono i naturali portatori di quella logica, si estranieranno mentalmente dal loro Paese.
 

setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
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Ciao Marco,

grazie per aver citato quel passaggio di Monti.

Citazione:Questa fuga della fiducia nell'Italia, ancora più grave della fuga dei cervelli dall'Italia, sarà il «merito» più rilevante acquisito sul campo da coloro che si sono battuti per la «difesa dell'italianità» di alcune banche.
Mi sento di appartenere a quella tipologia di giovani di cui parla Monti, francamente però trovo molto difficile avere fiducia in un sistema come il nostro, che funziona non sulla base della qualità dei servizi, ma si fonda sull'appartenenza a tale o tale altro 'clan' (su base religiosa, politica, etc.)

Speriamo che gli ultimi accadimenti scuotano un pochino le acque quantomeno nel sistema bancario, ma onestamente ho i miei dubbi.

Ciao,

Nicola
 

FlyIce

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6 Novembre 2005
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Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
... Ma questo non sarà possibile se quei giovani italiani, che sono i naturali portatori di quella logica, si estranieranno mentalmente dal loro Paese.
Come giovane non è che puoi fare molto per cambiare le cose, se ti muovi in una logica di mercato, trovi sempre i "furbi" che aggirano le regole ...
 

ezeiza97

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7 Novembre 2005
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Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
... Ma questo non sarà possibile se quei giovani italiani, che sono i naturali portatori di quella logica, si estranieranno mentalmente dal loro Paese.
Come giovane non è che puoi fare molto per cambiare le cose, se ti muovi in una logica di mercato, trovi sempre i "furbi" che aggirano le regole ...
sono solo i giovani che devono e possono cambiare il sistema. Cosa vuoi sperare da una generazione, quella dei 55-60 anni, che detiene il potere ma culturalmente ha masticato e praticato sempre e solo la logica dell'intrallazzo e del favore (con poche eccezioni, come quella di Mario Monti)?
Impresa difficile, lo riconosco, ma solo le nuove generazioni lo possono fare.
Scustate l'OT