Orio, nuove rotte di decollo per gli aerei


I-DILA

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In volo sopra l’autostrada, per ridurre i disagi di chi abita nei quartieri a Sud di Bergamo. Partirà giovedì prossimo la sperimentazione della nuova rotta in partenza da Orio al Serio. Il nuovo tracciato interessa gli aerei che decollano verso la città e prevede che i velivoli, dopo la salita iniziale, effettuino una virata anticipata rispetto a quella attuale, allineandosi con il tracciato della A4 senza arrivare a sorvolare la zona di Colognola.

Secondo le stime, questo spostamento verso sud-ovest ridurrebbe il fastidio acustico per una buona parte della popolazione cittadina: si calcola che a beneficiarne sarebbero circa 5.400 abitanti dei rioni meridionali del capoluogo.

Per contro, il rumore aumenterebbe sulla zona Nord di Azzano, producendo un peggioramento della situazione per circa 750 persone. Per valutare pro e contro della novità, tuttavia, i calcoli non bastano: per questo prenderà il via la prossima settimana una prova sul campo, della durata di sei mesi.

Un sistema di sette centraline di rilevazione del rumore permetterà di disegnare un quadro completo delle variazioni acustiche prodotti dalla nuova rotta. Già in questi giorni, i tecnici stanno registrando i dati di rumore, per poi confrontarli, dal 24 settembre, con quelli prodotti dalla rotta sperimentale. Al termine dei sei mesi di prove, sarà la commissione aeroportuale, con le amministrazioni interessate, a valutare i risultati e decidere se adottare in via definitiva la nuova rotta.

«L’Eco di Bergamo» venerdì 18 settembre.
 

I-DILA

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4 Giugno 2007
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Una idiozia, per meno rumore che avranno alcune persone, altre ne avranno molto di più.
Non è esattamente così.

A quanto pare, molte persone godrebbero una diminuzione sostanziale del livello di rumore (quartieri di Colognola e San Bernardino bassa, circa 12.000 - 13.000 persone), mentre un numero ridotto (secondo me un po' di più delle 750 che menziona l'articolo, anche se è vero che il grosso dell'abitato di Azzano è molto a sud dell'A4) vedrebbero un ridotto aumento.

Il piano acustico di Bergamo evidenziava questa criticità, anche se non prevedeva limitazioni.

L'unica mia perplessità, per cui chiedo l'intervento di qualche pilota, è che se si vuole davvero seguire una salita sopra l'autostrada o a sinistra di questa bisognerebbe virare prestissimo, a quota bassa per intenderci. Quando sono sopra la rotonda del casello, per esempio, gli aerei sono ancora abbastanza bassi. In pratica dovrebbero virare in quel punto? oppure ancora prima?

A dire il vero avrei un'altra perplessità ;-)
Già quando ci fù la prima correzione della rotta (che prevede il passaggio a destra della rotonda di Colognola, per intenderci) molti piloti "tagliavano" comunque anticipando un po' la virata a sinistra.....mi sono sempre chiesto se è per "accorciare" la "strada" per dirigersi a est.

Grazie a chi vorrà chiarire i miei dubbi.
 

janmnastami

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Non è esattamente così.

A quanto pare, molte persone godrebbero una diminuzione sostanziale del livello di rumore (quartieri di Colognola e San Bernardino bassa, circa 12.000 - 13.000 persone), mentre un numero ridotto (secondo me un po' di più delle 750 che menziona l'articolo, anche se è vero che il grosso dell'abitato di Azzano è molto a sud dell'A4) vedrebbero un ridotto aumento.
Il rumore non aumenterà solamente ad Azzano, ma anche a Stezzano e Lallio.

Oggi


Domani


fonte: http://www.bergamonews.it/provincia/articolo.php?id=9493
 

I-DILA

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In effetti, non credo che il disegno sia particolarmente attendibile....sembra che stacchino già verso sinistra!

In vero problema è che non c'è riscontro tra le rotte previste e quelle tenute effettivamente, perchè un gran numero vira proprio sopra colognola. E' per quello, a detta di un tecnico che commentava i risultati dei rilevamenti, il rumore è più spostato a sinistra delle rotte pianificate.

A mio avviso, per Lallio non dovrebbe cambiare molto (passerà a sud anzicchè a nord) e per la zona nord-est di Stezzano nemmeno, data l'altezza e la distanza.

