[TR - Amarcord] Pan AM


londonfog

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Io ho volato moltissimo con Pan AM, e non solo durante gli anni di residenza a New York. Quando inaugurarono il tier platinum del loro programma frequent flyer WorldPass io ricevetti la tessera a casa un mese prima che partisse la pubblicita'. Io ricordo ancora il piacere del posto 1A nei loro 747, sedili di pelle che si reclinavano a 140 gradi e poggia piedi. Non c'erano lie-flat, flat-bed, etc. e questo era lusso sfrenato.

Io ricordo racconti dei miei che hanno volato sui Boeing Stratocruiser con le cuccette (anche matrimoniali ma dovevi esibire la traduzione in Inglese del certificato di matrimonio!)

Per intenderci, questi (foto www.panamair.org)



Il mio primo incontro con la Pan AM fu quando avevo cinque anni. Eravamo arrivati dal Kenya (uno dei quattro viaggi all'anno pagati a mio padre nel suo contratto da expatriate) con un DC-6B Alitalia (ho controllato), uno zio e un cugino vennero a prenderci a Ciampino. Lo zio ci convinse ad andare sulla terrazza dove vidi... un aereo senza eliche! Un B.707 della Pan AM in arrivo da New York! Da quel momento la Pan AM divento' il massimo per quel bambino di cinque anni che era gia' affascinato dall'idea di viaggiare in aereo (all'epoca facevo gia' dagli 8 ai 14 voli l'anno).

Purtroppo ho perso molte foto in un incidente durante un trasloco.

Ho trovato sul web una copia della pubblicita' Pan AM dei primi voli transatlantici del B.707 (foto presa da timetableimages)



I ricordi non finiscono qui. Per il momento sto pensando di inserire :

Primo viaggio negli USA con centro di costo numero 1
New York - Tokyo con B747SP
Un tramonto visto dal posto 1A LHR-JFK
Volare FCO-JFK
Volare Pan Am il giorno dopo Lockerbie
Volare Pan AM durante la prima guerra del golfo (MXP-JFK, FRA-JFK, LHR-JFK)
Saluto finale, ricordi dell'ultimo volo Pan AM MXP-JFK il giorno prima che tutte le rotte transatlantiche fossero cedute a Delta

Fatemi sapere se e' troppo
 

borabora

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22 Maggio 2013
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fankulazzo, stavo qui al pc, in abbiocco post prandiale e questo era il TR che ci voleva proprio per destarmi dal torpore e mi lasci a bocca asciutta??? NONONO!!!! Vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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Non facciamo scherzi! A noi il TR amarcord su Pan Am!
Posso chiederti un regalo di natale :) ? Nel TR metti qualche foto di repertorio durante il racconto per farci sognare meglio come hai fatto sopra? ;)
 

valuk

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26 Giugno 2013
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Londonfog.... devi continuare!!! Questi sono ricordi che hai l'obbligo morale di dividere con noi, quindi... avanti! :)
 

nicolap

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Grandioso! Non sapevo della richiesta del certificato di matrimonio. Veramente altri tempi!
Grazie mille e ... continua in fretta.
 

londonfog

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Re: [TR - Amarcord] Pan AM - Secondo capitolo, in viaggio con il pupo

Novembre 1977 - Centro di costo numero 1 ha due mesi. Viaggio VCE-LHR-SFO AZ+PA

I nonni 'ordinano' di portare il nipotino per il suo primo Thanksgiving. I genitori sono meno entusiasti. Il nonno ufficiale della US Navy e' abituato a gente che esegue gli ordini... ci mandano il biglietto, il pediatra ci da il via, non abbiamo scuse!

Il centro di costo numero uno (all'epoca unico centro di costo) e' l'unico "Venexian de aqua" dei miei figli. Gia' allora si vedeva perche' il modo migliore per farlo dormire era di portarlo in vaporetto. Partire con un bambino di due mesi equivale a un mezzo trasloco, soprattuto se e' il primo figlio e se i cugini non abitano vicino ai nonni. Partiamo con: valigia con roba del bambino (giovani neo genitori presi dal panico si portarono dietro persino la scorta di pannolini, visto mai!), culla da viaggio (praticamente seconda valigia), un'unica valigia per tutti e due (per due settimane, cosa mai successa prima). Il bagaglio a mano necessiterebbe di un gruppo di parka nepalesi ma basta papa' (cioe' il sottoscritto). La nonna Italiana fra ansia e compassione decide di venire all'aeroporto con noi.


