Thread Alitalia - Gennaio 2018


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Scarab

Utente Registrato
26 Aprile 2012
11,383
11,037
Lo posto qui per fare una riflessione.

Da newsletter interna:

IAG to buy assets of Austrian airline NIKI

British Airways' parent company IAG is to buy assets of the Austrian airline NIKI, which was formerly part of the Air Berlin group, for €20 million and provide liquidity to NIKI of up to €16.5 million.

The transaction is being made by a newly-formed subsidiary of Vueling which will be incorporated as an Austrian company and run initially as a separate operation. It is subject to customary closing conditions such as the EC competition approval.

The assets include up to 15 A320 family aircraft and an attractive slot portfolio at various airports including Vienna, Dusseldorf, Munich, Palma and Zurich.

The new company plans to employ approximately 740 former NIKI employees to run the operation.

Willie Walsh said: “NIKI was the most financially viable part of Air Berlin and its focus on leisure travel means it’s a great fit with Vueling. This deal will enable Vueling to increase its presence in Austria, Germany and Switzerland and provide the region’s consumers with more choice of low cost air travel”.

Con meno di 50m€ si sono presi Niki, 740 lavoratori e 15 A320. Lufthansa, qualche mese fa, ha acquistato grossomodo meta' di Air Berlin - meno Niki, ovviamente - per 210 milioni di euro. Direi che sono cifre utili per avere un'indicazione del possibile valore di Alitalia.
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Con meno di 50m€ si sono presi Niki, 740 lavoratori e 15 A320. Lufthansa, qualche mese fa, ha acquistato grossomodo meta' di Air Berlin - meno Niki, ovviamente - per 210 milioni di euro. Direi che sono cifre utili per avere un'indicazione del possibile valore di Alitalia.

Da quanto sembra i pezzi di Niki verranno incorporati in Vueling, suppongo quindi che il marchio Niki sparirà lasciando posto a quello spagnolo.
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Da quanto sembra i pezzi di Niki verranno incorporati in Vueling, suppongo quindi che il marchio Niki sparirà lasciando posto a quello spagnolo.

Cesare, secondo paragrafo del corpo dell'articolo nel post che hai quotato.

The transaction is being made by a newly-formed subsidiary of Vueling which will be incorporated as an Austrian company and run initially as a separate operation. It is subject to customary closing conditions such as the EC competition approval.

Oltretutto io parlavo di qualcosa d'altro ma pazienza.
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Lo posto qui per fare una riflessione.

Da newsletter interna:



Con meno di 50m€ si sono presi Niki, 740 lavoratori e 15 A320. Lufthansa, qualche mese fa, ha acquistato grossomodo meta' di Air Berlin - meno Niki, ovviamente - per 210 milioni di euro. Direi che sono cifre utili per avere un'indicazione del possibile valore di Alitalia.

Sinceramente senza conoscere i dettagli dei due bilanci e la potenziale redditività, il confronto è abbastanza difficile. Quello che conta è la redditività (attesa o sperata) di lungo periodo.
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Sinceramente senza conoscere i dettagli dei due bilanci e la potenziale redditività, il confronto è abbastanza difficile. Quello che conta è la redditività (attesa o sperata) di lungo periodo.

Insomma, 3 miliardi e' sempre la cifra potenziale... :D:D:D
Dai, 13900 evidenzia livelli di vendite che rispecchiano invece molto realisticamente cosa possa valere AZ, non scherziamo!
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Insomma, 3 miliardi e' sempre la cifra potenziale... :D:D:D
Dai, 13900 evidenzia livelli di vendite che rispecchiano invece molto realisticamente cosa possa valere AZ, non scherziamo!
Again, l'unica cosa che conta realmente nella valutazione di un'azienda è la sua redditività futura. Nella denegata ipotesi che un mago della finanza fosse in grado di far generare ad AZ un utile netto di 300 mio all'anno, AZ varrebbe davvero 3 miliardi. È questo indipendentemente dal quanto viene pagata Niki.
 
Again, l'unica cosa che conta realmente nella valutazione di un'azienda è la sua redditività futura. Nella denegata ipotesi che un mago della finanza fosse in grado di far generare ad AZ un utile netto di 300 mio all'anno, AZ varrebbe davvero 3 miliardi. È questo indipendentemente dal quanto viene pagata Niki.

Berioz resuscita con queste parole ! ?
Considerando invece la realtà , valutando quanto fatto fin'ora da AZ....direi ancora una volta che la riflessione di 13900 non fa una piega. Ma comprendo il tuo ragionamento di massima, ovviamente!
 
