Grazie a tutti per le risposte;molto illuminanti e chiare.non si trova altrove questa completezza!
RIMINI - Il Fellini guarda con attenzione alla trattativa Alitalia-Windjet e spera che il giorno in più concesso ieri dall’Enac serva a chiudere l’accordo. “Perché se l’operazione si farà e porterà l’Alitalia all’aeroporto Fellini per noi si aprirà un nuovo e positivo fronte, se invece la Windjet sarà costretta ad abbandonarci, dovremo trovare un altro operatore che copra quelle tratte su cui stiamo lavorando oggi benissimo”. Ma questa seconda opzione pare non sia contemplata, per ora, nei pensieri di Massimo Masini, presidente di Aeradria: “Non possiamo conoscere i contrasti tra le due aziende, di certo le prossime ore saranno decisive, in un senso o nell’altro. Spero si raggiunga un accordo, è chiaro, anche perché per Alitalia si aprirebbe un canale con la Russia, nell’unico aeroporto dove questa tratta funziona”.
Basterà questo vantaggio a far accomodare al tavolo della firma Colaninno? Basterà a compensare, in parte, la “svalutazione” imposta dall’Antitrust intervenuta per negare diversi slot in fasce strateiche? Perché il dietrofront di Alitalia è stato quasi certamente decretato da quella decisione, con la conseguenza che o la Windjet accetta un’offerta al ribasso o non se ne fa niente. Ma se la trattativa non sarà chiusa gli aerei dal giorno dopo, ovvero da martedì, non voleranno più. La Windjet del resto non sarebbe più in grado di fare fronte alle spese e i debitori sono da tempo con il fiato sul collo, tanto che a Catania ne sembrano arrivare ogni giorno, gli ultimi sarebbero gli irlandesi che hanno dato in leasing gli aerei. Insomma, dietro il mancato accordo con la compagnia di Colaninno, per la Windjet c’è solo una via: quella che porta alla chiusura.
Un “prendere o lasciare” abbastanza comprensibile, quindi, quello di Alitalia, che però, rischia di creare un danno enorme al settore: se da una parte sono quasi 800 i lavoratori che oggi guardano con trepidazione all’accordo “dei cieli”, sono migliaia le persone che hanno già acquistato un biglietto della Windjet e potrebbero essere lasciati a piedi. “Penso che la proroga concessa dall’Enac”, spiega ancora Masini, “sia volta a tutelare anche questi clienti, evitando gli inevitabili disagi proprio nel mese di agosto. Credo che anche all’Enac spingano perché un accordo si trovi, noi ci speriamo ovviamente”. E con loro gli operatori turistici riminesi e romagnoli che puntano molto sull’aeroporto “Fellini”, per il quale i passeggeri che viaggiano con Windjet (o Alitalia da domani) sono una risorsa vitale. Singolare infine il silenzio con cui sia Windjet che Alitalia hanno costruito attorno a questa “trattiva a oltranza”. Si spera che l’unico modo per scoprirne l’esito non sia quello di alzarsi domattina e guardare il cielo: se vola qualcosa il turismo riminese è salvo.