Cesare.Caldi
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A Malpensa il terminal 1 di nuovo operativo, il rebus bagagli a mano
Domani riapre, dopo tre mesi di stop, il terminal più grande e moderno dell’aeroporto e chiude il T2, l’unico rimasto operativo in Lombardia durante il lockdown. A bordo degli aerei mascherine, ma niente separazione.
Per l’aeroporto di Malpensa domani inizia per davvero la nuova fase. Grazie a un piccolo, ma significativo aumento del traffico domani riapre dopo tre mesi di stop il Terminal 1 — più grande e moderno — e chiude il T2, l’unico rimasto operativo in Lombardia durante il lockdown. L’obbligo di distanziamento sociale tra le persone di almeno un metro e l’incremento dei viaggiatori (previsti 8.200 contro i 4.100 del 3 giugno) «non rendono più idonei gli spazi del Terminal 2», spiega Sea, la società di gestione. Almeno nei primi tempi il corpo centrale del T1 resterà chiuso, il satellite Nord sarà riservato ai voli extra Schengen, quello Sud ai voli nazionali e dentro la Ue.
Da domani cade l’obbligo di una minima separazione a bordo degli aerei (ma le mascherine vanno indossate sempre): le compagnie potranno tornare a riempire i voli nazionali e internazionali. Questo potrebbe avere ricadute dirette sulla logistica aeroportuale dove il distanziamento resta. È anche per questo che le direttive dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) hanno portato a rivedere le modalità di accesso al terminal e a istituire percorsi ad hoc per disciplinare il flusso dei passeggeri. All’ingresso dell’aerostazione verranno effettuati i controlli della temperatura corporea attraverso termoscanner che impiegano pochi millisecondi (non bisogna superare i 37,5 gradi).
Ma tra le questioni da chiarire c’è quella che riguarda l’imbarco: uno degli allegati tecnici del decreto del governo vieta da lunedì di salire in aeromobile con un bagaglio a mano «di grandi dimensioni». Alitalia spiega che per ora le cappelliere saranno riempite a metà nei voli pieni: si potrà salire con il trolley, ma buona parte rischia di finire in stiva. Sempre domani riprendono i voli nazionali di easyJet proprio da Malpensa che a questo diventerà il primo banco di prova delle nuove regole di viaggio. Anche questi voli partiranno dal Terminal 1. «Stiamo registrando lievi segnali di ripresa e speriamo che con la caduta delle limitazioni alla circolazione all’interno dell’area Schengen si possa avere un ulteriore recupero di traffico», commenta Armando Brunini, amministratore delegato di Sea. Che anticipa: «Sappiamo che per ritornare ai livelli precedenti al Covid-19 dovremmo aspettare qualche anno». Tra le «vittime» illustri del nuovo coronavirus c’è Linate: la chiusura — salvo colpi di scena — dovrebbe durare ancora alcune settimane. I lavori di restyling, il crollo del traffico e l’obbligo di distanziamento mettono per ora fuori uso il city airport.
Domani riapre, dopo tre mesi di stop, il terminal più grande e moderno dell’aeroporto e chiude il T2, l’unico rimasto operativo in Lombardia durante il lockdown. A bordo degli aerei mascherine, ma niente separazione.
Per l’aeroporto di Malpensa domani inizia per davvero la nuova fase. Grazie a un piccolo, ma significativo aumento del traffico domani riapre dopo tre mesi di stop il Terminal 1 — più grande e moderno — e chiude il T2, l’unico rimasto operativo in Lombardia durante il lockdown. L’obbligo di distanziamento sociale tra le persone di almeno un metro e l’incremento dei viaggiatori (previsti 8.200 contro i 4.100 del 3 giugno) «non rendono più idonei gli spazi del Terminal 2», spiega Sea, la società di gestione. Almeno nei primi tempi il corpo centrale del T1 resterà chiuso, il satellite Nord sarà riservato ai voli extra Schengen, quello Sud ai voli nazionali e dentro la Ue.
Da domani cade l’obbligo di una minima separazione a bordo degli aerei (ma le mascherine vanno indossate sempre): le compagnie potranno tornare a riempire i voli nazionali e internazionali. Questo potrebbe avere ricadute dirette sulla logistica aeroportuale dove il distanziamento resta. È anche per questo che le direttive dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) hanno portato a rivedere le modalità di accesso al terminal e a istituire percorsi ad hoc per disciplinare il flusso dei passeggeri. All’ingresso dell’aerostazione verranno effettuati i controlli della temperatura corporea attraverso termoscanner che impiegano pochi millisecondi (non bisogna superare i 37,5 gradi).
Ma tra le questioni da chiarire c’è quella che riguarda l’imbarco: uno degli allegati tecnici del decreto del governo vieta da lunedì di salire in aeromobile con un bagaglio a mano «di grandi dimensioni». Alitalia spiega che per ora le cappelliere saranno riempite a metà nei voli pieni: si potrà salire con il trolley, ma buona parte rischia di finire in stiva. Sempre domani riprendono i voli nazionali di easyJet proprio da Malpensa che a questo diventerà il primo banco di prova delle nuove regole di viaggio. Anche questi voli partiranno dal Terminal 1. «Stiamo registrando lievi segnali di ripresa e speriamo che con la caduta delle limitazioni alla circolazione all’interno dell’area Schengen si possa avere un ulteriore recupero di traffico», commenta Armando Brunini, amministratore delegato di Sea. Che anticipa: «Sappiamo che per ritornare ai livelli precedenti al Covid-19 dovremmo aspettare qualche anno». Tra le «vittime» illustri del nuovo coronavirus c’è Linate: la chiusura — salvo colpi di scena — dovrebbe durare ancora alcune settimane. I lavori di restyling, il crollo del traffico e l’obbligo di distanziamento mettono per ora fuori uso il city airport.
A Malpensa il terminal 1 di nuovo operativo, il rebus bagagli a mano
Domani riapre, dopo tre mesi di stop, il terminal più grande e moderno dell’aeroporto e chiude il T2, l’unico rimasto operativo in Lombardia durante il lockdown. A bordo degli aerei mascherine, ma niente separazione.
milano.corriere.it