Questione ambientale e settore aviazione


Questa è una fallacia logica. Stai provando a legare la validità di una opinione su un dato problema all'esistenza di un piano concreto per risolvere il suddetto problema. Le due sono discussioni completamente separate. Posso predicare bene e razzolare male, ma questo non vuol dire che la predica sia sbagliata.

Su questo non mi trovi d'accordo. Secondo me predicare bene e razzolare male inficia la predica. Gesti teatrali (attraversare l'atlantico in barca a vela, incollarsi alla colonna di Nelson, salire sul tetto di un aereo, ecc.) possono essere utili solo se sono l'inizio di una discussione che genera aspettative realistiche su come cambiare il modello di sviluppo attuale. Mettersi una tuta di plastica trasparente (che poi viene buttata) per dimostrare contro l'ambiente contribuisce a danneggiare l'ambiente stesso, e secondo me rende il tutto un circo mediatico (si dice cosi' in Italiano "media circus"?) e basta.
 
Secondo me su questo forum stiamo affrontando con più profondità di quanto faccia la politica il problema. Mi viene il dubbio che la politica ci veda solo l'opportunità di piazzare una tassa i cui proventi potrebbero anche essere dirottati su esigenze diverse da quelle ambientali.

Non vedo da nessuna parte strategie volte ad affrontare la problematica ambientale in modo completo, tenendo conto dei numeri e delle loro reali incidenze e facendo attenzione a non creare situazioni paradossali. Purtroppo...
 
Scusami se insisto, ma continuo a pensare che le discussioni qui siano due. La prima è se sia necessario/preferibile ridurre le emissioni derivanti dal settore aviazione, o quantomeno limitare la crescita. La seconda è come si possa fare. La risposta alla seconda non ha effetto sul valore logico della prima.

In quanto al fatto che piuttosto che fare poco è meglio non fare niente, anche questa è un non sequitur logico. È un po' come dire che per combattere l'evasione non serve prendersela con chi evade solo 1000 euro, perchè alla fine per lo stato 1000 euro non sono niente. O dire che per dimagrire non serve a niente rinunciare ad un cioccolatino, perchè contiene solo 200 calorie, e per perdere peso 200 calorie non sono niente.

Per concludere sono d'accordissimo con te sulla necessità di esempi pratici, ma allora discutiamo di questo, non se sia bene o no ridurre le emissioni da aviazione.

Viviamo in un sistema complesso, che non si può permettere il lusso delle cialtronate.
La logica impone di comprendere come il settore del trasporto aereo abbia rilevanza 10 a fronte di impatto ambientale 0,002.
Ergo, prima di intaccarlo perché “anche lui fa la sua parte ...” (con le
Conseguenze sistemiche del caso) sarebbe opportuno individuare soluzioni pertinenti laddove l’impatto è maggiore, come nel caso dei trasporti terrestri, con buona pace di quei dementi anti-TAV.

E infine si, è giusto dare prioritariamente la caccia ai grandi evasori, soprattutto se le risorse per la caccia sono poche e rischiano di portare un risultato minimo se disperse nella ricerca dei parcheggiatori abusivi.
 
Scusami se insisto, ma continuo a pensare che le discussioni qui siano due. La prima è se sia necessario/preferibile ridurre le emissioni derivanti dal settore aviazione, o quantomeno limitare la crescita. La seconda è come si possa fare. La risposta alla seconda non ha effetto sul valore logico della prima.

In quanto al fatto che piuttosto che fare poco è meglio non fare niente, anche questa è un non sequitur logico. È un po' come dire che per combattere l'evasione non serve prendersela con chi evade solo 1000 euro, perchè alla fine per lo stato 1000 euro non sono niente. O dire che per dimagrire non serve a niente rinunciare ad un cioccolatino, perchè contiene solo 200 calorie, e per perdere peso 200 calorie non sono niente.

Per concludere sono d'accordissimo con te sulla necessità di esempi pratici, ma allora discutiamo di questo, non se sia bene o no ridurre le emissioni da aviazione.

La prima prende atto che la risposta data sia che sia necessario/preferibile ma non si specifica mai a quale costo. Quindi, fateci sapere come risolvereste il problema.

Ho detto che fare poco e' quasi ininfluente per l'ambiente e che crea danni notevoli all'economia e alla societa', quindi il gioco non vale la candela.

