Alitalia: chiesta cigs per 3.960


Secondo questo articolo il governo pensa ad un grande vettore nazionale, comprendendo nella nuova realtà anche Air Italy:

Roma, 16 mar 19:34 - (Agenzia Nova) - Il bando per le manifestazioni di interesse per Alitalia, su decisione del commissario unico Giuseppe Leogrande, scade alla mezzanotte di mercoledì prossimo. Non si profilano però, al momento, valide offerte d’acquisto, in grado di ridare sprint alla compagnia di bandiera, gravata da una pesante crisi già prima del Covid-19. La situazione, dal punto di vista generale, con l’emergenza coronavirus ancora in fase acuta in Italia e in via di diffusione nel resto d’Europa, non consente previsioni positive neanche a più lungo termine. E nel frattempo è tutto il settore del trasporto - aereo, aeroportuale e anche ferroviario italiano - ad essere ormai vicino al collasso, per il protrarsi del blocco della mobilità derivante dalle misure drastiche necessarie al contenimento dei contagio. Secondo quanto apprende "Nova" da sue fonti, il governo starebbe pertanto elaborando un provvedimento ad hoc per rinazionalizzare la compagnia di bandiera. Un provvedimento che per sua natura non andrebbe incontro a nessuna procedura d’infrazione presso l’autorità antitrust europea, al contrario degli aiuti di Stato. L’esecutivo pensa di realizzare una newco, con una dotazione iniziale di 600 milioni di euro. Ma si sta ipotizzando anche di inserirla in un contenitore più ampio. Di realizzare cioè un vettore pubblico tricolore che comprenda anche le altre compagnie aree in liquidazione o fallite, prima tra tutte Air Italy. Questo nuovo vettore nazionale servirebbe come piattaforma per riconquistare rotte e flussi turistici non appena la crisi del coronavirus sarà archiviata.

Tra l’altro, c’è una valutazione che in ambienti politici si sta profilando e riguarda la necessità di avere, nel settore strategico del trasporto aereo, la garanzia di un servizio minimo essenziale. Anche in situazioni emergenziali, come quelle che il Paese sta vivendo. Le compagnie low-cost non l’hanno garantito. Anzi, dopo che negli ultimi vent’anni hanno fatto utili in Italia, pur avendo sede all’estero e pagando quindi le tasse altrove, e dopo avere sottratto progressivamente quote di mercato e hub aeroportuali ad Alitalia, aggravandone la crisi anche attraverso operazioni di marketing aggressive che non rispettano la legislazione del lavoro italiana, adesso hanno interrotto completamente ogni collegamento con il nostro Paese. L’ultima è stata Easyjet che, dati i pochi biglietti venduti, per una questione di costi, essendo privata e non italiana, ha chiuso tutte le tratte da e per l’Italia. Tanto che Farnesina e ministero dei Trasporti hanno dovuto concordare proprio con Alitalia i voli supplementari per rimpatriare studenti e concittadini rimasti a terra in Paesi europei.

Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro, ha annunciato oggi che si pensa ad un provvedimento che riguardi Alitalia. Per il momento nel decreto "Cura Italia", appena varato, c’è una norma che rimette in gioco Air Italy. Il decreto infatti sospende per 60 giorni l’applicazione della legge 223 sui licenziamenti collettivi. Ed è attraverso la legge 223 che i liquidatori della compagnia ex Meridiana e ex Alisarda avevano chiesto l’avvio della procedura per liberarsi dei circa 1.500 addetti, tra personale di volo e di terra. Sempre nel decreto "Cura Italia", poi, si aumenta di 200 milioni la dotazione del fondo di solidarietà del trasporto aereo. Inoltre è prevista una proroga della cassa integrazione per 4.300 dipendenti Alitalia e un blocco degli impieghi per lavoratori in appalto da altre compagnie.

Considerando tutti i costi che lo Stato si troverà comunque a pagare per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori delle compagnie aeree in panne, l’idea di ridare vita a un vettore tricolore non sembra più un'operazione necessariamente in perdita. Senza contare che anche il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, aveva già annunciato la necessità di arrivare, in tempi abbastanza rapidi, a un piano complessivo di riordino del sistema aeroportuale, un piano in grado di eliminare i "costi occulti" che da tempo vengono denunciati da parte dei sindacati e che vanno a tutto vantaggio dei vettori esteri. Servirebbero, dunque, due mesi di tempo per costituire la nuova Alitalia. Un nuova, vera, compagnia di bandiera da utilizzare, al termine dell’epidemia, come biglietto da visita e anche come motore di avviamento per far ripartire il Paese. © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
Era la richiesta dei sindacati già da prima, ve l'ho scritto un mese fa. Figuriamoci ora che con la questione Coronavirus sarà sospesa la questione aiuti di Stato e probabilmente ne usufruiranno tutte le big europee. Una nazionalizzazione oggi non sarebbe quotata nemmeno da bookmakers più pazzo. L'unico vantaggio è che un po' tutti partono da condizioni di grounding, almeno che si facciano le cose per bene e non solo per salvare i posti di lavoro, ops voti.
 
