Birgi, il Sindaco di Trapani si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto


AZ209

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Birgi, il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto. Pd all'attacco

Il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, ha comunicato, nel corso dell'ultima conferenza dei Sindaci del 24 Marzo per trattare il caso dell'aeroporto di Trapani - Birgi e i finanziamenti da dare a Ryanair, che lui si tira fuori dall'accordo.In sede di ratifica dell'accordo di co-marketing per l'anno 2015, nell'ultima seduta dei sindaci, tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Damiano si è rifiutato di aderire a nome della città di Trapani, giustificando tale gesto attraverso l'ottemperanza rispetto a quanto deliberato in Consiglio comunale. Sulla vicenda interviene il Pd di Trapani:

Il futuro dell’aeroporto è messo in pericolo dal Sindaco di Trapani.
Mentre il PD, attraverso la sua deputazione, riesce, con non poca fatica, a conquistare risorse indispensabili per lo sviluppo del nostro territorio, il Sindaco di Trapani si tira incoscientemente fuori dall’accordo di co-marketing, che, vale la pena ricordare, rappresenta l’atto da cui muove attualmente l’intero comparto turistico locale, e non solo.
In sede di ratifica dell’accordo di co-marketing per l’anno 2015, nell’ultima seduta dei sindaci tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Vito Damiano si è rifiutato di aderire a nome della Città di Trapani, giustificando tale gesto attraverso l’ottemperanza rispetto a quanto deliberato in Consiglio Comunale.
Non è ammissibile accettare che il Primo cittadino giustifichi il suo operato scaricando la responsabilità sul Consiglio Comunale, che in vero ha dimostrato -e all'occorrenza dimostrerà- una evidente sensibilità all'argomento.
Piuttosto, con tale posizione si palesa ulteriormente l’inidoneità delle scelte di un amministratore, ormai permanentemente in contrasto con la volontà popolare, che considerato anche l’atteggiamento poco collaborativo tenuto in sede di sottoscrizione dell’accordo nello scorso anno, appare chiaro non rappresentare l’interesse dei trapanesi.
Infatti, vengono poste nuove e unilaterali condizioni, non condivise da alcuno dei restanti 23 comuni presenti, che qualora non avallate, comporterebbero il recesso unilaterale del Comune di Trapani con minaccia di richiesta di ripetizione delle somme versate nel 2014.
Va da se che se così fosse l’accordo di co-marketing non potrà trovare prosecuzione, destinandosi allo scioglimento, potendo cosi gettare Trapani, e parte della Sicilia Occidentale, in una condizione di danno irreparabile.
Questo atteggiamento, politicamente scriteriato e temerario, mette a serio rischio non solo le aspettative di una intera comunità -tradendo le speranze e gli investimenti venuti da un settore privato sempre più vessato dalla crisi-, ma soprattutto rischia di vanificare quanto di buono è stato fin ora fatto da livelli diversi della politica, permettendo inesorabilmente la perdita di fiducia dei vettori, primo su tutti Ryanair- già messa irresponsabilmente a dura prova dallo stesso Damiano nel 2014- che potrebbe scegliere di non puntare più su Birgi a causa dell’inaffidabilità di governanti come il primo cittadino trapanese.
Il Partito Democratico di Trapani non lascerà nulla di intentato per scongiurare un cosi grave danno a carico della comunità, riunendo nell'immediato la segreteria cittadina, i suoi organismi e rassegnando ampio mandato ai consiglieri di portare tempestivamente la discussione al Consiglio Comunale impedendo così ulteriori strumentalizzazioni dello stesso.
L’aeroporto rappresenta un’universale risorsa che deve essere tutelata ad ogni livello e senza bandiere, ben potendo quanto accaduto risultare la goccia che farà traboccare il vaso della sfiducia.

Francesco Brillante
Segretario PD di Trapani

 

pello

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"L’aeroporto rappresenta un’universale risorsa che deve essere tutelata ad ogni livello e senza bandiere"

questa me la scrivo....
 