Ti prego di leggere con piu' attenzione per capire cosa sto sostenendo prima di provare a trovarci fallacie logiche.


E perché il mondo dell’aviazione non dovrebbe poter fare di meglio?? Ovvio che non si possa arrivare a emissioni zero, ma da dove ti arriva la convinzione che siamo ale top dello sviluppo? Non è così in nessun settore, immaginarsi nell’aviazione se non ci sono ancora margini nella tecnologia. O i dipartimenti R&D del settore tanto vale che se ne vadano in ferie, tanto non servono più a niente. Boh...

La guerra in Turchia c’entra poco e niente, ma non ho capito bene il tuo ragionamento lì su cosa si sarebbe dovuto fare a livello individuale, telefonare a erdogan?

I margini ci sono ed infatti vengono raggiunti anno dopo anno ma richiede tempo le aziende fanno quello che possono per ridurre gli sprechi perche' sono incentivate a farlo.

La guerra in Siria e' un esempio. A livello individuale bisognerebbe chiedere qualcosa di concreto invece di fare attivismo fine a se stesso. Ma pensare a soluzioni concrete potrebbe richiedere temi che non piacciono a certe persone quindi vengono ignorati. fine off topic.

Tutto molto bello. Poi voglio vedere chi, ossia quale ente nazionale o mondiale decide che sulla CDG-VCE (a caso) posso volare max NNN passeggeri l’anno. Le compagnie sono concorrenti sullo stesso mercato. Chi impedisce a AF mettere l’A380 d’estate e un E135 o meglio ancora una cippa da novembre a febbraio? Lo Stato francese azionista di AF ma non certo di U2 VY o altri players su quella rotta secondo voi quando dovrà esprimersi nel merito favorirà il pianeta, l’equità tra vettori o la catena di controllo sui profitti AF. E l’Italia obbligatoriamente ci metterà il becco, la Spagna con VY e pure Londra con U2. Un attimo, Londra per U2 e per VY visto che appartiene a BA. Ora che ci penso U2 ormai paga le tasse in Austria più che in U.K., impossibile che al tavolo non si sieda anche un rappresentante austriaco. E se per caso U2 si sente penalizzata dalle istituzioni britanniche non pensate che tempo zero si crei un COA UE laddove li difenderebbero a morte ovunque perché non hanno campioni nazionali da difendere? Un bel COA di Andorra, UE/EASA di default e andiamo alla guerra “ecologica” con chi mi ha tradito. BA, ma anche OS “sti austriaci del menga ora vedranno di cosa è capace il mio nuovo amico andorriano che si immolerà arso vivo purché paghi le tasse dove abita lui è i suoi 4 contrabbandieri. Un momento che OS è di LH quindi a un certo punto qualora si fosse riusciti faticosamente a trovare la quadra per questa singola rotta intra UE arriva il crucco di turno mandato in loco (rigorosamente in aereo) a demolire tutto solo per il piacere di farlo.

Per una singola rotta. Ripetere grazie per altre quante? 700? 1000? di più city pairs. Intra UE.

Altri pensieri in libertà:
Se partecipano tutti i paesi, l’arbitro che dovrà esprimersi sui conflitti e/o ricorsi di cani e porci perché venga considerato da tutti super partes dove lo troviamo? Al Ducato di Seborga? Forse anche se sono sicuro che gli altri 197 paesi che non siano Italia o Francia avranno da ridire sul fatto che il giudice santi lichieri dell’entroterra ligure quando va in giro parte da Nizza o da Genova. Vuoi quindi che non si faccia gli interessi suoi e dia di default ragione a priori al Colombo o al Côte d’Azur? In fondo a lui gli importa solo che non tolgano frequenze da NCE o GOA per quando va in vacanza alle Maldive, sai che sbatti un layover di 9 ore a CDG?

Chi decide perché sulla LIN-LHR il limite sia di soli 763,341 pax perché 2 o 3 stati o vettori hanno preferito accordarsi per togliere un 300k di pax e giocarseli sulla CDG-GVA alzando le tariffe del 300% perché li il grano è assicurato 365 giorni all’anno.

E quella adescatrice di Ryanair vuoi che non vada a fare gli occhi dolci a paesi sfidati dove non esistono vettori nazionali? O peggio vada a Grottaglie promettendo battaglie epiche per portare pax a Taranto a patto che la regione Puglia si adoperi per scaricare in modo creativo sulla vicina Calabria le bancarotte fraudolenti costruite perché uno di Cork si immoli per Taranto che lo ha farcito di banconote.