Il problema, a mio avviso, rimane Colognola (quartiere molto abitato), che per quanto si voglia virare subito rischia di essere comunque sorvolato.
 

massi72

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14 Marzo 2009
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Scusa se mi intrometto su tematiche "da vicino di casa"...ma mi chiedo che senso abbia ed a chi giova pompare a dismisura Bgy in uno spazio ridotto tra la A4 e la tangenziale che scorre a nord della pista tra il casello di Bergamo e quello di Seriate.
Ovvio che ci siano disagi e lamentele...
Sono venuto ad Orio a fine agosto, e la strada d'accesso al parcheggio è divisa dalla congestionata A4 da un muretto ed una distanza di 50cm...pazzesco!
Se aveste a disposizione lo spazio che abbiamo noi al D'Annunzio sono sicuro che lo Shuttle atterrerebbe a Bergamo.
Complimenti e sogni d'oro (alternati a 6 mesi).
Massimo
 

Jack-As

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30 Settembre 2009
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Stezzano: residenti in guerra per le nuove rotte
ecodibergamo.it

La nuova rotta sperimentale per gli aerei in partenza dall'aeroporto di Orio al Serio, che ha preso il via giovedì 24 settembre e durerà per altri sei mesi, sta mettendo a dura prova le orecchie e la pazienza degli abitanti della zona Ovest di Stezzano, che, esasperati per il notevole aumento dei decibel e la frequenza degli attraversamenti a bassa quota sopra le case, hanno iniziato a protestare. E tra questi c'è anche chi ha fatto partire una raccolta di firme per chiedere alle istituzioni di mobilitarsi nei confronti degli organi competenti e trovare una soluzione al più presto. Il nuovo tracciato, che riguarda gli aerei che decollavano verso la città, con l'obiettivo di ridurre i disagi di chi abita nei quartieri a Sud di Bergamo ed evitare il sorvolo del nuovo ospedale, prevede che i velivoli effettuino una virata anticipata rispetto a prima, andando ad allinearsi sul tracciato dell'autostrada. Ma alla prova dei fatti, contestano i residenti, così non accade, come sottolinea Alberto Lombardoni, scrittore di testi scolastici per la Mondadori e residente in via Battisti.

«DAL RUMORE NON LAVORO PIU'»
«In realtà – spiega – gli aerei molto spesso non percorrono una rotta in corrispondenza o nelle vicinanze dell'autostrada, ma provengono da Azzano San Paolo e passano invece a bassa quota su una lunga fascia della zona residenziale Ovest di Stezzano. Per me, che lavoro a casa, il rumore è diventato insopportabile: si inizia la mattina alle sette per terminare la sera alle 22, spesso con aerei a distanza ravvicinata di pochissimi minuti l'uno dall'altro. Giorni fa, vista la bella giornata, avevo deciso di pranzare sul terrazzo ma sono stato costretto a rientrare perché non si riusciva nemmeno a parlare. E pensare che mi sono trasferito in questo quartiere cinque anni fa proprio perché era tranquillo. Stavo per iniziare una raccolta di firme quando ho saputo, solo un paio di giorni fa, che è già in corso una prima raccolta da parte di altri residenti».

«LINEA INTERNET DISTURBATA»
Anche Luigi Corna, di via Silvio Pellico, manifesta il suo disagio, sottolineando come a volte i voli iniziano già a partire dalle 6,30 del mattino. «Volano talmente bassi – dice – che in certi momenti hai perfino l'impressione che ti cadano addosso. Il rumore effettivamente è troppo forte e ho anche notato che quando ho internet collegato, a ogni passaggio di aereo si avverte il tipico disturbo delle interferenze con i telefoni cellulari». «Io abito qui da 17 anni – racconta invece Marina Mancini, insegnante elementare e residente in via Circonvallazione Ovest – e mi sono trasferita dal quartiere Campagnola di Bergamo proprio per fuggire dal rumore della città. Ma dopo tanti anni di tranquillità, ora il fastidio è aumentato in modo considerevole; ormai la mattina è il rumore degli aerei che mi sveglia». E se i residenti stanno raccogliendo le firme, il Comune di Stezzano si sta già muovendo, assieme agli altri Comuni limitrofi (a cominciare da Azzano San Paolo che è un'altra delle realtà più penalizzate) nei confronti del ministero e dell'Ente nazionale di assistenza volo (Enav), come sottolinea l'assessore all'Ambiente ed Ecologia, Francesco Manaresi.

