A Foggia via libera a progetto per la nuova pista


Bari Palese

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6 Novembre 2005
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Bari, Puglia.
di MASSIMO LEVANTACI

FOGGIA - «Faremo il progetto, ma questo non vuol dire che il Gino Lisa avrà la nuova pista». L’am - ministratore unico di Aeroporti di Puglia chiude così il chiarimento chiesto dal sindaco Mongelli. Il comune aveva la necessità di capire qual è la considerazione dell’ente gestore sul «Gino Lisa»: se il piano di ampliamento dello scalo foggiano si ferma al nuovo parcheggio, al raddoppio del piazzale interno e al ristorante in aerostazione tutti interventi peraltro ancora da effettuare. Il nodo resta, infatti, la pista da duemila metri senza della quale in Capitanata non potrà decollare il turismo dei voli charter. «La nuova pista - dice Domenico Di Paola - costa 77, 5 milioni di euro. Un investimento di questa portata si giustifica solo se c’è mercato». Giusto, albergatori e tour operator piuttosto si sia diano da fare con quel poco di charter che oggi è possibile organizzare. La compagnia Darwin (che assicura i voli di linea con Milano, Torino e Palermo), si sta muovendo in tal senso con gli aerei da cinquanta posti. Ma ieri Di Paola per stimolare la domanda dei charter ha fornito un’altra informazione, utile forse per i tour operator. «Ci sono buone possibilità - ha detto - che l’Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile: ndr) con alcuni piccoli correttivi autorizzi i piloti su Foggia a modificare l’angolo di avvicinamento ». Questo consentirebbe di impiegare aerei da cento posti a pieno carico, sia di passeggeri che di carburante. «Nelle condizioni in cui siamo oggi un aereo può arrivare a Roma, domani potrà raggiungere Ams terdam». Il vertice ha inoltre sgomberato il campo dai dubbi sull’allungamento della pista attuale. «Troppo costoso». Il progetto ricalcherà l’idea della pista ortogonale lunga 2140 metri per 45 metri di larghezza di categoria 4 (Airbus 319-321, Boeing 737 fino a 150 passeggeri). Anche questa pista tuttavia interferisce con l’ampliamento della vicina tangenziale. «L’Anas - assicura il sindaco Gianni Mongelli - sta lavorando alla modifica parziale del tracciato in corrispondenza dell’aeropor - to». Il progetto per la nuova pista fermerà gli appettiti urbanistico- speculativi, a quanto pare non ancora assopiti, intorno all’aeroporto. «Attualmente vige una sorta di vincolo interno - ha spiegato il sindaco - sappiamo che nelle vicinanze dello scalo non si può costruire. Il progetto però è un’altra cosa, avrà validità giuridica».

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=270330&IDCategoria=1
 
Ultima modifica da un moderatore:
Leggiamo tra le righe, please... mica siamo tanto fessi!

Leggere bene l'articolo, please.

Tradotto, significa "non faremo un accidente di niente di concreto per la nuova pista trasversale e nemmeno per l'allungamento, al massimo restaureremo la lunghezza dai 1440m penalizzati di oggi ai 1600m originari del 1942".

Pare che il buon Di Paola non sappia che oggi ormai nessuna compagnia low-cost/charter usa più aerei da 100 posti, bensì solo da 156/189pax... eppure lui dovrebbe saperlo molto BENE (DOPPIAMENTE BENE...), almeno da 10gg a questa parte! :D

Comunque, che dire... se non ricordo male, il "Gino Lisa" venne ceduto dall'Aeronautica Militare Italiana all'uso civile nel SETTEMBRE 1969: sono passati 40 anni... e siamo ancora fermi al 1942 (e nemmeno!) :D

Tanti Auguri, caro "Gino Lisa"... e speriamo che tornare alla tua vera pista di 1600m del 1942, possa almeno essere di buon asupicio per una vera rinascita.

Saluti.
 
Considerazioni sulla Seconda Pista (già progettata...)

AdP dovrebbe spiegare alcune cosette sulla pista ortogonale, che infatti ha questi "problemini", da loro ADESSO non considerati:

1) INTERFERISCE CON AMENDOLA, che non vuole sorvoli sul suo spazio aereo al decollo e all'atterraggio.

2) HA I VENTI DOMINANTI A SFAVORE (laterali), e quindi SCONSIGLIABILE (me l'ha detto un Pilota di Darwin con gli attributi che vola su FOG da un anno... se non lo sa lui!!!). Non a caso, la pista trasversale 07-25 della 2' guerra mondiale (identica a quella di AdP) cadde subito in disuso e poi scomparve del tutto. Cosa accadrà se lo studio dei venti dominanti darà alla fine un Coefficiente di Utilizzabilità inferiore al 95%, che è il minimo richiesto dall'ICAO?

3) RICHIEDE UN MARE DI TEMPO E SOLDI (TUTTI INSIEME), e sarebbe utilizzabile solo ALLA FINE DEI LAVORI (tutta o niente).

Il mio "progettino", invece, sia pure con tutti i suoi limiti ed imprecisioni da autodidatta, aveva questi vantaggi:

A) NON DA' FASTIDIO AD AMENDOLA (e scusate se è poco...)

B) HA I VENTI DOMINANTI A FAVORE (frontali nord-sud), che quindi AVVANTAGGIANO I VELIVOLI (praticamente, la lunghezza della pista "vale di più" rispetto alla sua pura misura numerica). Viceversa, con i venti dominanti a sfavore, la lunghezza "vale di meno", o la stessa pista può essere addirittura IMPRATICABILE.

C) SI PUO' REALIZZARE GRADUALMENTE PER STEP SUCCESSIVI, senza necessariamente trovare da subito tutti i fondi necessari... che NON SI TROVERANNO MAI (PER FOGGIA...:D) PER IL MEGA-PROGETTO DI ADP!

Che dire... a questo punto, mi piacerebbe che UNA COMMISSIONE INDIPENDENTE DI ESPERTI confrontasse e valutasse la mia idea e quella di AdP, tenendo conto di TUTTI I FATTORI, e poi vediamo cosa ne verrebbe fuori.

NO AI PROGETTI FARAONICI, SI AI GIUSTI INTERVENTI MIRATI!

Saluti.