Centro di costo numero 1 decide di intrattenere i pochi turisti nel tragitto fra San Giacomo dall'Orio e la stazione del vaporetto. Come sempre le cose migliorano quando siamo sull'acqua. Arriviamo all'aeroporto, la vecchia aerostazione quindi senza distanze bibliche fra i vaporetti e il check-in. Nel frattempo siccome siamo di nuovo in terra ferma riprendono i vocalizzi. Mia madre mi mette in estremo imbarazzo raccontando come mi comportavo io quando avevo meno di un anno (pare che il mio primo volo su AZ sia rimasto fra le leggende di AZ/LAI per decenni). Nel frattempo io racconto una storia commovente al check-in e questi mi fanno passare la 'borsetta per signora' di mia moglie (capace di contenere un vaporetto per Torcello), la borsa con la roba del bambino e i due bagagli a mano ufficiali.

Nel frattempo scopro che mia madre sta raccontando a un addetto aeroportuale quando lei partiva da Venezia-Lido negli anni cinquanta. Io sto per sprofondare quando mi rendo conto che mia madre e' riuscita a organizzare l'assistenza a questi due sprovveduti (io e mia moglie) che devono portare quel povero bambino dai nonni americani. Va anche detto che il povero bambino viaggia gia' con il suo passaporto Americano ed e' registrato nel passaporto italiano di Papa'.

In qualche modo ci imbarchiamo su un DC-9 AZ per Londra, dove dobbiamo anche passare una notte (ha organizzato tutto il nonno Americano). Viaggiare con un bambino di meno di un anno ha i suoi vantaggi, nella fattispecie tutte l'equipaggio vuole prenderlo in braccio. I genitori riescono persino a mangiare in pace. I consigli della nonna di avere ciuccio e biberon per decollo e atterraggio si dimostrano impagabili. Io e Ruth riusciamo persino ad avere dieci minuti di conversazione adulta mentre il bambino e' passato da assistete di volo a assistente di volo.

Arriviamo a Londra, e li scopro che mio suocero era un vecchio compagno di accademia dell'addetto militare USA a Londra. L'ambasciata Americana ci manda un giovane ufficiale di marina. Ce lo ritroviamo all'arrivo, letteralmente all'uscita dall' air bridge con due immigration officer. Non mi ricordo se mi sono sentito un VIP o un criminale comunque, Ruth la pragmatica appioppa al suddetto marinaio le due borse piu' pesanti, lascia a me le altre due e ci avviamo verso il controllo passaporti e il ritiro bagagli.

Check-in, Terminal 3 il giorno dopo. Questa volta ci accompagna al check-in l'addetto militare USA in persona, in divisa. E qui si potrebbe pensare che ci diamo delle arie, e invece no. Il Terminal 3 all'epoca aveva anche i voli British Airways e era uno zoo. L'alto papavero USA in divisa ci fece passare tra la folla quasi come Mose' e gli schiavi ebrei in fuga dall'Egitto attraversarono il mar Rosso.

Siamo al check-in per San Francisco. Io non faccio niente, fa tutto il pezzo grosso in divisa (non mi ricordo il nome). Riesce a organizzare due inviti per il Clipper Club (all'epoca prima del controllo passaporti). Non posso dire se il centro di costo numero uno apprezza il trattamento VIP o il fascino della divisa. Fatto sta che non si sente. Come non si sente per tutto il tempo in cui il pezzo grosso ci 'intrattiene' nella lounge. L'addetto militare USA aveva un aiutante di campo con lui, chiamava Ruth per nome e passo' molto tempo con il figlio in braccio. Questo fece pensare al personale del Club che Ruth fosse la figlia del pezzo grosso... l'addetta della lounge 'ordina' a un pilota con il classico cappello bianco degli ufficiali di marina (Non per niente gli aerei Pan Am si chiamano clipper xxxx ) che si trovava in lounge di darci una mano a passare il controllo passaporti. Non si sa bene se la "lounge dragon" fosse impressionata dal pezzo grosso, impietosita dalla quantita' di borse o intenerita da un centro di costo numero uno che non si fa sentire, fatto sta che ci avviamo con il nostro sherpa privato, io con il bagaglio a mano ufficiale e Ruth con il bambino.

Saliamo in aereo, prima di tutto io ricordo che le ginocchia non toccavano il sedile di fronte (non sono cresciuto da allora). Siamo in economy nella sezione non fumatori. Il B747 aveva l'economy divisa in due (non c'era ancora la 'Clipper Class', ovvero Business Class), il volo non e' pieno. Al check-in ci avevano gia' informato che non c'era la disponibilita' di una culla, a mo di scusa ci danno quattro posti nella sezione centrale, bloccano gli altri due.

