Sole24Ore: "Il sogno mancato di Air Padania"


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6 Novembre 2005
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Il Sole24Ore di ieri pubblica un articolo, scritto da Marco Alfieri, a commento dell'ipotesi di creazione di un vettore del Nord che sostituisca AZ a Malpensa.

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Trasporto aereo. Da Volare a Gandalf la storia delle compagnie del Nord è punteggiata da una serie di crack
Il sogno mancato di Air Padania
Debiti, arresti e commissariamenti segnano la fine di troppe avventure

Marco Alfieri
MILANO

Compagnia del nord, basta la parola. Se pensiamo che il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, e il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, è dal 2001 che agitano (invano) lo spettro di un Air Padania pronta a subentrare nel caso Alitalia mollasse Malpensa, come previsto dal piano di acquisto targato Air France. “La compagnia del nord esiste solo nella fantasia politica di Formigoni e Bossi”, spiegano i detrattori. “Non è vero: ci sono industriali pronti ad entrare in un progetto serio, in alleanza con un grande vettore internazionale”, rispondono gli sponsor di Air Padania, che ieri ha trovato sostegno nella Lega ticinese, il cui leader Giuliano Bignasca ha incontrato Bossi promettendo aiuto nella battaglia pro Malpensa.
Di certo, qualcuno che sopra il Po c’ha già provato, in questi anni, sfruttando la liberalizzazione dei cieli, c’è stato. Peccato solo che la storia dell’aviazione made in Padania sia stata almeno per ora una poco eroica stagione di formidabili flop. Troppe le compagnie nate e morte in pochi anni, costrette a ripiegare le ali sotto montagne di debiti, arresti, tribunali e commissariamenti a metà tra avventurismo finanziario e dilettantismo industriale.
Il caso più controverso è quello di Volare, travolta da un crack da 500 milioni e poi finita in pancia ad Alitalia. Volare Airlines viene fondata nel ’97 dall’orafo vicentino Gino Zoccai e dall’ex pilota Vincenzo Soddu. Ma il grande salto avviene nel 2000, quando acquista da Lupo Rattazzi Air Europe, leader nel mercato charter. Nasce così la holding Volare Group, in cui entra al 49% il colosso Swissair. Dopo l’11 settembre comincia il declino. Fallita Swissair, Zoccai è costretto ad acquistarne la quota e salire al 75% della compagnia. Si tenta la svolta low cost trasformando Volare in Volareweb.com. I debiti però salgono e Zoccai deve rinunciare alla maggioranza. Nel frattempo entra anche l’imprenditore argentino Eduardo Eurnekian, ma l’iniezione di 80 milioni non frena il tracollo finanziario. Si tenta un ultimo rilancio con l’arrivo di Giorgio Fossa al posto dello stesso Zoccai. Ma anche lui lascia dopo pochi mesi. Gli subentra Mauro Gambaro. A inizio novembre 2004 la situazione precipita, con il varesino ministro Maroni che promette l’intervento pubblico per salvare i duemila posti di lavoro a rischio della “padanissima” Volare, tirandosi dietro le accuse di statalismo a singhiozzo.
Pasa qualche giorno ed è la procura di Busto Arsizio ad aprire un’indagine. Al centro dell’inchiesta il rapporto della KPMG sui bilanci 2001-2003 voluto da Fossa. Volare viene posta in amministrazione controllata. Mentre nella primavera 2005 scatteranno gli arresti per 6 ex manager tra cui Zoccai, Soddu e Gambaro, a cui viene contestato un crack da 500 milioni di euro.
Altro flop è quello del vettore luxury Gandalf Airlines, fondato nel ’98 da tre giovani dirigenti ex McKinsey per far volare a tutto confort gli uomini d’affari lombardi. Il vettore privato ha base operativa su Orio al Serio. Nel ’99 Gandalf si quota al Nuovo mercato, che in quegli anni fa volare le imprese più innovative. Il vettore in effetti sembra bruciare le tappe, forte di soci come il Fondo Pensione Cariplo. Il sogno però si spezza presto. Dopo aver bruciato 80 milioni di euro senza aver trovato un posizionamento strategico, e in mancanza di soci finanziatori, Gandalf ripiega le ali nel febbraio 2004, quando presenta istanza di fallimento al Tribunale di Parma.
Poi ci sono altri due casi di compagnie che volavano per conto di Alitalia, in una specie di franchising di rotte. Il primo è quello della varesino-bergamasca Azzurra Air. Fondata nel dicembre ’96 da Air Malta, nel capitale sociale figurano, oltre al vettore maltese al 49%, IMS International e Mediocredito centrale. Il crollo avviene a fine 2003. A novembre il gruppo annuncia l’acquisizione della francese Air Littoral ma l’accordo salterà a dicembre per il dissesto finanziario di Azzurra, ceduta nel frattempo al fondo d’investimento Seven Group. Nell’estate del 2004 la compagnia è dichiarata fallita, lasciando a casa 420 dipendenti. Nel luglio 2005, l’ex presidente Fausto Capalbo e l’ex a.d. Palmonella vengono arrestati per bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita.
Il secondo flop di azienda che lavora su commessa Alitalia è quello di Minerva Airlines, mini-compagnia di proprietà di Giovanni Mancuso, imprenditore calabrese di serramenti proprietario del Catanzaro calcio, ma da subito basato sul triestino Ronchi dei Legionari. Finché il legame con Alitalia, via via trasformato da franchising in wet lease e poi in code sharing, tiene, la compagnia vivacchia. Non appena la Magliana taglia gli appalti, arriva il default. Le prime difficoltà cominciano nel 2003, il fallimento invece nel luglio 2004.
Se questi sono i flop più clamorosi, la stessa Alpi Eagles, l’ex compagnia vanto del ricco nordest, è in grandissima difficoltà, mentre Eurofly (gruppo charter di Meridiana), naviga in pessime acque finanziarie ed è stato convocato uno sciopero piloti per il prossimo 19 gennaio. D’altronde nel comparto aereo servono capitali enormi da investire e non basta l’amicizia di qualche politico per decollare. Invece il cielo del nord Italia si è troppo spesso riempito di faccendieri e rampanti compagnie durate lo spazio di un mattino. L’unica success story padana resta quella di Air Dolomiti, nata nell’89 dall’intuizione dell’industriale bresciano Alcide Leali e passata nel 2003 a Lufthansa. Anche se alcuni rumour danno il fondatore pronto a rientrare nel gruppo. Di certo, con l’acquisto dello strategico vettore nordestino, Lufthansa ha incassato un’ottima quota di mercato sull’area per i voli di lungo raggio via Monaco. Un po’ poco, però, per brindare alla compagnia del nord.
 