AZ209

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Va da se che se così fosse l’accordo di co-marketing non potrà trovare prosecuzione, destinandosi allo scioglimento, potendo cosi gettare Trapani, e parte della Sicilia Occidentale, in una condizione di danno irreparabile.
Cataclisma
 

aledeniz

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Il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, ha comunicato, nel corso dell'ultima conferenza dei Sindaci del 24 Marzo per trattare il caso dell'aeroporto di Trapani - Birgi e i finanziamenti da dare a Ryanair, che lui si tira fuori dall'accordo. In sede di ratifica dell'accordo di co-marketing per l'anno 2015, nell'ultima seduta dei sindaci, tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Damiano si è rifiutato di aderire a nome della città di Trapani, giustificando tale gesto attraverso l'ottemperanza rispetto a quanto deliberato in Consiglio comunale. Sulla vicenda interviene il PD di Trapani:
Il sindaco di Trapani ha sostanzialmente ragione. Aveva espresso più volte quel punto di vista nel corso degli anni passati. Lo hanno convinto a metterci una pezza temporanea la prima volta, magari lo convinceranno pure questa volta, dal punto di vista istituzionale ha ragione, non tocca ai Comuni affrontare investimenti mercatistici (tra l'altro, in cambio di niente, la Regione non ha nemmeno l'onestà di cedere ai Comuni le azioni di Airgest in concambio degli investimenti). Il turismo è materia regionale. Tocca alla Regione Siciliana proporre (o meno) ed implementare (o meno) una politica per il turismo e per i trasporti. Regione Siciliana che è governata guarda caso dallo stesso PD che ha scritto la velina citata.

Tra l'altro, il PD o chiunque governi la Regione Siciliana non è obbligato a continuare ad incentivare il turismo tramite gli accordi comercatistici con un vettore piuttosto che un altro. Gli basterebbe essere chiari ("soldi per Birgi non ce ne sono, preferiamo investirli per fare x, y e z"), ed accettarne le ovvie conseguenze elettorali. Invece hanno la faccia come il bronzo.
 

AZ209

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Accordo Airgest-Ryanair. Damiano pronto a tirarsi indietro

Si apre una nuova frattura nelle vicende che riguardano l’aeroporto di Trapani Birgi e l’accordo di co-marketing siglato tra la società di gestione, l’Airgest, e la Ryanair. Il sindaco di Trapani, Vito Damiano è intenzionato a tirarsi fuori dall’accordo di co-marketing. Un accordo che serve per far restare al Vincenzo Florio la compagnia low cost, e che costa ai Comuni della provincia di Trapani 2,1 milioni di euro e 3 milioni all’Airgest. L’accordo da molti sindaci è stato mal digerito, perchè tutti, in dosi diverse, devono versare delle quote. Quelle più consistenti spettano ai Comuni di Marsala e Trapani, 300 mila euro l’anno a testa. E proprio da Trapani arriva la rottura. Il sindaco Vito Damiano sarebbe pronto a tirarsi indietro, come è emerso nelle scorse settimane. In sede di ratifica dell'accordo di co-marketing per l'anno 2015, nell'ultima seduta dei sindaci, tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Damiano si è rifiutato di aderire a nome della città di Trapani.

L’intenzione sarebbe quella di cambiare le carte in tavola a partita cominciata. Perchè i comuni hanno cominciato a versare le quote dello scorso anno, c’è da raccogliere i soldi per il 2015. La programmazione dei voli da parte della Ryanair è stata garantita grazie a questi contributi, che (lo ripetiamo) hanno un dubbio profilo di legittimità in quanto somigliano molto ad aiuti di stato camuffati da contratti pubblicitari. I voli non sono come quelli degli anni passati, sono diminuiti perchè sono meno i soldi che arrivano nelle casse della compagnia irlandese. La storia è questa da quando è cominciata la fase di purgatorio della Provincia Regionale di Trapani, che era azionista di maggioranza dell’Airgest. Adesso è la Regione a detenere le quote dell’ex Provincia, ma i soldi li devono mettere i comuni. Le quote della regione verranno messe in vendita, e questa sarà un’altra storia.

