AA e gli “Hidden city tickets”


Dancrane

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Contro il giochetto degli hidden city tickets (le prenotazioni di biglietti in connessione che costano meno del diretto, saltando poi la tratta finale), AA ha cominciato a farsi sentire, pizzicando un minorenne che aveva acquistato una serie di biglietti. La famiglia (che ha candidamente ammesso di usare un sito web specializzato nell’individuare questi biglietti da anni) è stata costretta a pagare la differenza tariffaria.

 
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Seaking

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Questi controlli, tecnicamente chiamati di “Revenue Integrity” e che, nel caso specifico, si chiamano “coupon sequence” (ovvero verifico all’atto del check in che se devi volare la tratta del coupon n 100 tu abbia già volato la 99)) esistono da molti anni (20?).
 
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Dancrane

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10 Febbraio 2008
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Vero, ma qui si tratta di discorso diverso: Devo andare da A a B, ma il biglietto mi costa meno facendo A-C con scalo a B, dove scendo e non mi imbarco sulla tratta successiva. Sono trucchetti che sono sempre esistiti (qua dentro ci sono almeno una decina di forumisti che hanno sfruttato, una decina di anni fa ormai, un bug facendosi FCO/AUH/FCO/LCY, pagando una fesseria di biglietto con AZ (tipo 130 euro se non ricordo male), che ovviamente si è trovata sul volo per LCY con 10 posti vuoti. Da qualche tempo, però, le compagnie hanno elevato i controlli, sopratutto sui viaggiatori seriali.
 

speedbird001

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si ma questi esagerano, vedono un ragazzino da solo e siccome e' del nord carolina lo chiudono in una stanza e lo imterrogano come un terrorista.
l'avessero fatto in europa si beccavano minimo una denuncia.
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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si ma questi esagerano, vedono un ragazzino da solo e siccome e' del nord carolina lo chiudono in una stanza e lo imterrogano come un terrorista.
l'avessero fatto in europa si beccavano minimo una denuncia.
Potrebbero prendersi una denuncia anche in USA (non necessariamente avendo torto, pero').

A dire il vero non so quanto sia facile l'enforcement contro questa prassi: non e' una violazione della legge ma solo del contratto di trasporto. A naso direi che la soluzione migliore per i vettori potrebbe essere lasciar volare il passeggero e poi aggiungerlo in una black list. Potrebbe essere persino una black list selettiva, come il rifiuto di vendere itinerari non p2p oppure verso destinazioni a rischio dato il profilo specifico del passeggero e i suoi viaggi trascorsi. Vuoi uscire dalla black list? Paghi gli arretrati :)

Oppure si potrebbe ai passeggeri a rischio far pagare un deposito cauzionale come condizione per la vendita del biglietto. Questa mi piace meno per il rischio di false positive ma e' fattibile.

Costruire il profilo di rischio individuale di un passeggero e' una sciocchezza: piu' difficile prevedere il rischio la prima volta, ma se sei un seriale e' fattibilissimo. (Prima che mi si accusi di essere un pinco pallino qualunque che non sa di cosa parla, segnalo di aver lavorato personalmente molte volte a un processi metodologicamente analoghi quali lead scoring e calcoli attuariali di rischio nel campo delle assicurazioni sulla vita).
 

ILM4rcio

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Una volta può anche succedere, a me è capitato con almeno due compagnie di non poter prendere il volo di ritorno o in continuità per motivi di forza maggiore (sveglia non sentita o pit stop alla toilette troppo prolungata) e non per questo meriterei una Black list.
 

Edoardo

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Vero, ma qui si tratta di discorso diverso: Devo andare da A a B, ma il biglietto mi costa meno facendo A-C con scalo a B, dove scendo e non mi imbarco sulla tratta successiva. Sono trucchetti che sono sempre esistiti (qua dentro ci sono almeno una decina di forumisti che hanno sfruttato, una decina di anni fa ormai, un bug facendosi FCO/AUH/FCO/LCY, pagando una fesseria di biglietto con AZ (tipo 130 euro se non ricordo male), che ovviamente si è trovata sul volo per LCY con 10 posti vuoti. Da qualche tempo, però, le compagnie hanno elevato i controlli, sopratutto sui viaggiatori seriali.
Per non parlare della famosa "Promo JP" di Alitalia ad Ottobre 2012 usata su itinerari open-jaw.

