Aeroporto di Aosta, ipotesi chiusura


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Aeroporto di Aosta, ipotesi chiusura per la pista mangia-milioni usata da Renzi

Nel “deserto dei tartari” valdostano, circa cinquanta persone tra dipendenti, vigili del fuoco e poliziotti attendono voli commerciali che non arrivano mai. Mentre fra la Regione e la società di gestione Avda si accumulano contenziosi, l'emorragia di soldi pubblici continua: 3 milioni l'anno solo per la gestione ordinaria. E per la prima volta in Regione si parla di porre fine al progetto fallimentare. L'assesore ai trasporti: "Si può cambiare, ma che dirà la Corte dei Conti?"

In tanti, ad Aosta, pensavano che l’aeroporto fosse chiuso: di aerei quasi non se ne vedono e la zona appare abbandonata e sommersa dalle erbacce. Poi atterrano Matteo Renzi e famiglia, con un contestato volo di Stato che li accompagna a sciare a Courmayeur, e per qualche giorno sul “Corrado Gex” si accendono i riflettori mediatici. Ma una volta ripartito il premier, la pista di Saint-Christophe ripiomba nella consueta routine. Che per una cinquantina di persone, fra dipendenti dell’aeroporto, vigili del fuoco e poliziotti, significa il volo di qualche appassionato, piccoli jet privati, aerotaxi e poco altro: 8.200 “movimenti” nel 2014, di cui 4.800 locali, cioè di aeromobili che si limitano a un giro fra le cime alpine. Il numero dei passeggeri “non ha senso darlo”, dicono dall’aeroporto, perché voli di linea non ce ne sono. E visto che non si profilano nemmeno all’orizzonte, le opposizioni in Consiglio regionale chiedono di tornare alle origini, declassando la pista a turistica: l’attuale aeroporto commerciale, costato 30 milioni di euro e mai usato per un volo di linea, è un giocattolo per cui la comunità valdostana sborsa più di 3 milioni di euro l’anno. La società di gestione è pronta a un passo indietro e anche l’assessore ai Trasporti, per la prima volta, apre a questa possibilità. Ma sarebbe come ammettere uno spreco colossale di denaro pubblico.

L’ambizione oltre la realtà

Il progetto approvato dall’Enac e dal consiglio guidato dall’Union Valdôtaine nel 2004 era grandioso, per una regione di poco più di120.000 residenti: trasformare il piccolo aeroporto turistico in un vero aeroporto commerciale, su cui fare atterrare gli aerei della linea Aosta-Roma e charter fino a 80 posti. “Un’idea folle e megalomane che non aveva collegamenti con la realtà economica locale”, la definisce oggi il consigliere regionaleAlberto Bertin (Alpe). “Nessuno ne sentiva il bisogno, nemmeno gli operatori turistici locali, che piuttosto chiedono un collegamento efficiente con gli aeroporti internazionali di Caselle e Malpensa”. Secondo Paolo Meneghini del comitato “Aeroporto Sostenibile”, il passaggio di categoria è stato persino dannoso perché ha rovinato un patrimonio importante: “Un tempo qui veniva un pubblico appassionato di volo a vela proveniente dal Nord Europa, che creava turismo”, dice illustrando le caratteristiche dell’aeroporto di Aosta. Che è tanto bello per gli appassionati dell’aliante, quanto ostico per gli aerei più grandi: valle stretta, atterraggio ripido, vento frequente, vicinanza con le zone abitate e la discarica ne fanno un aeroporto tecnicamente difficile, al punto che per atterrare qui ci vuole un addestramento speciale di piloti ed equipaggi.