Il tutto ricordiamolo in nome dell’ambiente.
Sipario.

Scusate, ok sipario ma alla fine sti giochetti che facciamo in nome dell’ambiente mi appassionano più del risiko.

Quindi ogni quando ci sediamo per gli aggiustamenti? (Ora è tardi e non chiedetemi se le regole sti aggiustamenti li prevedano al rialzo (minchia, potremo aumentare l’inquinamento in nome della riduzione dell’inquinamento, figo! Ridurre per aumentare? Oppure era aumentare per ridurre?
Vabbè uguale no? Io Gaolo Di Prandi OEC di Fly Rhesem vi dico sin da ora che mando I-IIGT a negoziare per conto diRyanjet Bulgaria sti aggiustamenti)

Esattamente.
Come vedi quando si chiedono soluzioni pratiche crolla tutto.

Problemi enormi, danni economici e sociali per il 4% delle emissioni globali, tra quelle che non possiamo ridurre in nessun altro modo. Geniale.

Se avessi voluto produrre arringhe per l’una o l’altra industria, avrei ovviamente utilizzato frasi diverse, ma è evidente come il mio era solo un esercizio, un iperbole, per dimostrarmi come proposte e concetti generici (seppur non sbagliati), sono poco efficaci.

Mi sono anche guardato bene dal non denigrare quanto hai scritto, prendendomi “paternità” delle tue frasi (cit “che potrebbero essere le mie”) che anch’io superficialmente a volte penso; di più, ti ringrazio di avermi dato questa opportunità di fare questo esercizio che mi ha fatto riflettere sui miei pensieri.

Mi rammarico invece di vederti sentito offeso, ma soprattutto di ricevere le tue offese sulla qualità della mia dialettica.

Mia dialettica che riconosco essere di basso livello, specie quando scrivo tra una stazione e l’altra della metro di prima mattina per andare a lavoro.

Non sono generici, ho spiegato cosa rende l'aviazione diversa da altre industrie. Non si possono paragonare mele e pere.

Non ho offeso la tua dialettica, ho solo dato una valutazione.
 
Facciamo un esercizio.

Se siete d'accordo su questi punti:

a) L'aviazione costituisce al momento il 4% delle emissioni inquinanti.

b) L'aviazione fornisce importanti benefici a livello economico e sociale.

c) L'aviazione fa quello che puo' per ridurre l'inquinamento anche per il solo tornaconto economico e non puo' fare miracoli usando tecnologie che non esistono.


e credete che questo 4% di emissioni vada assolutamente ridotto il prima possibile, cosa pensate di fare nel vostro piccolo?


Propongo alcune soluzioni, ditemi quali implementerete e suggeritene di nuove.

1) Nessun viaggio in aereo per andare in vacanza.
Non c'e' bisogno di visitare l'altro capo del Mondo, si puo' benissimo andare in villeggiatura a poche decine di km in autobus o con il treno e se proprio si vuole andare piu' lontani, usare sempre traghetti, treni e bus. Il week-end a Londra? Considerate almeno 40 ore di viaggio per un Termini-St.Pancras A/R.

2) Visitare i parenti? Anche no!
Se avete parenti che stanno lontano potete sentirli tramite videochiamate oppure trovarvi a meta' strada e se sono proprio lontani potete non vederli mai come ha fatto quasi tutta l'umanita' nella propria esistenza! E poi se fossero parenti vicini, non vivrebbero cosi lontani da voi! Niente visite a cugini e prozii!

2) Non c'e' bisogno di andare alle conferenze.
Non siete relatori? Guardatei i talk su youtube e scaricate il materiale. Il networking lo potete fare sui social.

3) Meeting con i clienti? C'e' Skype!
Se voltete vedervi usate skype e magari la realta' virtuale. Se il cliente esige il meeting di persona, evitatelo. sicuramente troverete altri clienti piu' vicini a voi!

4) Controlli di fornitori o altre sedi
Tramite videochiamate 4K in diretta si puo' controllare tutto, magari con spostamenti autonomi grazie al controllo remoto di un drone o robottino. Il futuro e' adesso! Se poi qualcosa non va come si deve e si perdono i milioni, pazienza, l'importante e' non aver preso un volo!


