ITA Airways entra nel gruppo LH


Edoardo

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16 Settembre 2011
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Ita-Lufthansa, l’Ue approva la fusione. A gennaio i tedeschi prendono il comando

A un anno esatto dalla notifica dell’operazione, la Commissione europea mette l’ultimo timbro e dà il via libera all’alleanza. Le due compagnie cedono voli a tre altri vettori. Bruxelles considera salva la concorrenza e approva i rimedi


ROMA – E adesso c’è anche l’ultimo timbro sulla fusione tra Ita Airways e Lufthansa. A quattro ore dalla scadenza del suo mandato, la Commissione Ue dà il via libera all’alleanza italo-tedesca nei cieli.

E’ passato esattamente un anno da quando, il 30 novembre 2023, il nostro ministero dell’Economia – che vende il 41% di Ita – e Lufthansa che compra hanno notificato l’operazione a Bruxelles.

In questi mesi, la Commissione Ue – garante della corretta concorrenza tra le imprese e dei consumatori – ha individuato tre criticità nello strapotere di Ita e Lufthansa, una volta fuse
- nello scalo di Milano Linate,
- lungo dieci rotte tra il nostro Paese e l’Europa;
- lungo tre rotte tra l’Italia, gli Stati Uniti e il Canada.

Le condizioni

La Commissione Ue, dunque, ha imposto delle condizioni all’alleanza, proprio a garanzia di una competizione corretta nel settore aereo.

In sostanza, Ita e Lufthansa cedono una serie di voli tra Milano Linate e Roma Fiumicino a 3 competitori: easyJet, Air France e Iag (British, Iberia). Questo, lungo tutte le direttrici contestate.

In particolare la low cost britannica easyJet ottiene 30 slot, i diritti di decollo e atterraggio, a Linate; Iag (che unisce British e Iberia) altri 8; infine i francesi gli ultimi quattro.

Tutti questi travasi di volo ottengono adesso il via libera dell’Ue. E con l’ultimo timbro di Margrethe Vestager, commissaria uscente proprio alla Concorrenza, ora la fusione può decollare.

Le tappe future
A gennaio, il nostro ministero dell’Economia e Lufthansa firmeranno il contratto definitivo di compravendita (closing).

A quel punto, i tedeschi inietteranno 325 milioni nel capitale di Ita attraverso un aumento di capitale loro riservato che li porterà al 41% delle azioni.

L’attuale Consiglio di amministrazione di Ita decadrà. Ne subentrerà uno nuovo, a cinque membri.

I patti parasociali
Lo Stato italiano, che conserva la maggioranza delle azioni (per il momento), avrà tre consiglieri su 5. Uno di questi sarà presidente.

Lufthansa avrà invece gli altri 2 consiglieri e, ovviamente, la poltrona di amministratore delegato.

Sono i patti parasociali a consegnare al gruppo germanico il timone del comando in Ita, malgrado abbia in prima battuta soltanto il 41% del capitale.

In prospettiva, Lufthansa potrà acquisire il 100% di Ita, con un investimento complessivo che arriverà a 829 milioni.

 

Cesare.Caldi

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Bene per l'accordo, rispetto a quando previsto Iag ottiene uno slot in meno da 5 a 4 daily, mentre AF/KLM conferma i 2 daily previsti.
Quindi in totale ITA cede 15+4+2= 21 daily
Quello che non è ancora chiaro è la durata e la forma con cui vengono ceduti gli ultimi 6 daily se in affitto gratuito o a pagamento
 
Ultima modifica:

herry92

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3 Aprile 2016
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Ita-Lufthansa, l’Ue approva la fusione. A gennaio i tedeschi prendono il comando

A un anno esatto dalla notifica dell’operazione, la Commissione europea mette l’ultimo timbro e dà il via libera all’alleanza. Le due compagnie cedono voli a tre altri vettori. Bruxelles considera salva la concorrenza e approva i rimedi


ROMA – E adesso c’è anche l’ultimo timbro sulla fusione tra Ita Airways e Lufthansa. A quattro ore dalla scadenza del suo mandato, la Commissione Ue dà il via libera all’alleanza italo-tedesca nei cieli.

E’ passato esattamente un anno da quando, il 30 novembre 2023, il nostro ministero dell’Economia – che vende il 41% di Ita – e Lufthansa che compra hanno notificato l’operazione a Bruxelles.

In questi mesi, la Commissione Ue – garante della corretta concorrenza tra le imprese e dei consumatori – ha individuato tre criticità nello strapotere di Ita e Lufthansa, una volta fuse
- nello scalo di Milano Linate,
- lungo dieci rotte tra il nostro Paese e l’Europa;
- lungo tre rotte tra l’Italia, gli Stati Uniti e il Canada.

Le condizioni

La Commissione Ue, dunque, ha imposto delle condizioni all’alleanza, proprio a garanzia di una competizione corretta nel settore aereo.

In sostanza, Ita e Lufthansa cedono una serie di voli tra Milano Linate e Roma Fiumicino a 3 competitori: easyJet, Air France e Iag (British, Iberia). Questo, lungo tutte le direttrici contestate.

In particolare la low cost britannica easyJet ottiene 30 slot, i diritti di decollo e atterraggio, a Linate; Iag (che unisce British e Iberia) altri 8; infine i francesi gli ultimi quattro.

Tutti questi travasi di volo ottengono adesso il via libera dell’Ue. E con l’ultimo timbro di Margrethe Vestager, commissaria uscente proprio alla Concorrenza, ora la fusione può decollare.

Le tappe future
A gennaio, il nostro ministero dell’Economia e Lufthansa firmeranno il contratto definitivo di compravendita (closing).