UN TAVOLO TRA COMUNI
«Come Comune di Stezzano – sottolinea – abbiamo già inviato agli enti competenti una contestazione riguardante la rotta seguita dagli aerei, dato che non sta rispettando il tragitto che ci avevano comunicato, e che prevedeva il passaggio in parte lungo l'asse autostradale e in parte nelle adiacenze. Invece i velivoli attraversano buona parte del quartiere residenziale a Ovest tra cui parte del centro storico. Stezzano, tra l'altro, non era mai stato interpellato per questa nuova rotta ma già a giugno abbiamo cominciato a muoverci. La commissione tecnica, quando ci ha invitato la prima volta, ci aveva perfino detto che Stezzano sarebbe stato interessato solo marginalmente, mentre invece è l'esatto contrario».

«NON RISPETTANO LA ROTTA»
«Sei mesi di sperimentazione mi sembrano eccessivi – aggiunge il sindaco Elena Poma – ma noi abbiamo chiesto un confronto già adesso per avere risposte sul mancato rispetto della rotta, come pure abbiamo chiesto di avere i primi risultati dei rilievi effettuati dalla centralina posizionata sul nostro territorio. Questa rotta è fortemente penalizzante per Stezzano, ma pure a Colognola la situazione non mi sembra sia migliorata di molto. Bisogna trovare spazi di miglioramento e in questa direzione ci stiamo muovendo, senza voler creare scontri con nessuno ma operando nelle sedi istituzionali».
 

I-TATO

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devo dire che ho una visione previlegiata dei decolli, prima iniziavano la virata dopo il rondò di colognola adesso appena passata la testata pista i 737/320 riescono a virare anche bruscamente sopra campagnola per intenderci mentre i 757/a300 dhl hanno un'inerzia maggiore e non riescono a virare negli spazi dei velivoli più piccoli, l'altro giorno ho visto un 757 dhl decollare con un rateo incredibile (40°)fate conto che appena decollati per la sid devono raggiundere i 5000 feet poi essere autorizzati da milano x il nuovo livello beh questo ha livellato sopra campagnola e poi virata di procedura, i problemi ci saranno sempre nelle vicinanze di un aeroporto intanto mi godo le nuove virate alcune spettacolari.
 
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I-DILA

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I voli notturni sono leciti?

L'avvocato Alberto Cerati riapre il tema dei decolli notturni da Orio. Il legale ha preso carta e penna e ha scritto nell'ordine a Ministero dell'Ambiente, delle Infrastrutture, Enac, sindaco, prefetto e Sacbo per sottoporre alle autorità i suoi dubbi circa la legittimità dei voli nella fascia tra le 23 e le 6. Ecco il testo della sua lettera:

Il DPR 9-11-1999 n. 476 ( regolamento recante modificazioni al DPR 11-12-1997 n. 496 concernente il divieto di voli notturni) sancisce:
a) il divieto dei movimenti di aerei civili negli aeroporti aperti al traffico civile dalla ore 23.00 alle ore. 6.00;
b) nel periodo notturno sopra indicato sono consentiti solamente i voli di stato, sanitari e di emergenza;
c) con decreto del Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero dei trasporti possono essere autorizzati, per i singoli aeroporti, voli notturni diversi da quelli di stato, sanitari e di emergenza a condizione che venga, tra l’altro, accertato dagli organi di controllo competenti il non superamento nella zona di rispetto A dell’intorno aeroportuale del valore di 60 DB (A) Lvan.
Ciò premesso, si precisa che per l’aeroporto di Orio al Serio non sono state, a tutt’oggi, individuate le zone di rispetto aeroportuali denominate A,B, C, come previste dal D.M. 31-10-1997.
Atteso che la mancata determinazione della zona di rispetto A e l’impossibilità di verificare il superamento o meno del valore di 60 DB (A) Lvan costituiscono fatto ostativo alla autorizzazione di voli notturni diversi da quelli di stato, sanitari e di emergenza, è esatto ritenere che i voli notturni dell’aeroporto di Orio al Serio che non rientrano nelle tre predette categorie siano effettuati in violazione di legge e dunque illegali ?
Qualora la risposta sia positiva, domando all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, che legge la presente in copia, di accertare se la condotta dell’aeroporto di Orio al Serio costituisca situazione distorsiva della concorrenza e del mercato a danno degli aeroporti italiani che, al contrario, osservano la normativa sopra specificata.
L’art. 2 del D..P.R. 11-12-1997 n. 496 impone la gestione e la manutenzione del sistema di monitoraggio all’ente od alla società esercente l’aeroporto.
Il Consiglio di Stato con sentenza del 3-2-05 n. 281 e con sentenza n. 22 -10-2008 n. 5174 ha sancito che il rumore aeroportuale comprende anche quello prodotto dalle attività degli aeromobili a terra ovverosia in area aeroportuale.
Tuttavia il sistema di monitoraggio predisposto dalla S.A.C.B.O. spa, società che ha in gestione l’aeroporto di Orio al Serio, non annovera centralina/e all’interno dell’aeroporto stesso ( elemento essenziale per una esatta quantificazione del rumore aeroportuale) ma solamente nei comuni limitrofi.
Stante tale omissione, è esatto ritenere che i dati pubblicati mensilmente dalla S.A.C.B.O. s.p.a. in ordine all’inquinamento acustico dell’aeroporto di Orio al Serio siano inattendibili?