Ho trovato un immagine dela cabina dell'epoca sempre su panamair.org



Io e mia moglie prendiamo una cuffia in due, tanto non la useremo allo stesso momento. Passano con la cena, uno di noi due viene servito per primo e l'altro alla fine cosi' possiamo alternarci a tenere occupato (ciuccio, biberon, ecc.) il bambino. Io non posso dire se me lo ricordo bene o se sono altri ricordi che si sovrappongono ma il centro di costo numero 1 sorride quando vede l'assitente di volo con la divisa azzurra, quando arriva quella con la divisa beige si mette a piangere, e questo e' destinato a rimanere uno dei misteri della vita.

Durante il pasto comincia il primo film, lo schermo viene 'srotolato a mano'. Noi siamo in quarta fila e quindi troppo sotto. Io ho gia' visto il film e mi addormento con il bambino in braccio, Ruth lo guarda dandomi gomitate di tanto in tanto (io naturalmente pretendo di essere sveglio tutto il tempo).

Nel frattempo passano con il pasto per me, io tento di appioppare il neonato alla madre che sta guardando il film. L'assistente di volo si offre di fare la baby sitter mentre mangio. Ha la divisa grigio azzurra, non testata. Il centro di costo si lascia prendere in braccio, esperimento riuscito.Posso mangiare. E' intento ad ammirare tutte le luci che ci possono essere nella cabina di un aereo, mentre il padre combatte contro la stagnola usata da sempre in quantita' industriali per avvolgere pasti speciali.

Passo il pupo alla madre. All'epoca era una cosa fantastica poter vedere film a bordo (non mi pare AZ l'avesse) e ascoltare musica. Il programma era in un loop unico e quando cambiavi canale non partiva dall'inizio, semplicemente cominciavi ad ascoltare il programma al punto raggiunto dal nastro. Io comincio avere crisi di astinenza da finestrino. La passione del posto finestrino e' cominciata quando avevo tre anni e non e' ancora finita.

Comincio ad invidiare mio figlio che puo' dare segni di impazienza, io lo porto avanti e indietro per il corridoio ma in realta' sono piu' inquieto di lui. A questo punto siamo quasi arrivati, mi chino per vedere un po' della baia di San Francisco. Non si sa bene secondo quale fuso ma pare che il centro di costo abbia fame. Ruth riesce a prendere fuori il necessario prima che si accenda il segnale di allacciare le cinture.

Quando lasciamo l'aereo una delle hostess ci regala le sue ali. Io scrivo questo episodio in casa di mio figlio a Tel Aviv. Mi sono reso conto ieri sera che le ha ancora, sono attaccate nell'angolo in alto a destra della cornice con la foto che i nonni ci fecero all'arrivo a San Francisco. Io e sua madre siamo stremati, lui dorme placidamente come non ha mai fatto per tutto il viaggio.

Vorrei anche aggiungere che all'arrivo mi ritrovo mio suocero in divisa che, chissa come, e' riuscito a fare in modo di aspetttarci all'uscita dall'air bridge con un addetta Pan AM. E qui il centro di costo numero uno 'distrugge' i progetti del nonno... la prima volta che un cittadino americano entra negli Stati Uniti deve fare la fila degli 'alien'. Ruth sparisce nelle file riservate ai cittadini USA io e il centro di costo numero uno affrontiamio l'interrogatorio di un immigration officer USA.
 
Ultima modifica:

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Molto interessante, ma prova a cercare in soffitta qualche foto, non ne hai nessuna da poter scannerizzare?

(ma perchè quelle venali definizioni per i tuoi figli? credo si sentirebbero meno zavorra se il loro padre li definisse "centro di soddisfazioni e di gioia", non trovi? :D)
 

nicolap

Amministratore AC
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10 Novembre 2005
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Roma
Fantastico TR, come sempre piacevolissimo da leggere.


(ma perchè quelle venali definizioni per i tuoi figli? credo si sentirebbero meno zavorra se il loro padre li definisse "centro di soddisfazioni e di gioia", non trovi? :D)
non hai figli, vero? :)
 
F

flyboy

Guest
Londonfog, non ci sono proprio parole per commentare la passione, il garbo e la sensibilità con cui hai postato il TR.
Le parole che hai usato sono talmente reali che mentre leggevo nella mia mente scorrevano le immagini di quanto narravi.

Grazie davvero!

PS: anch'io non so stare senza finestrino!!!!