Voli papali: info e schedule


cisnusculum

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Il primo volo "non AZ" per un Papa è forse quello di Swissair il 10.6.1969 per Paolo VI da Roma a Ginevra
Il 4 ottobre 1965 Paolo VI tornò a Roma da New York su un 707 TWA.
Il viaggio di andata fu con Alitalia (DC-8 I-DIWT "Emanuele Pessagno").


Edit: prima ancora ha viaggiato sicuramente il 2 dicembre 1964 sulla tratta Roma-Beirut-Bombay con Air India VT-DNZ "Nanga Parbat" (B707).
 
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Paul

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29 Agosto 2015
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Se non sbaglio è abbastanza comune il fatto che, soprattutto sui viaggi lunghi, al ritorno si si serva della compagnia locale e non dell'Alitalia
 

cisnusculum

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Se non sbaglio è abbastanza comune il fatto che, soprattutto sui viaggi lunghi, al ritorno si si serva della compagnia locale e non dell'Alitalia
Non solo nei viaggi lunghi. E' la prassi in qualsiasi viaggio internazionale ove vi sia ovviamente la disponibilità e volontà del vettore locale.
 

AZ 1699

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Ma anche il volo di ritorno viene rivenduto a caro prezzo ai giornalisti? Tra i due comunque quello di andata secondo me ha un valore sia di immagine che di € per biglietto molto maggiore!
 

AZ 1699

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A questo punto sarei curioso di sapere se i soldi li intasca AZ ... o se si tratta a tutti gli effetti di un charter per la Santa Sede e quindi sono loro a instascars il ricco bottino?
 

aless

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12 Settembre 2006
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A questo punto sarei curioso di sapere se i soldi li intasca AZ ... o se si tratta a tutti gli effetti di un charter per la Santa Sede e quindi sono loro a instascars il ricco bottino?
I soldi li intasca AZ perchè è tecnicamente un charter: la SS paga il nolo e si rifà tramite i biglietti.
Il Pontefice "sta al gioco" e infatti in ogni trasfera - fateci caso - è prevista sempre almeno un'intervista dalla cabina.
 

lilloXWB

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19 Agosto 2014
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I soldi li intasca AZ perchè è tecnicamente un charter: la SS paga il nolo e si rifà tramite i biglietti.
Il Pontefice "sta al gioco" e infatti in ogni trasfera - fateci caso - è prevista sempre almeno un'intervista dalla cabina.
Scusa non ho capito. In un charter i soldi dei biglietti non li intasca la "società" (in questo caso la Santa Sede) che lo organizza?
 

totocrista

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Secondo me non paga lo Stato Italiano.
Ad esempio:

Biglietto aereo per il Volo Papale, check-in e consegna bagaglio da stiva, imbarco sull’Aereo e disposizioni da rispettare nel corso dei voli aerei

2.1 Biglietto aereo per il Volo Papale

2.1.1 Le Compagnie aeree (ALITALIA e AMERICAN AIRLINES) informano che il*costo dei biglietti*per il*Viaggio Apostolico di Sua Santità Francesco*a Cuba, negli Stati Uniti d'America e Visita alla Sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite*è, rispettivamente di circa*€ 2.881,00 (tasse incluse) per la tratta Roma-LaHabana-Holguín-Santiago-Washington*e di circa*$ 2.292,94 (tasse incluse) per la tratta Washington-NewYork-Philadelphia-Roma.

2.1.2 Il ritiro dei due biglietti potrà essere fatto*esclusivamente venerdì 18 settembre 2015 dalle ore 10.00 alle ore 14.00, presso laPeregrinatio ad Petri Sedem*in Via della Conciliazione, 5, a Roma.

2.1.3 Il pagamento*dovrà essere effettuato in via preferenziale tramite Bonifico bancario*sul conto Unicredit intestato a*Peregrinatio ad Petri Sedem*

http://www.vatican.va/news_services...usa-onu-2015_documentazione-logistica_it.html

O ancora:
iglietto aereo per il Volo Papale, check-in e consegna bagaglio da stiva, imbarco sull’Aereo a Roma e a Strasburgo, e disposizioni da rispettare nel corso dei voli aerei

2.1. Biglietto aereo per il Volo Papale

2.1.1. La Compagnia aerea (ALITALIA) informa che il costo*complessivo approssimativo*del biglietto andata e ritorno (Roma-Strasburgo-Roma)*per la*Visita di Sua Santità Francesco al Parlamento Europeo e al Consiglio d'Europa*è di circa*Euro 1.309,15(tasse di Euro 141,15 incluse).

A questo punto secondo me come già detto la S.S. noleggia l'aereo e l'incasso a sua volta viene girato ad AZ.
 