Nel frattempo Damiano prova il colpaccio. L’intenzione sarebbe quella di presentare una sorta di “ contro accordo di Co-Marketing per la salvaguardia dell'aeroporto di Trapani”, avverte il consigliere comunale del Pd di Trapani, Nino Grignano. Una decisione “oltre che tardiva davvero preoccupante, e rischia di mettere ancora più confusione su una questione particolarmente delicata”.

Il comune di Trapani, così come altre amministrazioni, ha cominciato a versare, in bilancio 2014, le somme per il vecchio accordo. Nel frattempo, dice Grignano, “in maniera tardiva cerca di riscrivere le regole del gioco spiazzando totalmente gli altri Sindaci che hanno già preso le distanze” da Damiano.

Il consigliere del Pd si chiede cosa succederà se queste nuove clausole “di cui davvero poco si conosce, non venissero accettate dagli altri interlocutori? Si interromperà l'accordo dei comuni a salvaguardia del nostro aeroporto? Si chiederanno indietro le somme già versate? Come farà il nostro aeroporto a reggere una tale situazione?”

La questione si inserisce a gamba tesa sulla stessa sopravvivenza dell’aeroporto di Birgi. Ryanair potrebbe dirsi stanca dei capricci dei Comuni, della mancanza di un unico interlocutore per sbrogliare gli accordi. Inoltre c’è la questione delle quote Airgest che la Regione dovrebbe vendere. Nelle scorse settimane si era ipotizzata la vendita ai Comuni, che avrebbero avuto una corsia preferenziale, oltre che cedere le quote ai privati, mettendole sul mercato per fare cassa.


http://www.tp24.it/2015/04/28/trasp...anair-damiano-pronto-a-tirarsi-indietro/90948
 

AZ209

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Ars, maratona per la Finanziaria. Non ci sono i soldi per l'aeroporto di Trapani

Seduta no-stop all’Ars per l’esame della manovra finanziaria che deve essere approvata entro questa sera, quando scadrà l’esercizio provvisorio. Riassunto di quello che è successo finora: approvati 25 dei 102 articoli della legge di stabilità. Via libera a un nuovo prestito da 145 milioni. Sfuma l’assunzione nelle società di raccolta rifiuti dei 180 ex dipendenti del Coinres: proteste in Aula. Sì all’articolo che utilizza i Fondi destinati agli investimenti per coprire il “buco” della Regione.

Nel corso della votazione della manovra, l’Assemblea ha approvato la norma della Legge finanziaria che autorizza la Regione ad accendere un mutuo per 145 milioni di euro. Il voto del primo articolo è stato rinviato, mentre sono stati approvati gli articolo 2, 3, 4 e 5. Approvata anche la norma che riguarda gli accantonamenti tributari e che consente alla Regione di utilizzare 673,548 milioni annui di fondi di sviluppo e coesione. Critico il M5S che con il deputato Giorgio Ciaccio dice: “Abbiamo svenduto un pezzo di futuro”.

L’Assemblea ha approvato, dopo due ore di discussione, l’articolo 10della finanziaria che prevede il finanziamento di 30 milioni di euro per il programma straordinario di interventi sulla viabilità secondaria. Prima del voto è stato soppresso con ampia maggioranza il comma che prevede la soppressione del comma che metteva nelle mani dell’assessore alle Infrastrutture la redazione del Piano degli interventi per le strade siciliane. In altre parole, non sarà l’Assessorato Infrastrutture a gestire i lavori ma direttamente i Liberi consorzi.

