[TR - Amarcord] Pan AM


Blitz

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Padova, Veneto.
Sempre più belli questi report!

e quasi da libro Sir "centrodicosto 1" che regala le ali alla fanciulla

(chi lo sa, fosse accaduto al giorno d' oggi con le moderne tecnologie sarebbe potuta nascere un' amicizia a distanza)
 

jtstream

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Sempre più belli questi report!

e quasi da libro Sir "centrodicosto 1" che regala le ali alla fanciulla

(chi lo sa, fosse accaduto al giorno d' oggi con le moderne tecnologie sarebbe potuta nascere un' amicizia a distanza)
Con le teste che girano oggi avrebbe corso il rischio di essere denunciato per sexual harassment...
 

londonfog

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Re: [TR - Amarcord] Pan AM - Capitolo Sesto - Lockerbie

Sto scrivendo da un caffe' a Tel Aviv. Il 25 Dicembre e' un giorno di lavoro normale. E' una giornata di sole, sono abbastanza sereno. E' il momento di affrontare Lockerbie. E' ovvio che non ero su quell'aereo, ma...

Dicembre 1988 - Ruth sta finalmente aspettando il secondo figlio. Per problemi vari non le consigliano di viaggiare. Mio padre ha una serie di controlli abbastanza delicati che rendono necessaria un'operazione. Vado in Italia ma devo assolutamente essere a New York il 22 pomeriggio. Abbiamo la chiusura di un progetto importante e io ci devo essere.

Riparto il 21 Dicembre

A quei tempi il volo PA 103 era uno dei pochi che partiva la sera da Londra e il pomeriggio da Francoforte. I miei genitori abitavano a Bologna (dove sta ancora mia madre). Il ritorno a New York era un BLQ-FRA con un ATR42 AZ + Pan Am 103 FRA-LHR-JFK. Avevo circa due ore e mezzo per la coincidenza. Troppe ma volevo riprendere la valigia a FRA perche' viaggiando in First con Pan Am la portaabiti me la facevano portare in aereo e quindi risparmiavo tempo all'arrivo.

Saluto i miei all'ospedale. Scherzo con mio padre (che sarebbe stato dimesso il giorno dopo) che torna a casa in tempo per ricevere il tecnico che avrebbe riparato la televisione (Ricordatevi di questo dettaglio).

Il volo AZ imbarca con un'ora di ritardo. Se sono veloci con la valigia riesco ancora a farcela. C'e' un problema tecnico e ci sbarcano. Risolvono il problema tecnico, ci re-imbarchiamo. Tre persone non salgono (Un ATR 42 era precipitato qualche tempo prima c'erano ancora persone un po' nervose all'idea di volare su quest'aereo), devono scaricare le valigie. Dobbiamo aspettare lo slot. In tutto, due ore e un quarto di ritardo.

Saluto la coincidenza e comincio a prepararmi spiritualmente ai negoziati con il banco transiti per essere riprotetto in modo da arrivare a New York prima di mezzogiorno del giorno dopo. Benedico i fusi orari che mi consentono di trovare qualcuno a New York per avvisarli che ho perso l'aereo e faro' di tutto per arrivare direttamente in ufficio dall'aeroporto in tempo per la riunione alle 15.30.

Il PA 103 usava un B727 fra FRA e LHR e a LHR i passeggeri salivano su un B747.

L'ATR 42 atterra finalmente a FRA, io vedo un B727 PAN AM in coda per il decollo, mi convinco che era il volo per Londra. All'epoca Pan AM aveva una base di 727 a FRA dove faceva voli interni in Germania e dove offriva coincidenze preincipalmente per l'Europa orientale e il medio Oriente. Volava anche a NBO e Mumbai con A310. Poteva essere uno qualsiasi di quei voli, ma io sono ancora convinto di aver visto decollare il PA 103.

Arrivo, recupero la valigia e mi fiondo al banco transiti Pan AM. Per una volta AZ aveva fatto la cosa giusta e comunicato il ritardo a Pan Am. Mi ofrono la ripriotezione su un volo PA per LHR alle 6 di mattina, in tempo per prendere il primo volo per JFK che dovrebbe arrivare a JFK prima delle 13. Se voglio ho anche la possibilita' di prendere il primo volo diretto da FRA ma non possono offrirmi l'upgrade e comunque arriverebbe piu' tardi. (I WorldPass Platinum erano in Stand By sulla classe superiore al biglietto comprato. Io avevo un biglietto in Business e avrei volato in prima).

Vado allo Sheraton (attaccato all'aerostazione) hanno una camera. Avevo con me il materiale che mi serviva per prepararmi alla riunione. Chiamo l'ufficio. Chiamo Ruth parlo con mio figlio. Mia madre e' ancora all'ospedale e non riesco a mettermi in contatto con lei (i miei non hanno mai avuto la segreteria telefonica. Mia madre non le sopporta). La mia segretaria mi manda un fax (vi ricordate che cos'e' un fax?:). Se vi ricordate siete avviati vero lo status di "diversamente giovane" :) ) con le ultime cose che devo controllare prima della riunione. Prometto di rimandare un fax con le mie considerazioni prima di partire.

