[TR] VCE-BRU-THF part 1, 2 and 3 [con foto e OT]


venexiano

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Volevo intitolare questo trip report con qualcosa tipo “Colazione a Venezia, pranzo a Bruxelles, cena a Berlino”, ma sarebbe stato troppo lungo :D

Come avrete già capito, questa volta, per andare a Berlino, ho scelto di volare via BRU con Brussels Airlines. I motivi sono molteplici: non ho mai volato sul BAe 146/Avro RJ, non ho mai visto l’aeroporto di Bruxelles (e nemmeno la città, essendoci stato solo una volta da piccolo), e soprattutto non volevo farmi scappare l’opportunità di atterrare a Berlino Tempelhof, quel piccolo e affascinante aeroporto che pare vogliano chiudere tra circa un anno. A tal proposito, tra l’altro, nella capitale tedesca stanno raccogliendo firme per presentare una legge di iniziativa popolare al Senato di Berlino, per impedire la chiusura di Tempelhof. Io avrei aggiunto la mia firma, ma ovviamente, non essendo residente lì, non ne ho il diritto. Dovrò accontentarmi di incrociare le dita...

Tornando al TR, dicevo, si vola con SN via BRU. La partenza dal Marco Polo è alle 8:50 di mattina, un po’ presto per me che abito a Trieste: per fortuna trovo ospitalità per la notte da amici di famiglia che abitano vicino all’aeroporto, altrimenti avrei dovuto prendere il treno alle 4:30 di mattina, con tutti i rischi che ne conseguono (i miei timori erano fondati: Trenitalia mi ha fatto patire quanto basta al ritorno...). Sveglia alle 7, colazione veloce e alle 7:30 sono in aeroporto. La mia tariffa b.light comporta l’effettuazione del check-in non più tardi di un’ora prima del volo, dunque sono ampiamente in orario, ma ho voluto provare il check-in online: all’apparenza tutto ok per la tratta VCE-BRU, mentre per la seconda tratta non mi faceva stampare la carta d’imbarco. Vado quindi al check-in e spiego la situazione: in effetti non era filato tutto liscio. Nonostante quelli di Brussels Airlines al telefono mi avessero confermato che ero “checked in”, all’addetta a Venezia questo non risultava per la tratta BRU-THF, anzi, sembrava addirittura che mi venisse richiesto un biglietto cartaceo, pur essendo la prenotazione interamente elettronica. Dopo qualche minuto mi vengono comunque stampate le carte d’imbarco, con l’indicazione del numero etix aggiunta a penna.

Esco un attimo per “prendere un po’ d’aria” :D, e vedo un losco individuo che entra in aerostazione: lo scruto un po’ meglio, cosa difficile dato che sono ancora avvolto dal torpore del sonno, ma mi sembra proprio sia il nostro RWY07! Marco, me lo confermi? Ho visto anche un paio di stampelle, ma non ricordo se eri tu o uno dei tuoi compagni di viaggio:D

Passo rapidamente i controlli, molto accurati: mi fanno aprire la borsa a tracolla, forse perché avevo dentro due macchine fotografiche, ma l’addetta è molto cordiale. Così va bene: non ho problemi ad aprire borse e subire controlli, se me lo si chiede col sorriso e senza trattarmi come un potenziale terrorista. Faccio velocemente un bis di caffè e croissant, e alle 8:30 circa viene chiamato il mio volo.


14/09/2007
Flight: SN3200 VCE-BRU
A/c: BAe 146-200 OO-DJG
Seat: 4A
Scheduled: 08:50-10:35
On time




Imbarco veloce, il mio posto è il primo dopo la tendina che separa le cabine b.flex (o economy+) e b.light. La prima è appunto una economy plus con la maggior parte dei frills di una business, mentre la b.light è decisamente “no frills”: cibo e giornali sono a pagamento, non viene offerto nemmeno un bicchier d’acqua, ma sinceramente non ne sento la mancanza. Le assistenti di volo sono comunque molto carine, e soprattutto i sorrisi abbondano. L’aereo è decisamente pieno in Y, mentre in Y+, pur essendo riservate 3 file, c’è solo un passeggero (italiano). Pushback in orario, e poco dopo siamo in aria: non essendoci particolari limiti della pista, non decolliamo con particolare forza, ma il BAe 146 mi piace subito, con quei suoi 4 motorini. Non riesco a trovare la parola giusta, ma personalmente lo trovo un aeroplanino “tutto pepe”, per così dire :D