L’Ars ha approvato, tra le polemiche, anche l’articolo 12 della Finanziaria sul personale precario, mentre accogliendo un emendamento del M5S, ha soppresso l’articolo 11 della sull’incentivazione delle Unioni di Comuni. La legge di stabilità 1,6 milioni di euro come compartecipazione della Regione ai trasferimenti statali alle Unioni dei comuni per gli esercizi finanziari 2014 e 2015. Dopo la soppressione della norma, però, diversi deputati hanno criticato questa scelta. Salta, inoltre, l’assunzione di 180 dipendenti Coinres nelle società di gestione dei rifiuti. L’articolo 15 è stato bocciato per un solo voto. Esplode subito la protesta in aula. Ma non si può tornare indietro.

La bagarre in aula è scoppiata quando l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, che ha confermato che non ci sono i fondi per gli aeroporti di Comiso e Trapani-Birgi, impegnandosi a trovarli entro luglio. A quel punto alcuni deputati, tra cui Pippo Digiacomo (Pd), Mimmo Turano (Udc) e Giorgio Assenza (Fi), hanno preso la parola, chiedendo al governo di trovare immediatamente le risorse. Servirebbero circa due milioni di euro. L’emendamento per il finanziamento è stato stralciato dalla finanziaria. Su proposta del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, gli uffici valuteranno la possibilità di fare ricorso alla clausola di salvaguardia comunitaria sugli aiuti di Stato.

“Il disavanzo all’inizio era considerevole e noi abbiamo cercato di affrontare tutti i problemi e di dare tutte le soluzioni per evitare macelleria sociale. Si tratta di interventi di allineamento e non interventi lacrime e sangue”. Con queste parole Baccei ha iniziato il suo intervento in aula. L’assessore ha poi citato cinque temi (aeroporti, trasporti su gomma, teatri, contratti di servio e Ipab) per i quali “necessitano circa 15/20 milioni di euro”. E rivolgendosi ai deputati li ha invitati “a evitare di fare le corse perché sono inutili, perché i fondi non ci sono e vanno trovati. Dobbiamo lavorare insieme per tentare di trovare una soluzione entro il prossimo luglio”.

“Non ho alcuna intenzione di tagliare fondi per la cultura – ha proseguito Baccei – . Vorrei solo capire come dare quei soldi per la programmazione, evitando di fare andare i soldi più agli amministrativi che alla programmazione vera e propria. Anche qui non ho nessuna intenzione di fare tagli, ma capire come dare i soldi e a chi”.

“Non c’è nessuna sudditanza nei confronti dello Stato – ha detto inoltre l’assessore – , anzi la situazione per la Regione siciliana è favorevole e abbiamo in atto diverse trattative con Roma per fondi che secondo noi spettano alla Sicilia”

http://www.tp24.it/notizie-inchiest...sono-i-soldi-per-l-aeroporto-di-trapani/91004
 

AZ209

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Trapani, l'accordo di co-marketing per Birgi resta invariato

06 Maggio 2015

Il sindaco Damiano l’ha definita una sottoscrizione inutile e ha rimarcato l’irrigidimento della Camera di commercio che si è opposta ad ogni modifica

TRAPANI. Il sindaco Vito Damiano ha sottoscritto nella riunione di ieri alla Camera di commercio l’accordo di co-marketing per l’aeroporto di Birgi. Damiano, in una lunga nota, ha voluto precisare lo stato dell’arte per lo sviluppo di Birgi e fare chiarezza sulle richieste di modifica che aveva proposto al resto dei sindaci ed alla Camera di Commercio.

Così l’ha definita una sottoscrizione inutile dopo avere rimarcato «l’irrigimento dell’ente camerale che era chiamato in causa direttamente nelle richieste di modifica dell’accordo» che lo stesso Damiano aveva presentato alla coalizione dei sindaci dopo aver ottenuto il via libera del consiglio comunale della sua città. Il sindaco l’ha fatto per mettere a tacere tutte le preoccupazioni che erano emerse in questi mesi e che si erano presto trasformate in accuse alla sua persona, tra le altre quelle di volere mettere a rischio il futuro dell’aeroporto di Birgi, di aver causato il crollo del flusso turistico, la cancellazione di tratte el’imminente abbandono dell’aeroporto da parte della compagnia Ryanair.