da www.bergamonews.it del 27 ottobre 09
 

almetano

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Pianeta Terra
eh eh

a Lisbona la modifica delle rotte di decollo e/o l'accelerazione della costruzione del nuovo aeroporto sono state parte integrante della campagna elettorale per le elezioni dell'11 ottobre
 

Dancrane

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I voli notturni sono leciti?

L'avvocato Alberto Cerati ...

da www.bergamonews.it del 27 ottobre 09
Giusto per fare capire meglio i perchè di certe sparate

http://www.amabergamo.it/candidati/21_Alberto_Cerati.pdf

(per la cronaca, l'avv. Cerati è lo stesso che, tempo addietro, fece gazzarra per i rifornimenti senza presenza dei VVFF, ottenendo il risultato che ora a BG la cosa è consentita. Ha otenuto ben 7 voti...)
 

I-DILA

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A proposito delle nuove rotte vorrei fare due considerazioni.

Una prima è che la virata è molto bella da vedere da terra, molto meno divertente la prima volta che la si fa a bordo...abituato alla vecchia rotta, molto più morbida, la repentina virata stretta ancora a quota molto bassa, è piuttosto soprendente.

La seconda è che noto diversi aerei che la "allungano" un po'. La spiegazione non è molto tecnica, mi rendo conto, ma (giusto per intenderci) alcuni virano un po' più alti e quindi più a est rispetto al punto previsto.

Questo fenomeno fa si che a volte gli aerei percorrono più o meno la stessa rotta che in pratica facevano prima, quando il "taglio" della curva della vecchia rotta era molto frequente.

Chiedo a qualche pilota che frequenta Orio se è una questione di trovare, entro certi margini, la rotta ideale o se la scelta dipende da circostanze variabili.

Grazie in anticipo.
 

I-DILA

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L'atmosfera si riscalda sempre di più....


“Le nuove rotte hanno rotto”.