Il volo procede spedito, e le assistenti di volo svolgono il servizio di bordo. L’unico passeggero di b.flex ovviamente viene servito e riverito, ed essendo seduto subito dietro a lui, rosico un pochino... Tuttavia, ripensandoci, su un volo così corto non vale la pena spendere il doppio solo per un po’ di cibo e una cabina separata. E poi c’è un sacco di roba interessante da vedere, attraverso il finestrino:

Grazie a Google Earth, sono riuscito a identificare questa città: è Mannheim, in Germania:



Uno dei quattro Lycoming ALF 502R-5 che spingono il Jumbolino:



L’aeroporto di Hahn:


La pista di Formula 1 di Spa/Francorchamps:



L’aeroporto di Liegi: aguzzando gli occhi, si vedono un 747-400F e un BAe 146 TNT, cioè Jumbo e Jumbolino fianco a fianco!



Abbiamo già cominciato la discesa, e ogni tanto si sente il rumore prodotto dall’attrito dell’airbrake in coda. A un certo punto sento un fragore proveniente dalle ali: sono i flap che vengono estesi! È un rumore particolare, che mi piace davvero: credo che questo sia indicativo della mia condizione di malato d’aviazione :D

Atterriamo in orario sulla 25L, e assisto a una scena spassosa: dal soffitto cade un pannello (di quelli lunghi e stretti tra le cappelliere e il soffitto, in corrispondenza del cassone alare), alcuni passeggeri si mettono a ridere, a metà tra sorpresa e spavento. L’assistente di volo si precipita a raccogliere il pannello, e, con un certo aplomb (anche se traspariva un po’ di imbarazzo), lo porta nel galley. Rulliamo verso il terminal A che ospita i voli Schengen. Lungo il tragitto osservo un po’ di traffico longhaul, tra cui un bel 777-300ER Jet Airways.





Attendiamo piuttosto a lungo che il nostro gate si liberi, e infine sbarchiamo.



Sono le 10:55, e dato che il mio volo per THF parte appena alle 15:10, voglio sfruttare questo tempo per una breve visita alla città di Bruxelles. D’altra parte, l’aeroporto è piacevole, ma 4-5 ore sarebbero davvero troppe...

-continua-
 

venexiano

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-Part 2-



Mi dirigo allora verso la stazione ferroviaria di BRU: ho cronometrato il tempo di percorrenza, e dal gate A62 (praticamente alla fine del terminal) ci ho messo circa 25 minuti anche con l’aiuto dei tapis roulant! Bisogna infatti attraversare tutto il pier A, poi scendere di alcuni piani, attraversare un lungo tunnel fino all’edificio principale, e poi fare un’altra serie di scale mobili. Il percorso è comunque ben segnalato, e non ho avuto alcuna difficoltà a raggiungere la stazione sotterranea. Un biglietto a/r costa €5,60, direi più che accettabile, e il tempo di percorrenza fino a Bruxelles Central è di circa 20 minuti.

Arrivo nella (brutta) stazione centrale, che sembra più un cantiere che una stazione a causa di lavori in corso. Non ho idea di quali siano i posti da vedere in città, quindi cerco l’unica cosa che conosco: la Grand’ Place, o Grote Markt in olandese (le indicazioni e i toponimi sono infatti tutti nelle due lingue).





Volevo urlare un ”Viva i spusi!!” ma essendo da solo mi avrebbero preso per matto :D



La piazza è piuttosto bella, ma forse è un po’ troppo “carica” di edifici riccamente decorati. Vago un po’ per il centro di Bruxelles alla ricerca di un posto dove mangiare, e vedo alcune cose interessanti....