Il giorno dopo mi aspetta un check-in alle 530, vado a letto senza nemmeno accendere la televisione.

Suona la sveglia, doccia, vestirsi, conto, "corrompo" un impiegato perche' mandi un fax di due pagine scritte a mano a New York (lo avevo gia' detto che la mia segretaria valeva oro, e riusciva a leggere la mia calligrafia? )

Mi presento al check-in. Non c'e' molta gente. L'addetta al check-in mi guarda come fossi uno zombie e si complimenta con me. Apparentemente ho coraggio e fortuna, poi aggiunge che la polizia vorrebbe parlare con me. Io non capisco, lei mi spiega. La prima cosa che mi viene in mente e' mia madre. Devo assolutamente parlare con lei. Le spiego perche' ho necessita' urgente di un telefono. In trenta secondi mi ritrovo nell'ufficio del caposcalo Pan Am, la polizia capisce la mia situazione e accetta di aspettare che parli con mia madre.

A questo punto sono le 5.30

Io: "Ciao mamma, sto bene" - Mi aspetto una madre ansiosa, e invece mi risponde molto calma e molto addormentata.
Mia Madre : "Sei gia' arrivato? Perche' dovresti star male? Come sta Ruth?"
Io mi ricordo che la televisione e' rotta :"Mamma, io sono ancora a Francoforte. Ieri sera il volo da Bologna era in ritardo e ho perso l'aereo. C'e' stato un incidente nel volo che dovevo prendere. Qualunque cosa succeda ricordati che hai sentito la mia voce"
Mia Madre (ancora mezzo addormentata) "Va bene, ho sentito la tua voce"
Io "Ciao ti chiamo da New York"

Mia madre mi ha poi raccontato che la sera prima aveva ricevuto telefonate da amici e non capiva come mai tutti reagivano alla sua voce inventandosi una scusa per la telefonata. Chiaramente cambiavano discorso e non avevano il coraggio di chiederle se "aveva saputo".

Ritorniamo a noi.

La polizia se la sbriga in dieci minuti. Avevano gia' contattato AZ ed era chiaro che la mia era una delle piu' grosse botte di c**** della storia.

Il caposcalo Pan Am mi accompagna personalmente all'aereo. Mi tranquillizza dicendo che vista la comunicazione di AZ mi avevano gia' tolto dalla lista dei passeggeri circa un'ora prima del decollo, fino a ieri sera lui non credeva ai miracoli ma da questa mattina comincia a cambiare idea.

Io ho un ricordo molto chiaro di quel giorno anche se sono passati 26 anni.

La persona seduta a fianco a me fra FRA e LHR era un tedesco che proseguiva per SFO. Sembrava uscito fuori da un catalogo di Ralph Lauren. Blazer a doppio petto blu, camicia blu, cache-col, jeans e mocassini. Cappotto cammello.

Si siede a fianco a me e mi chiede, in tedesco, se sono preoccupato. Io gli rispondo di no, citando la frase inglese "Lighting never strikes twice in the same place". Gli racconto perche' sono su quel volo e lui mi intrattiene fino a Londra con teorie sul karma, il fato e... insomma non era ancora il mio momento.

Nel frattempo, qualcuno ha scoperto che io avevo perso il "Lockerbie flight". Arriva un membro dell'equipaggio che mi chiede se voglio parlare con giornalisti. Io dico assolutamente di no. Mi dicono di non muovermi all'arrivo finche' non arriva un rappresentante Pan Am.

Arriviamo a Londra, sbarcano tutti. Il comandante si mette a sedere vicino a me. Sbarca l'equipaggio. Arriva il caposcalo Pan Am. Sotto all'aereo c'e' un funzionario dell'immigration inglese che ci accompagna in auto nell'ufficio del caposcalo Pan Am. Aspetto li il momento dell'imbarco. Il caposcalo mi racconta che stanno pensando di mandare gli addetti al check-in che hanno accettato tutti quei ragazzi americani da uno psicologo. Due sono sotto choc e non fanno altro che piangere (Il giorno dopo nessuno aveva certezze che fosse stata una bomba, era una delle ipotesi e la stampa era piena degli ipotetici problemi di manutenzione Pan AM perche' dovevano risparmiare).

Mi accompagnano al volo per JFK. Salgo prima che le imprese di pulizia finiscono. Il comandante e tutto l'equipaggio mi salutano come se fossi un eroe, in realta' io mi sento estremamente fortunato. Il caposcalo mi chiede il numero di casa e mi dice che avrebbe telefonato a New York alle sette locali per tranquillizzare la mia famiglia che stavo tornando a casa un po' scosso ma tutto d'un pezzo.