 

kenadams

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13 Agosto 2007
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Una volta può anche succedere, a me è capitato con almeno due compagnie di non poter prendere il volo di ritorno o in continuità per motivi di forza maggiore (sveglia non sentita o pit stop alla toilette troppo prolungata) e non per questo meriterei una Black list.
Non prendere un volo di ritorno credo sia diverso.

E non ho detto di metter in black list chiunque abbia commesso anche solo un'infrazione. Tra l'altro anche la buona fede lascia il segno: se tu voli spesso, completi i tuoi itinerari, e capita una volta che tu perda una coincidenza... Avendo perso la coincidenza hai dovuto trovare il modo di arrivare alla destinazione finale -- la medesima per la quale avevi acquistato il biglietto. Che tu ci arrivi con il vettore originale o meno, quello lascia tracce digitali chiare.

Faccio un'ipotesi con un settore nel quale ho lavorato per anni. Il settori degli incontri (tipo Tinder o Bumble, per intendersi).
Un problema enorme di revenue management per quei siti sono i vari tipi di frode: frode nei pagamenti e truffe ai danni di membri della community. Un progetto importantissimo di qualche anno fa (progetto del quale fui il responsabile) fu la creazione di un modello analitico che consentisse di valutare la probabilita' che un nuovo utente appena iscritto fosse un truffatore sotto mentite spoglie. Ci volle un anno per perfezionare il modello ma usando tutte le tracce digitali lasciate da ciascun utente riuscimmo a trovare il modo di ridurre i contatti fra membri veri e truffatori del 90%. Cosa guardammo? Ti dico le top 12 saltando alcune che sono un po' piu' confidenziali.

Ognuno di questi elementi contribuiva a un punteggio. C'erano elementi che facevano aumentare il punteggio ed elementi che lo facevano diminuire. Maggiore il punteggio, maggiore la probabilita' che l'utente fosse un truffatore.
- Dominio dell'indirizzo email. Avevamo dati sufficienti a stabilire oggettivamente che certi domini sono piu' facili da usare di altri per i truffatori.
- Componente locale dell'email (la parte prima della @.)
- Struttura dello user name (c'era un trend davvero singolare qui che non condivido).
- Caratteristiche delle foto utilizzate nel profilo.
- La presenza o meno di certe parole nel profilo.
- L'eta' anagrafica del profilo e la sua correlazione con altri elementi.
- Frequenza di messaggi inviati.
- Numero di like ricevuti.
- Metodo di pagamento selezionato.
- Sistema operativo utilizzato.
- IP.
- Geolocalizzazione con GPS del telefono (nel caso di utenti via app).

Fare la stessa identica cosa con i dati a disposizione di una linea aerea -- ovvero stabilire un punteggio con la probabilita' che un viaggiatore sia un hidden city ticketing abuser -- sarebbe una cosa piuttosto semplice usando principi simili.
- Geolocalizzazione della app
- City pair acquistato (e connection point) --> hai tutte le tariffe, quindi puoi sapere in anticipo quali combinazioni darebbero a un hidden city abuser il maggior vantaggio economico.
- Storia dell'account (numero di itinerari completati correttamente e cose del genere).
- Status FF.
- Eta' anagrafica del passeggero.
- Tipo di viaggi fatti normalmente dal passeggero.
- Metodo di pagamento utilizzato (hint: anche solo il numero di una carta di credito. Senza sapere altro che il numero di carta, conosci il circuito, il paese, la banca e talvolta anche il tipo specifico di carta -- un vettore che vende milioni di biglietti ci mette un attimo a mappare i numeri di carta alla probabilita' che sia una carta per uso personale o commerciale, per esempio; e ci mette un attimo a trovare un paio di segni particolari comuni alle carte di pagamento utilizzate da chi fa hidden city pair ticketing).
- Data di acquisto (numero di giorni di anticipo rispetto all'itinerario).
- Sistema operativo sul quale e' stato completato l'acquisto.

Creato il profilo di rischio (un numero che varia al variare delle attivita' del passeggero), il vettore puo' decidere cosa fare: bloccare un acquisto, chiedere una cauzione o se uno sta acquistando sul sito, persino non mostrare la disponibilita' di un particolare itinerario.Le possibilita' sono inifite.
 
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Seaking

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Se ben ricordo, finché AZ stava su ARCO, non aveva e non era possibile implementare una black list.