La tragicommedia dei voli di linea

Già all’epoca dei primi voli di linea Aosta-Roma – nati principalmente per accompagnare i politici valdostani inParlamento, spostavano qualche migliaio di passeggeri l’anno – la Regione doveva sostenere economicamente la compagnia Air Vallée per risarcirla dello scarso traffico. Ciò nonostante, nel 2004 si decide di fare il grande salto e di ingrandire l’aeroporto. Nel 2008 partono i lavori, che comportano anche 18 mesi di chiusura. Poi nel 2013 la compagnia svizzera Darwin sta finalmente per ripristinare il collegamento con la Capitale, ma succede l’impensabile: a pochi giorni dal decollo del primo volo, con biglietti già staccati, a Roma ilministero dei Trasporti solleva dubbi sull’affidamento della tratta con bando della Comunità Europea a una compagnia “extracomunitaria” con sede a Lugano. A gennaio 2014 l’Enac annulla l’appalto: l’unico volo di linea che poteva rianimare l’aeroporto moribondo, quello che avrebbe parzialmente giustificato l’investimento per l’aeroporto commerciale, salta. E nessun’altra compagnia, a oggi, s’è fatta avanti per coprire l’Aosta-Roma.

Le tasche bucate della Regione

Per inseguire il sogno impossibile dell’aeroporto commerciale, la Regione Valle d’Aosta ha già speso 30 milioni di euro: s’è dovutaallungare la pista di atterraggio fino a 1.499 metri, dotarla di illuminazione e di radioassistenza e fornirla di un servizio antincendio adeguato. Senza contare gli 8 milioni di euro stanziati per l’aerostazione – con uffici, sale d’attesa, controlli di sicurezza, banchi per i check-in – progettata niente di meno che dall’archi-starGae Aulenti, la cui costruzione è ferma a causa del fallimento della ditta costruttrice: la Regione ora è pronta a riappaltare i lavori (per 6,5 milioni di euro) per terminarla, indipendentemente dal destino dell’aeroporto. Una volta passato di categoria, il “Corrado Gex” diventa una macchina gigantesca in rapporto al traffico effettivo, che per mantenere le certificazioni ha bisogno di manutenzione, squadre di sicurezza e personale. Negli ultimi cinque anni, la gestione dell’aeroporto è costata alla Regione 16 milioni di euro, di cui 2 milioni l’anno pagati per la manutenzione alla società Avda, partecipata dalla stessa Regione al 49% e per il 51% riconducibile alla famiglia genovese di petrolieri Costantino. Società a cui, per inciso, l’amministrazione regionale ha fatto causa con l’accusa di inadempienza: sono cinque i contenziosi aperti oggi. La voragine del “Corrado Gex” ingurgiterebbe ancora più denaro pubblico se si dovesse riattivare un collegamento Aosta-Roma: servirebbero altri 3 milioni di euro l’anno per impiegare fra i 44 e i 66 vigili del fuoco su più turni (oggi, un declassamento temporaneo del livello di sicurezza permette di ridurre la squadra antincendio) e altri 2 milioni per sostenere la compagnia aerea, che dovrebbe trasportare in media 17 persone a volo. Un progetto economicamente insensato, ma tollerato quando “mamma Regione” – come si dice scherzosamente in Valle – aveva le casse piene di denaro. Inammissibile oggi, con i tagli che si fanno sentire anche nella regione più piccola d’Italia: dal 2010 al 2015, il bilancio è passato da 1,6 miliardi di euro a 970 milioni.

Un contratto trentennale

“Io sono pronto a interrompere il contratto anche domani mattina, ma qualcuno mi dovrà rimborsare”, dice da Genova Mario Costantino, amministratore delegato dell’Avda. “Ci siamo trovati in questo gruppo aeronautico per differenziare, ma la nostra famiglia di occupa principalmente d’energia”, spiega Costantino, patron dell’Europam, rivelando che il pallino degli aerei l’aveva suo figlio Michele, morto la scorsa primavera in un incidente stradale proprio mentre si recava ad Aosta. Peccato che la Regione abbia siglato con l’Avda un contratto trentennale, e oggi siamo appena all’11esimo: interromperlo sarà molto oneroso, ancora una volta, per la comunità valdostana. “Non abbiamo un vettore di riferimento, l’amministrazione regionale ha disatteso gli accordi e si è rifiutata di fare aumenti di capitale sociale”, si lamenta Costantino. Oggi il bilancio dell’Avda è “sostanzialmente in pareggio”, dice l’imprenditore, perché dei 30 dipendenti – fra torre di controllo, manutenzione della pista, amministrazione – 5 sono in cassa integrazione. Ma mancano i soldi per promuovere nuove attività, come quella dei fantomatici voli charter, che in Valle si sono visti solo in sogno.

