Il Catullo (VRN) fuori dalle rotte che contano


kenyaprince

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Paolo Borchia: “Romeo” della Save è già fallito, il Catullo è fuori dalle rotte che contano
“Iniziano i lavoro all’aerostazione, ma il traffico non decolla: così, il progetto Romeo rischia di diventare una cattedrale nel deserto”. Paolo Borchia – europarlamentare della Lega e membro della commissione Trasporti dell’Eurocamera – riaccende il dibattito sui problemi irrisolti del Catullo: “Sviluppo aereo significa incrementare le rotte; gli annunci degli ultimi giorni dimostrano chiaramente, se mai ce ne fosse stato bisogno, che lo scalo di Venezia è il primo concorrente di Verona: invece di aprire una base Ryanair sul Catullo per drenare traffico a Bergamo – che attrae passeggeri dal bacino del Catullo – è stato deciso di puntare sul Marco Polo, presupposto per un polo forte nell’est della regione. Venezia crescerà ulteriormente, a Verona resteranno le briciole: Ryanair apre nuove rotte (base a Venezia con 20, a Treviso con 48) mentre sul Catullo annuncia solo 3 nuove destinazioni. Numeri che si commentano da soli”.
“Chi si occupa di promuovere Verona e il suo territorio in Save? Quali sono stati i risultati della recente World Routes, svoltasi a Milano? Se il Catullo vuole essere preso in considerazione dalle compagnie più importanti, serve una base solida di 5-6 milioni di passeggeri annui, mentre Marchi ha sbandierato come un successo i 3,6 del 2019. Evidentemente – conclude Borchia – non parliamo la stessa lingua e non abbiamo i medesimi obiettivi. Ritengo che la prossima amministrazione del Comune di Verona dovrebbe creare le condizioni politiche per trovare un partner industriale diverso”.

 

ermide

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Veneto.
Per un personaggio che é nella maggioranza assoluta che governa Verona da almeno trent'anni, queste considerazioni dovrebbero essere precedute dalle dimissioni da ogni incarico.
Per negligenza delle attuali classi amministrative, Verona che per la sua posizione, poteva certamente diventare un polo di attrazione anche di traffico aereo, come di molte altre attività, ha dovuto limitarsi a vedere il balcone di Giulietta e le sagre paesane in piazza dei Signori.
Ormai non c'è più nulla da fare, Bologna, Bergamo, Traviso hanno drenato tutto quello che c'era da drenare e come dice qualcuno ,Verona è divenuto un aeroporto sussidiario e senza futuro.
Ci si meraviglia che il progetto Romeo rischi di diventare una cattedrale nel deserto.
Non è forse proprio il progetto Romeo tanto decantato, la prova provata che Verona ha perso la corsa per avere un aeroporto vero?
Non è questo progetto, una mano di bianco a quanto già esiste e nulla di più?
Non è rinnovando le facciate, di un impianto posizionato nell'angolo più angusto del sedime, che si preparano gli aeroporti del futuro.
Per questo le parole dell'eurodeputato mi sembrano una solenne presa in guro di tutti i cittadini di Verona Brescia Trento e Mantova, in passato tassatisi per costruire questo aeroporto, reso inutile da amministratori pubblici inetti.
 
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lin_ra

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Per un personaggio che é nella maggioranza assoluta che governa Verona da almeno trent'anni, queste considerazioni dovrebbero essere precedute dalle dimissioni da ogni incarico.
Per negligenza delle attuali classi amministrative, Verona che per la sua posizione, poteva certamente diventare un polo di attrazione anche di traffico aereo, come di molte altre attività, ha dovuto limitarsi a vedere il balcone di Giulietta e le sagre paesane in piazza dei Signori.
Ormai non c'è più nulla da fare, Bologna, Bergamo, Traviso hanno drenato tutto quello che c'era da drenare e come dice qualcuno ,Verona è divenuto un aeroporto sussidiario e senza futuro.
Ci si meraviglia che il progetto Romeo rischi di diventare una cattedrale nel deserto.
Non è forse proprio il progetto Romeo tanto decantato, la prova provata che Verona ha perso la corsa per avere un aeroporto vero?
Non è questo progetto, una mano di bianco a quanto già esiste e nulla di più?
Non è rinnovando le facciate, di un impianto posizionato nell'angolo più angusto del sedime, che si preparano gli aeroporti del futuro.
Per questo le parole dell'eurodeputato mi sembrano una solenne presa in guro di tutti i cittadini di Verona Brescia Trento e Mantova, in passato tassatisi per costruire questo aeroporto, reso inutile da amministratori pubblici inetti.
Il problema è stato voler fare di Verona un aeroporto “principale”. Hai Venezia e Bergamo rispettivamente a 1h20, Milano a 2 ore, Bologna a 1h40. Il problema è che tutti vedono il loro orticello e mai una visione armonica di insieme (vedi il progetto per il megasuperiper hub di Brescia).
Verona è una città con 200mila abitanti, non ha di certo la fama di città come Firenze, Roma, Venezia ecc. Si, ha il lago di Garda vicino…
Ma poi il paragone Venezia vs Verona… ma di cosa stiamo parlando … ovvio che Venezia vince a mani basse su Verona, sia per il flusso turistico, sia per la catchment area.
 