Il primato spetta ancora alla Sicilia :D

Neanche se su mette insieme tutta la Padania si arriva ai numeri della Trinacria.

Comunque la compagni del Nord esiste ed è pure di colore verde: Air Dolomiti, ma al momento è basata a Monaco.
 
Personalmente, e in parziale controtendenza con il discorso del giornalista, aggiungerei alla lista Air Italy e Neos. Queste due compagnie (la prima limitatamente al segmento charter) stanno riscuotendo un discreto successo nel loro settore di competenza.

C'è però da dire che un vero e proprio progetto di vettore di linea di successo nato da imprenditori del Nord o comunque basato in aeroporti del Nord non c'è mai stato, con la felice eccezione di Air Dolomiti. Nulla di paragonabile ad AZ, in ogni caso.

Respingo subito l'argomento, certo veritiero, secondo cui anche al Sud ci sono stati esperimenti fallimentari. Non è questo l'argomento in discussione qui, e in ogni caso non sarebbe un benchmark valido: il confronto va fatto con chi fa bene, non con chi fa schifo uguale :D

PS: vedo ora l'intervento di FlyIce, al quale senza volerlo ho già risposto con l'ultimo paragrafo ;)
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Comunque la compagni del Nord esiste ed è pure di colore verde: Air Dolomiti, ma al momento è basata a Monaco.

a quel punto diciamo che la Compagnia al Nord c'è e che si chiama Lufthansa
 
Air Padania,Alisarda,Granducato di Toscana fly,Air Genova,Avio Ligure....Ma va!!

