Spagna: tassa Ryanair per check-in in aeroporto dichiarata illegale


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La legge, spesso lo si dimentica, ha il compito di porre tutti sullo stesso piano quando un piatto della bilancia pende da un'altra parte. Mi sembra che ultimamente lo stile mors tua vita mea stia facendo perdere di vista che dovrebbe esserci un'etica nel commercio. Fregarsi le mani di continuo pregando che si faccia un passo falso per fare pelo e contropelo non è etico. Sarà poesia e filosofia, ma giustificare perché lo si è scritto in un contratto non è plausibile. Se il contratto dicesse che per imbarcarmi devo fare marameo all'assistente al gate e lanciare coriandoli ai passeggeri vestito da clown sarebbe plausibile? La carta d'imbarco non è una pretesa assurda, non sono colli in più da stivare o kg di franchigia in più. È solo un pezzo di carta senza il quale non si può usufruire del servizio nudo e crudo. La corte spagnola ha ragione, punto. E il biglietto necessariamente non deve costare di più, se FR dovesse piegarsi: Ryanair guadagnava abbondantemente anche quando permetteva di stivare gratis i bagagli. Ha solo trovato il modo di massimizzare i guadagni. Ed è ridicolo farlo sulla mera carta.
Troppo comodo quotare una sola riga del mio intervento. Allora per il volo AZ LIN-FCO di domattina che facciamo, andiamo in tribunale o no? In fondo c'è un servizio analogo che costa meno di un quarto, è vergognoso che un'azienda si comporti in questo modo, ecc. ecc. Se vuoi iniziamo a citare in giudizio tutti gli stilisti che vendono i loro capi a 50 volte il prezzo di produzione (in Cina), poi potremo passare alle auto di lusso e via via per ogni genere di consumo.
Non si può trattare FR come se fosse il fornitore del pane in regime di monopolio. Se uno non ne gradisce la politica commerciale, può sempre decidere di farsi spennare da una major.
Quanto alla destinazione dei 40€ percepiti, dove sta scritto che vanno scorporati dal resto del bilancio aziendale? Sono anche queste entrate che permettono di tenere i prezzi bassi, aumentare i pax ed i numeri conseguenti.
E' solo uno degli aspetti di un insieme di costi e ricavi strettamente correlati. Come è logico che sia.
 
Il problema è che il check-in è uno degli step imprescindibili della procedura di partenza di un passeggero. Non è un servizio extra che la compagnia offre come può essere la merendina a bordo, il bagaglio da stiva o l'assicurazione

Se compro il biglietto, il check-in non può essermi fatto pagare in alcun modo. Sarebbe stato vergognoso anche se l'avessero fatto pagare 1 centesimo in più del prezzo del biglietto
 
Mi viene spontanea una domanda: visto che i posti FR non sono numerati, non potrebbe essere considerata la stessa ricevuta di acquisto (con tutti i dati) come carta d'imbarco?
 
Il problema è che il check-in è uno degli step imprescindibili della procedura di partenza di un passeggero. Non è un servizio extra che la compagnia offre come può essere la merendina a bordo, il bagaglio da stiva o l'assicurazione

Se compro il biglietto, il check-in non può essermi fatto pagare in alcun modo. Sarebbe stato vergognoso anche se l'avessero fatto pagare 1 centesimo in più del prezzo del biglietto

Non riesco a capire qual'è il problema se il prezzo complessivo è vantaggioso: compreresti una Ferrari 458 a 10.000€ ai quali devi aggiungere un supplemento di 50.000€ per il motore? In totale fanno 60.000€ contro i 197.000€ di listino, ma usando il tuo metro di misura la risposta dovrebbe essere "no" perchè il motore è indispensabile e deve essere compreso nel prezzo, qualunque esso sia.
 
Non riesco a capire qual'è il problema se il prezzo complessivo è vantaggioso: compreresti una Ferrari 458 a 10.000€ ai quali devi aggiungere un supplemento di 50.000€ per il motore? In totale fanno 60.000€ contro i 197.000€ di listino, ma usando il tuo metro di misura la risposta dovrebbe essere "no" perchè il motore è indispensabile e deve essere compreso nel prezzo, qualunque esso sia.

