Air France non esclude un nuovo piano di ristrutturazione


kenyaprince

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A soffrire ancora il corto e medio raggio. La risposta messa in campo di creare delle basi regionali non sembra aver centrato l’obiettivo ed ora si torna a parlare della loro chiusura.
Un nuovo piano di ristrutturazione, se Transform 2015 non manterrà le promesse. Questa l’ipotesi che il pdg Air France, Alexandre de Juniac, starebbe considerando secondo il quotidiano Le Monde. Azienda e sindacati avrebbero già raggiunto un accordo per fare "il punto della situazione", nel secondo semestre dell’anno in corso, per riflettere su quale strategia adottare nel 2014.
Il gruppo ha perso nel 2012 1,19 miliardi di euro, di cui 700 milioni sul corto e medio raggio, segmento al centro delle preoccupazioni. La risposta messa in campo di creare delle basi regionali non sembra aver centrato l’obiettivo ed ora si torna a parlare della chiusura di queste stesse basi, Nizza, Marsiglia e Tolosa, o quanto meno di una riduzione dell’attività.
 

Paolo_61

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Più che altro mi sembra che AF non abbia una strategia chiara, particolarmente sul corto/medio. I continui cambi (apro le basi/chiudo le basi - semi cit.) sono indice di incertezza.
In parte, secondo me, questo spiega anche le incertezze di AZ. Infatti i membri del CdA di nomina AF dovrebbero essere i veri "esperti del settore" in grado di dare un indirizzo strategico alla compagnia, ma se anche loro non sanno bene che pesci pigliare, diventa dura per AZ sviluppare una strategia coerente.
 

kenyaprince

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Più che altro mi sembra che AF non abbia una strategia chiara, particolarmente sul corto/medio. I continui cambi (apro le basi/chiudo le basi - semi cit.) sono indice di incertezza.
In parte, secondo me, questo spiega anche le incertezze di AZ. Infatti i membri del CdA di nomina AF dovrebbero essere i veri "esperti del settore" in grado di dare un indirizzo strategico alla compagnia, ma se anche loro non sanno bene che pesci pigliare, diventa dura per AZ sviluppare una strategia coerente.
La strategia sul corto/medio include penso la nuova tariffa OW senza bagaglio di cui stiamo parlando in altro thread.
 

UM78

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Più che altro mi sembra che AF non abbia una strategia chiara, particolarmente sul corto/medio. I continui cambi (apro le basi/chiudo le basi - semi cit.) sono indice di incertezza.
In parte, secondo me, questo spiega anche le incertezze di AZ. Infatti i membri del CdA di nomina AF dovrebbero essere i veri "esperti del settore" in grado di dare un indirizzo strategico alla compagnia, ma se anche loro non sanno bene che pesci pigliare, diventa dura per AZ sviluppare una strategia coerente.
AF non è AZ ed ha le idee molto chiare sul da farsi , e sul suo futuro, e soprattuto sta mettendo in pista dei correttivi a for te di una liquidità di cassa enorme onde evitare di trovarsi un futuro in una situazione meno rosea, non sta cercando di non morire.

Detto questo la crisi c'è anche per loro , anche se e' arrivata secondo l'equazione "Paese piu' forte=crisi che arriva dopo".
Solo negli ultimi mesi infatti il paese ha rallentato in maniera visibile, vedi i 200 mln di perdite in più di AF, rispetto lo stesso periodo dell'anno scorso, e quindi, nel più classico esempio di imprenditoria francese, i correttivi si cominciano a impostare con largo anticipo.

Da qua a dire che non sanno che pesci pigliare e che sono in preda all' incertezza, il passo e' molto lungo.

