MILANO (Reuters) - La vendita di Alitalia è una questione che non può essere differita dal governo di Romano Prodi, anche se dimissionario, dice il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, aggiungendo che Air One potrà rilanciare quando Air France lancerà un'offerta pubblica di acquisto e scambio. Alla vigilia di una settimana che si preannuncia cruciale per l'esito della crisi di governo e per il primo incontro al Tar del Lazio martedì sul ricorso di Ap Holding, la capogruppo di AirOne, contro l'esclusività della trattativa con Air France-Klm, Padoa-Schioppa difende in un'intervista al Sole 24 Ore la trasparenza dell'operato del ministero-azionista.
"In una situazione di questo livello di criticità e urgenza il governo in carica ha il dovere di decidere nei tempi imposti dalle dinamiche del processo. Limitarsi agli affari correnti non può significare il rinvio di decisioni indifferibili. Ove non lo si facesse, verrebbe meno l'oggetto stesso della decisione", dichiara il ministro al quotidiano finanziario.
"Alitalia è un'emergenza acuta, devo fare quanto è possibile per evitare che venga ostruito l'unico sbocco positivo a una crisi che dura da molti anni".
Sul ricorso al Tar presentato dal gruppo dell'imprenditore Carlo Toto, proprietario di AirOne, Padoa-Schioppa risponde che "Intesa ed Air One avrebbero potuto comprare Alitalia senza alcun altro contendente in luglio oppure fare un'offerta migliore di Air France in dicembre".
"Abbiamo lavorato rispettando le norme e ascoltando i migliori legali".
LA QUESTIONE AIRONE
Il ministro precisa quindi che il Tesoro deciderà sulla cessione della quota del 49,9% in Alitalia "nel momento in cui è posto di fronte a un'offerta vincolante di acquisto, in denaro o scambio azionario". E "nel momento dell'offerta pubblica di acquisto, se un altro soggetto vuole lanciare una sua offerta migliorativa, potrà farlo".
"Anche Air One potrà partecipare facendo una sua contro-offerta. Air France lo sa. Dico di più: Alitalia è una società quotata, nessuna legge vieta che anche oggi chiunque possa fare un'Opa".
Alla domanda su un'eventuale contro-offerta di Carlo Toto, il ministro risponde cauto: "Potrei rispondere come dicono gli americani, quando arriveremo a quel ponte lo attraverseremo".
"Se vi saranno contro-offerte verranno esaminate, secondo regole di trasparenza e non discriminatorie".
Parlando della questione spinosa del ridimensionamento dell'aeroporto lombardo di Malpensa, Padoa-Schioppa ricorda che "il piano di Alitalia di riduzione dei voli a Malpensa è conosciuto da fine agosto ed è stato formulato prima del piano di Air France".
La scelta poi di Alitalia di mantenere gli slot fino all'ultima data utile del 31 gennaio, rispetto alle richieste della Lombardia di rilasciarli subito, è stata presa "per favorire un più ponderato processo di riassegnazione degli slot" sullo scalo varesino.
Ma ora "Alitalia e Malpensa vanno ormai separate -- sintetizza il ministro - la simbiosi non ha giovato".
"In una situazione di questo livello di criticità e urgenza il governo in carica ha il dovere di decidere nei tempi imposti dalle dinamiche del processo. Limitarsi agli affari correnti non può significare il rinvio di decisioni indifferibili. Ove non lo si facesse, verrebbe meno l'oggetto stesso della decisione", dichiara il ministro al quotidiano finanziario.
"Alitalia è un'emergenza acuta, devo fare quanto è possibile per evitare che venga ostruito l'unico sbocco positivo a una crisi che dura da molti anni".
Sul ricorso al Tar presentato dal gruppo dell'imprenditore Carlo Toto, proprietario di AirOne, Padoa-Schioppa risponde che "Intesa ed Air One avrebbero potuto comprare Alitalia senza alcun altro contendente in luglio oppure fare un'offerta migliore di Air France in dicembre".
"Abbiamo lavorato rispettando le norme e ascoltando i migliori legali".
LA QUESTIONE AIRONE
Il ministro precisa quindi che il Tesoro deciderà sulla cessione della quota del 49,9% in Alitalia "nel momento in cui è posto di fronte a un'offerta vincolante di acquisto, in denaro o scambio azionario". E "nel momento dell'offerta pubblica di acquisto, se un altro soggetto vuole lanciare una sua offerta migliorativa, potrà farlo".
"Anche Air One potrà partecipare facendo una sua contro-offerta. Air France lo sa. Dico di più: Alitalia è una società quotata, nessuna legge vieta che anche oggi chiunque possa fare un'Opa".
Alla domanda su un'eventuale contro-offerta di Carlo Toto, il ministro risponde cauto: "Potrei rispondere come dicono gli americani, quando arriveremo a quel ponte lo attraverseremo".
"Se vi saranno contro-offerte verranno esaminate, secondo regole di trasparenza e non discriminatorie".
Parlando della questione spinosa del ridimensionamento dell'aeroporto lombardo di Malpensa, Padoa-Schioppa ricorda che "il piano di Alitalia di riduzione dei voli a Malpensa è conosciuto da fine agosto ed è stato formulato prima del piano di Air France".
La scelta poi di Alitalia di mantenere gli slot fino all'ultima data utile del 31 gennaio, rispetto alle richieste della Lombardia di rilasciarli subito, è stata presa "per favorire un più ponderato processo di riassegnazione degli slot" sullo scalo varesino.
Ma ora "Alitalia e Malpensa vanno ormai separate -- sintetizza il ministro - la simbiosi non ha giovato".