Sono bischerate allo stato puro!! Tanto che Alisarda,l'unica di un certo successo,ha dovuto cambiare nome per continuare!

[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Il secondo flop di azienda che lavora su commessa Alitalia è quello di Minerva Airlines, mini-compagnia di proprietà di Giovanni Mancuso, imprenditore calabrese di serramenti proprietario del Catanzaro calcio, ma da subito basato sul triestino Ronchi dei Legionari. Finché il legame con Alitalia, via via trasformato da franchising in wet lease e poi in code sharing, tiene, la compagnia vivacchia. Non appena la Magliana taglia gli appalti, arriva il default. Le prime difficoltà cominciano nel 2003, il fallimento invece nel luglio 2004.

Spero che questo passo dell'articolo possa mettere in guardia AirAlps.
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Personalmente, e in parziale controtendenza con il discorso del giornalista, aggiungerei alla lista Air Italy e Neos. Queste due compagnie (la prima limitatamente al segmento charter) stanno riscuotendo un discreto successo nel loro settore di competenza.
Quoto. Però la prima si può considerare, forzatamente, ancora in start up, mentre la seconda ha risultati economici e finanziari (2006) di assoluto rispetto.
 
Si vociferava l'entrata in campo di Flavio Briatore con la sua "Billion Air" (a far da eco al suo locale in Costa Smeralda) da basare a Cuneo Levaldigi .

Chissà poi che fine ha fatto l'idea.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Comunque la compagni del Nord esiste ed è pure di colore verde: Air Dolomiti, ma al momento è basata a Monaco.

A dire il vero AirDolomiti è attualmente di proprità al 100% di Lufthansa, non ha nulla di italiano. Le decisioni si prendono a Francoforte. Serve ad LH per trasportare i passeggeri italiani che vanno ad arricchire e rinpinguare l'HUB di Monaco. Troppo strategica per LH.
 
Citazione:Messaggio inserito da 747MXP

Si vociferava l'entrata in campo di Flavio Briatore con la sua "Billion Air" (a far da eco al suo locale in Costa Smeralda) da basare a Cuneo Levaldigi .

Chissà poi che fine ha fatto l'idea.
[:304][:304][:304] se è una battuta è bellissima, davvero !

dimmi che è una battuta, però...in questo paese è possibile pure che non lo sia ...
 
Citazione:Messaggio inserito da winston_o

Citazione:Messaggio inserito da 747MXP

Si vociferava l'entrata in campo di Flavio Briatore con la sua "Billion Air" (a far da eco al suo locale in Costa Smeralda) da basare a Cuneo Levaldigi .

Chissà poi che fine ha fatto l'idea.
[:304][:304][:304] se è una battuta è bellissima, davvero !

dimmi che è una battuta, però...in questo paese è possibile pure che non lo sia ...

Tutto verissimo..
http://www.portocervo.net/modules.php?name=News&file=print&sid=43

[....]E infatti lo coccolano in parecchi. E lui coccola quelli giusti. Sa che in tanti gli si vogliono arruffianare: la selezione e il fiuto sono il suo forte. «La Sardegna e’ una meraviglia – dice Flavio Briatore —, è una terra da amare. Io la amo, e la pubblicizzo nel mondo. Amo la sua gente. E un'isola che ha bisogno di comu-nicazione e di collegamenti. Tant'è che nel 2004 la compagnia aerea, la Billion Air, di-venterà una realtà».
Voli a manetta tra Milano e Olbia, Roma e Olbia, con i Bae-146, gli aerei che Meridia-na utilizza a Firenze. In tem-po di compagnie a basso costo (le cosiddette «low cost») non costerà poco atterrare a Olbia, ma è questo il target dei clienti di Briatore. «La mia gente è felice. Felice di spendere»
. Gran bel motivo. Tante’ che ieri, un tavolo costava 5mila euro. E c'era la lista d'attesa... Dunque, lanciamo un'occhiata.
[...]
 