Il logo EY partners scompare anche dalle conferme elettroniche di acquisto biglietti (il sito web non è stato completamente aggiornato, inclusa la pietosa sezione “I Miei Voli” che, more than often, non funziona... Si spera sempre in un sito che rappresenti un passo in avanti da quello degli ultimi anni 90...).

G
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

Again, l'unica cosa che conta realmente nella valutazione di un'azienda è la sua redditività futura. Nella denegata ipotesi che un mago della finanza fosse in grado di far generare ad AZ un utile netto di 300 mio all'anno, AZ varrebbe davvero 3 miliardi. È questo indipendentemente dal quanto viene pagata Niki.

Sarebbe bello fare l'NPV di Alitalia. E chissà se verrebbe positivo.

Comunque, ho postato quei due esempi perché sono gli unici di compagnie vendute, in blocco, di recente in Europa, e quello di Air Berlin è un paragone interessante. Dal link che ho postato, 81 aerei e 7mila dipendenti sono costati 240 milioni di euro, che potrebbero servire come indicazione. Poi, oh, se i commissari riescono a convincere Lufthansa (o, a chi ci crede, Cerberus) che AZ sarà una macchina da soldi e gliene scuciono un miliardo, ben fatto a loro!

Sempre parlando di altri esempi, mi sovviene che AF-KL ha comprato il 31% di VS per 220 milioni di sterline, da cui dedurrei che VS valga, in toto, sugli 800m di euro. A naso, direi che Air Berlin e Virgin sono gli estremi per il prezzo di AZ.
 
Buongiorno e Buon Anno a tutti!
Mio figlio ha ricevuto l'invito all'asta per upgrade da Y+ a J sul volo AZ 620 del 7/1 e vi ha partecipato. Tuttavia, vedo sul sito che la J è piena, quindi credo che non vi siano chance che l'offerta venga accolta. Qualcuno ha esperienza e può spiegarmi come funziona? Grazie
 
Buongiorno e Buon Anno a tutti!
Mio figlio ha ricevuto l'invito all'asta per upgrade da Y+ a J sul volo AZ 620 del 7/1 e vi ha partecipato. Tuttavia, vedo sul sito che la J è piena, quindi credo che non vi siano chance che l'offerta venga accolta. Qualcuno ha esperienza e può spiegarmi come funziona? Grazie

Auguri anche a te.
Il meccanismo è semplice, fai la tua offerta, se viene accettata l'importo che hai proposto ti viene immediatamente addebitato sulla carta di credito e tu passi di classe, viceversa rimani dove eri. Quando viene accettata, ricevi una mail di conferma, e puoi andarti a scegliere il nuovo posto a bordo, fare il check in e così via. Tieni presente che puoi fare l'offerta per singola tratta, senza obbligo di farla per l'intero itinerario.
Personalmente ho partecipato solo una volta ad un'asta, con offerta al minimo sindacale che è stata accettata.
 
Auguri anche a te.
Il meccanismo è semplice, fai la tua offerta, se viene accettata l'importo che hai proposto ti viene immediatamente addebitato sulla carta di credito e tu passi di classe, viceversa rimani dove eri. Quando viene accettata, ricevi una mail di conferma, e puoi andarti a scegliere il nuovo posto a bordo, fare il check in e così via. Tieni presente che puoi fare l'offerta per singola tratta, senza obbligo di farla per l'intero itinerario.
Personalmente ho partecipato solo una volta ad un'asta, con offerta al minimo sindacale che è stata accettata.

Grazie. Sai in quali situazioni l'asta viene indetta? Overbooking nella classe di prenotazione?
 
Grazie. Sai in quali situazioni l'asta viene indetta? Overbooking nella classe di prenotazione?

Credo sempre, ed intendo sempre: a me hanno proposto l'asta per un biglietto premio preso in J, veniva quasi voglia di chiedergli se pensavano di farmi viaggiare in cockpit!
 