Le auto che sfrecciano sull’autostrada, il rumore metallico dei tubi spostati durante la notte nella Tenaris, la puzza dell’inceneritore di Dalmine. E ora anche il frastuono degli aerei che decollano fino a tarda sera. Non basta il classico cuscino avvolto intorno alla testa per placare le ire degli abitanti di Dalmine, Levate e Stezzano. Il nuovo tragitto sperimentale seguito dagli aerei in partenza da Orio, lungo l’autostrada A4 con virata all’altezza di Guzzanica, non piace ai residenti. A decine le firme raccolte in pochi giorni a Dalmine, dove un cittadino ha deciso di scrivere al sindaco Claudia Terzi per lamentare l’inquinamento sonoro dovuto alle nuove rotte. Ivan Santinelli sta raccogliendo le firme dopo aver visto molti altri vicini sbottare urlando dalla finestra per lo stesso motivo. “Non è un problema solo di qualche quartiere – spiega – tastando un po’ il polso anche a conoscenti che abitano in centro a Dalmine ho scoperto che gli aerei si sentono anche lì. Io ai tempi mi sono schierato anche contro la costruzione dell’inceneritore, ma non sono schierato politicamente. Qui si parla di salute dei cittadini”. “Le vogliamo chiedere un intervento presso le competenti autorità aeroportuali al fine di monitorare, durante questi 6 medi di prova del nuovo corridoio di decollo, i livelli di rumorosità degli aerei che ci paiono oltre il limite di accettabilità – si legge nella lettera scritta da Santinelli al sindaco -. Tale disagio si sta già riscontrando e si accumula ai già tanti presenti (vedi in primo luogo il traffico autostradale e della ordinaria viabilità sulla nuova bretella di collegamento alla 525)”. Il suggerimento sarebbe di far virare gli aeromobili ( che ricordiamo seguono il tracciato autostradale) all’altezza del confine con Lallio per proseguire nella zona agricola ai confini di Stezzano e Comun Nuovo (da una visuale di mappa aerea appaiono solo zone agricole). Tutto ciò consentirebbe di evitare il sorvolo a quota relativamente bassa delle frazioni di Guzzanica/Dalmine zona statale /Sabbio (con un significativo bacino di residenti)”.
Se Dalmine piange Levate non ride. Il primo cittadino, la giovane Federica Bruletti, ha già inviato una lettera alla Sacbo, alla Regione Lombardia e all’Arpa su invito di molti residenti che si sono rivolti a lei infastiditi dal rumore causato dagli aerei. “I rumori si sentono – spiega – però è logico che gli aerei debbano pur passare da qualche parte”. Anche a Stezzano già da qualche settimana i residenti stanno raccogliendo firme. L’Arpa ha installato una centralina per verificare che il rumore non varchi la soglia di attenzione. Finora ha oltrepassato, e di molto, la soglia di sopportazione dei cittadini.

Lunedi 2 Novembre 2009
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Jack-As

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30 Settembre 2009
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Colognola si mobilita contro le nuove rotte
ecodibergamo.it

«Facciamoci sentire» è la parola d'ordine con la quale un gruppo di residenti di Colognola ha indetto un'assemblea pubblica (venerdì alle 20,45 all'auditorium San Sisto, via della Vittoria) per parlare dei problemi causati dalle rotte degli aerei. I cittadini, che hanno l'appoggio logistico del comitato aeroporto Bergamo, hanno raccolto in questi giorni 140 firme tra i residenti di Colognola. I punti fermi che saranno al centro dell'attenzione sono riassunti in una lettera inviata dai residenti al nostro giornale.

Il punto di partenza è stato il Consiglio comunale sul futuro dello scalo di Orio dello scorso 26 ottobre, al quale era presente un folto gruppo di abitanti di Colognola. «I cittadini hanno appreso dal sindaco, impegnato in prima linea a sostenere lo sviluppo dell'aeroporto e a trovare risorse per sottoscrivere nuove partecipazioni nella società di gestione dello scalo, che l'unica soluzione per i loro quartieri è l'insonorizzazione delle abitazioni – spiegano –. La reazione dei cittadini è stata di vivace protesta e la loro rabbia ha fatto gridare a gran voce "Vergogna! Vergogna!" ma si sa, il bene comune richiede sempre che qualcuno si sacrifichi e in questo caso il capro espiatorio sono gli abitanti dei quartieri citati, a vantaggio di ben 10.000 persone residenti in zone limitrofe».

«Riteniamo offensivo e improponibile chiedere a 7-8.000 persone di rinunciare a una vita normale e di restare chiusi in una casa insonorizzata per non essere avvelenati dagli scarichi di cherosene degli aerei e per mitigare il rumore assordante dei decolli» si legge nella lettera. I promotori della protesta non sono animati da spirito di contraddizione. Chiedono solo il rispetto dei loro diritti, non ci stanno a fare la parte del capro espiatorio. «Riconosciamo l'importanza che l'aeroporto di Orio al Serio ha per l'economia locale – premettono – ma non è pensabile che alcuni quartieri della città sopportino il peso di quasi tutto il traffico in partenza. Siamo seriamente preoccupati per la crescita esponenziale dello scalo, alla quale le forze politiche bergamasche sembra vogliano porre limiti solo a parole, perché di fatto sono tutte impegnate per non lasciarsi sfuggire l'occasione dell'Expo 2015 e della realizzazione del Polo del lusso, eventi e situazioni che potrebbero portare a Bergamo turisti e consumatori da tutta Europa».

