Thread ITA Airways Autunno 2022


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imac72

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28 Aprile 2021
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certo che se riescono a farci rimpiangere pancia a terra e altri professionisti del settore prestati alla politica siamo proprio alla frutta.
Chi sarebbero gli altri professionisti del settore prestati alla politica ? Puoi gentilmente essere più chiaro nel passaggio sopra - grazie.
 

leerit

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Ita Airways non fa la low cost, è una compagnia che deve evitare come in passato di inseguire volumi che portano un reddito medio non sufficiente a coprire i costi dell'azienda". L'ad Fabio Lazzerini ha motivato così l'intenzione del vettore di mettere al centro del business plan le tratte intercontinentali "più remunerative".

"Nel 2019 - ha spiegato in occasione del webinar 'Verso un'aviazione a impatto zero´ organizzato da Arthur D. Little - ogni 100 passeggeri che avevano un collegamento intercontinentale da o per l'Italia, 62 dovevano passare da un hub europeo. Quindi di fatto l'Italia ha esportato passeggeri a lungo raggio, con un gap di offerta legato prevalentemente alle varie crisi della compagnia nazionale, ma anche a un non adeguato riempimento degli spazi del mercato lasciati liberi da altri vettori".

A poco più di un anno dal decollo, Ita è però riuscita a invertire la rotta: "Dal terzo quadrimestre abbiamo ricominciato a importare passeggeri: il 23% di chi è arrivato a Fiumicino sui nostri voli in Europa, Nord Africa e Medio Oriente ha continuato a collegarsi con il resto del mondo sempre con noi".
Nello stesso periodo "abbiamo avuto tariffe medie del 47% più alte rispetto al 2019. Questo vuol dire che siamo riusciti a incontrare la ripresa del mercato a prezzi sostenuti, ma anche con un load factor costantemente superiore al 90% sul lungo raggio e sopra l'85% su tutta rete".

 

Cesare.Caldi

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A poco più di un anno dal decollo, Ita è però riuscita a invertire la rotta: "Dal terzo quadrimestre abbiamo ricominciato a importare passeggeri: il 23% di chi è arrivato a Fiumicino sui nostri voli in Europa, Nord Africa e Medio Oriente ha continuato a collegarsi con il resto del mondo sempre con noi"
Una percentuale di transiti nel tuo hub del 23% è decisamente bassa, gli altri hub europei viaggiano mediamente oltre il 40% dei pax in transito se non di piu'. Per non parlare degli hub del golfo dove i pax in transito sono oltre il 50/60%.
 
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Seaking

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Una percentuale di transiti nel tuo hub del 23% è decisamente bassa, gli altri hub europei viaggiano mediamente oltre il 40% dei pax in transito se non di piu'. Per non parlare degli hub del golfo dove i pax in transito sono oltre il 50/60%.
Non paragoniamo mele con pere: gli hub del Golfo quello fanno di mestiere (connettere est e ovest del mondo), con una componente di traffico PtP relativamente bassa. La loro vocazione è prettamente quella di gestire passeggeri in transito.

Il confronto con altri hub europei è invece valido e sicuramente indicativo di quanta strada abbia ancora da fare ITA.
 
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Non paragoniamo mele con pere: gli hub del Golfo quello fanno di mestiere (connettere est e ovest del mondo), con una componente di traffico PtP relativamente bassa. La loro vocazione è prettamente quella di gestire passeggeri in transito.

Il confronto con altri hub europei è invece valido e sicuramente indicativo di quanta strada abbia ancora da fare ITA.
Ma ITA non doveva portare i turisti in Italia? Mi sono perso qualche cosa?
 
