Idrovolanti dal porto di Brindisi a quelli di Pula, Corfù, Bar e Valona.


francesco1974

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4 Dicembre 2005
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TORINO.
Minervini: “In estate test per idrovolanti da Brindisi a porti Adriatico”

Idrovolanti dal porto di Brindisi a quelli di Pula (Croazia), Corfù (Grecia), Bar (Montenegro) e Valona (Albania). I voli sperimentali partiranno in estate, dopo che si sarà arrivati all’armonizzazione delle legislazioni tra i paesi dell’Adriatico coinvolti. Poi il servizio sarà messo sul mercato per verificare la presenza di operatori interessati a collegare i porti dell’adriatico in mezzora di volo, contro l’attuale notte di navigazione necessaria con i traghetti. “È una sperimentazione assoluta per le nostre latitudini che guarda a forme di connessione che abbattono le distanze e rendono accessibili le città preparando l’Europa che verrà”, ha spiegato alla stampa questa mattina l’assessore alla mobilità Guglielmo Minervini durante l’incontro dell’Adriseaplanes Steering Committee, organo decisionale di tutti i partner coinvolti.

Il progetto Seaplanes, finanziato nell’ambito del programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera Cbc Ipa Adriatico, si compone di un partenariato costituito da Regione Puglia, Autorità portuale di Brindisi, provincia di Teramo, Enac, Ministero dei trasporti del Montenegro, Porto di Pula, Prefettura di Corfù, porto di Bar e porto di Valona.

“Siamo in una fase avanzata – ha spiegato Minervini – l’idrovolante è un mezzo che ha un basso impatto e richiede un’infrastrutturazione leggera, i cui costi sono coperti dal progetto. L’obiettivo delle attività di test è quello di aprire una nuova forma di collegamento in un canale d’acqua, l’Adriatico, che per anni è stato attraversato da un muro immateriale che ha dilatato in modo innaturale le distanze fra le sue sponde. Cucire questo corridoio significa mettere in connessione non solo le culture ma soprattutto le economie fra la Puglia e un pezzo del mondo balcanico che è pronto a dialogare con l’Europa”.

L’operatività sul mare rimane di competenza dell’autorità portuale e della Capitaneria di Porto di Brindisi, che sta seguendo l’iter dei lavori ai fini del rilascio delle connesse autorizzazioni previste dalle normative. Quando è in volo l’idrovolante ricade nella disciplina dell’Enac.

Dopo gli studi di fattibilità una parte del budget sarà destinata al noleggio di un idrovolante da 19 passeggeri, alla realizzazione di piattaforme, a un sistema radio, alla istallazione di boe e a un sistema comune di prenotazione on line. Saranno realizzati, inoltre, piccoli interventi infrastrutturali nei porti delle città coinvolte (pontoni galleggianti, canali di atterraggio, stazione), elementi questi tutti compatibili e integrati, in piena sicurezza col traffico portuale.

fonte : http://www.ilnautilus.it/news/2012-...ovolanti-da-brindisi-a-porti-adriatico_12669/
 
Non so bene perché, ma a leggere la fila di enti pubblici coinvolti mi è venuto un acuto prurito alla punta della dita (e il mio F24 ha iniziato a sudare freddo :D)
 
Non xe basta la expreienza della greca Seaair che chiude i battenti prima di aprirle dai stessi porti piu o meno.

Auguri cmq
 
Puoi dividere gli italiani in due categorie.
Quelli che sanno che Pola ha cambiato nome 70 anni fa dopo secoli di gentilezza veneziana....e quelli che non lo sanno!!!
Se capita di incontrare i secondi....in genere, con mooolto garbo, sfanculo!!!!
 
Puoi dividere gli italiani in due categorie.
Quelli che sanno che Pola ha cambiato nome 70 anni fa dopo secoli di gentilezza veneziana....e quelli che non lo sanno!!!
Se capita di incontrare i secondi....in genere, con mooolto garbo, sfanculo!!!!

Scusa Paxromana, non l'ho capita, me la spieghi più semplicemente?
 