«Anche se stiamo attraversando un momento di profonda crisi – conclude la lettera – non ci sembra giusto che a prevalere siano gli interessi economici: è responsabilità della classe politica operare per il bene di tutta la popolazione e di tutti i territori amministrati, tutelando la salute delle persone e salvaguardando l'ambiente, nel rispetto dei valori di legalità, solidarietà e giustizia».
 

Jack-As

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Cortei e manifesti: è insopportabile il rumore degli aerei

ilgiorno.ilsole24ore.com

SI ALZA IL LIVELLO della protesta dei residenti del quartiere di Colognola contro il rumore provocato dalle rotte degli aerei in partenza dall’aereoporto di Orio al Serio, che, secondo gli abitanti della zona, rende la vita insopportabile. Al termine dell’assemblea che si è tenuta venerdì sera all’auditorium del teatro San Sisto, gremito fino all’inverosimile, i cittadini di Colognola (che hanno l’appoggio del Comitato Aeroporto Bergamo e che in questi giorni hanno raccolto 140 firme di protesta), insieme a quelli di Campagnola e della Malpensata, hanno chiesto il rispetto delle normative nazionali e comunitarie. «È stato disatteso il divieto di voli civili dalle 23 alle 6 del mattino - accusano -I voli sono 170 al giorno, uno ogni 3 minuti, molti dei quali nella fascia notturna. È stato disatteso anche il non superamento dei 45 decibel e la definizione in tre fasce, dalle zone più lontane alle più vicine allo scalo, non è mai stata fatta». «Come si può pensare di dare parere di conformità, ossia consentire al gestore dell’aeroporto di ampliare i servizi, quando ancora non si è ottemperato alle prescrizioni senza le quali non è possibile definire le aree di tutela e quindi calcolare il piano di rischio? - si chiede l’ex consigliere della Circoscrizione Degna Milesi - Nemmeno è possibile approvare, con queste premesse, il nuovo Piano di governo del territorio che trasformerebbe via Zanica in un enorme parcheggio con 12 mila posti auto per la Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio».

«LE NUOVE ROTTE hanno tutt’altro che migliorato la situazione portando gli aerei a virare in fase di decollo esattamente sopra il quartiere abitato», si legge nel documento che è stato consegnato ai presenti nel corso dell’assemblea. Al termine dell’incontro, il Comitato ha deciso di proseguire la protesta con cortei, manifesti e striscioni ai balconi. I residenti più arrabbiati sono disposti ad arrivare anche all’occupazione della pista e delle vie d’accesso all’aeroporto. Oggi,intanto, distribuiranno volantini davanti alla Fiera, dove si riuniscono gli Stati generali della Provincia e presto manifesteranno davanti Palazzo Frizzoni, sede dell’Amministrazione comunale. M.A.
 

gorini_roberto

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genova, Liguria.
Mi sono sempre chiesto perche' il rumore fastidioso debba sempre essere provocato dagli aerei. Mi rendo conto che non sara' certo piacevole per molti vivere nei pressi di un aeroporto, come magari e' difficile vivere vicino ad un' autostrada,una ferrovia,un'acciaieria,ecc.... Eppure non sento mai proporre di spostare l'autostrada o la ferrovia.....
 

Jack-As

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30 Settembre 2009
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Orio, per diminuire il rumore Palafrizzoni chiede decolli a est
eco.bg.it

Orio prova a volare alto, ma questa volta non è una questione di numeri o record da superare. No, questa volta c’è in ballo la compatibilità ambientale, nella fattispecie il rapporto con gli abitanti (più che esasperati) di Colognola in primis, ma anche della Malpensata, di Campagnola e, superando i confini cittadini, Azzano San Paolo e Stezzano. Sotto accusa c’è la nuova rotta, quella che sarà sperimentata fino a marzo e che se da un lato ha portato benefici ad una consistente parte della città, dall’altro ha creato fior di problemi a chi si è trovato di punto in bianco passare gli aerei sopra la testa. E la prima soluzione sul tavolo è quella di farli passare il più in alto possibile.

