di MASSIMO LEVANTACI
FOGGIA - «Faremo il progetto, ma questo non vuol dire che il Gino Lisa avrà la nuova pista». L’am - ministratore unico di Aeroporti di Puglia chiude così il chiarimento chiesto dal sindaco Mongelli. Il comune aveva la necessità di capire qual è la considerazione dell’ente gestore sul «Gino Lisa»: se il piano di ampliamento dello scalo foggiano si ferma al nuovo parcheggio, al raddoppio del piazzale interno e al ristorante in aerostazione tutti interventi peraltro ancora da effettuare. Il nodo resta, infatti, la pista da duemila metri senza della quale in Capitanata non potrà decollare il turismo dei voli charter. «La nuova pista - dice Domenico Di Paola - costa 77, 5 milioni di euro. Un investimento di questa portata si giustifica solo se c’è mercato». Giusto, albergatori e tour operator piuttosto si sia diano da fare con quel poco di charter che oggi è possibile organizzare. La compagnia Darwin (che assicura i voli di linea con Milano, Torino e Palermo), si sta muovendo in tal senso con gli aerei da cinquanta posti. Ma ieri Di Paola per stimolare la domanda dei charter ha fornito un’altra informazione, utile forse per i tour operator. «Ci sono buone possibilità - ha detto - che l’Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile: ndr) con alcuni piccoli correttivi autorizzi i piloti su Foggia a modificare l’angolo di avvicinamento ». Questo consentirebbe di impiegare aerei da cento posti a pieno carico, sia di passeggeri che di carburante. «Nelle condizioni in cui siamo oggi un aereo può arrivare a Roma, domani potrà raggiungere Ams terdam». Il vertice ha inoltre sgomberato il campo dai dubbi sull’allungamento della pista attuale. «Troppo costoso». Il progetto ricalcherà l’idea della pista ortogonale lunga 2140 metri per 45 metri di larghezza di categoria 4 (Airbus 319-321, Boeing 737 fino a 150 passeggeri). Anche questa pista tuttavia interferisce con l’ampliamento della vicina tangenziale. «L’Anas - assicura il sindaco Gianni Mongelli - sta lavorando alla modifica parziale del tracciato in corrispondenza dell’aeropor - to». Il progetto per la nuova pista fermerà gli appettiti urbanistico- speculativi, a quanto pare non ancora assopiti, intorno all’aeroporto. «Attualmente vige una sorta di vincolo interno - ha spiegato il sindaco - sappiamo che nelle vicinanze dello scalo non si può costruire. Il progetto però è un’altra cosa, avrà validità giuridica».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=270330&IDCategoria=1
FOGGIA - «Faremo il progetto, ma questo non vuol dire che il Gino Lisa avrà la nuova pista». L’am - ministratore unico di Aeroporti di Puglia chiude così il chiarimento chiesto dal sindaco Mongelli. Il comune aveva la necessità di capire qual è la considerazione dell’ente gestore sul «Gino Lisa»: se il piano di ampliamento dello scalo foggiano si ferma al nuovo parcheggio, al raddoppio del piazzale interno e al ristorante in aerostazione tutti interventi peraltro ancora da effettuare. Il nodo resta, infatti, la pista da duemila metri senza della quale in Capitanata non potrà decollare il turismo dei voli charter. «La nuova pista - dice Domenico Di Paola - costa 77, 5 milioni di euro. Un investimento di questa portata si giustifica solo se c’è mercato». Giusto, albergatori e tour operator piuttosto si sia diano da fare con quel poco di charter che oggi è possibile organizzare. La compagnia Darwin (che assicura i voli di linea con Milano, Torino e Palermo), si sta muovendo in tal senso con gli aerei da cinquanta posti. Ma ieri Di Paola per stimolare la domanda dei charter ha fornito un’altra informazione, utile forse per i tour operator. «Ci sono buone possibilità - ha detto - che l’Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile: ndr) con alcuni piccoli correttivi autorizzi i piloti su Foggia a modificare l’angolo di avvicinamento ». Questo consentirebbe di impiegare aerei da cento posti a pieno carico, sia di passeggeri che di carburante. «Nelle condizioni in cui siamo oggi un aereo può arrivare a Roma, domani potrà raggiungere Ams terdam». Il vertice ha inoltre sgomberato il campo dai dubbi sull’allungamento della pista attuale. «Troppo costoso». Il progetto ricalcherà l’idea della pista ortogonale lunga 2140 metri per 45 metri di larghezza di categoria 4 (Airbus 319-321, Boeing 737 fino a 150 passeggeri). Anche questa pista tuttavia interferisce con l’ampliamento della vicina tangenziale. «L’Anas - assicura il sindaco Gianni Mongelli - sta lavorando alla modifica parziale del tracciato in corrispondenza dell’aeropor - to». Il progetto per la nuova pista fermerà gli appettiti urbanistico- speculativi, a quanto pare non ancora assopiti, intorno all’aeroporto. «Attualmente vige una sorta di vincolo interno - ha spiegato il sindaco - sappiamo che nelle vicinanze dello scalo non si può costruire. Il progetto però è un’altra cosa, avrà validità giuridica».
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