Ryanair dichiara guerra ad Alitalia...da TGCOM
Ryanair dichiara guerra ad Alitalia
Ricorre alla Ue: piano è aiuto di Stato
Il piano di salvataggio dell'Alitalia non va giù alla compagnia aerea irlandese Ryanair che ha presentato un ricorso formale alla Commissione europea. In una nota si legge che la decisione è stata presa dopo che il governo italiano ha annunciato un accordo con i sindacati sull'offerta di Cai. L'accordo, dice Ryanair, prevede una ridenominazione di facciata di Alitalia e la cancellazione di debiti compresi tra gli 1,2 e i 2 miliardi di euro.
Insomma per il vettore irlandese, re del low-cost, dietro al piano di salvataggio si cela un vero e proprio "aiuto di Stato non consentito". In pratica sono state violate le norme sulla libera concorrenza.
E non è la prima volta che la Ryanair dichiara guerra all'Alitalia. Già lo scorso aprile la compagnia irlandese fece ricorso alla Commissione Ue contro il maxi-finanziamento da 300 milioni di euro concesso dal governo italiano alla compagnia della Magliana. E' anche in quel caso per gli irlandesi si trattava di "aiuti di Stato illegali".
Poi a giugno scorso il responsabile finanziario Jimmy Dempsey rincarò la dose: "Il prestito-ponte è oltraggioso, Alitalia dovrebbe fallire".
Ed ora tornano all'attacco: "Il governo italiano - spiega in un comunicato Jim Callaghan, direttore legale di Ryanair - ha cancellato fino a 2 miliardi di euro di debiti di Alitalia, garantisce gli investimenti dei membri del consorzio e ha sottoscritto forti concessioni ai sindacati in cambio del loro accordo a questo ridicolo piano".
Ryanair dichiara guerra ad Alitalia
Ricorre alla Ue: piano è aiuto di Stato
Il piano di salvataggio dell'Alitalia non va giù alla compagnia aerea irlandese Ryanair che ha presentato un ricorso formale alla Commissione europea. In una nota si legge che la decisione è stata presa dopo che il governo italiano ha annunciato un accordo con i sindacati sull'offerta di Cai. L'accordo, dice Ryanair, prevede una ridenominazione di facciata di Alitalia e la cancellazione di debiti compresi tra gli 1,2 e i 2 miliardi di euro.
Insomma per il vettore irlandese, re del low-cost, dietro al piano di salvataggio si cela un vero e proprio "aiuto di Stato non consentito". In pratica sono state violate le norme sulla libera concorrenza.
E non è la prima volta che la Ryanair dichiara guerra all'Alitalia. Già lo scorso aprile la compagnia irlandese fece ricorso alla Commissione Ue contro il maxi-finanziamento da 300 milioni di euro concesso dal governo italiano alla compagnia della Magliana. E' anche in quel caso per gli irlandesi si trattava di "aiuti di Stato illegali".
Poi a giugno scorso il responsabile finanziario Jimmy Dempsey rincarò la dose: "Il prestito-ponte è oltraggioso, Alitalia dovrebbe fallire".
Ed ora tornano all'attacco: "Il governo italiano - spiega in un comunicato Jim Callaghan, direttore legale di Ryanair - ha cancellato fino a 2 miliardi di euro di debiti di Alitalia, garantisce gli investimenti dei membri del consorzio e ha sottoscritto forti concessioni ai sindacati in cambio del loro accordo a questo ridicolo piano".