Certamente però non credo proprio che AZ sia una delle priorità.
 

kenyaprince

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Air France-Klm ha confermato oggi gli obiettivi per l'intero 2013, assicurando che il piano di ristrutturazione sta proseguendo come previsto nonostante uno scenario macro "difficile e incerto". Nei primi tre mesi dell'anno, la perdita netta si è ampliata a 630 milioni di euro, contro i 368 milioni del primo trimestre 2012. L'indebitamento netto è invece migliorato a 5,9 miliardi dai 5,97 miliardi di fine dicembre. "In un quadro difficile e incerto - si legge nella nota diffusa oggi dalla compagnia aerea - il gruppo prosegue nell'implementazione del piano di ristrutturazione Transform 2015 e conferma i suoi obiettivi per il 2013, con una riduzione dei costi e del'indebitamento netto".
 

kenyaprince

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Etihad Airways e Air France hanno annunciato una serie di nuove destinazioni in codeshare in Africa, Asia, Australia ed Europa per l’estate 2013. L’espansione dei servizi in codeshare segue l’accordo strategico dello scorso ottobre tra i rispettivi vettori nazionali, per rafforzare i legami commerciali, costruire un esteso network globale, e fornire diverse opzioni di viaggio per i clienti. Ponendo il proprio codice di volo EY sui voli Air France tra Parigi-Charles de Gaulle (CDG), Oslo e Stoccolma, Etihad Airways espande le rotte codeshare comuni esistenti da Parigi-CDG a Bordeaux, Copenhagen, Madrid, Nizza e Tolosa. Oggetto di ulteriori approvazioni normative, Etihad Airways prevede presto di applicare il codice EY sui voli Air France tra Parigi-CDG, Lisbona e Marsiglia. La compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti vola due volte al giorno tra Abu Dhabi e Parigi.


Air France sta mettendo il suo codice AF su voli giornalieri Etihad Airways da Abu Dhabi a Khartoum, Melbourne e Sydney. Il vettore francese prevede di essere in grado di inserire il suo codice AF a breve sui servizi Etihad Airways tra Singapore e Brisbane (Australia). Inoltre, soggetta alle approvazioni normative, Air France prevede di applicare il suo codice AF sulle rotte tra Abu Dhabi e Kathmandu (Nepal). La compagnia aerea pone già il suo codice AF su voli Etihad Airways operati tra Parigi-CDG e Abu Dhabi e, in seguito a Colombo (Sri Lanka), Mahe (Seychelles) e Male (Maldive). Dominique Patry, Vice President International Affairs and Alliances, Air France ha detto: “La nostra partnership strategica con Etihad Airways continua a prosperare e, a seguito della espansione dei servizi in codeshare, i nostri viaggiatori hanno ora accesso ad Abu Dhabi e a città chiave in Australia e Asia”.
 

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Air France-KLM chiude il primo trimestre in rosso di 630 milioni


Air France-KLM ha annunciato oggi di aver chiuso il primo trimestre di quest'anno in rosso di €630 milioni. La compagnia aerea, che nello stesso periodo del 2012 aveva registrato una perdita di €368 milioni, indica in una nota che le condizioni di mercato restano incerte e difficili. La perdita operativa è scesa da anno ad anno da €611 a €530 milioni. I ricavi sono saliti dell'1,3% a €5,72 miliardi. Il traffico passeggeri è cresciuto dello 0,8%, mentre le capacità sono aumentate dello 0,2%. Il coefficiente di occupazione è aumentato dello 0,5% all'82,1%. Air France-KLM ha confermato di voler ridurre quest'anno i costi unitari ed il debito.
 

kenyaprince

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Air France, conti in rosso
"Alitalia sarà in crisi a fine anno"
La società francese, primo azionista della compagnia italiana con il 25% del capitale, ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 630 milioni di euro. Il direttore finanziario, parlando con gli analisti, ha preannunciato che la controllata italiana entrerà in crisi di liquidità a fine anno


