Paura di prendere l'aereo


Pellicano49

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4 Marzo 2009
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Riprendo il topic che avevo aperto un pò di tempo fa, sembra sparito nel nulla :astonished: Comunque riporterò anche i messaggi ripresi on google cache.

Il mio messaggio iniziale:

Ciao a tutti,
vi scrivo per un problema che sembrerà banale: al contrario di chi ha la fobia dell'aereo io non ho problemi particolari da questo punto di vista dato che in passato ne ho presi diversi. Nell'ultimo viaggio però mi sono procurato una fastidiosa otite che come ricordo mi ha lasciato un piccolo acufene. Ora ho il terrore di prendere ancora un aereo, sinora l'acufene è sopportabile ma se dovesse peggiorare sarebbe davvero un problema Ho paura di rischiare molto a prendere ancora un aereo. Ho parlato con alcuni dottori ma alzano le braccia quando sentono parlare di acufeni. Dato che avete sicuramente più esperienza di me che consigli potete darmi?
 

Pellicano49

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4 Marzo 2009
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Economy:
Eh, un topic davvero interessante. Purtroppo è capitato anche a me, pur non avendo mai sofferto particolarmente disagi in aereo. Per me è stato leggermente diverso, avevo avuto un fortissimo raffreddore con annessa sinusite mentre ero all'estero e durante i voli di ritorno ho sofferto le pene dell'inferno. Dopodichè ho assistito alla comparsa di un simpatico acufene, durato circa un annetto a fasi alterne. Non so come aiutarti, nel mio caso ho dei periodi di tranquillità e dei periodi in cui si ripresenta. Comunque mi sono fatto visitare da uno specialista e non ha riscontrato nessun danno "fisico". Mah!

Stealth:
Ho anch'io lo stesso problema: gli ultimi due atterraggi sono stati disastrosi, con orecchie otturate e dolore. La comparsa di acufeni ad entrambe le orecchie risale a circa un anno fà, e questi ultimi episodi sembrano avere peggiorato la situazione....
Quest'anno devo volare ancora diverse volte, e non sono molto tranquillo.

asev :
La cabina è pressurizzata all'equivalente di una altitudine di 2000 metri mi sembra...
Io quando ero più piccolo soffrivo molto al cambio di altitudine dell'aereo, il ricordo più brutto che ho di un FCO-JFK è proprio la discesa e l'atterraggio... Mi facevano così male le orecchie che una A/V mi allacciò lei la cintura...
Ovviamente niente di grave come i problemi riportati da voi, fortunatamente era solo un problema passeggero, ma comunque per me molto fastidioso...
P.S.: Sperimentai qualcosa di molto simile nel velocissimo ascensore delle "fu" Twin Towers, che ovviamente saliva molto più velocemente di un marcione

Mr.Mistral:
Ciao,
a volte gli acufeni di cui parli potrebbero essere prodotti anche dal condilo della temporo-mandibolare che va a comprimere come non dovrebbe alcune parti dell' orecchio. Per lo stesso motivo si può soffrire di mal d' orecchio in volo senza essere raffreddati.
Non sono un medico, però una visita da un dentista specializzato + otorino di un certo livello la farei, mia sorella ha avuto questo problema. Fece per mesi cure atte a sfiammare e liberare le orecchie senza risultato. Cambiammo otorino che ci indirizzò, dopo due secondi, ad un buon dentista (serve uno che sia specializzato nella temporo-mandibolare) ed il prblema si risolse rapidamente, nel suo caso, con un bite.
In italia molti sanitari sono ancora indietro sull' articolazione temporo-mandibolare e sue ripercussioni, a più livelli, sulla salute e su varie zone del corpo. Magari non si tratta del tuo caso, però prova a parlarne con il tuo otorino di fiducia.
Io e mia sorella abbiamo provato su noi stessi quanto anche una piccola traslazione, od una mal' occlusione, possano avere effetti importanti sul collo, orecchie ed addirittura su tutta una serie di fasce muscolari.
Ripeto non sono un medico, quindi prendi con le pinze ciò che ho scritto.
Vai da un buon otorino e non perforza privatamente.
Andrea


asev:
Dicevo che la pressurizzazione è equivalente all'altitudine di 2000m, se non sbaglio.
Cioè la pressione interna dell'aeromobile è l'equivalente di quella che troveresti su una montagna di 2000 m, che ovviamente è inferiore a quella del livello del mare, ma comunque accettabile dal nostro corpo (basti pensare a quante strutture umane ci sono anche sopra quell'altitudine).
Ovviamente l'aereo viaggia molto più alto (anche perchè se no sbatterebbe nelle Alpi ), ma la pressurizzazione garantisce che all'interno non ci siano problemi per l'uomo.
L'effetto che sperimento io è lo stesso che sperimento anche scendendo da una montagna alta, anche se in modo lieve.
Di solito per scendere da un monte di 2000m al livello del mare ce ne vuole, e quindi ce ne accorgiamo di meno.
Mentre in aereo non ci vuole molto per arrivare a 2000m (a meno che non si tratti del marcione )
Io risolvo egregiamente il problema delle "orecchie tappate" masticando chewing-gum al decollo e all'atterraggio... Il movimento della mascella sembra che "svuoti" il canale tra orecchie e naso...
 

Pellicano49

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4 Marzo 2009
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Purtroppo non ci sono tutti i messaggi.
Comunque riprendendo il discorso:
i piloti per recuperare ritardi su quali parti del tragitto possono "accelerare"? Qualcuno aveva accennato che la parte di discesa precedente all'atterraggio era quella più utilizzata. Confermate?
 

Pellicano49

Utente Registrato
4 Marzo 2009
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Purtroppo non ci sono tutti i messaggi.
Comunque riprendendo il discorso:
i piloti per recuperare ritardi su quali parti del tragitto possono "accelerare"? Qualcuno aveva accennato che la parte di discesa precedente all'atterraggio era quella più utilizzata. Confermate?
Qualcuno sa rispondere a questo dubbio?
 

ichnos

Utente Registrato
7 Aprile 2008
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Sardegna.
Purtroppo non ci sono tutti i messaggi.
Comunque riprendendo il discorso:
i piloti per recuperare ritardi su quali parti del tragitto possono "accelerare"? Qualcuno aveva accennato che la parte di discesa precedente all'atterraggio era quella più utilizzata. Confermate?
Direi di no...sotto una determinata quota i piloti devono ridurre notevolmente la velocità a meno di non essere autorizzati dai controllori...perciò in quelle fasi possono recuperare pochi minuti; direi che la maggior parte dell'assorbimento di ritardi si effettua chiedendo "tagli" sulla rotta prevista.
 

Pellicano49

Utente Registrato
4 Marzo 2009
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Direi di no...sotto una determinata quota i piloti devono ridurre notevolmente la velocità a meno di non essere autorizzati dai controllori...perciò in quelle fasi possono recuperare pochi minuti; direi che la maggior parte dell'assorbimento di ritardi si effettua chiedendo "tagli" sulla rotta prevista.
Lo chiedevo perchè la quota di crociera è 10000m (se non sbaglio) mentre quella di approccio all'atterraggio intorno a 2000m (idem come sopra). Quindi il dislivello è abbastanza elevato e mentre nella fase di salita dopo l'atterraggio i motori sono più sottosforzo (con maggior costo per il carburante (oggi ormai compagnie come la ryan cercano di risparmiare su tutto!)) nella fase di discesa invece diciamo che è a "costo zero". Purtroppo non ho l'esperienza necessaria per capire se siano tutte sciocchezze o meno, però mi sarebbe piaciuto togliermi queso dubbio.