Chiariamo subito, le irlandesi in questione purtroppo non sono belle ragazze dai capelli rossi ma piuttosto due compagnie aeree.
Chiariamo inoltre che sono un pessimo, ma pessimo fotografo. Quindi abbiate pietà di me.
Come forse qualcuno sa da aprile di quest'anno ho fatto un'esperienza lavorativa in Aer Lingus, conclusa con un volo il 7 di gennaio ma ufficialmente ancora in corso fino al 1 febbraio. Considerando quindi questo mese scarso in cui consumo le ferie e degli stafftravel aziendali da usare prima di lasciare EI, covinco in circa 20 minuti due amici e colleghi di dublino a fare qualche giorno nella east coast americana. Ed ecco come nasce questo breve salto in USA, a scrocco sostanzialmente.
Viaggio di andata
L'itinerario sarà MXP-DUB-IAD-DUB-LIN, e dato che vivo a Pisa e il volo parte la mattina da Malpensa, si comincia con un Flixbus per Lampugnano.
Era la mia prima volta su un bus verde e devo dire che non posso lamentarmi troppo, un gruppo di tre autisti si alterna nella guida e mi porta a Milano con 20 min di ritardo. alle 4 di mattina. Non essendoci un atobus raggiungo Cadorna con un taxi e mi piazzo sul primo Malpensa Express della giornata.
in mezz'oretta raggiungo una Malpensa che si sveglia, c'è movimento a quest'ora devo dire.
Naturalmente rimango bloccato alla security da una scolaresca di inglesi che torna dalla settimana bianca e ci metto quasi 20 min per scavalcare i controlli.
I voli della mattina sono un buon mix delle 3 grandi compagnie lowcost, tra cui il mio Ryan per Dublino.
Dopo un po' di cazzeggio col cellulare in carica in un tavolo, inizia l'imbarco dal B33
Giro di Cobus sul piazzale e arriviamo sottobordo, oggi iniziamo la giornata con 9H-QCP, un giovincello in forza a Ryanair (ora tramite Malta Air) da quasi 7 anni.
Da notare le luci rosa, con questo buio fanno impressione.
Da addetto ai lavori oltre che frequent flyer FR riconosco abbastanza presto quando c'è qualcosa che non va, e infatti non ci muoviamo dal parcheggio e dai rumori capisco che la stiva è ancora aperta. Annuncio del comandante, un passeggero non si è presentato al gate ma aveva imbarcato la valigia, quindi ora stanno cerando il bagaglio nella stiva per sbarcarlo. Ma dico io ma com'è possibile che imbarchi la valigia e poi non ti presenti? Ti sei perso evidentemente, ma com'è possibile.
Comunque sia con una mezz'ora buona di ritardo chiudono le porte e lasciamo lo stand.
Fuori intanto albeggia.
Dopo un rullaggio sufficientemente lungo, soprattutto per chi come me ha sempre l'ansia delle coincidenze, decolliamo per la 35R.
Qualche espertissimo riconosce questa aviosuperficie? Io non sono riuscito
E infine, via sopra le nuvole.
Per i fanatici del legroom, qualora non sapessero come sono i sedili Ryanair (impossibile!), ecco il 7A.
ps. secondo me sul max si sta molto più stretti...
L'equipaggio mi sembra abbastanza rilassato e non spara le luci al massimo. Visto che non ho praticamente dormito stanotte e so benissimo in che posizione stare sul sedile di un aereo per addormentarmi, chiudo gli occhi fino ai controlli per la discesa. Questa penisola è Howth, fantastica per le passeggiate sulle verdi scogliere. Ma solo se becchi quei 4/5 giorni all'anno di sole.
Tempo di dare qualche consiglio logistico ai vicini di posto milanesi in vacanza e scendiamo su Dublino.
Atterriamo con 10 minuti di ritardo ma poco male, ho tempo.
Il vicino di posto è il fratello maggiore MAX... Ah no perdonatemi, qua lo chiamano Boeing 737-8200.
Il mio destriero, ciao bello!
Se non lo sapeste, Ryanair occupa sostanzialmente in blocco i gate 100, i quali si trovano in un satellite che ti costringe a delle lunghe camminate e tapis roulant per raggiungere l'edificio principale. L'unica altra compagnia che usa questi gate è inspiegabilmente SAS.
Supero velocemente il controllo passaporti (a DUB ci sono lunghe code veramente per TUTTO, tranne che per i passaporti) e mi dirigo al primo piano del T1.