MILANO - Conti ancora in rosso per il vettore franco-olandese Air France-Klm, che ha chiuso il primo trimestre 2013 con una perdita netta di 630 milioni di euro, il 66% in più rispetto ai 379 dello stesso periodo dell'anno scorso. Il fatturato è cresciuto dell'1,3%, a 5,721 miliardi di euro, con un risultato operativo di 557 milioni (-7,9%). Sui conti pesano in particolare, precisa una nota, un cambio sfavorevole e una revisione del giusto valore dei derivati (fissato a 43 milioni, contro 220 nel 2012). Per il resto dell'esercizio, il gruppo "mantiene i suoi obiettivi di una riduzione del costo unitario a tassi di cambio e costi del petrolio costanti, e di una riduzione del debito netto".


Quanto ai rapporti con la partecipata Alitalia, la società francese non svela alcun piano per il futuro. "I problemi in termini di liquidità di Alitalia appariranno nella parte finale dell'anno, probabilmente nell'ultimo trimestre. Non penso che avremo alcuna grande decisione prima di allora". Lo ha detto il direttore finanziario della società transalpina, Philippe Calavia, rispondendo alle domande degli analisti nel corso della conference call sui risultati del primo trimestre della compagnia franco-olandese, prima azionista di Alitalia con il 25%. La società italiana sarà di nuovo al collasso finanziario. "Come sapete sono nel cda di Alitalia e conosco quindi la situazione. Non c'è nulla di nuovo rispetto agli annunci delle ultime settimane", ha esordito Calavia, aggiungendo che Air France-Klm ha fatto il proprio "dovere di azionista" versando la propria quota del prestito soci pari a "24 milioni di euro, alla fine". Il nuovo ceo Gabriele Del Torchio assumerà l'incarico il 6 maggio, ha ricordato Calavia e "il suo primo compito sarà quello di aggiornare il budget e il piano di medio termine di Alitalia". Air France-Klm, ha aggiunto, ha "fatto alcune valutazioni sulle nostre relazioni con Alitalia, ma non penso che prenderemo decisioni nelle prossime settimane".
 

AZ209

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Londra.
Air France: nuovo piano per il taglio di 2.600-3.000 posti di lavoro

Nuovi tagli di personale nel futuro di Air France. Secondo quanto anticipato da “Les Echos” il nuovo piano messo a punto dall’ad della compagnia, Frederic Gagey, prevede il taglio di altri 2.600-3.000 posti di lavoro. Il piano sarà illustrato mercoledì ai sindacati e successivamente all’Assemblea nazionale nel corso di un’audizione. Complice la crisi economica e la debolezza della domanda l’attuale piano di riorganizzazione in vigore, il “Transform 2015″, finora ha portato risparmi per soli 1,1 miliardi contro gli 1,5 previsti. Restano dunque da trovare altri 400 milioni entro la fine del 2014. Nel contempo la compagnia ha necessità di una nuova strategia per rilanciare la sua rete a breve e medio raggio. Tra le misure attese anche l’abbandono entro il 2016 del Boeing 747. I nuovi tagli occupazionali dovrebbero avvenire tramite esodi volontari. I dettagli del piano saranno comunicati il 4 ottobre dopo l’approvazione da parte del cda. GV

Qui' la notizia presa da Les Echos:
http://www.lesechos.fr/entreprises-...-effectifs-devoile-mercredi-presse-605486.php
 

Cesare.Caldi

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Air France-Klm smentisce voci di “bancarotta tecnica”


Tempi difficili per Air France-Klm, secondo quanto riportato dal giornale olandese De Telegraaf, che citando fonti anonime spiega che il gruppo deve ridurre i costi e la forza lavoro per prevenire un evento di “bancarotta tecnica”. Pronta la smentita della compagnia che in un comunicato ha definito le indiscrezioni “speculazioni pure”, aggiungendo che l’ipotesi di una “bancarotta tecnica” è pura invenzione.