Da qui la richiesta che Palafrizzoni ha avanzato alla Commissione tecnico aeroportuale (convocata dopo due richieste da parte del Comune e uno stand by di diversi mesi): far partire tutti i velivoli dalla cosiddetta testata alfa, quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista. In questo modo gli aerei potrebbero sorvolare i centri abitati (Colognola su tutti) ad un’altezza più ragguardevole, così da provare a limitare il rumore. Attualmente pare che buona parte dei decolli avvenga partendo dalla testata bravo, posta 500 metri più avanti rispetto all’estremità est della pista: Palafrizzoni (alla seduta era presente l’assessore all’Ambiente Massimo Bandera) ha chiesto all’Enav, l’Ente nazionale assistenza al volo, lumi sulla distribuzione dei decolli tra i due punti. Tecnicamente non dovrebbero esserci difficoltà allo spostamento in blocco sulla testata alfa, forse già per fine anno. Gli effetti poi sono tutti da valutare.

Una richiesta che sottintenderebbe un orientamento di fondo, quello cioè di continuare con l’attuale rotta in via di sperimentazione, lavorando però per renderla il meno impattante possibile. Del resto i dati dell’Arpa diffusi nel corso della Commissione confermerebbero quanto anticipato dallo stesso Bandera qualche settimana fa a Palafrizzoni: con le nuove rotte ci sarebbero benefici per circa 11.000 abitanti. Per contro, però, i problemi ora sono tutti su Colognola (e non solo), ed è questo il nodo da sciogliere a tutti i costi. Nota bene, in prima battuta si era ipotizzato che i beneficiari delle nuove rotte potessero essere 5.000, ma la stima era stata fatta sul traffico del 2006: da lì il numero dei voli è aumentato notevolmente (8.000 movimenti e 1 milione e 200 mila passeggeri) e di conseguenza anche l’area interessata dal rumore, così come il numero degli abitanti coinvolti. E ora alleviati dal disagio, come confermano alcune rilevazioni delle centraline: a Treviolo meno 10 decibel, in via Canovine meno 5.

Ma per altre parti della città la situazione è cambiata radicalmente. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere la richiesta fatta ad un operatore courier (dovrebbe essere Dhl) di sostituire due aerei A300, non proprio all’avanguardia: questo vorrebbe dire quasi 4 decibel in meno. Chiaro che un intervento davvero risolutivo non c’è (fermo restando che Palafrizzoni pare ferma nel non procedere oltre il limite dei 68 mila movimenti una volta raggiunto, probabilmente nel 2011) e che si procede cercando di migliorare il possibile: tra le ipotesi di lavoro ci sarebbe anche quella di una redistribuzione delle rotte di decollo che potrebbero coinvolgere anche i paesi ad est dello scalo durante la fascia pomeridiana. Anche in questo caso Enav si sarebbe detta possibilista, ma è chiaro che si tratta di soluzioni che devono essere concordate tra tutti, per evitare guerre tra poveri o scaricabarile. Nell’attesa pare che la nuova torre di controllo sarà operativa da metà gennaio.

Intanto ad Orio al Serio si avvicina la fine dell’anno ed è tempo di bilanci. Ieri in una conferenza stampa incentrata sul vettore Trawel Fly (ne diamo resoconto a fianco) il responsabile operativo di Sacbo, Emilio Bellingardi, ha fatto il punto della situazione: se non ci saranno sorprese meteo a dicembre, il 2010 si chiuderà con il nuovo record di passeggeri. La stima è di 7 milioni e 120 mila unità, con un incremento percentuale dell’11 per cento. Per contro le merci dovrebbero assestarsi sulle 100 tonnellate, con un saldo percentuale negativo di 18 punti circa. In sostanza lo scalo si avvia a confermare il suo quarto posto nazionale per i passeggeri (dopo Fiumicino, Malpensa e Linate e davanti a Venezia) e terzo per le merci. Parallelamente continuano i lavori di ampliamento per lo scalo: prima di Natale dovrebbe essere aperta la nuova area partenze, quella che si affaccia sul lato dell’autostrada. In primavera sarà la volta dei nuovi spazi per i negozi, sul lato interno dell’aerostazione: l’area commerciale sarà ampliata di 3.200 metri quadri complessivi, con l’aggiunta di 6 nuovi bar e ristoranti, 12 negozi e 1 sala vip. Nell’autunno 2011, infine, la struttura dovrebbe completarsi con la nuova area arrivi, all’estremità est dell’edificio.