Analisi voli nazionali winter 2024: Ryanair cresce, Wizzair taglia, Napoli crolla -20%


Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
36,978
1,384
N/D
Voli, in inverno Ryanair aumenta le rotte nazionali ma Wizz Air taglia (ancora). Meno offerta a Napoli e Ancona, cresce la Calabria
di Leonard Berberi
Nei cinque mesi di riferimento (novembre 2024-marzo 2025) i vettori hanno messo in vendita oltre 15 milioni di sedili sulle rotte «domestiche»: Ita Airways è secondo vettore, Aeroitalia si conferma terza

Le città italiane sono sempre più connesse tra loro via aria. Nella stagione invernale 2024-2025 le compagnie hanno messo in vendita oltre 15 milioni di posti su poco meno di 90 mila voli. Ma il dato nasconde almeno quattro dinamiche. L’aumento dell’impegno di Ryanair nel nostro Paese. La lenta, e un po’ sorprendente, dismissione sulle rotte nazionali di Wizz Air che, in un paio d’anni, riduce l’offerta di quasi il 70%. La conferma di Aeroitalia quale terzo vettore su questo segmento. Un taglio non indifferente dei voli su Napoli (e solo in parte dipende dall’apertura del vicino scalo di Salerno), Alghero, Pescara e Ancona.

Come cambia la connettività
È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sui dati forniti dalla piattaforma specializzata Cirium sulla programmazione dal 1° novembre di quest’anno fino al 31 marzo 2025, di fatto la stagione «invernale» per il settore. I numeri — suscettibili di variazioni non significative, al netto di decisioni drastiche — confermano anche la necessità per le aviolinee di adattare la loro offerta alle condizioni del mercato, ai flussi registrati nei periodi precedenti per mantenere le rotte il più sostenibili possibili in un momento, come la stagione invernale, dove le compagnie perdono soldi. Ma le cifre sottolineano anche la precarietà della connettività in quegli scali — della dorsale adriatica o delle isole — dove avere un volo diretto con un hub o un grande aeroporto è cruciale.

1732816860939.png

Rotte nazionali ed estere
Nei cinque mesi analizzati le compagnie hanno messo a disposizione poco più di 15 milioni di posti sui collegamenti interni all’Italia e altri 48,4 milioni tra il nostro Paese e il resto dell’Europa, secondo Cirium. A livello «domestico» l’offerta aumenta nel complesso di meno del 5% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e del 6% sul segmento intra-europeo. Confrontato con l’inverno 2018-2019, l’ultimo non influenzato dalla pandemia, i sedili questa stagione sono aumentati del 13% sul nazionale e del 16,5% sull’internazionale.

L’investimento di Ryanair
Ma guardando a livello di aviolinee ecco che emergono le diverse strategie. Ryanair, primo vettore del Paese, aumenta l’offerta sui voli nazionali del 10% in un anno, Ita Airways ed easyJet limano del 5-6%, Volotea sale di circa il 5%. Agli estremi ci sono da un lato Aeroitalia che incrementa del 40%, confermandosi così terzo vettore dopo Ryanair e Ita sul «domestico», mentre Wizz Air riduce del 18% rispetto al novembre 2023-marzo 2024.

1732816953375.png
1732816981026.png

Le riduzioni di Wizz Air
A dire il vero allargando l’orizzonte temporale il disimpegno di Wizz Air sui voli interni al Paese è ancora più evidente: tra l’inverno 2022-2023 e l’inverno 2024-2025 il taglio dei posti è di quasi il 70%. «È la conferma che la reazione di Ryanair ai piani di espansione della low cost ungherese ha funzionato», spiegano due dirigenti di altrettanti aeroporti italiani. «Ogni volta che Wizz Air ha annunciato rotte, Ryanair ha risposto con un’offerta simile o addirittura maggiore», proseguono. Uno dei risultati è stata l’uscita della low cost viola persino da Milano Linate.

Le reazioni
«Wizz Air è entrata nel mercato italiano durante la pandemia, con molte restrizioni sui viaggi internazionali in vigore, il che ha portato a un sostanziale dispiegamento di capacità a livello nazionale», spiega al Corriere una portavoce del vettore low cost. «Ultimamente la compagnia ha orientato il suo sviluppo in Italia dando priorità ai mercati internazionali che mostrano una maggiore domanda da parte dei clienti italiani, come la Spagna, per esempio», sottolinea. E infatti su quel segmento l’offerta degli ungheresi cresce dell’11,5%. «Questo approccio consente a Wizz Air di servire meglio le esigenze dei passeggeri e di continuare a offrire loro opportunità di viaggio più convenienti», sostiene la portavoce.

1732817021100.png
1732817092669.png
1732817131528.png
Negli scali
Sul fronte aeroportuale si nota un certo attivismo di quelli calabresi. L’offerta a Reggio Calabria, per esempio, aumenta di quasi il 125% rispetto a un anno prima, Crotone segna +59%, Lamezia Terme +17%. Tra i grandi scali spicca il +15,5% di Venezia dopo il calo significativo dodici mesi prima. Progressione anche per Bari e Brindisi (10-12%). In terreno negativo ci sono pochi scali, ma alcuni segnano tagli importanti: Pescara -16%, Napoli -20% e Ancona -64%.

1732817170088.png
1732817206935.png

Tra le rotte
Tra le rotte, invece, la Milano Linate-Catania vede ridursi i sedili di circa 90 mila (-20%), questo per il «ritiro» di Wizz Air e una riduzione di Ita Airways. Meno posti anche tra Linate e Cagliari (-25%) dove nel frattempo la continuità territoriale è stata presa in carico da Aeroitalia. Malpensa-Napoli vede uno sfalcio di oltre un terzo per le riduzioni di Ryanair e soprattutto di easyJet. Segno meno anche sulla Napoli-Torino (-37%) dove Ryanair e Volotea limano, mentre Wizz Air esce dal collegamento.
lberberi@corriere.it

 

Allegati

asessa

Utente Registrato
6 Novembre 2005
11,831
276
Ma QSR se l’è scordato??
Ovvero, l’analisi riguarda i nazionali, ma Napoli è stracollegata dall’alta velocità e cresce il network internazionale del sistema GESAC. Messa come sul titolo e senza evidenziare questo mi sembra un po’ un colpo gobbo su Napoli sinceramente.
Forse hanno fatto riferimento al 2023 vs 2024
 
  • Like
Reactions: Cesare.Caldi

ilPrincipeDiCasador

Utente Registrato
16 Febbraio 2009
561
696
Basel
Ma QSR se l’è scordato??
Ovvero, l’analisi riguarda i nazionali, ma Napoli è stracollegata dall’alta velocità e cresce il network internazionale del sistema GESAC. Messa come sul titolo e senza evidenziare questo mi sembra un po’ un colpo gobbo su Napoli sinceramente.
C’è poi da dire che qui si parla di percentuali…i numeri assoluti probabilmente hanno una valenza diversa.
 
  • Like
Reactions: East End Ave