Air France-Klm ha citato un piano di riduzione dei costi vagliato in settembre che prevede un taglio delle spese sia in Olanda sia in Francia. Intanto, lo sciopero che ha coinvolto i piloti Air France nelle scorso settimane ridurrebbe gli utili ebitda di 500 milioni di euro nell’anno in corso.
Travelquotidiano.com
 

Paolo_61

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Air France-Klm smentisce voci di “bancarotta tecnica”


Tempi difficili per Air France-Klm, secondo quanto riportato dal giornale olandese De Telegraaf, che citando fonti anonime spiega che il gruppo deve ridurre i costi e la forza lavoro per prevenire un evento di “bancarotta tecnica”. Pronta la smentita della compagnia che in un comunicato ha definito le indiscrezioni “speculazioni pure”, aggiungendo che l’ipotesi di una “bancarotta tecnica” è pura invenzione.

Air France-Klm ha citato un piano di riduzione dei costi vagliato in settembre che prevede un taglio delle spese sia in Olanda sia in Francia. Intanto, lo sciopero che ha coinvolto i piloti Air France nelle scorso settimane ridurrebbe gli utili ebitda di 500 milioni di euro nell’anno in corso.
Travelquotidiano.com
Piccola spiegazione tecnica.
La traduzione "bancarotta tecnica" è totalmente fuorviante (e indica che il traduttore non capisce una mazza di finanza). Si tratta di un techincal default (in italiano traduciamolo come inadempimento tecnico), ovvero il bilancio (in questo caso di AF/KLM) non rispetta determinati parametri - ad esempio rapporto indebitamento/mezzi propri o indebitamento/fatturato - stabiliti nei documenti che disciplinano un finanziamento o una emissione obbligazionaria. La conseguenza è che, in teoria, il prestatore ha diritto di richiedere la decadenza dal beneficio del termine, ovvero di richiedere il rientro immediato del finanziamento. Attenzione, diritto ovviamente non vuol dire obbligo, il finanziatore può ritenere conveniente non richiedere l'accelerazione (altra brutta traduzione, questa però è mia). Inoltre è possibile che anche altri finanziamenti facciano riferimento indiretto a tale "indice", ovvero stabiliscano la decadenza dal beneficio del termine se si verifica un t.d. relativamente a un diverso finanziamento.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Piccola spiegazione tecnica.
La traduzione "bancarotta tecnica" è totalmente fuorviante (e indica che il traduttore non capisce una mazza di finanza). Si tratta di un techincal default (in italiano traduciamolo come inadempimento tecnico), ovvero il bilancio (in questo caso di AF/KLM) non rispetta determinati parametri - ad esempio rapporto indebitamento/mezzi propri o indebitamento/fatturato - stabiliti nei documenti che disciplinano un finanziamento o una emissione obbligazionaria. La conseguenza è che, in teoria, il prestatore ha diritto di richiedere la decadenza dal beneficio del termine, ovvero di richiedere il rientro immediato del finanziamento. Attenzione, diritto ovviamente non vuol dire obbligo, il finanziatore può ritenere conveniente non richiedere l'accelerazione (altra brutta traduzione, questa però è mia). Inoltre è possibile che anche altri finanziamenti facciano riferimento indiretto a tale "indice", ovvero stabiliscano la decadenza dal beneficio del termine se si verifica un t.d. relativamente a un diverso finanziamento.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.
Vedi Argentina...
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Piccola spiegazione tecnica.
La traduzione "bancarotta tecnica" è totalmente fuorviante (e indica che il traduttore non capisce una mazza di finanza). Si tratta di un techincal default (in italiano traduciamolo come inadempimento tecnico), ovvero il bilancio (in questo caso di AF/KLM) non rispetta determinati parametri - ad esempio rapporto indebitamento/mezzi propri o indebitamento/fatturato - stabiliti nei documenti che disciplinano un finanziamento o una emissione obbligazionaria. La conseguenza è che, in teoria, il prestatore ha diritto di richiedere la decadenza dal beneficio del termine, ovvero di richiedere il rientro immediato del finanziamento. Attenzione, diritto ovviamente non vuol dire obbligo, il finanziatore può ritenere conveniente non richiedere l'accelerazione (altra brutta traduzione, questa però è mia). Inoltre è possibile che anche altri finanziamenti facciano riferimento indiretto a tale "indice", ovvero stabiliscano la decadenza dal beneficio del termine se si verifica un t.d. relativamente a un diverso finanziamento.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

