[STORIA] L'esperienza dell'ATI in Libia, volando per la Kingdom of Libya Airlines


nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
[STORIA] L'esperienza dell'ATI in Libia, volando per la Kingdom of Libya Airlines


Per contestualizzare il periodo


La Libia, già colonia italiana strappata ai turchi con la guerra del 1911, venne occupata nel 1943 dalle forze alleate ed assegnata nel 1947 in gestione fiduciaria delle Nazioni Unite alla Gran Bretagna (per la Tripolitania e la Cirenaica) e alla Francia (per il Fezzan).

Nel 1951 ottenne la definitiva indipendenza, proclamandosi Regno Unito di Libia con la salita al trono del re Idris al-Senussi, al governo di una monarchia costituzionale e uno stato federale.


Re Idris di Libia

Di fatto controllato dalle “sette sorelle del petrolio”, il Regno Unito di Libia iniziò a produrre una considerevole quantità di idrocarburi, vedendo però dimezzati i suoi proventi a favore delle compagnie straniere.

Il sovrano, che non eccelleva per doti di governo, non riuscì a promuovere alcuna forma di sviluppo economico, aumentando l’indigenza della popolazione.

Una nutrita comunità italiana risiedeva ancora in Libia a quei tempi, superstite del periodo coloniale e ben inserita nel tessuto economico locale, che praticamente controllava in esclusiva, soprattutto nell’area della Tripolitania.

Il crescente malcontento portò nel 1963 ad una importante riforma che abolì lo stato federale e mutò il nome del paese in Regno di Libia, senza tuttavia sostanziali miglioramenti sul piano economico e sociale.

Un colpo di stato, promosso da giovani ufficiali dell’esercito di ispirazione nasseriana, abolì nel 1969 la monarchia e instaurò una forma autoritaria di governo presieduta da Mohammar Gheddafi. Il resto è storia nota e, soprattutto, un’altra storia.


Il Col. Muhammar Gheddafi



L’ATI in Libia

La Kingdom of Libya Airlines (KLA) venne costituita nel settembre del 1964 con la Legge n. 22, dotata di due milioni di dinari ed interamente di proprietà dello stato.

Furono quindi noleggiati due SE-210 Caravelle 6R dall’Air France, unitamente al personale tecnico e di volo, con i quali nel corso del 1965 vennero inaugurate le prime rotte internazionali, in direzione di Roma, Ginevra, Londra e Parigi. Con l’acquisto di un terzo Caravelle 6R nuovo, nel 1968, si aggiunsero anche le destinazioni de Il Cairo, Beirut e Atene.

Nel 1966 la compagnia, diretta da Hashem al-Abar, contava 260 impiegati ed operava un centinaio di voli tra domestici e internazionali.


Il Caravelle 6R 5A-DAE

Nel 1964, poco dopo la costituzione del vettore, il governo del Regno di Libia bandì un concorso internazionale per l’assegnazione delle rotte domestiche libiche ad un vettore straniero, e l’ATI si aggiudicò questa commessa iniziando a volare in Libia dal 15 giugno del 1966.

L’ATI – Aero Trasporti Italiani, era stata costituita nel 1963 come sussidiaria nazionale dell’Alitalia, ed inizialmente dotata di alcuni Fokker F-27 Friendship, di cui in totale opererà 15 esemplari delle serie 200 (9 aerei), 400 (2 aerei) e 600 (4 aerei).

Il contratto prevedeva la necessità di utilizzare due aeromobili con equipaggi italiani (inclusa manutenzione e pezzi di ricambio), sotto le insegne della Kingdom of Libya Airlines (KLA), con base a Tripoli. I voli richiesti al vettore napoletano erano invece essenzialmente domestici, ad eccezione di un collegamento settimanale con Malta e Tunisi.

Due Fokker F-27-200 (gli esemplari I-ATIS c/n 10256 e I-ATIM c/n 10249) vennero quindi dipinti con la sgargiante livrea bianco-oro della Kingdom of Libya Airlines e trasferiti sullo scalo di Tripoli.