Dall’Hotel Amigo escono questi due signori in Ferrari, ovviamente con l’accelerata per far sentire a tutti il rumore del motore: il rumore non è proprio bellissimo, e tutti i passanti lo salutano con una sonora risata!



Trovo per caso il Manneken-Pis, la famosa statua del bambino orinante. Simpatici i cartelli in tema :D



Gironzolo ancora un po’ e trovo un piccolo locale con dei tavolini all’aperto e una bella e giovane cameriera. Mangio una crêpe al prosciutto e formaggio, molto buona, e attorno alle 13:00 torno verso la stazione centrale. I treni verso l’aeroporto partono più o meno ogni 15 minuti, il che permette una buona flessibilità di orari. Arrivato all’aeroporto, do un’occhiata all’area check-in, piuttosto grande e affollata ma non particolarmente bella né luminosa. Ho ancora tempo, ma mi avvio subito ai controlli di sicurezza: al check-in c’è una marea di gente, e non vorrei restare bloccato in fila. Per fortuna ai controlli c’è poca coda, e sono rapidamente dall’altra parte.

Per arrivare ai gate bisogna salire di due o tre piani e attraversare prima una zona shopping. Evidentemente in questo modo cercano di alimentare le vendite: la scala mobile sbuca infatti davanti ai numerosi negozi, e per arrivare alla scala che porta al molo A bisogna fare tutto il giro degli stessi.

Bevo un caffè, e finalmente viene chiamato il mio volo.


14/09/2007
Flight: SN2585 BRU-THF
A/c: Avro RJ85 OO-DJV special livery “Rock Werchter 2007”
Seat: 3A
Scheduled: 15:10-16:35
Actual: 15:10-16:25




Noto con piacere che il mio aereo è in livrea speciale! All’imbarco, consegno all’a/v il foglio del logbook, che avevo dimenticato di dare nel volo precedente: lei sorride, capisce subito e mi dice che non c’è problema. Il mio posto è ancora una volta subito dietro alla b.flex, composta di due file e interamente occupata. Anche la b.light è piena.



Decolliamo alle 15:21 dalla 25L, e in breve tempo siamo in quota a FL270. Il volo procede normalmente, ma il paesaggio sottostante è interamente coperto da nuvole, quindi non c’è niente da vedere. Poco dopo le 16 siamo già in discesa verso Berlino, ballando un pochino tra i vari strati di nubi; prima che me ne accorga siamo già in finale per la 27L di Tempelhof. Purtroppo sono seduto dal lato sinistro dell’aereo e non ho la possibilità di vedere la parte più interessante della città, ma è comunque bello atterrare così vicino alle case.





VIDEO – atterraggio a Berlin Tempelhof

Touchdown morbido, liberiamo la pista alla fine e in un attimo siamo allo stand, sotto alla tettoia dell’edificio centrale: anche questo è davvero insolito! Non credo ci siano molti aeroporti dove si possa sbarcare da un aereo sotto a un tetto.









Percorro a piedi il breve tragitto dall’aereo alla rampa di scale che porta all’unico nastro di riconsegna bagagli per i voli internazionali: mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, quando volare era davvero più semplice e rilassante... La valigia arriva in pochi minuti, e alle 16:35 (ora di arrivo schedulato) sono già fuori. Magnifico! E magnifica è anche la hall centrale, comprendente i check-in nonché il nastro di riconsegna bagagli per i voli nazionali (accessibile a chiunque, altra cosa insolita).



All’uscita incrocio mio fratello, venuto a prendermi, che è arrivato proprio in quel momento. Forse non si aspettava nemmeno lui dei tempi così rapidi dall’atterraggio alla mia uscita dal terminal :D



-continua-
 

venexiano

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-Part 3-

Finalmente di nuovo a Berlino! Mi godo qualche giorno con mio fratello, sua moglie e la mia splendida nipotina di 3 mesi, che avevo visto solo il giorno della sua nascita. Con mio fratello, passo la domenica in giro per la città, e visitiamo il Museo della Tecnica, dove un DC-3 fa da guardiano:



Diamo uno sguardo alla sezione navale (molto bella) e poi arriviamo a quella aeronautica: tra i vari aerei, c’è anche la cara vecchia Tante Ju!