http://trapani.gds.it/2015/05/06/trapani-laccordo-di-co-marketing-per-birgi-resta-invariato_351800/
 

AZ209

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Il Sindaco di Trapani Damiano interviene sull'aeroporto di Birgi e Ryanair

In relazione alle notizie relative all’azione di co-marketing che continuano a riportare commenti e considerazioni dei più disparati soggetti, anche non informati o non coinvolti nel complesso processo, che da tempo ormai vanno in un’unica direzione e cioè quella di attribuire falsamente al sottoscritto responsabilità in ordine, alternativamente, a ipotizzate chiusura dell’aeroporto di Birgi, crollo del flusso turistico in Città, cancellazione di tratte, abbandono dell’aeroporto da parte della compagnia Ryanair ed altre similari farneticanti congetture, preciso:
1. l’Amministrazione comunale di Trapani (Giunta comunale) ha deliberato lo scorso anno la partecipazione del Comune di Trapani alla cosiddetta azione di co-marketing, di durata triennale, sulla base di un’intesa condivisa da tutti gli altri Comuni della provincia e della locale Camera di Commercio;
2. la stessa Amministrazione, ancor prima di adottare la delibera e presentarla al Consiglio comunale (che l’ha poi approvata), ha voluto rappresentare a tutti i Sindaci della provincia talune incongruenze esistenti nell’accordo sottoscritto fra la gran parte dei Sindaci e il Presidente della CCIAA, afferenti le rispettive competenze e responsabilità nel conferimento del mandato per la sottoscrizione del contratto con la AMS ltd., società irlandese incaricata della promozione del territorio trapanese; a seguito di ciò questa Amministrazione ha rielaborato l’accordo fra Comuni e CCIAA, in quanto non condiviso in alcune parti;
3. con l’approvazione del bilancio di previsione (dicembre 2014) il Comune di Trapani, come tanti altri Comuni, ha provveduto a versare la propria quota (€ 300.000) prima non erogabile, assumendo l’impegno economico del versamento di altre analoghe somme per gli anni 2015 e 2016;
4. in occasione di recente incontro presso la CCIAA con gli “attori” dell’azione di co-marketing, è stato riproposto dal Comune di Trapani il modificato schema di accordo definitivo fra Comuni e CCIAA che, quindi, avrebbe potuto essere sottoscritto da tutti i convenuti e sul quale la CCIAA si era riservata di decidere;
5. a seguito dell´irrigidimento della stessa CCIAA, che nella riunione di oggi 5 maggio non ha inteso apportare all´accordo le modifiche richieste, e per evitare che ancora una volta qualcuno potesse attribuire al sottoscritto ulteriori, inesistenti responsabilità, ho proceduto alla - a mio avviso - inutile sottoscrizione dell´accordo originario, precisando:
- che il Comune di Trapani ha adempiuto gli impegni assunti, versando, a bilancio approvato, la quota di € 300.000;
- che il Comune di Trapani ha già disposto, ancor prima di tanti altri Comuni, il pagamento alla CCIAA del 25% (€ 75.000) della quota 2015;
- che promuoverà ogni opportuna azione legale nei confronti di chiunque diffonderà ulteriormente notizie false e infondate sulla questione, che gettino discredito sulla propria persona, di fatto diffamandola.

Ritengo, pertanto, che la questione sia ormai definitivamente chiarita e tacitata ogni polemica sterile e/o strumentale, che non avrebbe dovuto avere cittadinanza sugli organi di informazione se non dopo serie ed accurate verifiche. Ricordo, infine, che l’azione di co-marketing nulla ha a che vedere con la gestione aeroportuale, lo sviluppo dello scalo e la ricerca di nuove, più convenienti rotte, in ordine alle quali altri sono i “protagonisti”.
Cordialmente.
Vito Damiano Sindaco

http://www.tp24.it/notizie-inchiest...viene-sull-aeroporto-di-birgi-e-ryanair/91133
 

AZ209

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Birgi. Parte l'"Operazione Bucarest". Airgest cerca nuovi vettori.

