Citazione:Messaggio inserito da rinco59
e i crediti vantati furono riscossi? leggo peraltro che "La compagnia, contrariamente a quanto spesso riportato, non fallisce. Da allora è in amministrazione straordinaria e ne è curatore un avvocato romano in attesa che vengano chiarite le dinamiche della sciagura di Ustica e vengano determinati i relativi potenziali risarcimenti"...
Questo significa che nonostante la sciagura, i crediti non riscossi, e la sospensione delle attività, la compagnia era finanziariamente così solida da non esser fallita?
la situazione è ancora questa?
se così fosse, davvero sarebbe utopia un giorno rivedere ITAVIA volare?
La situazione è un po' ingarbugliata.
La compagnia finanziarimente non era affatto florida. Il mancato pagamento dei canoni di esercizio delle rotte in concessione si assommava alle passività di una gestione tutt'altro che oculata.
Se non sbaglio, peraltro, i crediti con lo Stato erano parzialmente scontabili con le banche, che tuttavia intuirono il generale stato di crisi della società.
L'Itavia poi, aveva scelto come sede legale la Calabria non tanto per lo sviluppo del turismo in loco, quanto per poter approfittare dei fondi della c.d. "cassa del mezzogiorno". Non a caso la sede sopra la Coin era "fittizia".
Con Ustica arriva il baratro. L'immagine della compagnia è distrutta (ripeto, per colpa di quegli stessi giornalisti che poi cercheranno di presentare Davanzali come vittima dello scenario di guerra). Davanzali cerca di giocare tutte le carte che ha in mano e, soprattutto, non vuole cedere la compagnia.
Formica non lo aiuta (come avete già riportato nei post sull'altro 3D) e così anche i suoi amici nella DC.
A dicembre dell'80 gioca l'ultimo asso. Sospende tutti i voli nel tentativo di esercitare una pressione su Formica che, per tutta risposta, non gli risponde nemmeno e gli sospende il disciplinare a gennaio dell'81.
Viene nominato un curatore (mentre ancora l'interesse è tutto sui fatti di Ustica), ed in breve tempo ci si assicura che flotta svanisca. Ogni ipotesi di rivedere l'Itavia in volo (così come era stato paventato, sotto forma di vettore charter), svanisce definitivamente.
Oggi (in estremissima teoria), la compagnia potrebbe essere risarcita almeno sotto il piano civile. Anche per la parte dei canoni mai riscossi (e dei relativi interessi).
Anni di operazioni giudiziarie condotte malamente dalla famiglia, la parallela inchiesta sui fatti di Ustica e il "veloce e sano" sistema della nostra giustizia, tuttavia, mi fanno ritenere che non vedranno mai nemmeno un euro.
Nel frattempo, poco più di un anno fa è morto in silenzio (e soprattutto in povertà) Aldo Davanzali. Negli anni '70 primo contribuente italiano, ed imprenditore balndito da politici ed industriali di tutta Italia.
Che Itavia possa mai riprendere a volare, con quel nome, lo vedo difficile. Altro che marketing ci vorrebbe!