Diciamo che, anche se privatizzazione sarà, verrà comunque defalcata di 5000/6000 dipendenti. Meno lavoratori a carico della collettività.

Dal Sole24:

Alitalia, newco e 600 milioni per tornare sotto l’ala pubblica

Prima lo spezzatino e poi gli asset migliori finiranno a una società dello Stato

ROMA

Nuovi soldi pubblici per il salvataggio di Alitalia con una nazionalizzazione e cassa integrazione per i lavoratori di Air Italy. Nel decreto legge sul Coronavirus sono entrati rilevanti aiuti per le compagnie che erano già in grave crisi prima dell’epidemia. Il virus ha aggravato la situazione del comparto a livello internazionale.

Il decreto costituisce un fondo di  milioni di euro per quest’anno che serviranno in larghissima parte per salvare Alitalia da quella che viene definita «calamità naturale ed evento eccezionale». Potranno esserci «misure a compensazione dei danni subiti» anche per le compagnie che «esercitano oneri di servizio pubblico». Il decreto non le nomina, ma sono Alitalia e, forse, la romena Blue Air.

Il piatto forte delle «misure urgenti per il trasporto aereo» è il ritorno allo Stato di Alitalia, attra-

verso una «irizzazione». La norma sul salvataggio, chiesta dal Mise (guidato dal S Stefano Patuanelli), è entrata all’ultimo nel decreto, oggetto di vivaci discussioni nella maggioranza.

«In considerazione della situazione determinata sulle attività di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner (…) dall’epidemia da Covid-, è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta», dice il decreto.

Con uno o più decreti del ministro dell’Economia, «sono definiti l’oggetto sociale, lo statuto e il capitale sociale iniziale e sono nominati gli organi sociali».

Il decreto autorizza il commissario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, «a porre in essere ogni atto necessario (…) nelle more dell’espletamento della procedura di cessione dei complessi aziendali (…) e fino all’effettivo trasferimento dei medesimi complessi aziendali all’aggiudicatario della procedura di cessione ai fini di quanto necessario per l’attuazione della presente norma».

Il Mise ha chiesto al Mef di creare la Newco Alitalia statale e di trasferirle in affitto il ramo - formalmente messo in vendita - con le attività di volo, dopo averlo «efficientato», cioè dopo tagli di costi e personale (Leogrande ha chiesto la cigs per . addetti). Questo sarebbe uno spezzatino, perché resterebbero nella bad company del commissario i servizi di handling e manutenzione, con circa -. dipendenti. Alitalia sta per esaurire i  milioni iniettati dal Mef a Natale. Ecco che arrivano altri  milioni. Al Mise hanno ipotizzato anche un intervento della Cdp nella Newco. La Cassa Depositi e Prestiti, però, si è sempre opposta a questa ipotesi.

Con un’altra norma vengono incrementate di  milioni per quest’anno le risorse del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, che serve per integrare all’% del reddito effettivo l’assegno per i dipendenti di compagnie o aeroporti in cigs o con Naspi. La norma autorizza la cigs per  mesi ai lavoratori di Air Italy, che ha chiuso dell’epidemia.

—G.D.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
E se proprio si deve nazionalizzare, ci mettessero qualcuno con le capacità di Moretti, che sebbene odioso, ha risanato le ferrovie.

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Il Messaggero di oggi scrive che potrebbe essere Invitalia la societa' pronta a rilevare parte di Alitalia.
 
Il ministro De Micheli ha appena detto a Rai News 24 a domanda specifica che "questa vicenda ci ha detto (ed in lei ha rafforzato al massimo l'idea) che lo stato italiano deve avere un vettore nazionale e che Alitalia e' assolutamente strategica per questo Paese".

Ripeto: e' una dichiarazione di due minuti fa.


Ecco la notizia riportata da ANSA:

(ANSA) - Rome, March 17 - Italy needs a flag carrier, Transport Minister Paolo Di Micheli said Tuesday, confirming that Alitalia is to be renationalized.
"This experience (of the coronavirus) teaches us that a national carrier is strategic for the destiny of our country from many different standpoints," she told Rainews24.
"This experience will confirm to us that we need our flag carrier".
De Micheli said Monday that as part of government moves to bolster the economy amid the coronavirus emergency, the chronically loss-making airline would be brought back under Treasury control.
She added Tuesday that as it brings Italians back home from abroad, "Alitalia is applying itself with dedication as a flag carrying airline".
 