Mentre aumentano i passeggeri, e l’aeroporto di Trapani-Birgi potrebbe chiamarsi Trapani-Marsala, ci si prepara all’Operazione Bucarest 2015-2020. Si tratta di un nuovo piano di rotte che collegherebbero il Vincenzo Florio con l’Est Europa. Costo dell’operazione un milione di euro, il vettore la Wizz Aie Hungary Kft. Il milione di euro fa parte dei due milioni stanziati dalla Regione Siciliana come ristoro per i danni provocati dalla chiusura dello scalo civile per le operazioni militari in Libia del 2011. Oltre ai soldi della Regione, per l’utilizzo dello scalo militare per gli aerei Nato in lotta contro il regime di Gheddafi, il Governo Nazionale aveva impegnato anche 10 milioni di euro.

L’utilizzo dei due milioni di euro viene reso possibile da un accordo di collaborazione tra l’ex Provincia di Trapani (ora Libero Consorzio di Comuni) e l’Airgest.

L’apertura all’Est Europa, con la Wizz Air si affianca ai voli Ryanair garantiti dall’accordo di co-marketing stipulato tra la società irlandese e l’Airgest, la societa di gestione dello scalo trapanese. Il costo dell’Operazione Bucarest è esattamente di 1.106.465 euro. L’obiettivo è quello di aumentare il flusso turistico verso il territorio. Un accordo del genere, extra Ryanair, si era già provato nel 2013, con la Darwin Airlines, per collegare Trapani a Fiumicino. Quell’operazione costò 419 mila euro e non andò molto bene. Nell’accordo tra Airgest ed ex Provincia, per usare questi 2 milioni di euro, c’è un altra opportunità. L’Airgest ha infatti pensato ad un bando europeo per “la ricerca di nuovi vettori”. Ma come? Adesso si accorgono che si possono fare i bandi per cercare vettori? Perchè non l’hanno fatto prima dell’accordo con Ryanair ad esempio?

In questo caso, per il bando, il finanziamento sarà parziale, di soli 474 mila euro, che permetterebbero di usare tutti i 2 milioni di euro girati dalla Regione. Per dar luogo al bando, però, sarà necessario un investimento da parte dell’Airgest.
Il futuro dell’Aeroporto trapanese riguarda anche il suo nome. Lo scalo ricade infatti nei comuni di Trapani e Marsala. I marsalesi da anni chiedono il cambio di denominazione dell’aeroporto, da Trapani-Birgi (Birgi è la contrada marsalese al confine con Trapani) a Trapani-Marsala. Nelle scorse settimane c’è stato anche l’impegno del vice ministro dei Trasporti RIccardo Nencini a rendere esecutiva la richiesta fatta anche al consiglio provinciale nel 2013. Nencini, va detto, è andato a Marsala a dare disponibilità e garanzia su questo fronte in piena campagna elettorale.

Nel frattempo Birgi aumenta i passeggeri. I dati dei primi quattro mesi del 2015 fanno segnare un +3,76% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono dati forniti dall’Assoaeroporti. A tirare la carretta sono i passeggeri italiani. Nel periodo in questione sono stati 322.723, +5,80%. Mentre gli stranieri sono diminuiti a 77.773, - 3,98%.

I dati seguono il trend previsto dalla Ryanair in fase di presentazione del piano voli per il 2015: la previsione è di un milione e mezzo di passeggeri.


http://www.tp24.it/2015/06/03/trasp...ca-nuovi-vettori-aumentano-i-passeggeri/92152
 

davidegr

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Birgi. Parte l'"Operazione Bucarest". Airgest cerca nuovi vettori.





Nel frattempo Birgi aumenta i passeggeri. I dati dei primi quattro mesi del 2015 fanno segnare un +3,76% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono dati forniti dall’Assoaeroporti. A tirare la carretta sono i passeggeri italiani. Nel periodo in questione sono stati 322.723, +5,80%. Mentre gli stranieri sono diminuiti a 77.773, - 3,98%.