Aer Lingus parte dal T2, quindi mi incammino nel tunnel che collega i due terminal, eccolo il secondo.
Tutto sommato non mi dispiace.
Incontro i miei amici al bar e andiamo al check-in. Siamo standby ma il volo è decisamente vuoto quindi non abbiamo un piano B ma siamo certi non ce ne sia bisogno.
Momentaneamente al 34E, ma ci sposteremo più avanti per motivi che poi vi scriverò.
Passati i controlli, ecco la sala con i negozi.
Il Terminal 2 è occupato principalmente da Aer Lingus, ma opsita anche Emirates e soprattutto tutte le compagnie americane. Il motivo è che in questo terminal è presente la pre-clearance americana, quindi tutti i pax in partenza per gli usa partono da qui già "controllati" ed escono dall'aeroporto di destinazione come se sbarcassero da un volo domestico.
Ecco i voli che al momento sono accettati alla pre-clearance. Noi andiamo a Washington!
Devo dire che nonostante ci siano più voli contemporaneamente tutto il processo è organizzato molto bene, e scorre sorprendentemente veloce. Riusciamo a liberarci di tutte le fasi in meno di 15 minuti, e siamo nell'area gate 400. Anche molti voli Aer Lingus per l'Europa usano questi gate, ma la sala è costruita in modo da essere divisibile tra USA e non USA con delle vetrate scorribili in base alle necessità e allo schedulato dei voli.
Come detto prima, qui comanda Aer Lingus.
Questo A330 con ancora la vecchia livrea se ne va al JFK.
Come detto prima, anche tutte le americane partono da qui.
A portarci a Washington sarà EI-LRF, un A321neo LR del 2021 configurato con due classi di cui 16 posti di vera business class, come vorrebbe la nostra cara vecchia ITA per i voli africani. Aer Lingus ne ha 8 e ci copre tutte le destinazioni "secondarie" della East Coast americana, il lungo raggio da Shannon e qualcosa da Manchester, oltre a qualche rotazione su destinazioni europee come Heatrow, Amsterdam e saltuariamente anche Fiumicino.
Imbarchiamo dal gate 423, prima la Business, poi gli AerClub con priorità (AerClub è il programma di fidelizzazione di EI) e poi l'economy, in base alla fila.
Vorrei farvelo vedere meglio ma si imbarca col finger.
Ecco la Business.
Un upgrade non sarebbe stato male, ma la J è piena e quindi ce ne andiamo tutti e 3 in Economy.
Avevamo i posti in fila 34 ma l'equipaggio ci sposta alla fila 8. Il motivo è molto semplice, i 321neo di Aer Lingus hanno una configurazione che praticamente elimina privacy nel galley posteriore, visto che prevede ben 3 bagni di cui 2 adiacenti alla porta 2L. Un bagno ha addirittura uno strapuntino sulla sua porta. Per questo motivo se possibile si cerca sempre di lasciare libera l'ultima fila, in modo che durante le pause tra un servizio e l'altro gli AAVV possano sedersi e riposare un po'. Diciamo che per me che ho passato gli ultimi 4 anni sull'ATR non è assolutmente una cosa di cui tenere conto, ma per i colleghi abituati all'A330 il Neo è considerato una scatoletta dove non c'è spazio per respirare.
Comunque, pitch dell'8F.
Aereo tutto sommato molto pulito e ordinato, ma se guardate la foto, sul sedile accanto sotto al tavolino c'è un chewing-gum. Ahia.
IFE molto buono, sono presenti diversi film anche in italiano, jack per le cuffie (vengono lasciate su ogni sedile insieme a copertina e cuscino prima dell'imbarco) e presa USB (c'è anche una presa internazionale in condivisione col sedile a fianco).
So già che cosa guarderò, la mia saga preferita.
Vicino di posto gemello arrivato da CDG
Con qualche minuto di arrivo parte il push-back.
Prato di trifogli...
Un ultimo sguardo a DUB
E poi via nel cielo sopra la verde Irlanda.
Subito dopo il decollo e i dovuti annunci di sicurezza, inizia il servizio di bordo. Aer Lingus sul lungo raggio offre un pasto caldo, uno snack prima dell'atterraggio e tutte le bevande calde e fredde purché analcoliche. L'alcol si paga (e gli irlandesi lo pagano senza problemi e in grandi quantità ). Comunque sia inizia il servizio bevande, e anche Ritorno al futuro. Mentre Marty Mcfly finisce nel 1955 io finisco due lattine di sidro.