"Questa esperienza ci insegna che il vettore nazionale è strategico per il destino del nostro Paese sotto tanti punti di vista. Questa esperienza ci confermerà che noi abbiamo bisogno della nostra compagnia di bandiera
", ha detto De Micheli che ha evidenziato l'impegno del vettore per il rientro degli italiani dall'estero, fatto "con una dedizione da compagnia di bandiera".

Barili di melassa.

Qualcuno faccia sapere al ministro che l'AMI ha in flotta 4 KC767 configurabili a 200 posti e attrezzati per il biocontenimento.
Per eventuali emergenze con rimpatri di massa, magari con persone contagiate, sono perfetti.

Ormai è chiaro che questa situazione porterà l'Europa indietro di trent'anni, ritornando ad un dirigismo che pareva un ricordo del passato.
Prepariamoci ad avere molta meno libertà (in ogni senso, compresa quella di viaggiare), di quanta ne abbiamo avuta finora.


 
Qualcuno faccia presente che, con una manciata di milioni di euro, si possono tranquillamente charterizzare anche velivoli di compagnie terze (anche italiane, se proprio vogliamo esaltare il patriottismo, come Neos o Blu Panorama) mandandole a prendere i connazionali dispersi. Piantiamola con questa sceneggiata da libro Cuore della compagnia di bandiera sempre pronta e disponibile (coi soldi altrui).
 
Che schifo! E non dico altro. Non ci sono parole adeguate per descrivere questa porcheria. :morto:
 
Qualcuno faccia presente che, con una manciata di milioni di euro, si possono tranquillamente charterizzare anche velivoli di compagnie terze (anche italiane, se proprio vogliamo esaltare il patriottismo, come Neos o Blu Panorama) mandandole a prendere i connazionali dispersi. Piantiamola con questa sceneggiata da libro Cuore della compagnia di bandiera sempre pronta e disponibile (coi soldi altrui).
Per farlo presente, bisognerebbe essere ubiqui e ricordarlo a tutti gli "eroi" che stanno inneggiando ovunque sui social al "per fortuna che Alitalia c'è".
Per carità, chi va in giro a lavorare in questi giorni è degno del massimo rispetto, ma farlo passare come esempio della necessità di mantenere il carrozzone perché di pubblica utilità ce ne corre...
 
Ovvero? Cosa cambia? Cosa ci vuoi anticipare?

Quello che è sotto gli occhi di tutti.
Che l’economia mondiale se non sarà supportata dagli Stati tornerà indietro di 30 anni, con milioni di posti di lavoro persi a livello mondiale.

Abbiamo appena fatto una legge dal valore di un paio di finanziare in deficit.
Pensi che i soldi che stiamo usando ora -e tanti altri che ne dovremo usare- ce li regalino?
 
Quello che è sotto gli occhi di tutti.
Che l’economia mondiale se non sarà supportata dagli Stati tornerà indietro di 30 anni, con milioni di posti di lavoro persi a livello mondiale.

Abbiamo appena fatto una legge dal valore di un paio di finanziare in deficit.
Pensi che i soldi che stiamo usando ora -e tanti altri che ne dovremo usare- ce li regalino?

Buttarli nel cesso statalizzando 2 società già fallite di sicuro non aiuterà i conti italiani
 
C'è poi da dire che essendo nazionalizzata Alitalia sarà adesso al 100% comandata dalla politica con tutti gli effetti nefasti che ne derivano ad esempio il sindaco o il politico di turno pretenderanno di avere una o piu' rotte che servano il suo aeroporto perchè essendo statale Alitalia dovrà fare servizio pubblico per collegare tutti senza valutare se una rotta sia profittevole o meno. Temo che le rotte non le sceglieranno piu' in base a criteri di mercato ma a scelte politiche.
 
Quello che è sotto gli occhi di tutti.
Che l’economia mondiale se non sarà supportata dagli Stati tornerà indietro di 30 anni, con milioni di posti di lavoro persi a livello mondiale.