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romaneeconti

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leerit

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Il ministero in cerca di un accordoIl ministero dell’Economia ha aperto la data room di Ita Airways al gruppo Lufthansa, il colosso europeo dei cieli, nel tentativo di trovare un accordo il prima possibile per la cessione della maggioranza della compagnia aerea. Lo apprende il Corriere della Sera da fonti governative a conoscenza del dossier. Le stesse fonti spiegano che Msc non compare tra i soggetti autorizzati a controllare i dati più riservati del vettore tricolore anche se lo scorso gennaio aveva inviato una manifestazione d’interesse assieme a Lufthansa per comprare l’80% di Ita, tenendosi il 60%, lasciando ai tedeschi il 20% e l’altro 20% allo Stato italiano.L’alleanza saltataIl gigante marittimo italo-svizzero - proseguono le fonti - si sarebbe tirato indietro, facendo così venire meno l’asse con Lufthansa, anche perché infastidito per il clamore mediatico che ha coinvolto l’azienda della famiglia Aponte e per come è stato gestito il dossier. Un dossier che il 31 agosto ha portato, a sorpresa secondo gli addetti ai lavori, a preferire l’offerta del fondo statunitense Certares a quella, ritenuta più solida, di Msc-Lufthansa. Anche se il 31 ottobre il neo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha deciso di non prorogare il periodo di esclusiva delle trattative tra Mef e Certares riaprendo i giochi sul futuro di Ita e quindi facendo tornare in gara gli altri soggetti interessati: Msc, Lufthansa, Indigo Partners. Il fondo statunitenseA proposito di Certares: nemmeno il fondo statunitense - che aveva proposto Delta Air Lines e Air France come partner commerciali - risulta autorizzata a entrare (per ora) in data room dopo gli ultimi accessi effettuati a ottobre. Scaduta l’esclusiva il lavoro di analisi dei documenti di Ita e i tavoli tecnici con i dirigenti del vettore italiano si sono fermati. Un portavoce di Lufthansa dal quartier generale a Francoforte replica con un “no comment” alle domande del Corriere. Nessuna risposta da Msc al momento della pubblicazione di questo articolo.I conti di ItaCome anticipato dal Corriere il governo Meloni - attraverso l’azionista di riferimento, il Tesoro - ha fretta di offrire a Ita una prospettiva di medio-lungo periodo non solo finanziaria ma anche industriale. I conti del vettore - a causa anche dell’impatto del rincaro del carburante e della coda della variante Omicron del Covid-19 - secondo le proiezioni nelle mani dei tecnici del Mef prevedono che la cassa di 1,35 miliardi di euro (l’investimento massimo consentito allo Stato) si esaurisca tra fine 2023 e inizio 2024 in assenza di interventi “correttivi”. Entro il 30 novembre dovrebbero arrivare 400 milioni di euro - la seconda tranche, dopo i 700 milioni erogati nel 2021 -, gli ultimi 250 milioni sono attesi nel primo trimestre 2023. Per questo si rende necessario provare a individuare un partner che sia in grado di integrare il vettore italiano in una realtà più grande e solida.Le ipotesiNon è detto che la riapertura della data room a Lufthansa porti a un’offerta vincolante soddisfacente per il governo italiano e quindi a un accordo, spiegano le fonti. In ogni caso si ragiona sulla cessione del 65-70% delle quote di Ita Airways, lasciando il restante 30-35% nelle mani pubbliche. L’azienda in questi mesi ha continuato a perdere valore quindi la transazione stimata potrebbe aggirarsi sui 600 milioni di euro per la vendita del pacchetto di maggioranza, includendo qui anche i 250 milioni di terza tranche di aumento di capitale. Le fonti sottolineano che le alternative per Ita si stanno riducendo e diventa più alto il rischio che la compagnia si trovi senza partner industriali.Il gruppo tedescoLufthansa, ricordano le fonti, è considerata un soggetto “affidabile” nel ristrutturare le compagnie aeree avendolo già fatto con Austrian Airlines, Brussels Airlines (ex Sabena) e soprattutto Swiss (ex Swissair): quest’ultima si sta rivelando una significativa fonte di profitti. Il gruppo tedesco - che ha restituito i prestiti ottenuti per superare il Covid e può fare acquisizioni in Europa - ha al suo interno anche la low cost Eurowings e l’italiana Air Dolomiti. Da mesi l’ad di Lufthansa Carsten Spohr sostiene che il gruppo da lui guidato sia la soluzione migliore per Ita. Ma allo stesso tempo pone come condizione quella che la compagnia venga effettivamente privatizzata, bocciando quindi una ipotesi di una quota pubblica troppo elevata, ad esempio il 49,99% previsto nel caso di accordo con Certares.