Minervini: “In estate test per idrovolanti da Brindisi a porti Adriatico”

Idrovolanti dal porto di Brindisi a quelli di Pula (Croazia), Corfù (Grecia), Bar (Montenegro) e Valona (Albania). I voli sperimentali partiranno in estate, dopo che si sarà arrivati all’armonizzazione delle legislazioni tra i paesi dell’Adriatico coinvolti. Poi il servizio sarà messo sul mercato per verificare la presenza di operatori interessati a collegare i porti dell’adriatico in mezzora di volo, contro l’attuale notte di navigazione necessaria con i traghetti. “È una sperimentazione assoluta per le nostre latitudini che guarda a forme di connessione che abbattono le distanze e rendono accessibili le città preparando l’Europa che verrà”, ha spiegato alla stampa questa mattina l’assessore alla mobilità Guglielmo Minervini durante l’incontro dell’Adriseaplanes Steering Committee, organo decisionale di tutti i partner coinvolti.

Il progetto Seaplanes, finanziato nell’ambito del programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera Cbc Ipa Adriatico, si compone di un partenariato costituito da Regione Puglia, Autorità portuale di Brindisi, provincia di Teramo, Enac, Ministero dei trasporti del Montenegro, Porto di Pula, Prefettura di Corfù, porto di Bar e porto di Valona.

“Siamo in una fase avanzata – ha spiegato Minervini – l’idrovolante è un mezzo che ha un basso impatto e richiede un’infrastrutturazione leggera, i cui costi sono coperti dal progetto. L’obiettivo delle attività di test è quello di aprire una nuova forma di collegamento in un canale d’acqua, l’Adriatico, che per anni è stato attraversato da un muro immateriale che ha dilatato in modo innaturale le distanze fra le sue sponde. Cucire questo corridoio significa mettere in connessione non solo le culture ma soprattutto le economie fra la Puglia e un pezzo del mondo balcanico che è pronto a dialogare con l’Europa”.

L’operatività sul mare rimane di competenza dell’autorità portuale e della Capitaneria di Porto di Brindisi, che sta seguendo l’iter dei lavori ai fini del rilascio delle connesse autorizzazioni previste dalle normative. Quando è in volo l’idrovolante ricade nella disciplina dell’Enac.

Dopo gli studi di fattibilità una parte del budget sarà destinata al noleggio di un idrovolante da 19 passeggeri, alla realizzazione di piattaforme, a un sistema radio, alla istallazione di boe e a un sistema comune di prenotazione on line. Saranno realizzati, inoltre, piccoli interventi infrastrutturali nei porti delle città coinvolte (pontoni galleggianti, canali di atterraggio, stazione), elementi questi tutti compatibili e integrati, in piena sicurezza col traffico portuale.

fonte : http://www.ilnautilus.it/news/2012-...ovolanti-da-brindisi-a-porti-adriatico_12669/

Scusate, in che mese e' la fiera delle caxxate ?
 
Puoi dividere gli italiani in due categorie.
Quelli che sanno che Pola ha cambiato nome 70 anni fa dopo secoli di gentilezza veneziana....e quelli che non lo sanno!!!
Se capita di incontrare i secondi....in genere, con mooolto garbo, sfanculo!!!!

Scusa Paxromana, non l'ho capita, me la spieghi più semplicemente?

In effetti, non l'ho capita neanche io: da quel che so, si chiamava Pola quando era Italiana, ed ora e' Pula da quando e' in Croazia... cosa c'e' di strano? Certo l'articolo la chiama Pula (con il nome croato), mentre per altre localita' come Corfu usa il nome italiano ed internazionale (e non il greco Kerkira), ma dov'e' il punto, Paxromana?
 
Non so bene perché, ma a leggere la fila di enti pubblici coinvolti mi è venuto un acuto prurito alla punta della dita (e il mio F24 ha iniziato a sudare freddo :D)

Guarda, ho pensato lo stesso... tra l'altro salta agli occhi la presenza della Provincia di Teramo nella cordata che promuove l'iniziativa, mentre gli unici altri partner Italiani sono Regione Puglia ed Autorita' Portuale di Brindisi.... che fanno Reg Puglia finanzia idrovolanti che imbarcano abitanti della provincia di Teramo portati al porto di Brindisi per partire???? Sembra davvero un gruppo inusuale... ;)
 
Capirei una tratta Brindisi-Corfù e Brindisi- Valona (anche se il target di quest'ultima credo che sia più da traghetto, visto che spesso è gente che torna a casa portandosi un sacco di bagaglio), ma onestamente un Brindisi-Pola è una bella tirata, nonché non so proprio quanto traffico potrebbe generare una rotta del genere. Mi sembra, come spesso capita, fantaviazione...