Info aggiornate su Amadeus e Sabre non ne ho, ma so che la gestione delle black list è complessa e spesso a copertura parziale.
 

MalboroLi

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Se ben ricordo, finché AZ stava su ARCO, non aveva e non era possibile implementare una black list.

Info aggiornate su Amadeus e Sabre non ne ho, ma so che la gestione delle black list è complessa e spesso a copertura parziale.
Credo sia vagamente contro il GDPR usare informazioni di un cliente senza il suo consenso
 
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magick

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Interessante post, ti chiedo solo un paio di delucidazioni se puoi.
Avendo perso la coincidenza hai dovuto trovare il modo di arrivare alla destinazione finale -- la medesima per la quale avevi acquistato il biglietto. Che tu ci arrivi con il vettore originale o meno, quello lascia tracce digitali chiare.
Se a destinazione ci arrivi col vettore B, come fa il vettore A ad avere il dato? Poi nelle variabili hai messo solo viaggi completati correttamente, immagino quindi con lo stesso vettore, a meno che non ho capito io cosa intendi.

Sistema operativo sul quale e' stato completato l'acquisto.
Questa variabile l'hai citata anche nel caso delle app di incontri: a meno che non ci siano statistiche per cui è più probabile che un truffatore utilizzi un OS A piuttosto che B, non vedo come possa essere un elemento utile.

Più in generale mi chiedo come sia possibile che un itinerario con due voli costi meno di uno con un volo soltanto. Capisco che le variabili che compongono il costo possano variare per le diverse tratte, ma mi aspetto (sicuramente sbagliando) che un itinerario con due voli costi comunque di più della prima tratta, non meno, fossero anche solo 20€. Avevo aperto un topic nell'altra sezione proprio per capire questi meccanismi di generazione del prezzo, dopo essermi imbattuto in una situazione simile.
Che poi per evitare il problema non basterebbe semplicemente aumentare, anche di poco, il costo dell'itinerario completo rispetto alla prima tratta?
 
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Volvic

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Più in generale mi chiedo come sia possibile che un itinerario con due voli costi meno di uno con un volo soltanto. Capisco che le variabili che compongono il costo possano variare per le diverse tratte, ma mi aspetto (sicuramente sbagliando) che un itinerario con due voli costi comunque di più della prima tratta, non meno, fossero anche solo 20€. Avevo aperto un topic nell'altra sezione proprio per capire questi meccanismi di generazione del prezzo, dopo essermi imbattuto in una situazione simile.
2 voli costano di più di 1 volo (va bene, con eccezioni, se rotte molto molto lunghe una sosta intermedia permette di risparmiare sul carburante potendo ottimizzarlo e non usarlo per portarsene altro dietro per usarlo alla fine)
La parola chiave è costano (al vettore aereo) perchè se il volo singolo è venduto al passeggero ad un prezzo aumentato per fargli pagare la comodità del diretto, allora il prezzo del diretto può essere superiore di una bella percentuale di quello con scalo.
Un esempio ? Se il mio transito mi obbliga ad un lungo transito, magari notturno, (come certi voli della Saudi) l'ufficio competente per la determinazione prezzi deve provare ad invogliare i passeggeri ad accettare tale scomodità facendo leva sulla tariffa.


Che poi per evitare il problema non basterebbe semplicemente aumentare, anche di poco, il costo dell'itinerario completo rispetto alla prima tratta?
E che prezzo (non costo) sarebbe ? Quello esposto per un diretto quindi con sovrapprezzo ? Allora tutti i voli con scalo costerebbero più dei diretti.
Ad esempio avevo visto una strana tariffa NYC-DUB via IST. Ma chi accetterebbe di pagare di più tale volo che obbliga ad una decina di ore in più di viaggio rispetto ad un diretto NYC-DUB ? NYC-DUB via IST
Mentre diverso approccio potrebbe valere per un NYC-FCO-CAI che è sulla rotta. NYC-CAI via FCO
Poi inserisci la variante WB (diretto) vs almeno una tratta con NB ed anche qui bisogna "$pingere" la scelta dell'utente.
 
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indaco1

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.
Il motivo per cui un itinerario piu' veloce e con meno transiti puo' essere fatto pagare di piu' e' chiarissimo.

Anche un ananas sbucciato e tagliato a pezzi lo paghi di piu' di un ananas intero, al super. "Ma come la buccia e' roba in piu', l'ananas sbucciato dovrei pagarlo di meno" :) non lo dice nessuno.