La paura della Corte dei Conti

In assenza di qualunque prospettiva di ripresa dell’attività, i consiglieri Bertin e Stefano Ferrero (M5S) chiedono a gran voce il declassamento dell’aeroporto, da commerciale a turistico. “Bisogna trovare una soluzione per fermare questa emorragia di soldi pubblici”, dice Bertin, che ha anche avanzato in Consiglio una risoluzione – bocciata – per sbarazzarsi dello scheletro dell’aerostazione vendendolo così com’è. Per la prima volta l’amministrazione regionale, guidata da decenni dal partito dell’Union Valdôtaine, sembra aperta all’ipotesi di abbandonare il suo progetto faraonico. Rimane però restia ad assumersi la paternità di una mossa politicamente disastrosa e amministrativamente sanzionabile. “Tutte le opzioni sono sul tavolo, proseguire l’attività o declassare l’aeroporto”, dice l’assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz. “È necessario riprendere in mano i documenti del 2004: se le prospettive non sono più quelle di allora e l’aeroporto non ha più ragion d’essere, si può cambiare indirizzo passando attraverso l’approvazione del Consiglio regionale. Ma bisogna mettersi nelle condizioni di garantirsi dalle doglianze della Corte dei conti, che chiederà sulle basi di che cosa si cambia progetto e si interrompono contratti”. Sulla paura dell’assessore ha le idee chiare il consigliere Ferrero: “Pur vedendo che ci stiamo rimettendo milioni ogni anno, la Regione non vuole fare marcia indietro perché dovrebbe ammettere che sono state fatte scelte sbagliate ed errate valutazioni. Ma deve prendersi le sue responsabilità, perché la paura sta bloccando tutto”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...zi-sveglia-laeroporto-mangia-milioni/1328451/
 

AZ209

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Lavori aeroporto, Regione si costituisce contro ricorso al Tar di AVdA Spa

La società chiede l'annullamento della delibera che ha messo in mano alle Strutture regionali i lavori al Corrado Gex


AOSTA. Il governo regionale ha deciso di costituirsi in giudizio contro il ricorso presentato al Tar della Valle d'Aosta da parte di AVdA Spa lo scorso febbraio per l'annullamento di una delibera regionale dello scorso 12 dicembre. Con quel provvedimento la Giunta Rollandin ha rimpiazzato AVdA con le strutture regionali competenti nella gestione dei lavori all'aeroporto Corrado Gex, fermi ormai da tempo, inclusi gli interventi al terminal passeggeri ed al piazzale aeromobili.

La delibera di dicembre in realtà ne ha sostituita un'altra, approvata a maggio dello scorso anno e poi annullata a settembre, che aveva la stessa finalità ed era stata anch'essa oggetto di un ricorso al Tar. In quel documento il governo regionale ricordava l'apprensione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che lo scorso ottobre esprimeva "forte preoccupazione per il perdurare della situazione di inattività" del cantiere, e citava il severo ammonimento dall'Enac per la "situazione di stallo pervenuta ad un livello non più accettabile" che l'Ente per l'aviazione civile ha trasmesso ormai più di un anno fa.

http://www.aostaoggi.it/politica/35...ostituisce-contro-ricorso-al-tar-di-avda.html
 

DusCgn

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Aerostazione, non c'è ad oggi una data per la conclusione dei lavori
Aosta - Il numero dei passeggeri transitati nel 2015 è stato di 2.076, di cui 947 come arrivi e partenze (aviazione generale, voli di Stato e aerotaxi) e 1.129 come voli locali, essenzialmente legati al volo sportivo.