Lufthansa si concentra sull’affare Alitalia

Berlino, 3 gen - (Agenzia Nova) - Dopo il fallimento dell’acquisizione della controllata di Air Berlin, Niki, la più grande compagnia aerea europea, la Lufthansa, si concentra su Alitalia. La situazione, secondo informazioni del quotidiano “Handelsblatt”, sarebbe stata presa in carico da Harry Hohmeister, responsabile per la gestione dei grandi hub. L’amministratore di Lufthansa, Carsten Spohr, non ha mai fatto mistero del suo grande interesse per il mercato italiano, così come il presidente del Consiglio di sorveglianza Karl-Ludwig Kley. Gli ostacoli sono però enormi perché la ristrutturazione della compagnia aerea, che è stata dichiarata insolvente dal maggio del 2017, non sarà gestita da Lufthansa, ma dall’Italia e ci vorranno minimo 18 mesi. Nell’acquisizione ci sono ancora in gioco Easyjet e il fondo d’investimento americano Cerberus. In ogni caso una decisione in merito è difficile che venga presa prima del risultato elettorale di marzo. Intanto il governo Gentiloni ha esteso il prestito di 600 milioni, approvato a maggio, fino alla fine di settembre con altri 300 milioni di euro. Di questi finora, secondo i media, ne sono stati usati 60 milioni. I rappresentanti di Lufthansa si sono recati a Roma diverse volte per discutere i dettagli. Il punto critico è l’acquisizione di 1.000 dipendenti che il governo vorrebbe fosse inclusa nel pacchetto per garantire i posti di lavoro. L’intransigenza dei numerosi sindacati continua a essere un problema. Inoltre, secondo le informazioni degli addetti ai lavori, Lufthansa può presentare un prezzo di acquisto di circa 300 milioni di euro per le operazioni di volo di Alitalia. Il governo di Roma vorrebbe invece 500 milioni di euro. Easyjet ha recentemente annunciato un investimento in Italia. Questo include nuovi collegamenti da e per Genova e Ancona e lo schieramento di tre aerei a Venezia e Napoli. L’investitore finanziario Cerberus aveva confermato a fine novembre di essere interessato all’intera Alitalia. Tuttavia gli investitori che non provengono dall’Ue possono detenere solo un massimo del 49 percento di una compagnia aerea.

Continua a leggere l'articolo di Handelsblatt
http://www.handelsblatt.com/my/unte...ml?ticket=ST-7114396-pv7CkpWJBZnxNfFVGzH1-ap4
 
MILANO - Dopo l'uscita dalla partita per l'acquisizione della compagnia aerea Niki, Lufthansa punta tutto su Alitalia: "Dopo l'uscita dell'affare Niki si sono liberate delle risorse e Alitalia è per Lufthansa un importante obiettivo strategico". E' quanto fanno filtrare fonti interne alla dirigenza della compagnia di bandiera tedesca al quotidiano economico Handelsblatt.

Un mezzo attraverso il quale non mancano messaggi diretti ai commissari che gestiscono la vendita e al governo, spettatore interessato della procedura. "Tuttavia gli ostacoli sono enormi", annota infatti il quotidiano, "perché viene chiarito da fonti vicine a Lufthansa che la compagnia tedesca non assumerà su di sé il risanamento di Alitalia. Ma questo dovrà essere assunto dagli interessati in Italia prima dell'acquisizione". Tra gli ostacoli, ce n'è uno anche di ordine economico. "La domanda è se un investitore deve restituire i soldi del prestito ponte" (complessivamente 900 milioni), si chiede il quotidiano. "Secondo le informazioni di un insider, Lufthansa può offrire un prezzo di acquisto di 300 milioni per Alitalia", riferisce Handelsblatt, "mentre si dice che il governo di Roma si aspetti un'entrata di 500 milioni".

Anche i sindacati sono avvisati: agli occhi tedeschi sono infatti problematici i diritti del personale di volo, come ad esempio "il diritto di abitare a Roma se si è stazionati a Milano, o avere il servizio navetta a Milano a spese dell'azienda". "Finché nessun ente in Italia elimina questi trattamenti, una vendita è difficilmente possibile", dicono le fonti vicine a Lufthansa citate da Handelsblatt.

http://www.repubblica.it/economia/2...unta_300_milioni_ma_vuole_garanzie-185720329/
 
Re: Thread Alitalia - Dicembre 2017

un mago della finanza fosse in grado di far generare ad AZ un utile netto di 300 mio all'anno*, AZ varrebbe davvero 3 miliardi.

Voglio sperare tu abbia dimenticato di inserire un "per almeno 10 anni" al posto dell'asterisco.
Altrimenti chi sano di mente butterebbe 3 miliardi per averne in cambio solo 300 milioni???
 