Così come accadde in alitalia nel 2008, penso che faranno pagare caro ai sindacati francesi di aver fatto appena abortire un piano di ristrutturazione. Naturalmente la tecnicalità sarà diversa, ma nella sostanza i dipendenti dovranno concedere molto di più rispetto a ciò che hanno ora rifiutato
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 29 ott - Air France-Klm sostiene l'alleanza tra Alitalia e Etihad, ma non nasconde che non sarà poi facile conciliare le sinergie dell'accordo industriale che la lega ad Alitalia e quindi le tre compagnie dovranno trovarsi al tavolo della trattative per discuterne. «L'interesse per Air France-Klm è che la transazione tra Alitalia e Etihad si faccia e che si possa poi trovare un accordo intelligente per conservare l'essenziale delle nostre sinergie con Alitalia o anche trovarne altre se è possibile», ha detto il cfo di Air France-Klm Pierre Francois Riolacci nel corso di una conference call. «Bisogna essere chiari: non è così facile da parte di Alitalia mantenere le sinergie con Air France-Klm e generare sinergie anche con Etihad. Non è facile riconciliare le sinergie con i due gruppi. Sicuramente ci saranno discussioni che sono complicate», ha aggiunto il cfo. Da Parigi giunge la puntualizzazione che dopo l'entrata di Etihad la quota in Alitalia, ora al 7,08%, scenderà tra 0 e l'1% e «non c'è alcuna ambizione di seguire l'avventura» di Alitalia, che resta però un partner industriale importantissimo. «Abbiamo perso molti soldi in Alitalia, ma ne abbiamo guadagnato e ne guadagniamo molto con Alitalia come partner», ha detto Riolacci.


 

Paolo_61

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 29 ott - Air France-Klm sostiene l'alleanza tra Alitalia e Etihad, ma non nasconde che non sarà poi facile conciliare le sinergie dell'accordo industriale che la lega ad Alitalia e quindi le tre compagnie dovranno trovarsi al tavolo della trattative per discuterne. «L'interesse per Air France-Klm è che la transazione tra Alitalia e Etihad si faccia e che si possa poi trovare un accordo intelligente per conservare l'essenziale delle nostre sinergie con Alitalia o anche trovarne altre se è possibile», ha detto il cfo di Air France-Klm Pierre Francois Riolacci nel corso di una conference call. «Bisogna essere chiari: non è così facile da parte di Alitalia mantenere le sinergie con Air France-Klm e generare sinergie anche con Etihad. Non è facile riconciliare le sinergie con i due gruppi. Sicuramente ci saranno discussioni che sono complicate», ha aggiunto il cfo. Da Parigi giunge la puntualizzazione che dopo l'entrata di Etihad la quota in Alitalia, ora al 7,08%, scenderà tra 0 e l'1% e «non c'è alcuna ambizione di seguire l'avventura» di Alitalia, che resta però un partner industriale importantissimo. «Abbiamo perso molti soldi in Alitalia, ma ne abbiamo guadagnato e ne guadagniamo molto con Alitalia come partner», ha detto Riolacci.


Della serie fare buon viso a cattiva sorte, AF, dopo aver perso un bel po' di soldi con AZ, adesso rischia di vedersi sfuggire anche una parte del revenue generato dai transiti via CDG/AMS (in particolare verso est, ovviamente). Dovrebbero chiedersi se con un atteggiamento diverso oggi sarebbero loro a comandare alla Magliana.