Pero' a parte il bagaglio in connessione e altri accorgimenti, da utente ho dei dubbi che sia corretto mettere in atto politiche molto aggressive per impedire ai clienti di sfruttare gli hidden city tickets. Poi dato che non puoi salire a meta' itinerario e non puoi portare il bagaglio e tipicamente la cosa puo' funzionare solo all'andata e se la destinazione richiesta e' un apt di transito, un hub o un hubbino.... non e' in fondo un fenomeno marginale?

Le compagnie non potrebbero mettere in atto tutte le procedure disincentivanti ragionevoli ma poi rassegnarsi e non trattare questi come ladri? Secondo me ladri non lo sono. Non piu' di quelli che ti fanno salire il costo del volo rispetto a quanto esposto nella ricerca con trucchetti vari.

Se compro una bottiglia di minerale per avere la bottiglia e butto l'acqua sono fatti miei. Ma anche se compro un bottiglione di antiruggine e lo divido con gli amici non sono un criminale anche se i bottiglini costano un botto poco meno del bottiglione. Cosi' come sono fatti miei se compro due voli separati (non riprotetti) perche' costano di meno di un unico biglietto fino alla destinazione desiderata (due esempi lontani che mi vengono in mente sono PER e PPT, ma probabilmente molti voli da altri continenti per destinazioni secondarie europee potrebbero costare di meno facendo un'ultima tratta low cost). E poi in certi momenti era meglio fare due prenotazioni separate su FR perche' costavano meno di una sola prenotazione da due con posti vicini. La due parti possono fare le politiche commerciali e le strategie di elusione delle stesse ritenute piu' opportune, fino a che pago quello che compro il prezzo richiesto. Non e' che una parte puo' fare i trucchetti e l'altra no.
 
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magick

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Il motivo per cui un itinerario piu' veloce e con meno transiti puo' essere fatto pagare di piu' e' chiarissimo.
Evidentemente sono strano io che pur di non fare 8 ore di volo diretto ho preferito fare 3 scali. 😂
Per il resto sono d'accordo: ieri dopo varie ricerche il prezzo del volo che avevo visto è salito improvvisamente e ho dovuto acquistarlo navigando in incognito. Credevo che fosse una leggenda metropolitana...
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Evidentemente sono strano io che pur di non fare 8 ore di volo diretto ho preferito fare 3 scali. 😂
Per il resto sono d'accordo: ieri dopo varie ricerche il prezzo del volo che avevo visto è salito improvvisamente e ho dovuto acquistarlo navigando in incognito. Credevo che fosse una leggenda metropolitana...
Cioe' dici che il server del vettore ti traccia nelle tue ricerche se entri col profilo o proprio se usi sempre lo stesso IP?
 

magick

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Cioe' dici che il server del vettore ti traccia nelle tue ricerche se entri col profilo o proprio se usi sempre lo stesso IP?
In realtà credo tramite cookie. Avevo fatto delle ricerche con Skyscanner ma quando ho cliccato per andare sul sito del vettore il prezzo era diverso. Ho quindi fatto la ricerca direttamente sul sito trovando lo stesso prezzo di Skyscanner. Dopo aver cercato varie altre combinazioni ho lanciato di nuovo la ricerca per la tratta originaria e il prezzo era aumentato di circa 80€. Ricordandomi di quello che avevo letto su internet una volta, ho aperto una finestra in incognito (senza cambiare IP) e magicamente mi ha dato lo stesso prezzo iniziale. Lo so che sembra ai limiti del complottismo, ma davvero non ci credevo nemmeno io. Però magari era solo un errore temporaneo, perché è successa un'altra cosa strana: il prezzo complessivo per tre persone era di trenta euro più alto rispetto alla somma del prezzo del singolo passeggero. Ho pensato che magari fossero terminati i posti a una certa tariffa, ma stamattina ho provato di nuovo a simulare l'acquisto e c'era ancora la tariffa originaria. Gli algoritmi di prezzo delle compagnie aeree per me sono qualcosa di incomprensibile.
Il mio telefono invece mi ascolta direttamente e mi propone pubblici di quello di cui parlo (ho prove a caterve prima che mi diate del pazzo).
Questo a me non è mai successo e ho sempre attribuito il fenomeno, di cui molti parlano, al fatto che se si parla di un argomento probabilmente si fanno anche ricerche relative su Google.