Uscito il Q3 2023 di IAG, con presentazione
qui e filotto verboso
qua. Operating profit pre-exceptionals a 1745m€, Passenger RASK a 8,76 €cent, CASK 7,82 €cent, margine operativo 20%.
Fin qui tutto bene, ma se si guardano le compagnie aeree in indipendenza si nota un cambio. Pre-Covid, la norma era che BA portava avanti la carretta e tutti gli altri a seguire. Ora, invece, le cose sono diverse:
Molto interessante, per esempio, il 23.1% di margine per IB. Persino Vueling, solitamente ectoplasmica, ha fatto bene. Interessante anche vedere come IB, pur volando meno della meta' dei passeggeri di BA, abbia fatto - in termini assoluti - un risultato operativo piu' piccolo di solo un terzo, grossomodo.
Purtroppo nelle trimestrali "intermedie" IAG non pubblica i dati dettagliati per OpCo, ma almeno ci fornisce quanto segue, ossia i dati di performance sui passeggeri. Si vede come BA e' ancora un 10% 'sotto' rispetto al 2019 in materia di ASK. Questo e' il risultato dell'aver tagliato cosi' tanto la flotta e lo staff all'inizio della pandemia.
Nelle comunicazioni interne, il nuovo CFO ha menzionato anche i costi per 'disruption' - che sono, e rimangono, alti - e i costi necessari per (mia libera interpretazione) rimediare ai casini lasciati, dal punto di vista organizzativo, dalla gestione precedente.
L'ultima frase della 'bolla' qui sotto e' molto emblematica:
Un'altra cosa detta dal nuovo CFO e' che BA ha finito di pagare un prestito di due miliardi preso all'epoca del Covid:
"We are materially reducing our debt and have now paid off a £2bn bank loan, which was partially backed by UK Export Finance. This is good news as it frees up our cash-flow position and allows us to invest in our business, enabling us to buy new aircraft and continue to transform both our customer and our colleague experience."