Solo attuando queste politiche potremo ridurre l'enorme 4% di emissioni totali e salvarci dall'armageddon ecologico! (e' ironia)
 
Nell’inserto “D” de “la Repubblica” odierna c’è un articolo di Deborah Ameri dal titolo: Vergogna di volare.
Sottotitolo: Parte dall’Europa del nord l’ultima nuova disapprovazione sociale. Davvero, per il bene del pianeta, bisogna rinunciare ai viaggi aerei? La questione, dicono gli esperti, è più complessa. Ma porsela può innescare importanti innovazioni.
 
Facciamo un esercizio.

Se siete d'accordo su questi punti:

a) L'aviazione costituisce al momento il 4% delle emissioni inquinanti.

b) L'aviazione fornisce importanti benefici a livello economico e sociale.

c) L'aviazione fa quello che puo' per ridurre l'inquinamento anche per il solo tornaconto economico e non puo' fare miracoli usando tecnologie che non esistono.


e credete che questo 4% di emissioni vada assolutamente ridotto il prima possibile, cosa pensate di fare nel vostro piccolo?


Propongo alcune soluzioni, ditemi quali implementerete e suggeritene di nuove.

1) Nessun viaggio in aereo per andare in vacanza.
Non c'e' bisogno di visitare l'altro capo del Mondo, si puo' benissimo andare in villeggiatura a poche decine di km in autobus o con il treno e se proprio si vuole andare piu' lontani, usare sempre traghetti, treni e bus. Il week-end a Londra? Considerate almeno 40 ore di viaggio per un Termini-St.Pancras A/R.

2) Visitare i parenti? Anche no!
Se avete parenti che stanno lontano potete sentirli tramite videochiamate oppure trovarvi a meta' strada e se sono proprio lontani potete non vederli mai come ha fatto quasi tutta l'umanita' nella propria esistenza! E poi se fossero parenti vicini, non vivrebbero cosi lontani da voi! Niente visite a cugini e prozii!

2) Non c'e' bisogno di andare alle conferenze.
Non siete relatori? Guardatei i talk su youtube e scaricate il materiale. Il networking lo potete fare sui social.

3) Meeting con i clienti? C'e' Skype!
Se voltete vedervi usate skype e magari la realta' virtuale. Se il cliente esige il meeting di persona, evitatelo. sicuramente troverete altri clienti piu' vicini a voi!

4) Controlli di fornitori o altre sedi
Tramite videochiamate 4K in diretta si puo' controllare tutto, magari con spostamenti autonomi grazie al controllo remoto di un drone o robottino. Il futuro e' adesso! Se poi qualcosa non va come si deve e si perdono i milioni, pazienza, l'importante e' non aver preso un volo!


Solo attuando queste politiche potremo ridurre l'enorme 4% di emissioni totali e salvarci dall'armageddon ecologico! (e' ironia)

Ma a parte che confesso che non capisco mica ancora bene come ragioni, a parte che la tua proposta sembra si riassuma in non fare niente di niente, non comprendo neanche tutto questo tuo livore contro chi decide di mettere in atto, eventualmente ad esclusivo proprio detrimento, delle politiche di limitazione degli spostamenti. Premetto che io per primo a quei due o tre viaggi all’anno non ci rinuncio, finanze permettendo, a te che danno deriva se l’azienda X decide di limitare il “turismo aziendale” ad esempio? E parlo non a caso di turismo aziendale (senza le virgolette stavolta), perché conosco parecchia gente per cui le vacanze vere sono quando stanno al lavoro, più che a casa con la famiglia, salvo poi fare la parte di quelli che fanno una vita di sacrifici in giro per il mondo quando la verità è che in ufficio a lavorare per davvero non ci vogliono stare. È solo un esempio eh...
 
Ma a parte che confesso che non capisco mica ancora bene come ragioni, a parte che la tua proposta sembra si riassuma in non fare niente di niente, non comprendo neanche tutto questo tuo livore contro chi decide di mettere in atto, eventualmente ad esclusivo proprio detrimento, delle politiche di limitazione degli spostamenti. Premetto che io per primo a quei due o tre viaggi all’anno non ci rinuncio, finanze permettendo, a te che danno deriva se l’azienda X decide di limitare il “turismo aziendale” ad esempio? E parlo non a caso di turismo aziendale (senza le virgolette stavolta), perché conosco parecchia gente per cui le vacanze vere sono quando stanno al lavoro, più che a casa con la famiglia, salvo poi fare la parte di quelli che fanno una vita di sacrifici in giro per il mondo quando la verità è che in ufficio a lavorare per davvero non ci vogliono stare. È solo un esempio eh...