 

belumosi

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Se davvero la trattativa fosse esclusivamente con LH, di fatto il confronto sarebbe tra i due governi. Ormai è chiaro a tutti che ITA finirà i soldi entro fine 2023/inizio 2024 e che le perdite che via via cresceranno, la renderanno sempre più difficile da vendere. Con le relative ripercussioni sul prezzo.
Lo status quo che quasi tutti a Roma vorrebbero preservare, ha i giorni contati. E avere altri soldi da Bruxelles solo per continuare a pagarsi il vizio, stavolta sarebbe un impresa improba.
Potrebbe resuscitare l'opzione del prestito ponte, che nella reincarnazione precedente di ITA, la UE ha fatto finta di non vedere per due anni. Anche ammesso e non concesso che per convenienza a Bruxelles ci concedessero di sprecare altri soldi, è evidente che sarebbe comunque una soluzione transitoria che non risolverebbe il problema. E finite tutte le opzioni percorribili, si avvicinerebbe davvero l'ipotesi di una chiusura definitiva della compagnia. Che come dimostrano i dati ENAC, ormai ha un peso risibile sul mercato italiano e sopravvive soprattutto come centro di interessi politici ed economici.
L'entrata in un grande gruppo, è l'unica opzione percorribile per la sopravvivenza d ITA. Speriamo che a Roma lo capiscano in fretta.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Con la preannunciata assunzione di altri 1250 dipendenti la difficoltà aumenta di livello; ricordiamoci che il tutto era partito con azienda ridotta all’osso dei costi, soprattutto quelli relativi al personale.
 

Cesare.Caldi

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Continua a sfuggirmi quanto ancora sia necessario stare nella data room di un’azienda che ha appena compiuto 24 mesi
ITA è nata da poco ma i conti stanno andando decisamente male, sono riusciti a chiudere in perdita anche il trimestre estivo dove tutte le compagnie hanno fatto guadagni notevoli. La liquidità di cassa è praticamente esaurita e il tesoro deve intervenire con ulteriori aiuti per 400 milioni. E' normale che chi vuole comprare una azienda del genere chieda l'accesso alla data room anche piu' volte perchè ogni mese i conti peggiorano e devi adeguare al ribasso l'offerta che farai.
 
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ITA è nata da poco ma i conti stanno andando decisamente male, sono riusciti a chiudere in perdita anche il trimestre estivo dove tutte le compagnie hanno fatto guadagni notevoli. La liquidità di cassa è praticamente esaurita e il tesoro deve intervenire con ulteriori aiuti per 400 milioni. E' normale che chi vuole comprare una azienda del genere chieda l'accesso alla data room anche piu' volte perchè ogni mese i conti peggiorano e devi adeguare al ribasso l'offerta che farai.
Non credo funzioni così... Se hai avuto accesso alla data room per settimane, e non sai che il prossimo trimestre andrà male, in assenza di shock considerevoli, credo tu ti debba fare un paio di domande sulla tua competenza...
 

atlantique

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ITA è nata da poco ma i conti stanno andando decisamente male, sono riusciti a chiudere in perdita anche il trimestre estivo dove tutte le compagnie hanno fatto guadagni notevoli. La liquidità di cassa è praticamente esaurita e il tesoro deve intervenire con ulteriori aiuti per 400 milioni. E' normale che chi vuole comprare una azienda del genere chieda l'accesso alla data room anche piu' volte perchè ogni mese i conti peggiorano e devi adeguare al ribasso l'offerta che farai.
E il tutto con costi ridotti all'osso da far invidia alla maggioranza delle aziende del settore.
 

Vortigern

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Curioso che cambi sempre praticamente tutto, salvo le perdite che alla fine si assestano sempre a circa un milione di euro al giorno……

Massimo esempio di Gattopardismo Italiano.
 
Stato
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