A seguire viene servita la cena, "Chicken or beef?"
Conosco questi pasti a memoria e so già che preferisco il manzo. Tutto sommato molto mangiabile (a parte quella pasta fredda)... Ah la mousse al limone buonissima.
A pancia piena si sa, le ore perse di sonno si fanno sentire di più ma prima di addormentarmi faccio un salto in bagno.
Non sia mai che io possa venir meno alla regola numero uno dei TR di AC, la foto al cesso. Che non si capisce se il cesso sia il gabinetto o il fotografo, ma nzomma.
Giusto perché in ordine cronologico, ecco come si presenta ora la cabina del 321.
Mi faccio una dormita e mi risveglio più o meno qui.
Prima dell'atterraggio viene fatto un giro di tè e caffè accompagnati da un doppio mini snack salato e dolce. Buono il dolcino ma sulla piadina pallida c'è mooolto da lavorare.
Neanche il tempo di finire il mio tè che foriamo le nuvole e ci troviamo sopra alla terra americana con le sue poderose Higway.
Alberelli un poì spelacchiati devo dire.
Comunque ci siamo, un ultimo sforzo dai...
...e benvenuti al Washington Dulles International Airport.
Sbarchiamo dal Finger e saluto entusiasta il vicino di stand, la mia passione per i regional è inesauribile.
Come detto prima scendimo come se provenissimo da un volo nazionale, quindi direttamente nella sala partenze.
Per uscire dall'aeroporto prendiamo una specie di trenino per la sala arrivi, o come ultimamente si sente dire a Pisa, Il "Pipol Muve"!
E se non si fosse capito, siamo arrivati.
In aeroporto prendiamo un Taxi e ci dirigiamo verso il nostro hotel nella zona di Georgetown. Scopro appena arrivato che uno dei miei amici ha prenotato un monolocale a testa. Beh dai umile.
Detto questo miei cari, mi prendo qualche ora di pausa per fare due passi. Mi ero dimenticato quanto fosse stancante scrivere un TR.
Per i pochi che non sono ancora stufi tornerò con un po' di OT (poco, promesso) e qualcosa sui voli di ritorno. Grazie per essere arriati fin qui, davvero!
Chiariamo inoltre che sono un pessimo, ma pessimo fotografo. Quindi abbiate pietà di me.
Come forse qualcuno sa da aprile di quest'anno ho fatto un'esperienza lavorativa in Aer Lingus, conclusa con un volo il 7 di gennaio ma ufficialmente ancora in corso fino al 1 febbraio. Considerando quindi questo mese scarso in cui consumo le ferie e degli stafftravel aziendali da usare prima di lasciare EI, covinco in circa 20 minuti due amici e colleghi di dublino a fare qualche giorno nella east coast americana. Ed ecco come nasce questo breve salto in USA, a scrocco sostanzialmente.
Viaggio di andata
L'itinerario sarà MXP-DUB-IAD-DUB-LIN, e dato che vivo a Pisa e il volo parte la mattina da Malpensa, si comincia con un Flixbus per Lampugnano.
Era la mia prima volta su un bus verde e devo dire che non posso lamentarmi troppo, un gruppo di tre autisti si alterna nella guida e mi porta a Milano con 20 min di ritardo. alle 4 di mattina. Non essendoci un atobus raggiungo Cadorna con un taxi e mi piazzo sul primo Malpensa Express della giornata.
in mezz'oretta raggiungo una Malpensa che si sveglia, c'è movimento a quest'ora devo dire.
Naturalmente rimango bloccato alla security da una scolaresca di inglesi che torna dalla settimana bianca e ci metto quasi 20 min per scavalcare i controlli.
I voli della mattina sono un buon mix delle 3 grandi compagnie lowcost, tra cui il mio Ryan per Dublino.
Dopo un po' di cazzeggio col cellulare in carica in un tavolo, inizia l'imbarco dal B33
Giro di Cobus sul piazzale e arriviamo sottobordo, oggi iniziamo la giornata con 9H-QCP, un giovincello in forza a Ryanair (ora tramite Malta Air) da quasi 7 anni.
Da notare le luci rosa, con questo buio fanno impressione.