Prendiamo un trenino gratuito per andare a vedere una mostra dell’azienda di trasporti pubblici di Berlino, dove sono esposti i bus e i tram storici, nonché alcune belle macchine d’epoca:







Al ritorno alla stazioncina del museo, questo animaletto risveglia la mia passione per l’entomologia di quando ero bambino... Personalmente provo un misto di ribrezzo e paura per i ragni, ma allo stesso tempo hanno per me una sorta di fascino morboso. Inserisco la foto come thumbnail cliccabile, nel caso ci fosse nel forum qualche altro aracnofobico :D



Non lontano da Alexanderplatz c’è questo fantastico Trabant targato Polonia:







Andiamo anche a fare spotting: per le foto vi rimando a questo thread nella sezione SpotIT.

Il lunedì lo dedico invece allo shopping e alla cultura. Passo dall’Aviation Center, il mio negozio di fiducia per i modellini di aerei, e ne esco con circa 120 euro in meno :D Subito dopo decido di visitare un nuovo museo consigliatomi da mio fratello: è un museo dedicato interamente alla DDR, con un’alta componente interattiva. Le varie pareti dove sono esposti i cimeli sono piene di cassetti con oggetti dell’epoca, dalle pagelle scolastiche ai vestiti, e si può toccare e sfogliare tutto quello che si vuole! C’è anche una Trabant, pure quella interamente accessibile, con tanto di rumore del motore quando si gira la chiave, ma il pezzo forte è la ricostruzione di un tipico appartamento della DDR: bagno, cucina e salotto sono arredati interamente nello stile dell’epoca, e anche qui si può toccare e aprire tutto. C’è perfino una cimice della Stasi funzionante (!): andando ad ascoltare le cuffie nella ricostruzione della postazione di ascolto dei servizi segreti, si sente tutto quello che dice la gente nell’appartamento. Fantastico!



Ovviamente non poteva mancare il cassetto dedicato alla Interflug:



Passo un’ora e mezza circa a leggere le varie didascalie, guardare programmi TV e ascoltare la radio e i dischi dell’epoca, ed esco dal museo decisamente soddisfatto. Non è molto grande, ma i 5 euro del biglietto sono veramente ben spesi! Per chi fosse interessato, il museo si trova proprio dietro al Duomo di Berlino (venendo da Unter den Linden, con il duomo sulla sinistra, si passa il ponte e poi si scendono le scale verso il lungofiume).

Vado di nuovo verso Alexanderplatz e decido di dare un’occhiata al nuovo centro commerciale "Alexa", inaugurato solo 3 giorni prima, con scene deliranti di gente che si ammassava per accaparrarsi TV e computer scontati, in occasione del giorno d’apertura...



Oggi per fortuna non c’è più la fila per entrare, e posso dare un’occhiata dentro. È un mall come se ne trovano in qualsiasi altro posto, ma è molto piacevole. Ho anche trovato la TV che cercavo! :D



La cosa più interessante è però il "Loxx", un modello di parte della città in scala 1:87, con una miriade di trenini funzionanti: bellissimo! Ogni 20 minuti nella sala d’esposizione diventa notte, davvero un bello spettacolo.





Vicino al modello principale c’è anche un aeroporto, un po’ approssimativo per quanto riguarda gli edifici, ma forse era ancora in fase di costruzione. Alcuni aerei addirittura si muovono, decollano e atterrano, con tanto di rumore dei motori!



Sul piazzale è parcheggiata una vera rarità: un Dassault Mercure della Air Inter. Roba da intenditori!