L'aerostazione verrà terminata ma ad oggi non si ha una data per la conclusione dei lavori. A dirlo oggi in Consiglio regionale l'Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, nel rispondere ad una interrogazione di Alpe.

"Il rifacimento dell'aeroporto è un intervento previsto dall'Accordo di Programma Quadro sottoscritto col Ministero ed Enac ed è in fase di definizione un accordo tra i vari sottoscrittori, non essendo un'iniziativa unilaterale della Regione. Da quanto ci è stato riferito, l'orientamento è quello di chiedere l'esecuzione dell'opera così come prevista inizialmente, al contrario la proposta regionale si sostanzia in due fasi: la messa in sicurezza dell'aerostazione per evitare degrado e varie problematiche; successivamente tutte le attività specifiche. Pertanto, non è possibile stabilire una data di conclusione dei lavori" ha spiegato Marguerettaz.

L'Assessore ha quindi ricordato come nel 2015 sono stati impegnati quasi due milioni per l'aeroporto, essenzialmente destinati alla gestione della struttura. "A queste cifre vanno poi aggiunte le spese condominiali annue, quelle per lo smaltimento dei rifiuti e quelle legate ai vari contenziosi legali (queste ultime ammontanti a circa 40 mila euro). Non sono compresi in questi importi le spese per l'elisoccorso e per il servizio dei Vigili del fuoco: si tratta di esborsi, questi, obbligatori a prescindere dalla vocazione dell'aeroporto" ha aggiunto Marguerettaz.

Il numero dei passeggeri transitati nel 2015 è stato di 2.076, di cui 947 come arrivi e partenze (aviazione generale, voli di Stato e aerotaxi) e 1.129 come voli locali, essenzialmente legati al volo sportivo.
Per il consigliere di Alpe, Alberto Bertin: "La questione si trascina da anni ed è frutto di un'idea megalomane, non collegata con la realtà valdostana. I costi e i danni si moltiplicano, e nulla sta cambiando: spese altissime e passeggeri praticamente inesistenti. Nel 2016 bisogna uscire da questa situazione insostenibile. La vocazione dell'aeroporto valdostano è di essere polo sportivo e turistico."

di Silvia Savoye

13/01/2016

http://www.aostasera.it/articoli/20...d-oggi-una-data-per-la-conclusione-dei-lavori
 

AZ209

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Aosta, conto salato in aeroporto: ogni passeggero costa 1000 euro

Nel 2015 duemila arrivi e due milioni di spese per i contribuenti


I paragoni a volte sono rischiosi. Un mese fa l’assessore valdostano ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, motivando la decisione di chiudere la ferrovia Aosta-Pré-St-Didier, ha detto: «Ci costa meno regalare una Panda a ogni passeggero piuttosto che tenere aperta la linea». Troppo pochi, secondo lui, i 350 viaggiatori al giorno per giustificare una spesa di 10 milioni di euro indispensabile alla messa in sicurezza della linea. Oggi i valdostani più maliziosi si chiedono più o meno la stessa cosa riguardo all’aeroporto «Corrado Gex», ossia se non convenga regalare un ultraleggero ad ogni viaggiatore atterrato in Valle nel 2015 piuttosto che tenere aperto uno scalo dove i milioni di euro vanno in fumo più in fretta di quanto non faccia la benzina in un bolide di Formula 1 in piena accelerazione.