Citazione:Messaggio inserito da winston_o
[:304][:304][:304] se è una battuta è bellissima, davvero !

dimmi che è una battuta, però...in questo paese è possibile pure che non lo sia ...

purtroppo e' vero, se ne trova traccia in rete gia' dal 2004
Citazione:
La Sardegna e’ una meraviglia – dice Flavio Briatore —, è una terra da amare. Io la amo, e la pubblicizzo nel mondo. Amo la sua gente. E un'isola che ha bisogno di comunicazione e di collegamenti. Tant'è che nel 2004 la compagnia aerea, la Billion Air, diventerà una realtà».
Voli a manetta tra Milano e Olbia, Roma e Olbia, con i Bae-146, gli aerei che Meridiana utilizza a Firenze. In tempo di compagnie a basso costo (le cosiddette «low cost») non costerà poco atterrare a Olbia, ma è questo il target dei clienti di Briatore. «La mia gente è felice. Felice di spendere»

Addirittura, in questo documento, la tabella sinottica delle compagnie aeree italiane la riporta per esistente nel 2003.

http://www.airmanshiponline.com/july2004/08-LA SOLIDITA_GIU04_.pdf

EDIT :battuto per 18 secondi da 747MXP
 
Citazione:Messaggio inserito da airone


A dire il vero AirDolomiti è attualmente di proprità al 100% di Lufthansa, non ha nulla di italiano. Le decisioni si prendono a Francoforte. Serve ad LH per trasportare i passeggeri italiani che vanno ad arricchire e rinpinguare l'HUB di Monaco. Troppo strategica per LH.

Ovvio... chi compra decide, ci mancherebbe che dopo aver sborsato fior di quattrini per acquisirla non la facciano operare come meglio credono.
E' però inesatto e a mio avviso fuorviante dire che non è italiana, perchè fino a prova contraria ha sede legale a Verona, città che nonostante le proclamazioni secessioniste di lunga data, risulta ancora essere in Italia, è iscritta nel registro delle imprese in Italia e dall'AOC rilasciato dall'ENAC risulti italiana.
E' la stessa cosa che accade con Swiss, e qui sotto porto alcuni esempi:
Air Asia e la sussidiaria thailandese Thai Air Asia;
EasyJet con EasyJet Switzerland;
Emirates con Sri Lankan;
LAN che controlla LAN Argentina, LAN Perù, LAN Ecuador, MASCargo, Absa Cargo e Florida West;
Continental con COPA Panama.
 
Citazione:Messaggio inserito da charly

Air Padania,Alisarda,Granducato di Toscana fly,Air Genova,Avio Ligure....Ma va!!

Sono bischerate allo stato puro!! Tanto che Alisarda,l'unica di un certo successo,ha dovuto cambiare nome per continuare!

[:306]

Charlie...alisarda esiste tutt'ora sotto il nome di Meridiana ed e' la seconda compagnia piu' vecchia d'italia :) e non e' una bischerata..per un semplice motivo perche' alla sua nascita la sardegna veniva trattata male dalle compagnie italiane..
 
Citazione:Messaggio inserito da Abenobashi

Citazione:Messaggio inserito da charly

Air Padania,Alisarda,Granducato di Toscana fly,Air Genova,Avio Ligure....Ma va!!

Sono bischerate allo stato puro!! Tanto che Alisarda,l'unica di un certo successo,ha dovuto cambiare nome per continuare!

[:306]

Charlie...alisarda esiste tutt'ora sotto il nome di Meridiana ed e' la seconda compagnia piu' vecchia d'italia :) e non e' una bischerata..per un semplice motivo perche' alla sua nascita la sardegna veniva trattata male dalle compagnie italiane..
E' vero e difatti ho detto che è l'unica di successo ma ripeto,che per passare da regionae a internazionale ha dovuto cambiare nome.
In un mondo sempre,aimè,più globalizzato come fai a concepire compagnie regionali o addirittura provinciali...
Ciao
[:306]