Abbiamo appena fatto una legge dal valore di un paio di finanziare in deficit.
Pensi che i soldi che stiamo usando ora -e tanti altri che ne dovremo usare- ce li regalino?
Vedendo come stanno procedendo le cose ci saranno ingenti aiuti di stato a tutte le principali aziende, sicuramente in settori colpiti come quello del trasporto aereo.
Scandalizzarsi serve solo a darsi una pacca sulla spalla (fra l'altro scandalizzarsi di che se alle ultime elezioni la stragrande maggioranza degli elettori hanno votato partiti che avevano più o meno apertamente già previsto la nazionalizzazione di AZ). Non ci saranno solo elettori di Calenda o della Bonino sul forum?
La discriminante sarà fare le cose per bene (e si badi bene che il settore del trasporto aereo sarà solo uno di quelli che riceverà corposi aiuti) e non servire solamente per continuare a sovvenzionare i posti di lavoro.
 
C'è poi da dire che essendo nazionalizzata Alitalia sarà adesso al 100% comandata dalla politica con tutti gli effetti nefasti che ne derivano ad esempio il sindaco o il politico di turno pretenderanno di avere una o piu' rotte che servano il suo aeroporto perchè essendo statale Alitalia dovrà fare servizio pubblico per collegare tutti senza valutare se una rotta sia profittevole o meno. Temo che le rotte non le sceglieranno piu' in base a criteri di mercato ma a scelte politiche.
Dipende cosa ci vuoi fare, Trenitalia è stata risanata nonostante li si che ogni comune la tirava per la giacchetta. Per esempio mettici un ex sindacalista come Moretti e ne se ne vedranno delle belle per dirne una. Comunque lo si sapeva da un secondo dopo il risultato delle elezioni che AZ sarebbe stata nazionalizzata avendoci fatto la campagna sopra diverse fra le forze politiche vincitrici delle elezioni. Figuriamoci dopo l'emergenza in atto. Petizioni ecc servono solo a raccogliere pubblicità personale per chi le promuove, diciamocelo chiaramente.
 
Secondo me un conto è dare un aiuto di stato temporaneo per far sopravvivere compagnie sane che hanno sempre generato utili come LH, AF/KL, BA e che garantiscono al loro paese una vera accessibilità intercontinentale, un altro ostinarsi a salvare a ogni costo una compagnia che da decenni non fa che perdere soldi e ha un network sempre piu' marginale e che rappresenta solo il 13% dei pax internazionali.
 
Secondo me un conto è dare un aiuto di stato temporaneo per far sopravvivere compagnie sane che hanno sempre generato utili come LH, AF/KL, BA e che garantiscono al loro paese una vera accessibilità intercontinentale, un altro ostinarsi a salvare a ogni costo una compagnia che da decenni non fa che perdere soldi e ha un network sempre piu' marginale e che rappresenta solo il 13% dei pax internazionali.
Ogni popolo ha i politici che si merita… non pensiamo però che gli altri siano sempre belli e bravi. La differenza è sfruttare le situazioni per fare i nostri comodi BENE come fanno gli altri. Ecco perché il punto deve essere fare BENE le cose perché a volta riesce anche in Italia, pensa ad esempio al risanamento di Trenitalia. Come bisogna stare in campana per difendere gli interessi delle nostre aziende perché fidati che altrove lo faranno, quindi sarà meglio che i vari giggino e compagnia cantante cerchino di fare meno danni possibili e perché o si sfrutta l'opportunità di rilanciare veramente l'economia finché ne hanno necessità tutti oppure il problema non sarà il fallimento di AZ ma dell'Italia.

Visto che la situazione fuori è un tantino grave onestamente trovo poco utile star qua a raccontarci le solite litanie sulle quali possiamo anche essere tutti d'accordo ma che non cambia la situazione. Ripeto, che AZ sarebbe stata nazionalizzata lo si sapeva da tempo e lo si sapeva perché era uno dei punti sbandierati ai quattro venti da diverse delle maggiori forze politiche che hanno ricevuto la maggioranza dei voti degli elettori, compresi sicuramente molti forumisti. Non lo scopriamo ora e vista la situazione onestamente nella situazione attuale non credo che nessun governo avrebbe fatto diversamente.

P.S. Non sono in vena di discussioni e polemiche come credo molti di tutti noi, abbiate pazienza.
 
A me pare ipocrisia usare il covid come scusa, quando era la scusa perfetta per staccare la spina dovendo occuparsi di altri malati con migliori chance di sopravvivenza. La situazione era già irreversibile da mesi, anni prima del virus, questa è solamente la scusa per poter continuare a fare porcherie. Con lo storico a disposizione, non ci sono dubbi che il risultato sarà ancora una volta una monnezza.

Una considerazione al volo 1) il turismo ne uscirà a pezzi per mesi a seguire 2) per mesi la mission principale di Alitalia ci è stato detto essere portare turisti nella nostra penisola 3) la maggior parte degli aeroporti italiani soffre di altissima stagionalità dovuta proprio al turismo, in primis Fiumicino; con queste premesse, il cocktail che gusto avrà?

DaV