I dati sono impietosi e li ha snocciolati nell’aula del Consiglio regionale lo stesso Marguerettaz: duemila passeggeri in un anno a fronte di una spesa della Regione pari a 2 milioni di euro. Tradotto: ogni passeggero del «Gex» è costato ai valdostani mille euro secchi. Alla cifra, peraltro, bisogna aggiungere un bel po’ di spese collaterali (i vigili del fuoco in servizio permanente, ad esempio) indispensabili a mantenere aperta una struttura che finora, come contabilizzò pure un dossier del M5S, è costata oltre 40 milioni di euro e non vede un aereo di linea dal 2008, quando fu chiusa la pista per permetterne il prolungamento a 1500 metri e l’installazione della radioassistenza.

Nel Libro dei Sogni valdostani quei cantieri, assieme alla realizzazione di un avveniristico Terminal progettato da Gae Aulenti (altri dieci milioni di euro), dovevano servire a far atterrare «i charter delle nevi che porteranno almeno 45 mila turisti l’anno» come raccontavano le autorità regionali e i vertici di Avda, la società che gestisce lo scalo (49 per cento Regione, 51 per cento famiglia Costantino, i petrolieri genovesi).

Nell’elenco della spesa spuntato in Consiglio regionale, l’assessore Marguerettaz ha spiegato che «il numero dei passeggeri transitati è di 2076, di cui 947 come arrivi e partenze di aviazione generale, voli di Stato e aerotaxi, e 1129 come voli locali, essenzialmente legati al volo sportivo».

Una nota positiva, in effetti, l’unico scalo valdostano ce l’ha: è considerato tra i migliori d’Europa per gli alianti, in virtù delle particolari correnti. Ma sono le note dolenti a vincere a mani basse, a cominciare appunto dai costi: «Nel 2015 sono stati impegnati quasi due milioni di euro - ancora Marguerettaz - e le spese sono state orientate, per il 99 per cento, al corrispettivo contrattuale a favore dell’Avda che gestisce l’opera. A queste cifre vanno aggiunte le spese condominiali annue, lo smaltimento rifiuti e quelle legate ai vari contenziosi legali. Non sono comprese invece le spese per elisoccorso e servizio dei vigili del fuoco, perchè sono esborsi obbligatori a prescindere dalla vocazione dell’aeroporto». A proposito di contenziosi legali tra Regione e Avda: ce ne sono in piedi 14, costati finora 40 mila euro per pagare gli avvocati. Solo per la gestione, la Valle d’Aosta ha speso negli ultimi sei anni qualcosa come diciotto milioni di euro.

Alberto Bertin, il consigliere del movimento Alpe che ha chiesto lumi sull’attuale situazione finanziaria dell’aeroporto, ha parlato di «idea megalomane, non collegata con la realtà. Con questi risultati ridicoli non si giustifica l’aerostazione». Già, perché oggi la neve copre le erbacce, ma il cantiere della struttura firmata Gae Aulenti è abbandonato da anni tra fallimenti delle imprese e rivisitazioni in corso d’opera. Per non buttar via tutto, la Regione vuole andare avanti e ha stanziato altri 6,5 milioni pur di finire il Terminal.

Oggi lo scalo è tecnicamente aperto e funzionante, ci lavorano i 32 dipendenti Avda e i pompieri e fino a pochi mesi fa c’era pure il posto fisso di polizia. Ma il problema di fondo del «Corrado Gex» è che non interessa a nessuna compagnia e anche quando si accendono fuochi di speranza, arrivano secchiate d’acqua gelida a spegnerli. Come tre anni fa, quando Enac affidò finalmente la linea Aosta-Roma alla svizzera Darwin. Ma lo spumante fu riportato in fretta in cantina: a Bruxelles qualcuno fece notare che un bando Ue con tali caratteristiche non poteva finire a un vettore elvetico. E addio Darwin.

https://www.lastampa.it/2016/01/17/...costa-euro-PmUxnszc5hdFRFDjCvffQP/pagina.html
 

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Aeroporti, ancora 30 mesi per terminal