Si non fare niente.
Nel senso che l'industria dell'aviazione fa gia' quello che puo' fare e che limitare questo 4% del totale non porta benefici che superano i danni che questo creerebbe.

Non e' livore, sto solo cercando di capire se chi parla poi sara' coerente, sopratutto visto che si parla di gente disposta a creare ingenti danni economici e sociali pur di ridurre questo 4% che sembra questione di vita o di morte, quindi che nei fatti abbiano reazioni adeguate.

Nel tuo caso capisco che malgrado questo 4% sia cosi importante e drammatico, continuerai a farti 2-3 viaggi all'anno immettendo CO2 che potresti evitare. Tutto chiaro.

Riguardo alle aziende, sono sistemi complessi con dinamiche non sempre apparenti, se diminuire gli spostamenti causa una perdita di competitivita' e produttivita', l'azienda andra' peggio e questo avra' ripercussioni a catena sull'economia che interessa ovviamente a tutti.
 
Ma scusa lascia giudicare le singole aziende quali sono le politiche ambientali che possono eventualmente intraprendere compatibilmente con la loro situazione, non credo nessuno voglia suicidarsi. O devono chiedere prima una consulenza a te se gli conviene? Mi sembri un filino presuntuoso a credere di possedere la verità assoluta su una materia piuttosto complessa...peraltro giudicando le idee altrui invalidate in automatico se si scostano un attimo dal tuo non fare niente.
Poi ripeto, io non ho chissà quale coscienza ecologista, e gente come Greta mi sta pure sulle ..., per essere chiari. detto questo però non mi inalbero se gli altrI fanno scelte diverse dalle mie in materia di spostamenti.
 
Nel mio piccolo: son contento che domani riapra Linate. Sono stufo di andare a Roma in treno in 3 ore quando lo posso fare in 50mins in aereo. Quindi da settimana prossima si ricomincia a volare tutte le settimane, tanto meno del 4% non andiamo sotto e con o senza di me gli aerei decollano lo stesso.
 
Nel mio piccolo: son contento che domani riapra Linate. Sono stufo di andare a Roma in treno in 3 ore quando lo posso fare in 50mins in aereo. Quindi da settimana prossima si ricomincia a volare tutte le settimane, tanto meno del 4% non andiamo sotto e con o senza di me gli aerei decollano lo stesso.

Ci sarebbe da spiegare ai fantomatici ecologisti, oltretutto, che l'energia elettrica con cui il treno si muove (e ne consuma tanta) non è prodotta dal solare o dall'eolico.
 
Ci sarebbe da spiegare ai fantomatici ecologisti, oltretutto, che l'energia elettrica con cui il treno si muove (e ne consuma tanta) non è prodotta dal solare o dall'eolico.

Non è mai stato detto fino ad ora...

Nessuno quì sta teorizzando la perfezione assoluta, piuttosto qual'è il "meno peggio". E mi sembra che sia stato anche chiarito nelle pagine precedenti che, in termini di emissioni, l'efficienza sia nettamente a favore del treno, specie sulle distanze medio-brevi.
 
Non è mai stato detto fino ad ora...

Nessuno quì sta teorizzando la perfezione assoluta, piuttosto qual'è il "meno peggio". E mi sembra che sia stato anche chiarito nelle pagine precedenti che, in termini di emissioni, l'efficienza sia nettamente a favore del treno, specie sulle distanze medio-brevi.

Per favore mi dici dove trovare i dati di emissione “complessivi” di un Milano-Roma in treno? L’avevo già chiesto ma nessuno ha. Ai risposto. Complessivi significa da dove viene generata corrente a quanta ne consuma il Frecciarossa. Grazie.
 
Per favore mi dici dove trovare i dati di emissione “complessivi” di un Milano-Roma in treno? L’avevo già chiesto ma nessuno ha. Ai risposto. Complessivi significa da dove viene generata corrente a quanta ne consuma il Frecciarossa. Grazie.