Puoi partire senza il check-in? NO, quindi non c'è proprio nient'altro da aggiungere

Qui non si tratta di un pezzo o di un motore. Esiste una procedura e va rispettata. Il check-in è parte integrante di essa

Se poi il problema è la carta, allora gli porto io un rotolo (di carta igienica) e me la stampano lì. Considerando i tipi di carta che i passeggeri spesso usano quando si fanno il check-in a casa (roba indecente), non dovrebbero lamentarsi :D
 
Puoi partire senza il check-in? NO, quindi non c'è proprio nient'altro da aggiungere

Qui non si tratta di un pezzo o di un motore. Esiste una procedura e va rispettata. Il check-in è parte integrante di essa

puoi partire senza acquistare il biglietto? no

eppure la procedura di vendita e´stata modificata con l´avvento e la diffusione delle rete. il check in e´parte della stessa procedura. con l´avvento di internet e´stata modificata anch´essa. il vettore non si rifiuta di stamparti la carta d´imbarco. ti dissuade dal chiedere a lui vettore il servizio, che e´di una complessita´sicuramente minore di quello che occorre per fare il biglietto.

il che non comporta per il passeggero alcun disagio aggiuntivo rispetto a quello che ha quando fa l´acquisto. tu compri FR con il tuo PC. impieghi il tuo tempo. e il check in a casa, e´un servizio che le altre compagnie offrono come un valore aggiunto. infatti e´sempre preferibile arrivare all´aeroporto con il check in gia´fatto.

l´unico problema e´in quei casi in cui tu per un motivo contingente , nei 15 giorni precedenti alla partenza non hai modo di stampare la tua carta: e in quel caso, la compagnia ti tronca 40 Euro.

piace o no. e´parte del modello di una compagnia privata, che dice: il mio modello di vendita si rivolge a gente che ha il PC, sa usarlo, non ha problemi a stamparsi la sua carta d´imbarco, visto che io do loro 15 giorni per poterlo fare. non abbliga nessuno ad utilizzare i suoi servizi ed FR non fornisce servizi sociali.

per difendersi dal modello, non servono i giudici: soprattutto per imporre alla compagnia un modello ibrido di vendita e di operativita´. FR e´nata e si basa sul taglio drastico di ogni costo di "produzione" e questi tagli li ha applicati in ogni segmento del suo processo "produttivo".

non so se esagera nell´applicazione del suo modello (a mio parere calpesta molte linee di confine), ma io credo che si esageri anche in senso opposto.

la mia impressione e´che una parte di utenza o di sistema, vorrebbe, in maniera coercitiva, e applicando interpretazioni delle leggi esistenti, pretederebbe di modificare il modello FR d´ufficio, quasi con l´obiettivo di constringere quel vettore a fornire servizi dello stesso livelli di AF, BA, LH, ai costi FR attuali.

E questo oltre che impossibile e´del tutto pretestuoso.


sarebbe invece meno pretestuoso pretendere che FR evitasse di aggirare i paletti sulla trasparenza dei suoi costi. e chiedere che la dissuasione a fare il check in all´aeroporto fosse fatta con un procedimento inverso a quello attuale: il costo iniziale dovrebbe partire da un prezzo che comprenda il costo di tutti i servizi. dopodiche´ chi scegliesse l´opzione checin online, avrebbe uno sconto di 40,00.

semanticamente sarebbe esattamente la stessa cosa.

dal punto di vista del marketing e´invece molto ma molto diverso. E´questo secondo me il vero nocciolo della quistione. piuttosto che le argomentazioni proto pretestuose di chi sotto sotto vorrebbe avere piu´di quello che sarebbe giusto avere, pagando meno di quello che sarebbe giusto pagare.
 
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La legge, spesso lo si dimentica, ha il compito di porre tutti sullo stesso piano quando un piatto della bilancia pende da un'altra parte. Mi sembra che ultimamente lo stile mors tua vita mea stia facendo perdere di vista che dovrebbe esserci un'etica nel commercio. Fregarsi le mani di continuo pregando che si faccia un passo falso per fare pelo e contropelo non è etico. Sarà poesia e filosofia, ma giustificare perché lo si è scritto in un contratto non è plausibile. Se il contratto dicesse che per imbarcarmi devo fare marameo all'assistente al gate e lanciare coriandoli ai passeggeri vestito da clown sarebbe plausibile? La carta d'imbarco non è una pretesa assurda, non sono colli in più da stivare o kg di franchigia in più. È solo un pezzo di carta senza il quale non si può usufruire del servizio nudo e crudo. La corte spagnola ha ragione, punto. E il biglietto necessariamente non deve costare di più, se FR dovesse piegarsi: Ryanair guadagnava abbondantemente anche quando permetteva di stivare gratis i bagagli. Ha solo trovato il modo di massimizzare i guadagni. Ed è ridicolo farlo sulla mera carta.