Bertin (Alpe), speso tantissimo per un'idea folle


(ANSA) - AOSTA, 09 MAR - Per il completamento del terminal dell'aeroporto Corrado Gex, i cui lavori sono rimasti bloccati al 50 per cento da più di tre anni per il fallimento dell'azienda appaltatrice, saranno impiegati ancora 30 mesi. I dettagli del cronoprogramma sono stati forniti oggi dall'assessore ai trasporti, Aurelio Margurettaz, rispondendo a una interrogazione di Alpe. Serviranno 9 mesi per la revisione del progetto, altre 6 per l'appalto e 15 per la realizzazione degli interventi. Oltre ai 5 milioni già spesi, ne serviranno altri 6,5 milioni. Riguardo al futuro della struttura Marguerettaz ha confermato: "Vogliamo dare attuazione a quanto previsto dalla risoluzione del Consiglio Valle che prevede l'aggiornamento del master plan per valorizzare gli investimenti fatti e la vocazione turistica dello scalo". Secondo Alberto Bertin (Alpe) "in questo intervento si è speso tantissimo per un'idea folle e megalomane che è costata troppo a questa comunità: l'unica vocazione per l'areroporto era quella tutistica e sportiva che non necessitava degli interventi".


'Esborsi per aeroporto a fronte di servizio inesistente'

(ANSA) - AOSTA, 09 MAR - La procura regionale della Corte dei conti svolgerà "ogni utile approfondimento" sulle "emorragie" legate alla "situazione gestoria dell'aeroporto di Aosta" e del "Casinò de la Vallée spa". Così il neo procuratore regionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Il Corrado Gex ,ha spiegato, "impegna la Regione, da anni, in esborsi estremamente consistenti a fronte di un servizio per la collettività sostanzialmente inesistente". La casa da gioco di Saint-Vincent invece "continua a fruire di ingenti finanziamenti pubblici (soprattutto per il tramite della gestione speciale di Finaosta spa per 60 milioni di euro) per il ripiano delle perdite pregresse". Inoltre "persevera ad accumulare risultati di gestione fortemente negativi, sintomatici di un non equilibrato progetto imprenditoriale e destinato ad assumere amplificato rilievo nella prospettiva del consolidamento dei bilanci regionali con le proprie partecipate, ai sensi d.lgs numero 118 del 2001". (ANSA).
 

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Aeroporto Gex, la Regione scarica i Costantino: sciolta la convenzione con Avda

Dopo lo strappo arriverà un commissario che si occuperà della gestione operativa dello scalo.

Svolta per l’aeroporto Corrado Gex. La Regione dà il benservito alla famiglia Costantino e, con una delibera approvata oggi dalla giunta, ha sciolto la convenzione per la gestione dello scalo stipulata con la società Avda nel 2004. Alla base del provvedimento c’è, secondo la Regione, «la distrazione di somme, conferite dall’amministrazione regionale ad Avda, per il pagamento della ditta appaltatrice dei lavori di esecuzione dell’aerostazione».


In particolare, gli uffici regionali e i consiglieri di amministrazione di nomina regionale avevano reiteratamente chiesto conto, a partire dal 2012, della destinazione di tali somme, «senza ricevere riscontri o comunque ottenendo risposte non chiare». Ne è nato un procedimento penale, nel quale Avda è stata rinviata a giudizio davanti al Tribunale di Genova. Con la risoluzione del contratto arriverà la nomina di un commissario per la gestione operativa dello scalo, da individuare - chiarisce la Regione - «secondo le procedure di legge».

http://www.lastampa.it/2016/04/15/e...e-con-avda-Hg8a3S0fmeM0bfo6p7Xh2H/pagina.html
 

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"Corrado Gex", il completamento dei lavori dell'aerostazione è previsto per il 2020

AOSTA - Ad annunciarlo, ieri in Consiglio regionale, l'Assessore Aurelio Marguerettaz che ha spiegato come i lavori ripartiranno nel 2019. Critico Bertin (Gruppo Misto): "È un bagno di sangue, per l'aeroporto vengono spesi 3,5 milioni di euro all'anno".




