Ultimato di Haji-Joannou : o si migliora l'operatività, o easyJet dovrà cambiare nome


SkySurfer

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Sir Stelios Haji-Ioannou threatens to remove easy name in easyJet battle

Sir Stelios Haji-Ioannou last night dramatically upped his battle with easyJet by threatening to remove the low-cost airline’s right to the easy brand name.

By Graham Ruddick
Published: 6:15AM BST 21 Jul 2010

The founder of easyJet has told the company that it must improve its performance within 90 days or it will lose the name.

The tycoon published a letter on the easyGroup website last night that has been sent to easyJet. His anger relates to the punctuality of easyJet after newspapers claimed over the weekend that fewer than 50pc of its flights from Gatwick were on time in June.


In a statement, Sir Stelios criticised the previous chief executive of easyJet, Andy Harrison. He added: “I have been receiving many unsolicited complaints from members of the public and even easyJet pilots about the degree that the airline is short of crew to operate the flights it sold to its customers. Unless Mike Rake [the chairman] and Carolyn McCall [the new chief executive] do something to improve the situation for the sake of the travelling public, I am left with no option but to terminate the brand licence.”

The letter from easyGroup’s lawyers, Bird & Bird, is known as a “cure notice” under the brand licence agreement and demands easyJet improves its punctuality within 90 days.

easyJet is disputing Sir Stelios’s right to terminate the brand licence on the basis on punctuality performance.

Sir Stelios, whose family owns 38pc of easyJet, resigned from the board of the airline in May in order to build support for a shareholder revolt over its expansion plans.

(Telegraph.co.uk)
 

Cesare.Caldi

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Speriamo che questo ultimatum col rischio di dover cambiare nome possa servire a migliorare la situazione operativa di Easyjet anche se ho molti dubbi.
 

Urban

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Ma non era lui che non voleva incrementi di flotta e di crew?
o sbaglio?
ora si lamenta?

non capisco...
 

kenadams

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Ma non era lui che non voleva incrementi di flotta e di crew?
o sbaglio?
ora si lamenta?

non capisco...
Non vuole che la linea aerea continui a crescere ed espandersi con l'apertura di nuove rotte e l'acquisto di nuovi aerei. Non è contraddittorio chiedere che vi sia un numero di piloti sufficienti per operare gli aerei e le rotte già programmate.
 

Urban

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Vero,il problema suo è che è il mercato che sta crescendo e tanto,quindi o ti adegui,comprando macchine nuove,o compri un piccolo software(penso esista) che ti dice..."ATTENTO GUARDA CHE STAI VENDENDO POSTI CHE NON HAI"
So che non è cosi semplice ma non sono dilettanti anche se lo sembrano...
 

diesel niner

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.
U2 puo' ben spendere un po' di soldi per rettificare i problemi di cui sopra al fine di tutelare la - fino ad ora - buona reputazione verso i clienti; e' questa un asset immateriale che val bene qualche variazione in negativo dei costi.
 

kenadams

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secondo te quale è il motivo per il quale continuano a cancellare i voli?
- Dove è scritto che il mercato cresce? E quale mercato cresce? E quali sono gli indicatori che evidenziano crescita e quali che mostrano contrazioni?
- Il mercato va analizzato alla luce di molti parametri e non è detto che il modo migliore per adeguarsi sia quello di crescere (o restringersi) in modo proporzionale ad esso: può essere più prudente posizionarsi sulla fetta di quel mercato che produce i margini di profitto migliore, oppure su quella coi volumi di passeggeri più stabili durante l'anno, oppure su quella coi ricavi più stabili durante l'anno, oppure su quella che si ritiene abbia il maggior potenziale di crescita...
- Il mercato leisure, in particolare, quello che genera i volumi di traffico enormi in estate, è fortemente stagionale: e che fai, compri macchine nuove per luglio e agosto e poi le parcheggi da settembre a giugno?
- Non so di che software tu stia parlando, ma il problema qua non è l'overbooking (per gestire il quale, tra l'altro, non è sufficiente un piccolo software), e nemmeno la mancanza di posti.
- Il problema è, per un verso, il dilemma strategico della razionalizzazione della crescita del vettore: quanto e come deve crescere Easyjet? Come deve interpretare i segnali del mercato? Dove è meglio investire? Servono nuovi aerei o è preferibile riallocare in modo più efficiente quelli già in flotta?
- Per l'altro verso il problema è più circoscritto: ci sono stati errori nella pianificazione delle risorse umane e del reclutamento. Forse c'è stato un turnover maggiore del previsto, forse la macchina delle assunzioni si è mossa troppo lentamente - sta di fatto che Easyjet si ritrova ad avere pochi piloti. E, nonostante ve ne siano molti appiedati, non è facile reclutare tanti piloti in poco tempo.