Quoto!!
 
Aspetta: bourne non si è ancora collegato

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Comunque auguriamoci che questa sentenza possa rappresentare un precedente giurisprudenziale anche in altri paesi Europei e, credo, che così sarà.

beh, se vedi siamo almeno in tre (beh dai, diciamo quattro contando d'ufficio anche bourne :D) a dire che non e' esattamente auspicabile che questa sentenza faccia scuola, in quanto e' quantomeno "discutibile" e sembra difficile applicare al prezzo di un servizio il concetto di "clausola vessatoria". Come hanno detto belumosi e vincenzo florio prima di me, se FR facesse il contrario (prezzi +40Eur, sconto di 40Eur per chi fa il check-in online) allora sarebbe tutto ok? Eppure all'atto pratico non cambierebbe nulla...

la mia impressione e´che una parte di utenza o di sistema, vorrebbe, in maniera coercitiva, e applicando interpretazioni delle leggi esistenti, pretederebbe di modificare il modello FR d´ufficio, quasi con l´obiettivo di constringere quel vettore a fornire servizi dello stesso livelli di AF, BA, LH, ai costi FR attuali.

Quoto...
 
:D :D :D :D



beh, se vedi siamo almeno in tre (beh dai, diciamo quattro contando d'ufficio anche bourne :D) a dire che non e' esattamente auspicabile che questa sentenza faccia scuola, in quanto e' quantomeno "discutibile" e sembra difficile applicare al prezzo di un servizio il concetto di "clausola vessatoria". Come hanno detto belumosi e vincenzo florio prima di me, se FR facesse il contrario (prezzi +40Eur, sconto di 40Eur per chi fa il check-in online) allora sarebbe tutto ok? Eppure all'atto pratico non cambierebbe nulla...
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Bè, cambia e parecchio....
 
Non riesco a capire qual'è il problema se il prezzo complessivo è vantaggioso: compreresti una Ferrari 458 a 10.000€ ai quali devi aggiungere un supplemento di 50.000€ per il motore? In totale fanno 60.000€ contro i 197.000€ di listino, ma usando il tuo metro di misura la risposta dovrebbe essere "no" perchè il motore è indispensabile e deve essere compreso nel prezzo, qualunque esso sia.
Se io compro una macchina, è sottinteso che la compro con il motore incluso. Di conseguenza, se tu mi scrivi che il prezzo della sola macchina (esclusi accessori quali aria condizionata, cerchi in lega, ecc. non indispensabili al funzionamento della macchina) è di € 10.000,00 io devo pagare € 10.000,00. Il prezzo lo decidi tu venditore, ma una volta che metti sul mercato una macchina a quel prezzo mi devi dare, a quel prezzo, una macchina: cioè completa di tutto quello che la rende una macchina (freni, motore, volante, cambio, sedili) e non un soprammobile da giardino.
Qui si afferma che il check-in è paragonabile al motore, e che se tu vendi un biglietto, al prezzo che decidi tu (e decidi tu compagnia area in piena autonomia se vendere biglietti a 5 €, non ti ho obbligato né io compratore né il governo) in quei 5 € deve essere incluso il check-in in quanto servizio essenziale, mentre puoi far pagare a parte (in quanto non essenziali per il volo, paragonabili quindi agli accessori nel caso di una macchina) cose come bagaglio in stiva, snack a bordo, imbarco prioritario, ecc.
È così difficile da capire? Non mi sembra.
 
Troppo comodo quotare una sola riga del mio intervento. Allora per il volo AZ LIN-FCO di domattina che facciamo, andiamo in tribunale o no? In fondo c'è un servizio analogo che costa meno di un quarto, è vergognoso che un'azienda si comporti in questo modo, ecc. ecc. Se vuoi iniziamo a citare in giudizio tutti gli stilisti che vendono i loro capi a 50 volte il prezzo di produzione (in Cina), poi potremo passare alle auto di lusso e via via per ogni genere di consumo.
Non si può trattare FR come se fosse il fornitore del pane in regime di monopolio. Se uno non ne gradisce la politica commerciale, può sempre decidere di farsi spennare da una major.
Quanto alla destinazione dei 40€ percepiti, dove sta scritto che vanno scorporati dal resto del bilancio aziendale? Sono anche queste entrate che permettono di tenere i prezzi bassi, aumentare i pax ed i numeri conseguenti.
E' solo uno degli aspetti di un insieme di costi e ricavi strettamente correlati. Come è logico che sia.

