Il primo volo della mia vita l'ho fatto con AZ nel 1970, MXP-JFK con DC-8. Ero molto piccolo ma me lo ricordo ancora soprattutto perche' camminando nel corridoio un passeggero inavvertitamente mi striscio' la sigaretta accesa sul collo, un male cane. Poi il 747, l'MD-11, il 767 con interni spaventosi, ed infine il 777 e A330. Il DC-10 invece per BOS, il volo proseguiva per PHI. Ricordo scene di film con Alberto Sordi degli anni '70 girati in Magnifica (o come si chiamava in quegli anni), la scena finale del film di Nanni Loi con Paolo Villaggio "Sistemo l'America e torno", la serie televisiva "Vado a vedere il mondo capisco tutto e torno". Ricordo l'agenzia AZ sulla quinta, poi qualche anno fa l'ufficio nell'Empire State Building, i decolli da JFK al tramonto con il cielo arancione sopra lo skyline di NY, l'arrivo a FCO o a MXP la mattina presto. La confusione dell'area buia e angusta del terminal di JFK prima della costruzione del T1, le famiglie chiassose in attesa, il sentir parlare del campionato di calcio e di passeggeri americani guardare queste scene con aria divertita, inorridita e distaccata come quando gli antropologi studiano gli indigeni, l'arrivo - come in una sfilata d'alta moda - dell'equipaggio. La fila che si forma un'ora prima (ma quello anche oggi), e l'immancabile applauso all'atterraggio (che questa estate dopo anni ho risentito in un volo nazionale con Ryanair.
Alterno ricordi molto belli e romantici dei miei circa 300 A/R Italia Usa, piu' della meta' volati con AZ, con sprazzi di gentilezza, "elasticita'" nell'applicare le norme (sui biglietti e upgrade soprattutto), ed anche efficenza, ma anche situazioni da incubo (una volta sotto Natale impiegai 30 ore per un JFK-BLQ ma non fu l'unica volta), sciatteria, ignoranza, menefreghismo e pessima organizzazione e incapacita' di reazione ad emergenze meteo o scioperi, guasti etc.. Credo che il mixed feeling sia comune ai viaggiatori AZ, e credo anche che la dura lex sed lex del mercato sia sacrosanta. Insomma, banalmente, AZ e' il classico specchio di questo paese.