(Lui fece effettivamente la telefonata, la prima di tante che Ruth ricevette dalla Pan Am quel giorno)

Salgono gli altri passeggeri, a fianco a me si siede una signora piu' o meno della mia eta'. Ha un vestito blu e un cappotto rosso. Ha una portabiti verde, non riesce a chiudere l' "overhead locker" al primo tentativo.

CI mettiamo a sedere, solita prassi Pan Am. Gli assistenti di volo hanno un sorriso un po' tirato per ovvi motivi.

Ci muoviamo, la mia compagna di viaggio mi chiede se puo stringermi la mano. Per tutto il rullaggio stiamo li, mano nella mano, quasi fossimo una coppia. Entrambi fissiamo lo schienale del sedile davanti.

Il comandante ci informa che oggi avremmo seguito una rotta leggermente diversa sorvolando l'Irlanda del Nord invece della Scozia. L'aereo decolla, senza guardarci in faccia io e la mia compagna di viaggio ci lasciamo le mani. Lei mi ringrazia.

Io ricordo particolari stranissimi di quel volo, per esempio non ricordo il film ma ricordo che uno dei canali della musica aveva "September Song" e "Some enchanted evening" due canzoni amate moltissimo dai miei. Mi ricordo che tutto l'equipaggio mi trattava con le molle come se fossi un oggetto molto delicato. Avevano tutti molte attenzioni e TUTTO l'equipaggio fece in modo di parlare con me. Mi ricordo che la mia compagna di viaggio non mangio' il dolce prese il te' invece del caffe'.

Alla fine, lo stesso comandante si presento' per il solito "Thank you for flying with us today Mr Stagni". Mi informa anche che all'arrivo avrei avuto qualcuno che mi sarebbe venuto a prelevare. Avevo una sorpresa in aeroporto, aggiunge anche che non era la stampa.

La mia compagna di viaggio mi chiede se sono qualcuno di famoso. Le rispondo di no, semplicemente ho una lunga storia con la Pan Am.

Il comandante e un dipendente Pan Am mi scortano fuori dall'aereo. Mi chiedono se ho bagaglio, quando spiego che ho tutto con me il dipendente di terra dice qualcosa nella radio e mi portano all'arrivo VIP. Mi fanno accomodare in poltrona e arriva l'immigration officer. Prima e unica volta in vita mia che ho trovato un dipendente dell'US Immigration and Naturlisation services che sorrideva ed era premuroso.

Finisco con lui, si apre la porta e trovo "la sorpresa": Ruth e mio figlio. (La Pan Am di New York aveva telefonato a Ruth verso le 8.30 della mattina proponendo di andare all'aeroporto, mandarono un autista e all'arrivo al World Port fu trattata come "the most important of the VIPs" - pariole sue)

Arrivo in ufficio alle tre. La receptionist mi giuarda come se fossi un fantasma. Dieci secondi dopo escono tutti i miei colleghi ad abbracciarmi, da qualche parte parte un applauso.

A questo punto ci sta una sola foto, dal sito "undiscovered scotland", pagina del Lockerbie memorial.



Sono ventidue anni che abito a Londra, sono ventidue anni che mi riprometto di andare a Lockerbie. Mi manca il coraggio.

Come ho detto all'inizio, sto scrivendo in un posto pubblico. Stratagemma per forzare un contegno

Il prossimo capitolo sara' piu' leggero.
 
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valuk

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Caspita... davvero senza parole, per fortuna l'hai perso quel volo, a volte i ritardi servono a qualcosa!
 

falkux

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L'ho riletto tre volte di fila, finora mi era successo solo con Jonathan Coe. Ma mi coinvolgeva meno.
Grazie.
 

Edoardo

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Un racconto davvero toccante ed emozionante. Grazie per averlo condiviso.
Ad un mio amico è successo una cosa simile, posticipando il volo è sfuggito all'incidente del MD11 Swiss.
 

Tiennetti

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www.david.aero
Storie incredibili di un'aviazione che era solo per pochi
Quell'aviazione che tutti sognamo e che mai avremo la fortuna di poter rivivere, nemmeno quando i nostri conti in banca avranno 1/10 delle miglia tua carta platinum :p

Toccante il racconto su Lockerbie.
 

LIMJ_APP

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Storie raccontate magnificamente, con il giusto equilibrio di dettagli e impressioni. Una fotografia commentata. Grazie di cuore.
 

Blitz

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Mi hai fatto venire la pelle d' oca... questi tuoi post sono "enormi" per i fatti personali, i ricordi, e le emozioni sia belle che brutte della tua vita che condividi con noi. GRAZIE
 

Etops

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Che racconti fantastici... davvero complimenti e grazie per averli condivisi!
 

londonfog

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Londra
Vorrei ringraziarvi tutti dei commenti fantastici. Sto seguendo il consiglio di quello che ha scritto di raccontare "come se lo raccontassi ai miei nipotini". Per tante ragioni Pan Am ha avuto un posto speciale nella mia vita.