ermide

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L'aeroporto è una infrastruttura del territorio e come tutte le infrastrutture, il suo ruolo è direttamente connesso con il ruolo delle territorio in cui è situata.
Ancora adesso, nonostante decenni di tranquillanti innaffiati da amministratori di corta veduta, Verona è una città con 250.000 abitanti la notte e 400.000 durante la giornata. E' quindi una citta snodo per molte attività economiche, luogo di incontro di operatori commerciali ancor prima che di città per turisti.
Ancora negli anni 90 del secolo scorso, il segmento più numeroso dei pernottamenti alberghieri in città era dato dalla clientela d'affari.
Un dato economico fra i tanti, a Verona , in quel tempo commercializzata una percentuale importante dei prodotti ortofrutticoli europei, anche se naturalmente, la maggior parte neppure passava per il territorio veronese. Ancor oggi a Verona ha sede uno dei più grandi interporti, che convoglia una quota considerevole delle merci da e per il porto di Amburgo.
La scelta della politica di questui ultimi decenni è stata quella di cercare in tutti i modi di limitare ed ostacolare questa prospettiva di sviluppo, per ottenerne una tranquilla città di provincia, pronta a votare l'imbonitore di turno.
Non deve far scalpore che da scelte del genere nasca l'idea di ammodernare l'aeroporto attraverso in pomposo progetto Romeo, che si riduce, detta in parole povere, al collegamento tra l'area partenze e l'area arrivi mediante l'ampliamento dell'area commerciale.
In futuro il Catullo, come pronosticato e desiderato dagli amministratori locali, é quello di un piccolo aeroporto a servizio dei turisti del lago di Garda e delle montagne trentine.
Quindi .... mal che si vuol non duol.
Questo era il senso del mio precedente intervento.
 

ermide

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anche padova ha interporto, località turistiche, strutture commerciali, poli logistici ma non si puo' pretendere di avere un aeroporto internazionale ogni 100km...
[/QUOTE

Non ho mai detto che Verona deve avere un grande aeroporto, mi sembra di aver detto il contrario. Quanto assimilare Padova e Verona, se mi permetti, vuol dire non conoscere la geografia, la storia e neppure l'economia.
 

flapane

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Forse si sarebbe potuto avere il ruolo di Treviso, se Treviso non ci fosse stato. Non capisco cosa si voglia di più, date le dimensioni e la geografia in gioco... Air Dolomiti per i due hub tedeschi c'è (principale mercato di riferimento per i laghi, visto che gli austriaci arrivano in auto), la connettività nazionale anche, così come i charter invernali ed i voli LC per Londra. Perché dobbiamo a forza vedere complotti?

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Forse si sarebbe potuto avere il ruolo di Treviso, se Treviso non ci fosse stato. Non capisco cosa si voglia di più, date le dimensioni e la geografia in gioco... Air Dolomiti per i due hub tedeschi c'è (principale mercato di riferimento per i laghi, visto che gli austriaci arrivano in auto), la connettività nazionale anche, così come i charter invernali ed i voli LC per Londra. Perché dobbiamo a forza vedere complotti?

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Eh eh forse non serve neppure Treviso !!!🤣🤣
 

ilverococco

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E' giusto, infatti le prossime olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, avranno la cerimonia di apertura e di chiusura a Forlì
Commento fuori luogo, per tacer del fatto che dubito il Catullo possa essere l’aeroporto chiave per la buona riuscita delle olimpiadi avendo in zona mxp, lin, bgy e vce. Dai va lá un po’ di sano realismo su…
 
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Commento fuori luogo, per tacer del fatto che dubito il Catullo possa essere l’aeroporto chiave per la buona riuscita delle olimpiadi avendo in zona mxp, lin, bgy e vce. Dai va lá un po’ di sano realismo su…
Hai l'abitudine di far dire agli altri quello che non dicono. Non ho mai scritto che il Catullo sarà l'aeroporto chiave per la buona riuscita delle olimpiadi. Ho solo fatto presente la differenza in termini esclusivamente geografici tra Verona e Forlì.
 

indaco1

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.
Verona, anche piu' di Forlì, e' circondato da aeroporti piu' attrattivi ottimamente collegati su gomma e su ferro.

Poteva provare a fare come BGY, ma non ha Milano a 30 minuti. BGY ha la catchment area a 90 minuti piu' popolosa d'Italia se ricordo bene, anche piu' di LIN, FCO e MXP.

Insomma non e' facile trovare una nicchia.

Scusate le inutili ovvieta'.
 