Da addetto ai lavori oltre che frequent flyer FR riconosco abbastanza presto quando c'è qualcosa che non va, e infatti non ci muoviamo dal parcheggio e dai rumori capisco che la stiva è ancora aperta. Annuncio del comandante, un passeggero non si è presentato al gate ma aveva imbarcato la valigia, quindi ora stanno cerando il bagaglio nella stiva per sbarcarlo. Ma dico io ma com'è possibile che imbarchi la valigia e poi non ti presenti? Ti sei perso evidentemente, ma com'è possibile.
Comunque sia con una mezz'ora buona di ritardo chiudono le porte e lasciamo lo stand.
Fuori intanto albeggia.
Dopo un rullaggio sufficientemente lungo, soprattutto per chi come me ha sempre l'ansia delle coincidenze, decolliamo per la 35R.
Qualche espertissimo riconosce questa aviosuperficie? Io non sono riuscito
E infine, via sopra le nuvole.
Per i fanatici del legroom, qualora non sapessero come sono i sedili Ryanair (impossibile!), ecco il 7A.
ps. secondo me sul max si sta molto più stretti...
L'equipaggio mi sembra abbastanza rilassato e non spara le luci al massimo. Visto che non ho praticamente dormito stanotte e so benissimo in che posizione stare sul sedile di un aereo per addormentarmi, chiudo gli occhi fino ai controlli per la discesa. Questa penisola è Howth, fantastica per le passeggiate sulle verdi scogliere. Ma solo se becchi quei 4/5 giorni all'anno di sole.
Tempo di dare qualche consiglio logistico ai vicini di posto milanesi in vacanza e scendiamo su Dublino.
Atterriamo con 10 minuti di ritardo ma poco male, ho tempo.
Il vicino di posto è il fratello maggiore MAX... Ah no perdonatemi, qua lo chiamano Boeing 737-8200.
Il mio destriero, ciao bello!
Se non lo sapeste, Ryanair occupa sostanzialmente in blocco i gate 100, i quali si trovano in un satellite che ti costringe a delle lunghe camminate e tapis roulant per raggiungere l'edificio principale. L'unica altra compagnia che usa questi gate è inspiegabilmente SAS.
Supero velocemente il controllo passaporti (a DUB ci sono lunghe code veramente per TUTTO, tranne che per i passaporti) e mi dirigo al primo piano del T1.
Aer Lingus parte dal T2, quindi mi incammino nel tunnel che collega i due terminal, eccolo il secondo.
Tutto sommato non mi dispiace.
Incontro i miei amici al bar e andiamo al check-in. Siamo standby ma il volo è decisamente vuoto quindi non abbiamo un piano B ma siamo certi non ce ne sia bisogno.
Momentaneamente al 34E, ma ci sposteremo più avanti per motivi che poi vi scriverò.
Passati i controlli, ecco la sala con i negozi.
Il Terminal 2 è occupato principalmente da Aer Lingus, ma opsita anche Emirates e soprattutto tutte le compagnie americane. Il motivo è che in questo terminal è presente la pre-clearance americana, quindi tutti i pax in partenza per gli usa partono da qui già "controllati" ed escono dall'aeroporto di destinazione come se sbarcassero da un volo domestico.
Ecco i voli che al momento sono accettati alla pre-clearance. Noi andiamo a Washington!
Devo dire che nonostante ci siano più voli contemporaneamente tutto il processo è organizzato molto bene, e scorre sorprendentemente veloce. Riusciamo a liberarci di tutte le fasi in meno di 15 minuti, e siamo nell'area gate 400. Anche molti voli Aer Lingus per l'Europa usano questi gate, ma la sala è costruita in modo da essere divisibile tra USA e non USA con delle vetrate scorribili in base alle necessità e allo schedulato dei voli.
Come detto prima, qui comanda Aer Lingus.
Questo A330 con ancora la vecchia livrea se ne va al JFK.
Come detto prima, anche tutte le americane partono da qui.
A portarci a Washington sarà EI-LRF, un A321neo LR del 2021 configurato con due classi di cui 16 posti di vera business class, come vorrebbe la nostra cara vecchia ITA per i voli africani. Aer Lingus ne ha 8 e ci copre tutte le destinazioni "secondarie" della East Coast americana, il lungo raggio da Shannon e qualcosa da Manchester, oltre a qualche rotazione su destinazioni europee come Heatrow, Amsterdam e saltuariamente anche Fiumicino.
Imbarchiamo dal gate 423, prima la Business, poi gli AerClub con priorità (AerClub è il programma di fidelizzazione di EI) e poi l'economy, in base alla fila.