Troppo comodo semmai è introdurre discorsi poco pertinenti al tema dando peraltro un po' per scontato che faccia due pesi e due misure. Perché poco pertinente? Perché la sentenza è della corte spagnola e non quella italiana. Ovvio che i regimi di monopolio come quello della LIN-FCO sono abominevoli e la formazione di CAI non ha fatto che totalizzarlo. Di fatto in Spagna il puente aéreo non è appannaggio della sola Iberia, ma a farle compagnia ci sono Spanair, Vueling ed Air Europa.
Spesso ci si dimentica che FR spesso è in regime di monopolio, specie su certe tratte o addirittura certi aeroporti. Sì, se uno può, perché non scegliere altri operatori? Quando mi è possibile, lo faccio, altrimenti transeat. E attenzione, io so usare FR, so fare un check-in online, conosco la dimensione del bagaglio a mano e il suo peso limite, so pure come evitare le valchirie dei gate, quindi non mi tornerebbe a vantaggio. Parlo solo di equità.

mi hai fatto fare una risata che è durata 15 min. la scena del marameo e dei coriandoli è fantastica!! cmq ti quoto in pieno. la legge è fatta per regolamentare anche i contratti. senno qua ognuno farebbe cio' che gli pare.

Lieto :D... per carità ho portato volutamente il discorso all'estremo e sull'assurdo per marcare l'ultima cosa che hai giustamente detto: fino a che punto ci si può spingere?
 
Se io compro una macchina, è sottinteso che la compro con il motore incluso. Di conseguenza, se tu mi scrivi che il prezzo della sola macchina (esclusi accessori quali aria condizionata, cerchi in lega, ecc. non indispensabili al funzionamento della macchina) è di € 10.000,00 io devo pagare € 10.000,00. Il prezzo lo decidi tu venditore, ma una volta che metti sul mercato una macchina a quel prezzo mi devi dare, a quel prezzo, una macchina: cioè completa di tutto quello che la rende una macchina (freni, motore, volante, cambio, sedili) e non un soprammobile da giardino.
Qui si afferma che il check-in è paragonabile al motore, e che se tu vendi un biglietto, al prezzo che decidi tu (e decidi tu compagnia area in piena autonomia se vendere biglietti a 5 €, non ti ho obbligato né io compratore né il governo) in quei 5 € deve essere incluso il check-in in quanto servizio essenziale, mentre puoi far pagare a parte (in quanto non essenziali per il volo, paragonabili quindi agli accessori nel caso di una macchina) cose come bagaglio in stiva, snack a bordo, imbarco prioritario, ecc.
È così difficile da capire? Non mi sembra.

Non credo che riusciremo a capirci, tuttavia ci provo..

Loro ti danno il check-in, cioe' la macchina a 10000 euro.. Ti chiedono pero' di stamparti la ricevuta. Se tu non vuoi/puoi stamparti la ricevuta (cioe', se non ti va bene il motore che ti danno, ma ne vuoi un'altro, non il motore base ma quello piu' potente), c'e' un sovrapprezzo da pagare...

E' cosi' difficile da capire? Non mi sembra, eppure bisogna accettare che ci siano persone che la pensano in maniera diversa... Non e' un fatto di capire o meno... Credo che siamo tutti intelligenti e in grado di capire, pero' questo non significa essere d'accordo ;)
 
Vedo che alcuni si sono distratti :)
Vorrei far notare che la corte ha detto che è illegale far pagare 40€ per la stampa della carta d'imbarco.
Il check-in online obbligatorio non è stato in alcun modo messo in questione dalla corte.

Infatti tutti i passeggeri di un volo FR sanno che devono farlo prima di presentarsi in aeroporto. (NB: Nessuno ti fa fare check-in al banco, neppure se paghi i 40€.)
Inoltre ricordo che il costo del check-in online è sempre incluso in tutte le tariffe che vedi sul sito. Anche se viene scorporato nella tabella prezzi, come le tasse aeroportuali, è sempre calcolato e incluso nel totale.

Ora, anche se legalmente, come dice la sentenza, le compagnie devono fornire la carte d'imbarco, dite che chi fa un check-in online non è in grado o non capisce o non sa che lo deve stampare? Ho i miei dubbi.
E' voler fregare uno sprovveduto o un cavillo legale al quale il signor avvocato ha voluto appellarsi per farsi un po' di pubblicità gratis?
 
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