Partiranno il prossimo anno, nel 2019, per chiudersi nel 2020 i lavori di completamento dell’aerostazione dell’aeroporto “Corrado Gex” di Aosta, bloccati da diversi anni per il fallimento della ditta appaltatrice prima e per il contenzioso apertosi tra la Regione e Avda in seguito.

Ad annunciarlo, ieri in Consiglio regionale, l’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz in risposta ad una interrogazione del consigliere del Gruppo misto Alberto Bertin: “È stata confermata la destinazione dell’aeroporto ed è cominciata la revisione del progetto” ha spiegato ancora Marguerettaz, aggiungendo i numeri del “Gex” nel 2017: 1.673 passeggeri per il volo commerciale e 2.265 per il volo locale.

Numeri che non convincono Bertin, critico: “Dal 2004 – ha spiegato in replica – è un ‘bagno di sangue’, un'emorragia di denaro pubblico, ed è necessaria una exit strategy da questa follia. Ci sono pochi passeggeri e costi troppo elevati: per l'aeroporto vengono spesi 3,5 milioni di euro all'anno"

http://www.aostasera.it/articoli/co...avori-dellaerostazione-e-previsto-per-il-2020
 

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Aerei, da marzo torna Aosta-Roma

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Sarà riattivato a marzo il collegamento aereo tra Aosta e Roma. E' quanto ha deciso - secondo quanto appreso dall'ANSA - l'Avda, società che gestisce l'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe, la quale ha in corso trattative con alcune compagnie aeree per individuare a chi affidare il servizio. L'obiettivo è di avere almeno tre voli alla settimana, con partenza al mattino da Aosta e rientro in serata. A effettuare il collegamento saranno velivoli da 30 a 70 posti. Sono anche in corso trattative anche per tre voli estivi da Aosta verso Olbia, Cagliari e l'Isola d'Elba con un aereo da 20 posti.

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E' arrivata la smentita:


Volo Aosta-Olbia, la K-Air smentisce: "Non saremo noi ad effettuare il collegamento"

AOSTA - "Nel caso di specie, K-Air S.r.l. si è limitata a vendere alla società gestore dell’aeroporto di Aosta un volo Aosta-Olbia da effettuare mercoledì prossimo senza essere stata messa in alcun modo a conoscenza delle intenzioni dell’acquirente del volo".

"K-Air S.r.l. offre ai propri clienti esclusivamente voli spot e non è interessata né intende offrire voli regolari di linea con riferimento alla tratta Aosta-Olbia o qualsiasi altra, atteso tra l’altro che l’organizzazione, la vendita e l’esecuzione di voli di linea eccede i limiti dell’autorizzazione di cui è titolare la Società". Così in una nota la K-Air srl smentisce di esser coinvolta nell’organizzazione e esecuzione di volo di linea Aosta-Olbia.

"Nel caso di specie, K-Air S.r.l. si è limitata a vendere alla società gestore dell’aeroporto di Aosta un volo Aosta-Olbia da effettuare mercoledì prossimo - scrive in una nota l'Amministratore Delegato della società, Lino Colombo - senza essere stata messa in alcun modo a conoscenza delle intenzioni dell’acquirente del volo".

http://www.aostasera.it/articoli/vo...-non-saremo-noi-ad-effettuare-il-collegamento
 

TeddyBelievve

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Questo aeroporto è una barzelletta (utilizzando un eufemismo) e rappresenta perfettamente gli sprechi e le inefficienze di "alcune" regioni autonome.
L'aeroporto non è peraltro (GIUSTAMENTE) incluso tra gli "Aeroporti di interesse nazionale" (lista nella quale comunque sono presenti anche alcuni aeroporti di dubbia utilità, come Crotone, Cuneo, ma anche Comiso...).

