Crisi in Ucraina


DusCgn

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Aeroflot in rosso, le sanzioni frenano la domanda
LINEE AEREE
08-09-2014


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Aeroflot - codaIl gruppo Aeroflot sconta gli effetti della crisi Ucraina, e per la prima volta dal 2008 chiude la prima metà dell’esercizio in rosso: risultato negativo per 1.905 milioni di rubli, oltre 39 milioni di euro, contro 45 milioni di attivo nello stesso periodo l’anno scorso. Pesano sul bilancio spese straordinarie per oltre 2 miliardi di rubli, dei quali 1,8 miliardi dovuti al default di due tour operator clienti.

Al netto delle spese non ricorrenti il risultato operativo sarebbe stato positivo per 713 milioni di rubli, ma rimane inferiore dell’86% al dato del 2013.

I ricavi sono cresciuti del 9% fino a 12,1 miliardi di rubli, dei quali oltre 10 grazie al cambio, con la forte svalutazione del rublo che ha di fatto mascherato la tendenza al ribasso del pricing.

Costi in accelerazione, più dei ricavi
Il vettore ha continuato a crescere a un ritmo più sostenuto rispetto all’economia russa, con una strategia concentrata sull’aumento delle frequenze (più 5% i posti offerti nel periodo) più che delle rotte. Una scelta che ha sostenuto la crescita dei ricavi unitari, la quale peraltro non è riuscita a tenere il passo con quella dei costi. I profitti operativi sono negativi per 1.384 milioni di rubli, contro l’attivo di 5.181 rubli della prima metà del 2013.

La capofila del gruppo, JSC Aeroflot, annuncia tuttavia profitti netti per 1.835 milioni di rubli, inferiori del 9,8% rispetto alla prima metà del 2013, e profitti operativi per 1.578 milioni, in calo di oltre il 68%. Le controllate assommano perdite nette che sfiorano i 4 miliardi di rubli.

Rinviata l’apertura al mercato
Aeroflot affronta ora la sfida più seria, con la domanda di trasporto aereo compressa dalle sanzioni europee, che hanno rapidamente contribuito anche alla messa a terra di Dobrolet, il vettore low cost del gruppo russo.

Sarebbero anche rinviati i progetti per ridurre la partecipazione statale in Aeroflot al 50% più un’azione, con i potenziali azionisti in attesa degli sviluppi della situazione geopolitica.
www.aeroflot.ru/cms/it/
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AirTree

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Le compagnie aeree della UE, che danni avrebbero con una possibile chiusura? Danni enormi li avrebbe LH, AF, BA, AY e SK,
 

braluca

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24 Ottobre 2010
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Germania
Calo generalizzato di passeggeri, nonostante a Kiev non ci sia alcun problema. Gli hotel invece costano sempre uguale (cioe' decisamente tanto se comparati alle altre nazioni dell'est Europa)
grazie.
che a kiev non ci sia problema sarà ma io me ne starei tranquillo a casa
degli alberghi non sapevo, temo che a breve tutto calerà perché inizieranno i saldi del paese
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Le compagnie aeree della UE, che danni avrebbero con una possibile chiusura? Danni enormi li avrebbe LH, AF, BA, AY e SK,
I danni sarebbero direttamente proporzionali all'aumento delle distanze e a quanto maggiore è il peso del mercato del Far East nel network della compagnia.
Guardando Gooogle maps, direi che i danni più grossi li rischia Finnair.
 

BHA 604

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3 Giugno 2010
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Vienna
grazie.
che a kiev non ci sia problema sarà ma io me ne starei tranquillo a casa
degli alberghi non sapevo, temo che a breve tutto calerà perché inizieranno i saldi del paese
Figurati!
Per darti un'idea io vado domani mattina vado a Kiev per due gg, volo preso ieri sera a 220 euro a/r (più o meno in linea con quanto ho sempre pagato).

A parità di livello gli alberghi sono decisamente più cari che nel resto dell'Europa orientale, mai trovato sotto i 140/150 euro a notte.