Thread Alitalia da Maggio 2013


Stato
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Rispetto alla W12, AF nella W13 sembra toglierà una rotazione giornaliera da CDG verso i seguenti scali italiani: BLQ, FLR, GOA, TRN, VCE, VRN. Gusto per capire che aria tira a Parigi...

diciamo che piu' che altro e' una misura di che aria tira in Italia... AF taglia probabilmente perche' anche loro sono convinti che il mercato italiano sia impantanato nella crisi e se non tutti gli aerei si riempiono meglio mandarne di meno (anche perche' AF probabilmente non avra' problemi a trovare altri mercati dove intercettare altri pax su rotte di simile lunghezza, possibilmente su rotte meno stagionalizzate di quelle italiane che tendono a svuotarsi in inverno)
 
Seicento esuberi Alitalia, nuovo piano e contratti di solidarietà -* a pagina 5 Meeting Alle 15 i vertici incontrano i sindacati per trovare soluzioni in grado di evitare l'uscita di 600 addetti del personale di terra Esuberi in Alitalia. Si va verso i contratti di solidarietà M Anche in Alitalia potrebbe arrivare una formula di solidarietà contrattuale ovvero una rimodulazione del salario sulla base di un taglio delle prestazioni lavorative. Si tratta di una delle ipotesi operative che il neo amministratore delegato Fabrizio Del Torchio vorrebbe mettere in campo per contenere il costo del lavoro in vista del nuovo piano industriale. E che sarà messa probabilmente sul tavolo oggi alle 15 nella sede di Assaereo dove sono convocati dai vertici di Alitalia i sindacati. La convocazione, hanno spiegato fonti sindacali, riguarda il personale di terra. L'Alitalia, hanno aggiunto le stesse fonti, dovrebbe riferire sullo stato dell'azienda per individuare delle misure per il contenimento dei costi in vista del nuovo piano industriale che sarà presentato a fine mese. Il primo passo resta quello di evitare una gestione traumatica dei circa 600 esuberi che si sono creati nel personale degli uffici. Per sventare un esodo di massa sarebbe in fase avanzata la trattava traAlitalia e sindacati per un accordo su un contratto di solidarietà. Si tratterebbe di una «soluzione morbida» in un momendo delicato dal punto di vista sia dell'economia generale sia della situazione specifica della compagnia. L'intesa per l'introduzione della solidarietà sarebbe in dirittura d'arrivo. Ma tuttavia i contenuti del possibile accordo non sono ancora tutti definiti. Tra le ipotesi sul piatto quella per cinque giorni di solidarietà al mese con un taglio medio delle retribuzioni di circa 50-60 euro. L'arrivo di Del Torchio alla cloche di Alitalia ha conciso con la ripresa delle soluzioni per abbassare i costi di gestion aziendali ma anche con nuovo iniziative di marketing per incentivare i passeggeri a volare con la ex compagnia di bandiera non cedendo alle lusinghe delle aggressive compagnie low cost. L'ultima in ordine di tempo è statta l'iniziativa «Salta Su», la nuova offerta promozionale per tutti dai 14 ai 26 anni. Fino al 30 giugno sono in vendita complessivamente 277.400 biglietti a tariffa promozionale per viaggiare in Italia e in Europa, sui voli operati da Alitalia dal 1 giugno al 31 luglio. Si potrà dunque viaggiare con tariffe, tasse incluse, a partire da 45 euro a tratta per l'Italia e 50 euro a tratta per Europa (ad eccezione dei voli da/per Francia e Olanda) e Nord Africa. Ad Fabrizio Del Torchio ***
L'originale era di due giorni fa, non mi pare sia stato postato