I dati seguono il trend previsto dalla Ryanair in fase di presentazione del piano voli per il 2015: la previsione è di un milione e mezzo di passeggeri.


http://www.tp24.it/2015/06/03/trasp...ca-nuovi-vettori-aumentano-i-passeggeri/92152
Che bello parlare di numeri in positivo quando l'anno passato si è perso il 15 % dei passeggeri. Purtroppo il politichese è la lingua principe delle società di gestione (Palermo compresa)
 

AZ209

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Aeroporto di Trapani – Birgi. Ultimatum di Ryanair ai Comuni: “Pagate il dovuto o tagliamo i voli”

lunedì, 22 giugno 2015

Arriva con l’inizio della stagione estiva l’ultima “minaccia” di Ryanair al territorio trapanese.

La compagnia aerea low cost batte cassa e chiede che vengano versate le quote dell’accordo di co-marketing, altrimenti potrà pensare di tagliare drasticamente i voli o addirittura lasciare l’aeroporto di Trapani Birgi. La “minaccia” è arrivata nei giorni scorsi con una lettera di fuoco in inglese dai vertici della compagnia irlandese. Il presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, sarebbe sul punto di abbandonare il ruolo di cabina di regia che ha avuto in questi mesi se i comuni non dovessero rispettare gli accordi.

Il contratto di co-marketing con l’Ams, la società che per conto della Ryanair si occupa del marketing pubblicitario, ma che serve sostanzialemente a prendere soldi per garantire le tratte, è di circa 5 milioni di euro l’anno.Secondo l’accordo i Comuni devono versare ogni anno 2,2 milioni di euro, divisi in diverse quote. Ma, come è emerso nella riunione, i contratti firmati con l’Ams non sarebbero comprensivi di Iva. Quindi agli importi bisognerebbe aggiungere il 22%. E questa cosa ha spiazzato un po’ tutti. La Camera di Commercio e i Comuni di Trapani e Marsala, hanno la quota più grossa, 300 mila euro a testa l’anno.

Ma mentre per il 2014 sono state versate quasi tutte le quote, per il 2015 non è stato versato ancora un granchè.La prima tranche è stata versata solo dalla Camera di Commercio, i comuni di Alcamo, Salemi, Partanna ed Erice, mentre Buseto e Custonaci hanno predisposto i mandati.L’ultimatum di Pino Pace è questo: se entro il 30 giugno i Comuni non versano la prima tranche lascio la cabina di regia. Tutto questo rischia di far saltare l’accordo, con la Ryanair che ha minacciato di ridurre il flusso dei voli del 40% se il territori non dovessero rispettare gli accordi.

L’ultimatum di Ryanair e Pino Pace mette fuoco ai Comuni che sono costretti ad agire in dodicesimi per assicurare la permanenza della compagnia a Birgi. C’è da pagare e sorridere, anche se si tratterà di un sorriso amaro. Come quello del sindaco di Trapani Vito Damiano che da mesi va dicendo che preferirebbe un ruolo più concreto dei Comuni nelle scelte decisionali dell’Airgest. All’ultima riunione c’era anche Alberto Di Girolamo, nuovo sindaco di Marsala, che ha fatto intendere, come Damiano, che a giorni predisporrà il mandato di pagamento. Per, i pagamenti, appunto, i Comuni non si tirano indietro, ma vorrebbero essere più presenti nelle decisioni sullo sviluppo dell’aeroporto. Ad esempio sono rimasti spiazzati dalla spartizione dei 5 milioni di euro arrivati come ristoro dei danni provocati dalla guerra in Libia del 2011, quando il Vincenzo Florio rimase chiuso ai voli civili. Il 75% dei soldi sono andati all’Airgest, il 25% ai 24 comuni. Poca roba, ci si aspettava una divisione fifty-fifty, e che quei soldi venissero impiegati per pagare la Ryanair. Niente di tutto questo, alla fine è stata l’Airgest a prendere la fetta grossa.