AZ 1699

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Effettivamente la conferenza stampa in volo .. sa veramente di trovata commerciale per riempire l'areo.. anche perchè che senso ha avere dei giornalisti a bordo su un volo di stato?
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Scusa non ho capito. In un charter i soldi dei biglietti non li intasca la "società" (in questo caso la Santa Sede) che lo organizza?
Ricapitoliamo: la Santa Sede deve organizzare un viaggio, e non avendo una propria flotta si trova costretta a noleggiare un aereo comprensivo di equipaggio.

Per una serie di ragioni e consuetudini, le compagnie a cui la SS si rivolge sono di solito Alitalia per quanto riguarda la tratta da Roma fino alla destinazione prescelta, e quindi una compagnia aerea del paese ospite per quanto riguarda gli spostamenti interni e il volo di rientro a Roma.

Come per qualunque altro cliente, la Santa Sede pagherà il compenso pattuito con le due compagnie (Alitalia e la compagnia del paese ospite). Per rientrare delle spese, quindi, venderà a sua volta i posti non utilizzati dalla propria delegazione ai giornalisti, ai prezzi visti sopra. Questo sarò possibile perchè le redazioni mondiali sono sempre ben disposte a pagare per assicurarsi la copertura di un evento mediatico importante come un viaggio apostolico.

I dettagli dei contratti tra AZ e SS non credo siano resi pubblici, perchè giustamente sono affaracci loro. Non mi sorprenderebbe però se nel formulare il prezzo, AZ considerasse anche il formidabile ritorno di immagine, visto che comparirà su tutte le testate mondiali (come abbiamo visto).


Questo è in tutto e per tutto il funzionamento di un volo charter, dove, contrariamente ad un volo di linea, la compagnia non incassa i soldi dei biglietti ma incassa altresì quelli del noleggio dell'intero aeromobile. Starà poi ad un secondo soggetto (solitamente un tour operator, o in questo caso la Santa Sede), rifarsi o meno della cifra versata alla compagnia, vendendo a sua volta i biglietti disponibili.

Nella sostanza, non c'è nulla di diverso da quanto successo con Aviazione Civile quando abbiamo organizzato l'evento di addio al Super-80: l'Associazione Aviazione Civile ha stipulato un contratto di noleggio con AZ, la quale ci ha proposto un prezzo dopo aver pattuito un determinato itinerario. La nostra Associazione, quindi, ha successivamente rivenduto i posti disponibili sull'aereo a soci e forumisti, con l'intento non di creare un utile ma di rientrare delle spese di noleggio. I partecipanti hanno quindi fatto un bonifico alla nostra associazione, e non acquistato un biglietto sul sito di AZ.

E' un po' più chiaro adesso?
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Mah...ho paura che, con i vari concordati, i soldi dei voli (e del resto) li mettiamo noi:D
Perchè non li paga la FIAT, vista la pubblicità che gli ha fatto?!:diavoletto:
La storia dello Stato Italiano è un'altra, e duplice.

Innanzitutto va considerato quando AZ era di proprietà dello Stato. All'epoca, quindi, determinate dinamiche potevano seguire ragionamenti non dettati esclusivamente dall'equilibrio economico come avviene ora che AZ è privata. Insomma, per capirci, se ora la Santa Sede per il nolo di un aeromobile paga X, non mi sorprenderebbe se all'epoca del carrozzone statale pagasse X-y. Sono però nient'altro che mie supposizioni.

In secondo luogo, lo Stato Italiano avrà sempre e comunque delle spese da sostenere ogni volta che il Papa mette il naso fuori da San Pietro. Questo avviene sia perchè esistono dei rapporti dettati dai concordati, e sia perchè quando un capo di stato si trova su solo straniero, la responsabilità della sua sicurezza viene demandata allo stato ospitante. Per intenderci, non penso che la Santa Sede abbia pagato le opere di bonifica di Central Park, nè che le guardie svizzere abbiano garantito l'ordine pubblico lungo via del Corso quando Francesco si è andato a rifare gli occhiali. Per conoscenza diretta, posso aggiungere come le misure di sicurezza siano sempre concordate tra i responsabili di PS delle due nazioni.
Questo è un atto dovuto non solo per una questione di cortesia diplomatica, ma soprattutto perchè una guardia svizzera non ha alcuna autorità nel dire a me cittadino italiano cosa posso fare o non fare su Via del Corso. Contrariamente ad un agente della Polizia Locale di Roma Capitale che se mi dice che per una questione di ordine pubblico mi devo spostare da un'altra parte, io mi sposto.
 

lilloXWB

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Ricapitoliamo: la Santa Sede deve organizzare un viaggio, e non avendo una propria flotta si trova costretta a noleggiare un aereo comprensivo di equipaggio.

Per una serie di ragioni e consuetudini, le compagnie a cui la SS si rivolge sono di solito Alitalia per quanto riguarda la tratta da Roma fino alla destinazione prescelta, e quindi una compagnia aerea del paese ospite per quanto riguarda gli spostamenti interni e il volo di rientro a Roma.

