Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


kenyaprince

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thread precedente : https://www.aviazionecivile.it/foru...senta-lofferta-per-quota-di-minoranza.143597/


fonte : repubblica

Ita Airways batte bandiera tedesca. Contratto alla firma: a Lufthansa il 40%: "Compagnia presto in utile"
UN AIRBUS DI ITA A FIUMICINO


UN AIRBUS DI ITA A FIUMICINO
Formalizzata l'intesa dopo quasi 5 mesi di trattativa in esclusiva. Nelle casse del Tesoro oltre 320 milioni. I rapporti tra il socio pubblico e il compratore regolati da un testo separato. Che cosa cambia per utenti e dipendenti
ROMA - Ita Airways si prepara a battere bandiera tedesca. In queste ore, il nostro ministero dell'Economia - finora proprietario della compagnia aerea nazionale al 100 percento - ne cede una quota di minoranza a Lufthansa, attraverso un contratto preliminare di compraventita. L'annuncio domani.
Ad oggi il compratore Lufthansa ne rileverà solo il 40 percento (grazie a un aumento di captale riservato). Ma l'obiettivo è arrivare alla totalità delle azioni entro due anni, come previsto da un meccanismo di opzioni. Sembra escluso che lo Stato italiano possa conservare una quota minimale in prospettiva.
I rapporti tra i due azionisti (Lufthansa al momento ferma al 40 percento e il ministero dell'Economia, al 60) saranno regalati da uno Shareholders’ agreement (Sha). Questi patti parasociali assegnano la gestione operativa di Ita Airways ai tedeschi, anche se soci solo di minoranza.


Il Consiglio di amministrazione di Ita - che sarebbe dovuto decadere già il 30 marzo 2023 con l'approvazione del bilancio annuale per il 2022 - si prepara a uscire di scena. L'ad Fabio Lazzerini lascerà la cloche a un manager di assoluta fiducia del nuovo socio tedesco. Invece il presidente andrà al governo italiano, almeno fino a quando il ministero dell'Economia conserverà la maggioranza delle azioni (il 60%).



Concessioni sulla valutazione
Ora, il contratto di preliminare di compravendita dovrà superare l'esame di tre soggetti istituzionali. La nostra Corte dei conti valuterà la congruità del prezzo che i tedeschi pagano.
A proposito del prezzo, è su questo punto che i tedeschi hanno fatto delle concessioni. Se fino a un mese fa Lufthansa ha provato a comprare il 40% di Ita per 250 milioni, adesso la cifra versata si aggira intorno ai 325 milioni di euro.
Al tavolo del negoziato, il governo e il gruppo tedesco hanno concordato sul percorso che può condurre all'utile la compagnia italiana, nata dalle ceneri di Alitalia. Nessuna promessa miracolista. Lufthansa però vuole lavorare da subito per un ritorno all'utile in tempi ragionevoli.
 

Sciamano

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Per crederci devo vedere di persona personalmente con gli occhi di me medesimo le firme di Giorgetti e di Spohr, possibilmente sulla carlinga di un A220
 
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A345

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Ora più che mai bisogna pensare ad una nuova compagnia di bandiera che sia espressione delle necessita' del paese di essere rappresentata nel mondo. Che la politica rifletta e dia un segnale tangibile.
La politica ha finalmente riflettuto, e ci sta finalmente liberando della compagnia di bandiera.

Le necessità del paese sono ben altre.
 
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B_777

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Il nodo sulle cause civili degli ex Alitalia come è stato risolto? sempre che sia stato risolto...
 

Stefanopv

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Ora più che mai bisogna pensare ad una nuova compagnia di bandiera che sia espressione delle necessita' del paese di essere rappresentata nel mondo. Che la politica rifletta e dia un segnale tangibile.
Per come la vedo io l’Italia come sistema paese non ha bisogno nè di Ita nè di Alitalia.

Secondo me più che di necessità si dovrebbe parlare di opportunità di avere una compagnia che trasporta passeggeri nel mondo attraverso la sua base. Con ovvie ricadute positive di indotto e non solo.

Abbiamo la necessità di avere una compagnia di bandiera? Secondo me no
C’è un mercato che possa in qualche modo essere sfruttato portando passeggeri a volare nel mondo passando da Fiumicino in un’ottica strategica di rete MR-LR? Secondo me si.
 
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venexiano

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Sospetto che non sia stata colta appieno l'ironia riguardo alla necessità di una compagnia di bandiera...

Ad ogni modo, speriamo che proceda tutto nel verso giusto e potrebbe essere davvero la volta buona. Non mi sbilancio oltre per scaramanzia.
 

Viking

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Close to de siti eirport
Aspetta pero', se non ricordo male in passato e' successo che si annullasse la compravendita (forse TIM?)
Stralcio di articolo da Repubblica.it
"
Concessioni sulla valutazione
Ora, il contratto preliminare di compravendita dovrà superare l'esame di tre soggetti istituzionali. La nostra Corte dei conti valuterà la congruità del prezzo che i tedeschi pagano."
 

Paolo_61

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Tutto bello ma io festeggerò solo quando LH passerà al 100%…
Onestamente mi accontento di meno. Bilancio in pareggio e LH al 90%.