Alitalia, si tratta per 2mila contratti di solidarietà
ROMA - Solidarietà di due anni per duemila dipendenti, nuova sforbiciata alle spese, taglio di un pugno di dirigenti di prima fascia. Il nuovo piano industriale di Alitalia, in queste ore allo studio dell' amministratore delegato Gabriele Del Torchio, chiede per l' ennesima volta un sacrificio ai dipendenti. Secondo quanto risultaa Repubblica, i sindacati starebbero valutando la proposta del vertice della compagnia e già domani sera le parti potrebbero sedersi al tavolo per siglare l' intesa. Per ora, dunque, il gruppo rinuncia alla cassa integrazione per 600 persone, soluzione che aleggiava da oltre un anno su Fiumicino, in cambio di questa proposta più morbida. Si torna quindi al 2009, anno di rifondazione della compagnia, e a quel che resta del piano Fenice, una palla al piede del vettore che non è comunque mai riuscito a decollare verso bilanci in utile. Quel piano, curato da Boston consulting, verrà a questo punto modificato per la terza volta. Per i 2mila dipendenti, di terra in particolare, si parla, ancora in maniera ufficiosa, di una riduzione pari a cinque giorni al mese (principalmente degli uffici di Roma) che corrisponde ad una diminuzione di circa 65 euro in media, oltre alla quota parte che va a carico del fondo di solidarietà e che il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha già confermato di voler rafforzare e prolungare di alcuni anni, proprio guardando con una certa ansia al caso Alitalia. Tra la compagnia e il fallimento, infatti, c' è di mezzo la prossima estate. Grazie all' accordo, il risparmio per l' azienda si aggirerà sui 21 milioni di euro l' anno e oltre a questa quota Del Torchio, nelle prossime settimane, proporrà al cda un nuovo piano industriale lacrime e sangue, ma anche rilancio e investimenti. Nel pacchetto sono previste chiusure delle basi sparse per lo Stivale e aperte da Rocco Sabelli negli anni scorsi, mini hub costosi che non hanno portato grande giovamento agli introiti del gruppo. Nella parte risparmi entrano poi i tagli agli stipendi dei dirigenti, meno dieci per cento, e quello dello stesso amministratore delegato, meno venti per cento. In arrivo anche un nuovo valzer di poltrone tra i manager: al momento una delle poche posizioni ancora stabili è quella del direttore operazioni Giancarlo Schisano. Nel corso dell' ultimo anno e mezzo sono già 20 su 70 i dirigenti costretti a lasciare la compagnia e si parla di nuove uscite eccellenti. Sotto il profilo del rilancio, invece, Del Torchio punta sui giovani, con tariffe stracciate per l' Italia (45 euroa tratta)e l' Europa (50 euro),e ad una messa a punto e rafforzamento degli orari nello scalo principale di Fiumicino che saranno spostati per favorire le coincidenze con altri voli. Previste inoltre nuove aperture di rotte internazionali e intercontinentali. Ma il nodo resta quello delle risorse economiche. Con un fardello di debiti che supera il miliardo di euro da ricontrattare con le banche. Si pensa, per questo, anche alla Cassa Depositi e Prestiti che dovrà cercare un escamotage visto che lo statuto le vieta di prestare denaro a aziende in cattive condizioni finanziarie. Insomma una soluzione in evoluzione che il governo Letta ha iniziato a monitorare con attenzione. Anche perché Pd e Pdl non hanno alcuna intenzione di ritrovarsi in pieno inverno, con il caso Alitalia e i suoi 14mila dipendenti nuovamente al centro dello scontro politico.
LUCIO CILLIS
02 giugno 2013 20 sez. ECONOMIA
 
non credo che qualche contratto di solidarieta' o lo stretching di qualche debito cambi molto le cose
 
non credo che qualche contratto di solidarieta' o lo stretching di qualche debito cambi molto le cose

No infatti. Vorrei solo ricordare che Del Torchio ha "piazzato" Ducati ai tedeschi per quasi 900 milioni e probabilmente la sua mission è rimettere in sesto (anche solo cosmeticamente) i conti e poi rifilare la compagnia a qualche concorrente. Non escluderei collaborazioni molto strette on aziende che corrono sul ferro...
 
No infatti. Vorrei solo ricordare che Del Torchio ha "piazzato" Ducati ai tedeschi per quasi 900 milioni e probabilmente la sua mission è rimettere in sesto (anche solo cosmeticamente) i conti e poi rifilare la compagnia a qualche concorrente. Non escluderei collaborazioni molto strette on aziende che corrono sul ferro...

Ti vedo poco ferrato in materia.

Se c'è una cosa di cui proprio non è stato artefice e' stata proprio la vendita ad Audi, tanto che è' stato cordialmente salutato nel più breve tempo possibile, evitiamo per favore di scrivere "per sentito dire".
 
No infatti. Vorrei solo ricordare che Del Torchio ha "piazzato" Ducati ai tedeschi per quasi 900 milioni e probabilmente la sua mission è rimettere in sesto (anche solo cosmeticamente) i conti e poi rifilare la compagnia a qualche concorrente. Non escluderei collaborazioni molto strette on aziende che corrono sul ferro...
negativo,
del torchio non e' una banca d'affari, e c'e' pochissima cosmesi da fare quando hai il mol vicino allo zero, cf negativi e oltre un miliardo di debiti
piuttosto troveranno un modo per rifilarla a pantalone che al momento sembra l'operazione piu' plausibile...tanto .. basta un'altra mezza imu che ce vo'...
 
Ti vedo poco ferrato in materia.

Se c'è una cosa di cui proprio non è stato artefice e' stata proprio la vendita ad Audi, tanto che è' stato cordialmente salutato nel più breve tempo possibile, evitiamo per favore di scrivere "per sentito dire".