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ilverococco

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Hai l'abitudine di far dire agli altri quello che non dicono. Non ho mai scritto che il Catullo sarà l'aeroporto chiave per la buona riuscita delle olimpiadi. Ho solo fatto presente la differenza in termini esclusivamente geografici tra Verona e Forlì.
Curioso come come tu conosca le mie abitudini visto che non ricordo di aver mai mangiato pasta e fagioli con te.
Detto ció probabilmente non hai capito il mio commento il quale era relativo al fatto che leggo in questo thread argomentazioni a sostegno dell’esistenza del catullo molto simili a quelle a sostegno di Forlí.
A mio modo di vedere sono entrambi schiacciati da aeroporti piú grandi e funzionali che limitano di molto il loro potenziale. Sempre a mio parere non ha senso spendere soldi in aeroportucoli ogni 50 km. Se questo cozza contro il tuo campanilismo mi spiace ma allo stesso tempo non cambia di una virgola il mio pensiero
 
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ermide

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Curioso come come tu conosca le mie abitudini visto che non ricordo di aver mai mangiato pasta e fagioli con te.
Detto ció probabilmente non hai capito il mio commento il quale era relativo al fatto che leggo in questo thread argomentazioni a sostegno dell’esistenza del catullo molto simili a quelle a sostegno di Forlí.
A mio modo di vedere sono entrambi schiacciati da aeroporti piú grandi e funzionali che limitano di molto il loro potenziale. Sempre a mio parere non ha senso spendere soldi in aeroportucoli ogni 50 km. Se questo cozza contro il tuo campanilismo mi spiace ma allo stesso tempo non cambia di una virgola il mio pensiero
Vorrei che chiudessimo questa serie di reciproche incomprensioni chiarendo il mio pensiero:
il primo post riporta le lamentele di un politico sul fatto che i lavori al Catullo saranno una cattedrale nel deserto.
il secondo intervento dice che il Catullo non sarà mai un grande aeroporto.
Io intervengo per dire che non c'è problema, non si tratta di una cattedrale ma unicamente la sostituzione di una baracca di plastica con una di muratura.
mi si risponde, non so per quali ragioni, che il Catullo serve solo i lago di Garda.
Intervengo per dire che si viaggia in aereo anche per affari non solo per turismo.
Mi si risponde che anche i padovani viaggiano per affari e che devo mettermela via che il Catullo divenga un grande aeroporto
Rispondo che non è mai stata mia intenzione pensare ad un grande Catullo, ma parlare della pochezza dei lavori in corso
Mi si tira fuori Forlì, che è una bellissima città ma ha caratteristiche del tutto diverse da Verona.
Per due volte mi si accusa di volere un grande aeroporto, cosa che non ho mai detto e mi si deride perché ho stigmatizzato la volontà di farmi dire quello che non ho mai detto.
Restiamo buoni amici e pensiamo ad altro .... comunque al Catullo non costruiscono una cattedrale nel deserto, ma sostituiscono un tendone con una baracca.
 
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Verona ha una posizione strategica che interseca brennero e a4 con lago di garda e una miriade di realtà turistiche degne di nota, se non esistesse Venezia molto probabilmente sarebbe per diritto la location migliore per un internazionale. Si deve però entrare nell'ottica che se il polo non puo' essere di altissimo livello è inutile imbarcarsi in un surrogato che faticherà sempre a ritagliarsi uno spazio.
 

lin_ra

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se non esistesse Venezia molto probabilmente sarebbe per diritto la location migliore per un internazionale.
Ti rispondo citando il proverbio:

"se mia nonna avesse le ruote sarebbe una bicicletta" o alla Gino D'Acampo "if my grandmother had wheels she would have been a bike"


Quando tutti metterete via il "questa città ha più di X" allora la discussione può continuare in maniera proficua. Ma se mi tocca leggere queste cose mi sanguinano gli occhi.


Per essere molto diretto e chiaro, Verona non sarà mai Venezia, Milano, Bologna, Firenze ecc ecc. Si ok ha l'interporto (ma intanto DHL/UPS/FEDEX hanno HUB altrove), si ok ha il Lago di Garda (ma intanto i turisti arrivano a VCE, TSF e BGY), si ok ci sono gli uomini di affari (ma i poli di Aviazione Generale sono certo altri). Quindi smettiamola di nasconderci dietro a campanilismi vari. E prima che mi citiate le numerose aziende veronesi degne di nota, le conosco, ho solo semplificato in maniera basilare il concetto.

Ricordo che BGY e TSF come città non sono per nulla famose ai turisti, non hanno interporti, non hanno frotte di businessmen che girano come se fossero a Manhattan, non hanno laghi monti mari balconi e arene, ma intanto hanno degli aeroporti che funzionano e che hanno traffico. Questo per fare capire che cosa una città ha conta relativamente, conta la posizione e la catchment area. That's it.

Su una cosa ti do ragione "Si deve però entrare nell'ottica che se il polo non puo' essere di altissimo livello è inutile imbarcarsi in un surrogato che faticherà sempre a ritagliarsi uno spazio."
 
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