Articolo del sole 24 ore dove analizzano il 2018 di Alitalia (ma non solo)


Il risiko del settore passa per la soluzione del rebus Alitalia
Mara Monti
Il network nazionale, ma anche il lungo raggio, la sostenibilità finanziaria, ma anche gli investimenti soprattutto nella flotta. Saranno questi i fattori decisivi su cui i commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari ai quali il governo uscente aveva affidato le redini della compagnia di bandiera dopo il ritiro di Etihad, saranno chiamati a decidere per la sorte di Alitalia. Un puzzle non facile da comporre perché nel frattempo la concorrenza non è stata a guardare. Come nel caso di Meridiana nel cui capitale è entrato Qatar Airways con il 49%. Questo mese presenterà il piano industriale che dalle prime indicazioni appare molto aggressivo: una nuova flotta e un nuovo network con collegamenti da Malpensa per New York e Miami, voli domestici che andranno ad alimentare i collegamenti a lungo raggio e soprattutto un partners forte che affiancherà quello storico, l’Aga Khan. Il nuovo socio ha già fatto sapere di volere dare una identità precisa alla seconda compagnia italiana che probabilmente cambierà brand in Air Italy. Sul lungo raggio puntano anche le low cost come Norwegian Air che collegherà Milano Malpensa con un volo diretto su Los Angeles e Roma su New York. Lo stesso vale per easyJet che ha stretto un accordo con la compagnia norvegese e Neos (Alpitour) per i voli in feederaggio attraverso Wordwide by easyJet. Il Bel Paese è nel mirino di molte compagnie aeree essendo una delle mete turistiche per eccellenza. E così i vuoti lasciati da Alitalia sono stati occupati da Ryanair, easyJet (la prima e la terza compagnia italiana) e Vueling che stanno rafforzando la loro presenza proprio in Italia. Per Alitalia continuare ad aspettare rischia di complicare una situazione già precaria da quando il partner Etihad ha gettato la spugna. Benché la congiuntura sia stata finora favorevole, consentendo ai commissari di chiudere l’anno con un incremento dei ricavi dell’1%, essa non è sufficiente. Nessuno si faccia illusioni, ha ribadito più volte il ministro Carlo Calenda: Alitalia da sola non può farcela. Dalla soluzione che verrà trovata per il vettore italiano, dipenderà anche il risiko del trasporto aereo in Europa. Lufthansa che dal punto di vista mediatico sembra la favorita, ha appena inglobato la tedesca Air Berlin e per questo ha dovuto rispondere all’antitrust europeo che le ha imposto di alleggerire l’acquisizione. Se dovesse entrare nella sua sfera di influenza anche Alitalia che andrebbe così ad affiancare Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines, in futuro i cieli europei potrebbero avere una dominanza teutonica, destinata a rafforzarsi con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. L’Italia è un mercato molto importante per Lufthansa e i tedeschi non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione di una rivincita dopo il fallimento di Lufthansa Italia. Per Alitalia il rischio è di ripetere l’esperienza della partership Air France-Klm dove il vettore italiano venne messo al servizio degli hub di Parigi e di Amsterdam. Senza dimenticare le ricadute di una eventuale alleanza Lufthansa-Alitalia sugli altri blocchi europei, ovvero International Airlines Group (IAG) e Air France-Klm. IAG (British Airways, Iberia e Vueling) è concentrato sui collegamenti intercontinentali da London Heathrow come dimostra il lancio di Level, la compagnia low cost a lungo raggio. Air France-Klm, invece, è stato il primo esempio di aggregazione europea, ma per i problemi finanziari di Air France non è riuscita a sviluppare una strategia efficace. La costituzione di una partnership finanziaria con l’americana Delta Air Lines, Virgin Atlantic e China Eastern potrebbe essere l’occasione per un rilancio. Resta da vedere se sarà sufficiente per contrastare in modo efficace il gigante tedesco.
 
Una perla via l'altra...

... e soprattutto un partners forte ...

Sull'inglese si traballa...

...
Per Alitalia il rischio è di ripetere l’esperienza della partership Air France-Klm dove il vettore italiano venne messo al servizio degli hub di Parigi e di Amsterdam. ...

Sfugge che acquisizione è diverso da partnership.

...IAG (British Airways, Iberia e Vueling) è concentrato sui collegamenti intercontinentali da London Heathrow come dimostra il lancio di Level, la compagnia low cost a lungo raggio.
...

Che infatti è basata a Barcellona, proprio per garantire gli intercontinentali da LHR!
 
Credo sempre, ed intendo sempre: a me hanno proposto l'asta per un biglietto premio preso in J, veniva quasi voglia di chiedergli se pensavano di farmi viaggiare in cockpit!

L' asta viene fatta sempre. Sulle possibilità di essere accettata dipende in primis dai posti liberi nella classe (Y+ o J), poi dal valore dell' offerta (spesso offerte minime vengono accettate), poi credo che l' appartenenza ai Club aiuti.
Io ho avuto l' upgrade sul volo di oggi Az675 da Y+ a J per 275 euro. 382 passeggeri, la J aveva dei posti liberi (6 al momento dell' accettazione dell' offerta), Y con un paio di posti, è un paio in Y+.
Farò delle foto ai EI-WLA; imbarco in 15-20 minuti.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.