Come per qualunque altro cliente, la Santa Sede pagherà il compenso pattuito con le due compagnie (Alitalia e la compagnia del paese ospite). Per rientrare delle spese, quindi, venderà a sua volta i posti non utilizzati dalla propria delegazione ai giornalisti, ai prezzi visti sopra. Questo sarò possibile perchè le redazioni mondiali sono sempre ben disposte a pagare per assicurarsi la copertura di un evento mediatico importante come un viaggio apostolico.

I dettagli dei contratti tra AZ e SS non credo siano resi pubblici, perchè giustamente sono affaracci loro. Non mi sorprenderebbe però se nel formulare il prezzo, AZ considerasse anche il formidabile ritorno di immagine, visto che comparirà su tutte le testate mondiali (come abbiamo visto).


Questo è in tutto e per tutto il funzionamento di un volo charter, dove, contrariamente ad un volo di linea, la compagnia non incassa i soldi dei biglietti ma incassa altresì quelli del noleggio dell'intero aeromobile. Starà poi ad un secondo soggetto (solitamente un tour operator, o in questo caso la Santa Sede), rifarsi o meno della cifra versata alla compagnia, vendendo a sua volta i biglietti disponibili.

Nella sostanza, non c'è nulla di diverso da quanto successo con Aviazione Civile quando abbiamo organizzato l'evento di addio al Super-80: l'Associazione Aviazione Civile ha stipulato un contratto di noleggio con AZ, la quale ci ha proposto un prezzo dopo aver pattuito un determinato itinerario. La nostra Associazione, quindi, ha successivamente rivenduto i posti disponibili sull'aereo a soci e forumisti, con l'intento non di creare un utile ma di rientrare delle spese di noleggio. I partecipanti hanno quindi fatto un bonifico alla nostra associazione, e non acquistato un biglietto sul sito di AZ.

E' un po' più chiaro adesso?
Grazie aless, sei stato chiarissimo. Le cose sono proprio come pensavo.
 

nicolap

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Roma
Nella sostanza, non c'è nulla di diverso da quanto successo con Aviazione Civile quando abbiamo organizzato l'evento di addio al Super-80: l'Associazione Aviazione Civile ha stipulato un contratto di noleggio con AZ, la quale ci ha proposto un prezzo dopo aver pattuito un determinato itinerario. La nostra Associazione, quindi, ha successivamente rivenduto i posti disponibili sull'aereo a soci e forumisti, con l'intento non di creare un utile ma di rientrare delle spese di noleggio. I partecipanti hanno quindi fatto un bonifico alla nostra associazione, e non acquistato un biglietto sul sito di AZ.
Fonti a.u.t.o.r.e.v.o.l.i.s.s.i.m.e. riportano una storia completamente diversa dell'accaduto.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Fonti a.u.t.o.r.e.v.o.l.i.s.s.i.m.e. riportano una storia completamente diversa dell'accaduto.
Ma ti riferisci per caso al super esperto dalla penna d'oro che quando vide le fatture fu richiamato all'ordine da tutti i fora, persino quelli dei piccoli?

Non rivanghiamo questo ilare passato, su...
 

cristiano

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in mezzo tra TV-PD-VE
Caro Aless, a parte la mia provocazione dettata, sia dalla mal velata antipatia che nutro nei confronti di Marchionne, sia (al contrario) per la simpatia che nutro per questo Papa (pur non essendo io religioso), che mi ricorda Luciani (come credo a molti altri) e che penso incarni molto più di tanti altri papi e preti, lo spirito del cristianesimo, il problema è che i patti lateranensi non sono gli unici accordi fatti tra stato e chiesa (tra cui ci saranno molte leggi e leggine passate in qualche notte parlamentare quando c'era solo chi doveva votare SI) e purtroppo noi non ne siamo a conoscenza. Ne solitamente conosciamo gli applicativi dei Patti Lateranensi...
Se tutto fosse lampante e onesto come la tua esposizione, allora, magari, l'Italia si rimetterebbe anche in piedi ma...
Non sto dicendo che i concordati con la Chiesa sono quelli che affossano l'Italia, ma che fanno parte di un sistema che è sempre poco chiaro, anzi, nebuloso, per i cittadini...

:)

Questa però, è l'ultimo intervento che faccio su questo argomento, e forse, magari, ho sbagliato a fare la provocazione. quindi mi fermo qui. Non voglio innestare polemiche, dato che la Politica è "abbastanza" il mio pane...mentre le polemiche pro e contro determinate istituzioni, molto meno . Quella è "politichina".
 

bebix

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Ma perché dici che i rapporti tra stato e chiesa sono nebulosi? A me sembra di no sul piano formale: è tutto inquadrato nei 14 articoli del Nuovo Concordato del 1984.
 

nicolap

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Non sto dicendo che i concordati con la Chiesa sono quelli che affossano l'Italia, ma che fanno parte di un sistema che è sempre poco chiaro, anzi, nebuloso, per i cittadini...
Sono anni luce distante dal Vaticano ma... cosa sono questi misteriosi applicativi?