SE ho capito bene quello che hai chiesto, da una brevissima ricerca, non ho trovato alcun dato.
In ogni caso dovremmo fare lo stesso ragionamento per il settore aeronautico, calcolando le emissioni "complessive" relative all' estrazione del petrolio, la raffinazione, i trasporti necessari nei vari processi fino alla destinazione finale. Senza contare le emissioni della struttura aeroportuale che, molto ad occhio, credo siano decisamente superiori rispetto ad una stazione ferroviaria.

Chiamatemi ingenuo ma, da appassionato (e lo sottlineo 10 volte, tutti quì lo siamo), continuo a pensare che non si possa liquidare la cosa come "è solo il 4% e chissenefrega", sia perchè il traffico è destinato inevitabilmente ad aumentare nei prossimi decenni (previsioni di traffico triplicato entro il 2050), sia perchè l'unico modo certo per non risolvere un problema è non porsi la questione.
Se poi, come ho letto spesso, pensate che siamo giunti allo zenit dello sviluppo tecnolgico allora, come diceva giustamente qualcuno, credo sia molto più fruttuoso per le aziende coinvolte chiudere un bel po' di reparti di ricerca e sviluppo.
 
SE ho capito bene quello che hai chiesto, da una brevissima ricerca, non ho trovato alcun dato.
In ogni caso dovremmo fare lo stesso ragionamento per il settore aeronautico, calcolando le emissioni "complessive" relative all' estrazione del petrolio, la raffinazione, i trasporti necessari nei vari processi fino alla destinazione finale. Senza contare le emissioni della struttura aeroportuale che, molto ad occhio, credo siano decisamente superiori rispetto ad una stazione ferroviaria.

Chiamatemi ingenuo ma, da appassionato (e lo sottlineo 10 volte, tutti quì lo siamo), continuo a pensare che non si possa liquidare la cosa come "è solo il 4% e chissenefrega", sia perchè il traffico è destinato inevitabilmente ad aumentare nei prossimi decenni (previsioni di traffico triplicato entro il 2050), sia perchè l'unico modo certo per non risolvere un problema è non porsi la questione.
Se poi, come ho letto spesso, pensate che siamo giunti allo zenit dello sviluppo tecnolgico allora, come diceva giustamente qualcuno, credo sia molto più fruttuoso per le aziende coinvolte chiudere un bel po' di reparti di ricerca e sviluppo.

Tu m’insegni che il treno non va a pedali, quindi consuma e inquina. Detto ciò, quanto per un Milano-Roma? Io chiedo solo questo paragonato ad un volo sulla stessa tratta. Arigrazie.
 
Ma scusa lascia giudicare le singole aziende quali sono le politiche ambientali che possono eventualmente intraprendere compatibilmente con la loro situazione, non credo nessuno voglia suicidarsi. O devono chiedere prima una consulenza a te se gli conviene? Mi sembri un filino presuntuoso a credere di possedere la verità assoluta su una materia piuttosto complessa...peraltro giudicando le idee altrui invalidate in automatico se si scostano un attimo dal tuo non fare niente.
Poi ripeto, io non ho chissà quale coscienza ecologista, e gente come Greta mi sta pure sulle ..., per essere chiari. detto questo però non mi inalbero se gli altrI fanno scelte diverse dalle mie in materia di spostamenti.

Se bisogna lasciare giudicare gli altri cosa fare, che senso ha l'attivismo ecologista? :D
 
Tu m’insegni che il treno non va a pedali, quindi consuma e inquina. Detto ciò, quanto per un Milano-Roma? Io chiedo solo questo paragonato ad un volo sulla stessa tratta. Arigrazie.

http://www.ecopassenger.org/bin/que...&seqnr=1&ident=kj.0114121.1572180558&OK#focus

Non sarà la Bibbia ma un'idea ci si può fare.

2.1.2 Electricity production
The emission factors of electricity production depend mainly on the mix of energy carriers and the efficiency of the production. The reference for the energy mix is the national pro-duction mix of each country. The values for the Energy mix of the electricity production are taken from Eurostat
[Euro-stat 2015]or IEA [IEA 2015]
 
Grazie, molto interessante considerare un fattore x500 per treno e x180 per aereo quanto i valori siano a fisarmonica. Comunque per la velocità di spostamento preferisco l’aereo.

Off topic senza polemica: fra gli spostamenti per recarti in aeroporto con largo anticipo sul volo e dover poi ritornare in città, sei sicuro che l'aereo sia più veloce del treno?