PS: LH ha bisogno di ITA, non crediate che sia beneficenza. FRA (e anche MUC) sono al limite del gestibile, meglio "perdere traffico" a favore di una consociata che a favore della concorrenza.
 

leerit

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Ita, domani la firma: Lufthansa al 90% entro il 2025. Meno Malpensa e più Linate
A giorni l’ultima iniezione di cassa da parte del Tesoro. Focus su Linate, riti
di Giorgio Pogliotti


È attesa per domani la firma dell’accordo su Ita Airways tra Mef e Lufthansa, che prevede tre fasi distinte. La prima regola il transition period, con un investimento di 320 milioni del gruppo tedesco per l’acquisizione fino al 40% dell’ex compagnia di bandiera attraverso un aumento di capitale riservato. Per l’esborso, tuttavia, si attende il closing dell’operazione - la seconda fase - che avverrà dopo il via libera dell’Antitrust europeo, presumibilmente in autunno. La terza è il shareholder agreement, perché dopo il breakeven (atteso a fine 2025) Lufthansa potrà acquisire il resto della compagnia per un importo stimato in circa 500 milioni per il 50% di Ita, lasciando al Tesoro il restante 10 per cento.

L’ultimo pieno del Tesoro
Queste le indiscrezioni che trapelano dal tavolo negoziale. Prima del closing, però, con un’iniezione di 250 milioni il Tesoro provvederà a rimpinguare la cassa di Ita Airways che nel primo trimestre ammontava a 402 milioni, con l’ultima tranche degli 1,35 miliardi che hanno avuto l’autorizzazione della commissione europea. Dopo la firma che è data come imminente da parte del governo (la trattativa in esclusiva è scaduta lo scorso 12 maggio) verrà convocata l’assemblea totalitaria per la nomina del nuovo Cda (l’attuale opera in regime di prorogatio): già nel transition period il governo sembra intenzionato a far entrare un rappresentante del gruppo tedesco nel Cda, Joerg Eberhart (head of strategy di Lufthansa Group). È in uscita Gabriella Alemanno (designata dal governo alla Consob) che dovrà essere sostituita da un’altra donna. Poi, dopo il closing lo stesso Eberhart sembra destinato a occupare il posto di Ad in un nuovo Cda a cinque (a quel punto saranno due i rappresentanti di Lufthansa).



In questo scenario sono due i punti su cui da mercoledì scorso sono impegnati i legali del Mef e di Lufthansa: le 1.147 cause promosse da lavoratori ex Alitalia, che chiedono di essere assunti da Ita e la continuità tra i due vettori. Il governo italiano ostenta sicurezza, chi segue il dossier fa notare che finora circa la metà di cause è stata respinta, che sulla continuità si è già pronunciata l’Ue: l’ipotesi sul tavolo è che le potenziali cause fino a 30 milioni sono assorbibili per le transazioni, se si andasse oltre questa cifra - ipotesi considerata remota - Lufthansa ha chiesto di poter esercitare il diritto di recesso.


I conti del trimestre

Ai manager tedeschi sono stati presentati i conti del primo trimestre della compagnia presieduta da Antonino Turicchi, con Fabio Lazzerini ad: la cassa come detto a fine marzo ammontava a 402 milioni (+18% rispetto al budget) al netto dell’anticipo di 30 milioni spesi per i nuovi aerei. L’operating cash flow è negativo per 22milioni (in miglioramento di 62 rispetto al budget), e la gestione operativa senza l’acquisto degli aerei sarebbe stata positiva per 8 milioni. L’Ebitda resta negativo per 151 milioni (ma ha ridotto del 14% le perdite rispetto al budget), i ricavi passeggeri ammontano a 345 milioni (+1,5% sul budget) – risultato poi consolidato ad aprile, archiviato con ricavi per 4,7 milioni (+4% rispetto a budget), nonostante Delta dalla fine dell’inverno abbia tolto i codici di vendita sul ricco mercato Usa (nel 2022 valeva il 52% dei ricavi sulle destinazioni Nord americane), i ricavi totali si attestano a 398 milioni (in flessione di 3 milioni rispetto alle previsioni di budget per una frenata del Cargo). Per i ricavi passeggeri la previsione della compagnia è di chiudere il semestre 35 milioni sopra il budget (778 milioni). La quota di mercato di Ita a marzo era del 27,1% sul mercato nazionale (+13,3% sul 2022), su internazionale e intercontinentale si attesta al 4,9%. Il load factor che nel primo trimestre era al 73% (2 punti percentuali sopra il budget) ad aprile è salito al 76,7%. La tariffa media è +2,1% del budget.


Il piano industriale
Nella flotta Ita sei aerei di nuova generazione sono già operativi, a fine anno ne arriveranno altri 23, e la flotta sarà composta da 93 aerei per arrivare alla fine del piano industriale a quota 101.




Nel network un ruolo importante è affidato all’aeroporto di Fiumicino, ponte per il Nord Africa e il Sud America, qui verranno rafforzati i collegamenti per il Nord America e l’Asia attraverso accordi di code sharing con Lufthansa. È prevista una graduale uscita da Malpensa - dove resterà Swiss -, dalla stagione estiva 2024 verrà trasferito anche il volo Milano-New York di Ita a Linate, aeroporto destinato al feederaggio per gli scali di Fiumicino e Francoforte.


 
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