Il problema delle risorse umane verrà risolto nel corso della prossima stagione invernale - presumibilmente con un reclutamento aggressivo e upgrade interni.

Per il problema strategico della crescita - che ha prodotto la rottura fra Stelios e Easyjet - bisognerà attendere e vedere come si concluderà il braccio di ferro. Sicuramente dietro ci sono modelli analitici e previsionali e moventi economici più complessi di un oleografico

è il mercato che sta crescendo e tanto,quindi o ti adegui,comprando macchine nuove,o compri un piccolo software(penso esista) che ti dice..."ATTENTO GUARDA CHE STAI VENDENDO POSTI CHE NON HAI"
So che non è cosi semplice ma non sono dilettanti anche se lo sembrano...
 

airblue

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Lombardia.
azzardo anche una specie di "sabotaggio" interno alla pianificazione....

...che visto solo sotto l'aspetto economico sembra un suicidio, ma quando c'è di mezzo la governance e interessi di vario genere non è del tutto da escludere...
 

kenadams

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Che easyJet fatichi a reclutare piloti, con tutti i disoccupati che ci sono, è particolarmente inspiegabile.
Bisognerebbe essere addentro alla vicenda per capire come siano iniziate tutte queste difficoltà di organico. Immagino (sottolineo il contenuto ipotetico) che la vicenda sia iniziata così:
- il reclutamente EasyJet ha sonnecchiato un po' nel 2009 per l'incertezza legata al futuro del mercato, magari pensando di poter recuperare facilmente visto il mercato del lavoro.
- un turnover superiore al previsto ha privato il vettore di un po' di comandanti.

A questo punto la frittata è già pronta: fare upgrade da FO a CPT e reclutare forze fresche (anche se già con TR) sono ambedue attività impegnative per le quali occorre investire il tempo di vari piloti. Leggevo ieri su Airways un articolo commovente di Mark L. Berry (oggi CPT in AA) nel quale è scritto che TWA, nel 1995 e 1996, limitava al minimo indispensabile le sortite di addestramento/reclutamento nel periodo estivo per la necessità di far volare il più possibile tutti i piloti. All'epoca TWA aveva già iniziato a decrescere, e aveva un organico demograficamente piuttosto eterogeneo senza problemi di turnover, eppure aveva bisogno di piloti che si offrissero volontari per fare turni aggiuntivi.
Una volta innescata la spirale della carenza di organico, insomma, non credo sia tanto facile invertire la tendenza: in una linea aerea che - per definizione - deve far volare i piloti al 99% dei limiti di ore mensili e annuali, appena finisci un po' sotto hai problemi a trovare ore uomo disponibili per il training di nuove reclute. E non è escluso che la stessa carenza di organico incentivi il turnover: e chi è che, in un mercato come questo, trova un lavoro migliore che in Easyjet? Naturalmente i comandanti più esperti, quelli più difficili da rimpiazzare.
E' tutta un'ipotesi: mi piacerebbe avere il parere di un forumista passato di recente dal joystick di una livrea arancione catanese al joystick della livrea arancione di Gatwick - certamente lui ne sa più di me. Purtroppo credo che sia impegnato a volare duemila ore al mese per tappare i vuoti di organico.
 

Cesare.Caldi

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Mi piacerebbe sapere qualcosa in piu' di due grandi ex compagnie americane TWA e Pan Am e dei motivi della loro sparizione, avete qualche sito da segnalare?