Vorrei farvelo vedere meglio ma si imbarca col finger.
Ecco la Business.
Un upgrade non sarebbe stato male, ma la J è piena e quindi ce ne andiamo tutti e 3 in Economy.
Avevamo i posti in fila 34 ma l'equipaggio ci sposta alla fila 8. Il motivo è molto semplice, i 321neo di Aer Lingus hanno una configurazione che praticamente elimina privacy nel galley posteriore, visto che prevede ben 3 bagni di cui 2 adiacenti alla porta 2L. Un bagno ha addirittura uno strapuntino sulla sua porta. Per questo motivo se possibile si cerca sempre di lasciare libera l'ultima fila, in modo che durante le pause tra un servizio e l'altro gli AAVV possano sedersi e riposare un po'. Diciamo che per me che ho passato gli ultimi 4 anni sull'ATR non è assolutmente una cosa di cui tenere conto, ma per i colleghi abituati all'A330 il Neo è considerato una scatoletta dove non c'è spazio per respirare.
Comunque, pitch dell'8F.
Aereo tutto sommato molto pulito e ordinato, ma se guardate la foto, sul sedile accanto sotto al tavolino c'è un chewing-gum. Ahia.
IFE molto buono, sono presenti diversi film anche in italiano, jack per le cuffie (vengono lasciate su ogni sedile insieme a copertina e cuscino prima dell'imbarco) e presa USB (c'è anche una presa internazionale in condivisione col sedile a fianco).
So già che cosa guarderò, la mia saga preferita.
Vicino di posto gemello arrivato da CDG
Con qualche minuto di arrivo parte il push-back.
Prato di trifogli...
Un ultimo sguardo a DUB
E poi via nel cielo sopra la verde Irlanda.
Subito dopo il decollo e i dovuti annunci di sicurezza, inizia il servizio di bordo. Aer Lingus sul lungo raggio offre un pasto caldo, uno snack prima dell'atterraggio e tutte le bevande calde e fredde purché analcoliche. L'alcol si paga (e gli irlandesi lo pagano senza problemi e in grandi quantità ). Comunque sia inizia il servizio bevande, e anche Ritorno al futuro. Mentre Marty Mcfly finisce nel 1955 io finisco due lattine di sidro.
A seguire viene servita la cena, "Chicken or beef?"
Conosco questi pasti a memoria e so già che preferisco il manzo. Tutto sommato molto mangiabile (a parte quella pasta fredda)... Ah la mousse al limone buonissima.
A pancia piena si sa, le ore perse di sonno si fanno sentire di più ma prima di addormentarmi faccio un salto in bagno.
Non sia mai che io possa venir meno alla regola numero uno dei TR di AC, la foto al cesso. Che non si capisce se il cesso sia il gabinetto o il fotografo, ma nzomma.
Giusto perché in ordine cronologico, ecco come si presenta ora la cabina del 321.
Mi faccio una dormita e mi risveglio più o meno qui.
Prima dell'atterraggio viene fatto un giro di tè e caffè accompagnati da un doppio mini snack salato e dolce. Buono il dolcino ma sulla piadina pallida c'è mooolto da lavorare.
Neanche il tempo di finire il mio tè che foriamo le nuvole e ci troviamo sopra alla terra americana con le sue poderose Higway.
Alberelli un poì spelacchiati devo dire.
Comunque ci siamo, un ultimo sforzo dai...
...e benvenuti al Washington Dulles International Airport.
Sbarchiamo dal Finger e saluto entusiasta il vicino di stand, la mia passione per i regional è inesauribile.
Come detto prima scendimo come se provenissimo da un volo nazionale, quindi direttamente nella sala partenze.
Per uscire dall'aeroporto prendiamo una specie di trenino per la sala arrivi, o come ultimamente si sente dire a Pisa, Il "Pipol Muve"!
E se non si fosse capito, siamo arrivati.
In aeroporto prendiamo un Taxi e ci dirigiamo verso il nostro hotel nella zona di Georgetown. Scopro appena arrivato che uno dei miei amici ha prenotato un monolocale a testa. Beh dai umile.
Detto questo miei cari, mi prendo qualche ora di pausa per fare due passi. Mi ero dimenticato quanto fosse stancante scrivere un TR.
Per i pochi che non sono ancora stufi tornerò con un po' di OT (poco, promesso) e qualcosa sui voli di ritorno. Grazie per essere arriati fin qui, davvero!