E non poteva mancare il piazzale VIP con l’Air Force One:





-continua-
 

TPS-MIL

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Grande TR!! Stupendo e ben fatto.
Giá che ci siamo, chiedo una piccola curiositá sul BAE 146. L'ho preso un po' di volte e ho notato che atterra a velocitá bassa e non usa i reverse. Mi sono sbagliato o é vero?
 

venexiano

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Grazie :)

Citazione:Messaggio inserito da TPS-MIL

Giá che ci siamo, chiedo una piccola curiositá sul BAE 146. L'ho preso un po' di volte e ho notato che atterra a velocitá bassa e non usa i reverse. Mi sono sbagliato o é vero?
Non sbagli! Il BAe 146/Avro RJ non ha i reverse, proprio perché i flap e i grandi aerofreni (sulle ali e in coda) di cui è dotato gli consentono di atterrare a basse velocità :)

Federico
 

francesco.mi

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2 Maggio 2007
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.
[:304][:304]

Anche se non condivido questo commento sulla Rossa :"il rumore non è proprio bellissimo, e tutti i passanti lo salutano con una sonora risata!" [:305]
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Sono capitato per caso su questo thread di 12 anni fa e, per chi se lo fosse perso all’epoca, lo voglio tirare su.
Non capitano tutti i giorni TR con arrivo a Tempelhof!:)
 

londonfog

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Londra
Bello, THF rimane l'unico aerporto che ho frequentato dove gli aerei parcheggiavano sotto a una tettoia!
 

Stefanopv

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Sono stato al parco di Tempelhof un paio di anni fa, diciamo che anche camminare su taxiways, piste etc fa il suo effetto
 

venexiano

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Sono capitato per caso su questo thread di 12 anni fa e, per chi se lo fosse perso all’epoca, lo voglio tirare su.
Non capitano tutti i giorni TR con arrivo a Tempelhof!:)
Ti direi che mi ero dimenticato di questo mio TR, ma l'esperienza di arrivare e ripartire da THF è indimenticabile :)

Sono stato al parco di Tempelhof un paio di anni fa, diciamo che anche camminare su taxiways, piste etc fa il suo effetto
Concordo, e non posso fare a meno di pensarci ogni giorno, ora che abito a 5 minuti a piedi dal terminal e per andare al lavoro prendo la metropolitana a Platz der Luftbrücke.
 

Stefanopv

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Ti direi che mi ero dimenticato di questo mio TR, ma l'esperienza di arrivare e ripartire da THF è indimenticabile :)



Concordo, e non posso fare a meno di pensarci ogni giorno, ora che abito a 5 minuti a piedi dal terminal e per andare al lavoro prendo la metropolitana a Platz der Luftbrücke.


Ma ricordo male o l'accesso diretto al terminal era dalla fermata Paradestrasse?
 

venexiano

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La fermata "Paradestraße" era collegata direttamente all'aeroporto nei primissimi anni successivi alla sua apertura, dal 1927 al 1937, ovvero fino alla costruzione del nuovo terminal di THF in prossimità dell'odierna stazione "Platz der Luftbrücke" (originariamente denominata "Kreuzberg" e poi, appunto dal 1937, "Flughafen").

Tra l'altro, se non sbaglio, fu il primo esempio di una stazione della metropolitana direttamente collegata a un aeroporto.

EDIT: Per completezza, ecco il link alla seconda parte del TR con qualche foto della partenza da THF: http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/74721-TR-THF-BRU-VCE-part-4-and-5-FOTO
 

FLR86

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29 Aprile 2017
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Sono stato al parco di Tempelhof un paio di anni fa, diciamo che anche camminare su taxiways, piste etc fa il suo effetto
Anche io ne ho un bel ricordo. Peccato che quel giorno non c'erano visite guidate.
Negli ultimi anni una parte della struttura è stata usata come centro di accoglienza migranti.
 

venexiano

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Forse mi ricordo male io ms c'era una fermata "Flughafen"
Ricordi bene, e anzi, negli anni ce ne sono state due con quel nome: l'odierna "Paradestraße" ("Flughafen" fino al 1937) e "Platz der Luftbrücke" (inizialmente "Kreuzberg", poi "Flughafen" dal 1937 al 1975 e infine "Platz der Luftbrücke"). Entrambe le fermate si trovano su quella che oggi è la linea U6.