A quel punto, i tedeschi inietteranno 325 milioni nel capitale di Ita attraverso un aumento di capitale loro riservato che li porterà al 41% delle azioni.

L’attuale Consiglio di amministrazione di Ita decadrà. Ne subentrerà uno nuovo, a cinque membri.

I patti parasociali
Lo Stato italiano, che conserva la maggioranza delle azioni (per il momento), avrà tre consiglieri su 5. Uno di questi sarà presidente.

Lufthansa avrà invece gli altri 2 consiglieri e, ovviamente, la poltrona di amministratore delegato.

Sono i patti parasociali a consegnare al gruppo germanico il timone del comando in Ita, malgrado abbia in prima battuta soltanto il 41% del capitale.

In prospettiva, Lufthansa potrà acquisire il 100% di Ita, con un investimento complessivo che arriverà a 829 milioni.

Habemus Papam!

Che parto...

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Paolo_61

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A questo punto Easyjet potrà iniziare a mettere in vendita le rotte da Linate o dovrà aspettare il closing dell'operazione?
Bisogna vedere cosa c’è scritto nei remedies. La logica è che gli slot siano ceduti nel momento in cui iniziano i code share sulle rotte interessate
 
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belumosi

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Ita-Lufthansa, cosa cambia con l’arrivo dei tedeschi: voli condivisi, programma fedeltà e lounge

Leonard Berberi
Da gennaio si parte subito con i voli in codeshare per arrivare poi all’ingresso nella joint venture con United Airlines e Air Canada

Che cosa succede ora che l’Unione europea ha dato l’ok alle nozze fra Ita e Lufthansa, sancendo la nascita del più grande gruppo aereo d’Europa? Il «cronoprogramma» dell’operazione che porterà il colosso tedesco a entrare nel vettore tricolore per rilanciarlo grazie alle sinergie del gruppo prevede alcune tappe serrate. A partire dal ministero dell’Economia italiano, fino ad oggi azionista unico di Ita, che dovrà convocare l’assemblea degli azionisti per consentire a Lufthansa l’aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro.

L’arrivo del colosso tedesco
Questo passaggio consentirà due cose. Da un lato di cedere a Lufthansa il 41% dell’aviolinea tricolore e dall’altro lato di allargare il consiglio di amministrazione di Ita dagli attuali 3 membri a 5: i due nuovi che si aggiungono saranno di nomina tedesca. Negli accordi è previsto che il dicastero italiano nomini il presidente, mentre Lufthansa sceglierà l’amministratore delegato (da sempre, in pole, c’è Joerg Eberhart, ex capo delle strategie del colosso e presidente di Air Dolomiti).

Le novità nel 2025
Come ha detto nella call con gli analisti di inizio novembre il ceo del gruppo Lufthansa, Carsten Spohr, l’ingresso tedesco in Ita dovrebbe avvenire nei primi giorni del 2025. Nel primo anno il colosso punta ad arrivare al 20-30% delle sinergie di gruppo con:
- l’introduzione dei codeshare;
- l’ottimizzazione dell’hub (Roma Fiumicino si aggiungerà a Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna e Bruxelles) e della rete di collegamenti;
- l’armonizzazione dell’offerta commerciale e delle vendite;
- l’accesso alle lounge di Lufthansa;
- l’integrazione di «Volare», il programma fedeltà di Ita, in quello del colosso «Miles & More»;
- le efficienze nelle operazioni e nella gestione del cargo;

Cosa succederà nel 2026-2027
Già nel 2025, più probabilmente nel 2026, Lufthansa avrà la possibilità di salire dal 41 al 90% di Ita sborsando, stavolta versandoli nelle casse del Mef, altri 325 milioni di euro. Se Ita dovesse raggiungere alcuni risultati buoni allora scatterebbe per il dicastero anche il riconoscimento di un «earn out» di 100 milioni di euro. In ogni caso nel biennio 2026-2027 Lufthansa punta a portare le sinergie del gruppo in Ita al 70-80%. Come? Così:
- con l’ingresso di Ita in Star Alliance e nelle joint venture di Lufthansa (in particolare A++ che i tedeschi gestiscono con United Airlines e Air Canada sui voli transatlantici);
- con l’ottimizzazione dei contratti di leasing degli aerei e della loro manutenzione;
- con l’armonizzazione dell’infrastruttura tecnologica dell’azienda e del procurement (cioè l’acquisto delle merci, dei servizi e delle materie prime necessarie).

«Entro il 2033»
Entro il 2033, poi, Lufthansa può rilevare dal Mef anche il restante 10% di Ita, spendendo 79 milioni di euro. A questo punto il vettore tricolore — che manterrà la sua identità e la arricchirà con una maggiore valorizzazione del brand «Alitalia» acquistato nel 2021 per 90 milioni di euro — potrà beneficiare di tutte le sinergie possibili. Alle precedenti si aggiungeranno infatti:
- il finanziamento per i piani di sviluppo ed espansione;
- la proprietà centralizzata degli aerei (con relativi vantaggi economici);
- la gestione della flotta nella sua completezza e la manutenzione (Lufthansa ha una società dedicata che si chiama Technik).

 
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aa/vv??

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Up in the air
Sostituire NATALE con ITA o CARROZZONE a piacimento
Non è la prima privatizzazione di AZ questa. 10 anni fa un'altra compagnia rilevò una % anche maggiore di quella che oggi sta rilevando LH (mi pare tu ne sappia qualcosa, no?). Quindi più che i brindisi al giorno zero, io ormai aspetto quelli più reali e auspicabili fatti dopo qualche tempo.