Quoto, sarebbe davvero interessante.Effettivamente chi ci può spiegare cosa sia successo? piloti in ascolto?
Non e' cosi, il tailstrike non e' conseguenza del go- around e' il contrario , hanno riattaccato per che' hanno toccato la coda.Premetto: sono un pilota, ma di aerei più piccoli (e più sexy) del B737-900.
La causa mi sembra il tentativo del pilota di eseguire un go-around con la velocità totalmente insufficiente.
Dopo il primo "atterraggio" l'aereo perde un po' di velocità "galeggiando" pochi metri per "atterrare" di nuovo, quando il pilota tira la cloche per il go-around.
L'aereo tocca la pista con la coda - la velocità non è sufficiente per alzarlo di nuovo in volo.
Stacca finalmente quando il pilota da piena manetta - i motori raggiungono la piena potenza quando l'aereo è già in aria.
Ovviamente poi esistono aerei più "predisposti" al tail strike: il -900 è una versione molto allungata del -700, e perciò riesce a toccare con la coda per terra molto prima del suo fratello minore - a questo serve anche lo "slittino" sotto la coda.
Mi pare un po' difficile fare un tail strike con l'A318, si riesce più facilmente con l'A340-600
Questa è la mia misera spiegazione, attendo qualche pilota di linea che mi corregga!
Crocca con rimbalzo e successiva riattaccata come da manuale.Effettivamente chi ci può spiegare cosa sia successo? piloti in ascolto?
domande (probabilmente non molto acute) a proposito della riattaccata a bassa quota: martedì 26 pomeriggio (intorno alle 14.25) ero a ciampino e stavo guardando gli atterraggi dall'area imbarchi, che avvenivano da sud causa forte vento (a naso stimo un 35-40 nodi) credo da nord (sempre a naso, per l'aria molto fredda e secca), quando un 320 wizz in avvicinamento ha fatto due correzioni brusche di assetto sull'asse trasversale e poi ha toccato sul solo carrello di destra, ha rimbalzato, ha "galleggiato" qualche secondo e quindi ritoccato con il carrello destro per poi riattaccare. Dopo una decina di minuti ha svolto la manovra di atterraggio senza particolari problemi, a parte le correzioni di assetto trasversale evidenti per l'intensità del vento.Come già scritto, un atterraggio sbagliato è tutta un'altra cosa. Qui hanno valutato che non fosse sicuro tenere l'aeroplano per terra (arrivati un po' lunghi, o veloci, o entrambe le cose chissà) e hanno ripreso quota; qualche giorno fa sono atterrato un po' pesante e ho rimbalzato un po', ma la pista era sufficientemente lunga da permettermi di aspettare di riappoggiare il carrello principale a terra e fermarmi negli spazi previsti, tenendo a mente quello che ha postato Bombatutto: mi è costato però una birra per il Primo Ufficiale, che ha smesso di sogghignare solo in albergo!
La riattaccata così bassa non l'ho mai fatta, ma penso che sia una manovra da "apnea" perché i margini sono veramente ridotti, e siccome non si è letto da nessuna parte che questi hanno avuto problemi dopo vuol dire che hanno preso un'ottima decisione.
Non so se la riattaccata a seguito di una toccata sia frequente: nel mio piccolo, in 25 anni di volo, non è mai capitata. La "manovra ai limiti" è una cosa che si tende ad evitare, perché vuol dire che si è già un po' fuori dal limite... In atterraggio ci sono due tecniche per atterrare con il vento al traverso: una è quella degli Aeroplani Veri, cioè a 100, 200 metri dalla toccata si inclina l'ala verso la direzione di arrivo del vento e si dà timone contrario finchè l'aereo non vola allineato con la pista. Questo fa sì che si tocchi prima con una gamba del carrello e poi con l'altra; la tecnica degli airbus invece è di arrivare con le ali dritte e il muso rivolto verso il vento, per poi dare una "spedalata" a pochi piedi dalla pista per allinearsi. Se si valuta che, a causa di raffiche o di turbolenza a bassa quota (windshear) non sia sicuro continuare, basta dare tutto motore e rifare un altro atterraggio.domande (probabilmente non molto acute) a proposito della riattaccata a bassa quota: martedì 26 pomeriggio (intorno alle 14.25) ero a ciampino e stavo guardando gli atterraggi dall'area imbarchi, che avvenivano da sud causa forte vento (a naso stimo un 35-40 nodi) credo da nord (sempre a naso, per l'aria molto fredda e secca), quando un 320 wizz in avvicinamento ha fatto due correzioni brusche di assetto sull'asse trasversale e poi ha toccato sul solo carrello di destra, ha rimbalzato, ha "galleggiato" qualche secondo e quindi ritoccato con il carrello destro per poi riattaccare. Dopo una decina di minuti ha svolto la manovra di atterraggio senza particolari problemi, a parte le correzioni di assetto trasversale evidenti per l'intensità del vento.
a vedere la prima manovra, ovviamente, mi sono un po', come dire, impressionato.
vengo alla domanda: si è trattato di un evento che capita di frequente? è stata una manovra ai limiti (per intensità del vento e per la riattaccata fuori assetto)?
i limiti in atterraggio per il vento sono gli stessi per il decollo? il mio volo è decollato una ventina di minuti dopo, era quasi vuoto ed ha staccato prestissimo e i primi dieci secondi ha ballato come rare volte mi è capitato.
grazie per le risposte
Non sono d'accordo, la decisione di go-around e la conseguenza di un missed approach o un aterraggio troppo "lungo", come sembra essere questo... Riataccare dopo aver fatto un tail strike è secondo me totalmente inutile - è più sicuro fermarsi subito se si ha la coda daneggiata.Non e' cosi, il tailstrike non e' conseguenza del go- around e' il contrario , hanno riattaccato per che' hanno toccato la coda.
Se guardi l' ala dopo il primo " tocco" escono gli spoilers che sono inibiti durante il go- around , quindi la decisione di riattaccare e' stata presa dopo...Non sono d'accordo, la decisione di go-around e la conseguenza di un missed approach o un aterraggio troppo "lungo", come sembra essere questo... Riataccare dopo aver fatto un tail strike è secondo me totalmente inutile - è più sicuro fermarsi subito se si ha la coda daneggiata.
Concordo con tutti, sembra che il tailstrike sul video non c'è assolutamente![]()