Intanto nei giorni scorsi il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha risposto alla interrogazione presentata dalla senatrice Pamela Orrù sullaesercitazione militare della Nato “Trident Juncture 2015” che si si terrà dal 21 ottobre al 6 novembre nella base del 37° Storno dell’Aeronautica militare di Trapani-Birgi. Nel suo atto ispettivo la parlamentare siciliana ha chiamato in causa i gravi danni subiti nel 2011 dall’aeroporto “Vincenzo Florio” durante il conflitto libico, chiedendo di sapere se il “Ministro abbia accertato che l’esercitazione non influirà sul traffico civile” dello scalo trapanese. Un’ipotesi esclusa dal Governo. “I decolli – ha fatto sapere il ministro della Difesa – avverranno in modo scaglionato, senza interferire in maniera significativa con il traffico aereo locale, peraltro, in una stagione dell’anno che registra bassa affluenza turistica. L’attività di volo si svolgerà, principalmente, nelle aree del mare Tirreno meridionale, limitando l’impegno dello spazio aereo attestato sull’aeroporto di Trapani ai soli decolli e atterraggi. Il recente impiego della base durante la crisi libica – e la conseguente intensità di attività aerea – non è lontanamente paragonabili all’impiego previsto per lo svolgimento dell’esercitazione, trattandosi di un utilizzo limitato nel tempo che, tra l’altro, riguarda solo il decollo e l’atterraggio”, ha assicurato il ministro Pinotti, che ha evidenziato come la decisione relativa alla scelta di Trapani-Birgi risalga esclusivamente “ad una pianificazione tecnica (Stato Maggiore della Difesa), operativa e logistica, della quale il Ministro della Difesa viene, ovviamente, informato, come da prassi”, ha spiegato la rappresentante del Governo Renzi.

Riguardo gli aspetti legati alla sicurezza ed ai rischi dell’esercitazione per il territorio e la popolazione trapanese, per cui la senatrice Orrù nella sua interrogazione ha chiesto precise rassicurazioni, il ministro Pinotti ha assicurato l’insussistenza “di qualunque rischio”, rimarcando come “tutte le attività addestrative ed esercitative pianificate, programmate e autorizzate” siano “regolate dalle direttive inerenti la sicurezza del volo, in ossequio delle norme vigenti in materia, il cui rispetto è garantito da un rigido controllo da parte degli organi preposti, allo scopo di salvaguardare la sicurezza del personale e della popolazione, oltre che la tutela ambientale del territorio”, si legge nella risposta all’atto ispettivo.

“La Nato, nell’ambito delle attività preparatorie di ogni esercitazione e, ovviamente, anche di quelle complesse a livello multinazionale, pone la massima attenzione – continua la nota – nel definire ogni aspetto relativo alla sicurezza delle operazioni e dei voli, in ottemperanza a quanto previsto da fonti normative di diritto internazionale e nazionale attualmente in essere.

Il ministro Pinotti ha infine tenuto ad evidenziare come nel periodo dell’esercitazione sia “prevista la presenza nei territori di Trapani e Marsala di circa 1000 militari italiani e di altri militari provenienti da diversi paesi della Nato, con positive ricadute per l’indotto economico dell’area”.


http://ilmattinodisicilia.it/13149-birgi-ultimatum-ryanair-ai-comuni-pagate-o-tagliamo-i-voli/
 

geardown3green

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Secondo anello di Saturno
Forse molti fanno finta di non sapere che Trapani è ,e resta, un Aeroporto MILITARE aperto al traffico Civile.

Paradossalmente se il Ministero della Difesa lo decidesse, potrebbe TOTALMENTE essere chiuso al traffico aereo civile per motivi " Operativi".

Per quanto riguarda la " tangente" da pagare a FR, spero che intervenga la Magistratura ravvisando qualche ipotesi di reato.