Il "presidente" nel video sembra non sapere assolutamente di che cosa stia parlando, è qualcosa di imbarazzante.
Questo scalo non rappresenta un servizio per il territorio valdostano, ma solo soldi buttati via.
 

frenchMXP

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Valle D’Aosta: Il Futuro Dell’aeroporto Corrado Gex In Un’interpellanza
(FERPRESS) – Aosta, 4 OTT – Il futuro dell’aeroporto “Corrado Gex” di Aosta è stato al centro di un’interpellanza illustrata nel corso della seduta consiliare del 3 ottobre 2018 dal gruppo Impegno Civico.
Il Capogruppo Alberto Bertin, ritenuto opportuno fare il punto della situazione – anche per quanto attiene l’annunciata attivazione di collegamenti aerei con diverse città europee, tra cui Roma -, ha chiesto di conoscere “l’ammontare del costo totale sostenuto dall’Amministrazione regionale nel 2018 e gli intendimenti del Governo regionale in merito al futuro dell’aeroporto e del terminal”.
L’Assessore ai trasporti, Claudio Restano, ha spiegato: “Tutte le iniziative relative all’attivazione dei voli aerei rientrano nei rapporti tra il gestore aeroportuale e le compagnie aeree, non prevedendo pertanto né il benestare né costi da parte dell’Amministrazione regionale. Ad oggi, AVDA ha effettuato voli con Monaco di Baviera e Olbia, il sabato dal 1° giugno al 30 settembre. Al 1° settembre, i passeggeri paganti sono stati 169, 33 hanno fruito di voli gratuiti. 97 persone sono partite da Aosta, 32 vi sono atterrate; da Torino Caselle partite 16, arrivate 57. Tra i costi sostenuti dalla Regione, per la gestione da gennaio a agosto è stato erogato circa 1 milione 318 mila euro; dall’inizio dell’anno sono stati spesi 28.926 euro per gli investimenti (acquisti apparati e adeguamenti), mentre per la gestione del sistema del calore, per l’elettricità, la manutenzione degli ascensori nei primi sei mesi sono stati erogati circa 25 mila euro. Comunico che la Regione è intenzionata a dare attuazione a quanto previsto dalla risoluzione approvata da questo Consiglio il 9 aprile 2015, che prevede di procedere all’aggiornamento del master plan rivedendo gli obbiettivi strategici per valorizzare gli investimenti già fatti e la vocazione turistica dello scalo. Le attività di revisione sono in corso. È poi intenzione completare il terminal: è in corso la revisione della progettazione esecutiva e a breve sarà indetta apposita conferenza dei servizi”.

Il Consigliere Alberto Bertin (IC) ha replicato: “Questa tanto decantata nuova attività di AVDA si traduce in un centinaio di passeggeri paganti all’aeroporto ad Aosta. Soltanto un centinaio, ossia un risultato che è tutto tranne che positivo. Qual è il ritorno economico per la stessa AVDA? L’Amministrazione regionale non ha oneri diretti, ma in caso di attività deficitaria ci sono comunque oneri indiretti, in quanto AVDA è una Società partecipata regionale al 49%. Bisogna tornare al più presto ad una realtà più piccola, com’era in precedenza. Sostanzialmente, si conferma un calcolo che ho effettuato qualche tempo fa: l’aeroporto costa 9.000 euro al giorno, indipendentemente dai passeggeri. È una struttura che rappresenta un bagno di sangue per la collettività. Bisogna fare in fretta nella revisione del master plan, mentre il voler completare il terminal significa spendere ulteriori sei milioni di euro, peraltro per una struttura che sarà per forza sovradimensionata e non sarà mai utilizzata per la destinazione prevista. L’aerostazione è il simbolo di un fallimento dell’idea folle e megalomane di trasformare lo scalo di Aosta in un grande aeroporto commerciale”.