Il Fokker F-72 I-ATIS (fotografia di Giorgio Adamo)


Il Fokker F-27 I-ATIS (Fotografia tratta da www.aviationphotocompany.com)


Ancora il Fokker F-27 I-ATIS (Fotografia tratta da www.aviationphotocompany.com)

Sullo scalo della capitale libica venne aperta una piccola area amministrativa e un ufficio tecnico, dove buona parte del personale ATI operava con rotazioni di tre mesi, eseguendo in loco la manutenzione ordinaria degli aeromobili e la gestione amministrativa del servizio.

La rete domestica dei collegamenti assegnati all’ATI includeva i voli da Tripoli per Ghadames, Sebha, Bengasi e Marsa Brega, oltre a quelli da Bengasi per Sebha, Tobruk, Marsa Brega e Kufrah. Solo due collegamenti internazionali venivano svolti – su base settimanale – dall’ATI, in direzione di Malta e Tunisi e in alternanza con i Caravelle della compagnia.





Timetable dell’epoca

Per quanto la KSA cercasse di trasferire in tempi brevi la gestione della compagnia al proprio personale, l’apporto degli stranieri fu essenziale sin oltre la caduta della monarchia. Mentre l’ATI e l’Air France gestivano rispettivamente i collegamenti interni e internazionali, la KLM si occupava della gestione delle prenotazioni e la BOAC della gestione contabile, facendo levitare sensibilmente i costi complessivi del vettore.

Nel 1968, il direttore generale della KSA affidò alla TWA uno studio generale per valutare come incrementare la produttività, e ne risultò la necessità di una profonda riorganizzazione. A giudizio della TWA gli aerei impiegati erano inadatti alla tipologia del servizio offerto dalla KSA, e veniva suggerito l’acquisto di cinque B-727 e l’impiego di quattro aerei turboelica, con la nota, tuttavia, che i costi del noleggio dell’ATI erano troppo elevati.

Mentre l’ATI continuava al operare regolarmente il servizio assegnatole, la direzione della compagnia iniziò nella seconda metà del 1968 a pianificare una profonda ristrutturazione, che con ogni probabilità avrebbe portato entro breve tempo alla cessazione del servizio con l’ATI.

La KSA ordinò in tal modo nel novembre del 1968 un primo lotto di due Boeing B-727-224, mentre nei primi mesi del 1969 vennero ordinati alla Fokker due F-27, nell’ambito di una profonda ristrutturazione del vettore che avrebbe dovuto compiersi a cavallo della fine degli anni Sessanta.

Il 1° settembre del 1969 un golpe ordito da militari guidati da Muhammar Gheddafi depose l’anziano Re Idris al-Senussi, segnando la fine della monarchia e l’inizio di un nuovo corso politico, che non interruppe i piani di sviluppo del vettore aereo nazionale ma lo ribattezzò Libyan Arab Airlines.

L’ATI riuscì rocambolescamente a rimpatriare in gran fretta tutto il suo personale e i suoi due Fokker F-27, terminando poco dopo ufficialmente il contratto con la Libia.



Fotografie del personale ATI in Libia, tratte del sito www.bravomike.it





 
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Viking

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13 Agosto 2009
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Close to de siti eirport
Complimenti a Nicola, come sempre maestro di storia aeronautica e non solo. Propongo ai triumviri di organizzare una serie di webinar a tema storico con Nicola in veste di cicerone/professore.
 

OneShot

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Paris
Seguo sempre volentieri le tue narrazioni storiche, sempre corredate da foto interessanti. Grazie per la condivisione.
 

MindOnAir

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Bella storia e bellissime fotografie, specie quella su quel trattore, sembra scattata oggi (bhe, prima dell'epidemia diciamo)
 

Seaking

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Molto bello e davvero interessante!


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vipero

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Quanto mi sarebbe piaciuto vivere quell'epoca dell'aviazione.
Pionieri moderni.