EDIT ADMIN
Quindi Del Torchio non era in azienda e per un anno è rimasto lì a cogliere margherite...e magari tu conosci tutti i risvolti in Ducati e magari ci hai lavorato, dicci tutto dai
 
EDIT ADMIN
Quindi Del Torchio non era in azienda e per un anno è rimasto lì a cogliere margherite...e magari tu conosci tutti i risvolti in Ducati e magari ci hai lavorato, dicci tutto dai

Normalmente quando una persona afferma di conoscere la situazione in maniera migliore di quanto non la si possa conoscere dal di fuori via, la sia ascolta e magari si impara qualcosa che non si sa, non si butta a sfottò del tipo "dicci tutto dai".
Opinione personale, just to be clear.
 
negativo,
del torchio non e' una banca d'affari, e c'e' pochissima cosmesi da fare quando hai il mol vicino allo zero, cf negativi e oltre un miliardo di debiti
piuttosto troveranno un modo per rifilarla a pantalone che al momento sembra l'operazione piu' plausibile...tanto .. basta un'altra mezza imu che ce vo'...
MOL vicino allo zero? Visti i risultati del primo quarter 2013 che parlano di un EBIT a -136 milioni, dubito che il MOL si avvicini anche lontanamente alla parità.
 
Normalmente quando una persona afferma di conoscere la situazione in maniera migliore di quanto non la si possa conoscere dal di fuori via, la sia ascolta e magari si impara qualcosa che non si sa, non si butta a sfottò del tipo "dicci tutto dai".
Opinione personale, just to be clear.

Evidentemente si da per scontato che solo alcuni sappiano cose mentre altri no. Ci conosciamo o sapete dove lavoro? Tanto per chiarire che la verità non è nelle mani di nessuno... e poi serve anche un po' di educazione nel replicare, testosterone permettendo. Chiudo l'argomento
 
MOL vicino allo zero? Visti i risultati del primo quarter 2013 che parlano di un EBIT a -136 milioni, dubito che il MOL si avvicini anche lontanamente alla parità.
mah, anche no,
il numero non e' stato dichiarato ed i pregressiannui si aggiravano intorno a cifre inconsistenti. nel 2020 erano 13 M con -72 di rn nel 2009 -92 con -262 di rn
2011???? mistero della fede.
non credo che 2012 si discosti molto, di sicuro meno peggio di altre in %, meridiana per dirne una pubblicata.
anche se fosse negativo per 15-20 mil su oltre 3 B di ricavi annui non e' distante dallo zero
inoltre il Q1 per le compagnie e' sempre il peggiore per stagionalità
di sicuro non cambia molto lo stato della questione
 
Evidentemente si da per scontato che solo alcuni sappiano cose mentre altri no. Ci conosciamo o sapete dove lavoro? Tanto per chiarire che la verità non è nelle mani di nessuno... e poi serve anche un po' di educazione nel replicare, testosterone permettendo. Chiudo l'argomento

Considerando quanto hai affermato, sono certo che ne sai poco o nulla.
Come vedi ti rispondo per cortesia. Detto questo, torniamo a parlare di AZ.
 
Diciamo pure che la crisi globale non è più una scusante? qualcuno ammetterà gli errori prima di dimettersi? (o si dimetteranno senza farlo---?)


Iata upgrades airline profit forecast
By Andrew Parker in London "Financial Times"

The airline industry’s main representative body on Monday raised its profit forecast for carriers in 2013 because they are flying more passengers on their aircraft and benefiting from lower-than-expected fuel prices.
The International Air Transport Association estimated that airlines would record a combined net profit of $12.7bn this year, up from a previous forecast of $10.6bn. This latest forecast would amount to a 67 per cent increase compared with 2012.


Iata issued the data as most of its 240 member airlines endorsed a strategy to tackle the industry’s carbon dioxide emissions. At the body’s annual meeting in Cape Town, carriers supported a market-based mechanism to help ensure that the industry achieves carbon neutral growth from 2020, although final decisions rest with governments working through the United Nations.
Against a backdrop of reduced estimates for global economic growth, Iata warned that many passenger airlines were grappling with wafer-thin profit margins, and therefore struggling to generate adequate returns for investors.
Tony Tyler, Iata director-general, said: “Improved performance is what’s keeping airlines in the black. Airlines are putting more people in seats.”
He noted the industry’s load factor – the percentage of seats filled on aircraft – was expected to hit a record 80.3 per cent this year, which would be 6 percentage points above the level recorded in 2006.
The industry is also belatedly showing signs of discipline when deploying aircraft, because capacity is due to expand this year at a slower rate than passenger traffic, which should provide airlines with the opportunity to raise fares.
Carriers are also benefiting from lower-than-expected fuel prices, with the average price of Brent crude oil this year expected by Iata to be $108 per barrel, compared with $111.80 in 2012.
Iata said a trend was emerging across the world’s regions in which large airlines were enjoying stronger profitability than smaller rivals.
This is particularly apparent in the US, where consolidation is set to reduce the number of large airlines from eight big carriers a decade ago to four following the proposed merger between American Airlines and US Airways.
Iata expects North American airlines to report operating margins of 4.2 per cent in 2013 and combined net earnings of $4.4bn, up from a previous forecast of $3.6bn.
By contrast, European airlines contending with the eurozone crisis are expected to record operating margins of just 1.3 per cent this year – meaning the region would have the second-worst level of profitability after Africa.
European airlines are set to report a combined net profit of $1.6bn in 2013, up from a previous estimate of $800m, with the improvement partly driven by how Air France-KLM, British Airways and Lufthansa are witnessing solid demand for transatlantic flights.
 
Stato
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