Thread sistema aeroportuale di Roma


ITALYAIRPORT

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Il planning originale diceva "Agosto 2020" ma credo che con il Covid tutto sia andato a rilento. Da Via Coccia di Morto si vede ancora il molo con intorno i lavori.
Sei per caso a conoscenza di quali dovrebbero essere gli sviluppi futuri, quindi dopo che verrà inaugurato il molo A?
Perché ricordo che i piani su FCO erano stati bocciati dalla VIA o qualcosa del genere.
 

EI-MAW

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L’inaugurazione del molo A era prevista a giugno 2020, come riportato su tutta la cartellonistica dei lavori in corso che tappezza FCO. Il COVID ha dapprima bloccato i lavori, poi ripresi a rilento, e poi ci sono state le chiusure alternate dei terminal. Se la pandemia non fosse arrivata, probabilmente, sarebbero riusciti a rispettare la tabella di marcia.
Il 12 ottobre scorso sono ripresi i lavori di ristrutturazione al T1, che non so in cosa consistano nello specifico. Il molo A dall’esterno è praticamente completato, mentre l’estensione del T1 (ex T2) ha ripreso da poco ma è a buon punto, quantomeno dall’esterno anche qui. Si sta completando anche il raccordo tra ex molo D e avancorpo E.
 
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Strike

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6 Settembre 2017
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Meno voli nell'aeroporto di Ciampino, lo ha deciso il Tar del Lazio

Con due sentenze pubblicate il 17 marzo 2021, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell'aeroporto di Ciampino. Questo è quanto ha comunicato in una nota il Comitato Aeroporto di Ciampino, nato per la riduzione dell'impatto ambientale dello scalo romano. Le due sentenze - riporta la nota - sono immediatamente operative e sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per applicarle prima dell'annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali), del prossimo giugno, dove saranno definiti gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) con gli orari invernali dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile. Pertanto, se i tempi saranno rispettati, la riduzione del traffico aereo nell'aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021. Il Tar Lazio nelle sue sentenze* ha respinto tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l'applicazione del decreto del Ministero dell'Ambiente** per il rientro dell'aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa). "È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge - ha dichiarato il Comitato Aeroporto di Ciampino - e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l'indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia".
 

bamby69

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18 Marzo 2011
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Meno voli nell'aeroporto di Ciampino, lo ha deciso il Tar del Lazio

Con due sentenze pubblicate il 17 marzo 2021, relative ai ricorsi delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air, il Tar Lazio ha dato il suo via libera alla riduzione dei voli nell'aeroporto di Ciampino. Questo è quanto ha comunicato in una nota il Comitato Aeroporto di Ciampino, nato per la riduzione dell'impatto ambientale dello scalo romano. Le due sentenze - riporta la nota - sono immediatamente operative e sarà compito delle autorità aeronautiche nazionali, a cominciare da Enac, avviare immediatamente le procedure per applicarle prima dell'annuale conferenza della IATA (organizzazione delle compagnie aeree mondiali), del prossimo giugno, dove saranno definiti gli “slot” (diritti di atterraggio e decollo) con gli orari invernali dei voli di tutti gli aeroporti aperti al traffico civile. Pertanto, se i tempi saranno rispettati, la riduzione del traffico aereo nell'aeroporto di Ciampino sarà già attiva dalla fine di ottobre 2021. Il Tar Lazio nelle sue sentenze* ha respinto tutti i motivi di ricorso presentati dalle due compagnie aeree contro l'applicazione del decreto del Ministero dell'Ambiente** per il rientro dell'aeroporto entro i limiti di inquinamento acustico previste dalla legge (DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, firmato dal ministro Costa). "È una grande vittoria per i cittadini che da anni si battono per il rispetto dei limiti di legge - ha dichiarato il Comitato Aeroporto di Ciampino - e per una migliore qualità della vita, con oltre 2000 denunce alla magistratura, con una richiesta di procedura di infrazione comunitaria che ha prodotto l'indagine UE EU Pilot 6876/14/ENVI, con la presentazione di una petizione a Brussels presso il Parlamento Europeo e con anni di proteste a tutti i livelli.Un ringraziamento per questo risultato va anche alle Amministrazioni a tutti i livelli e agli Enti, a cominciare da Arpa Lazio, che per anni, nonostante le immaginabili difficoltà, ci hanno sostenuto in questa battaglia".
Se ne è discusso negli anni scorsi credo che la maggior parte delle case intorno siano state costruite abusivamente come al solito le leggi italiane hanno fatto notizia!
 

Strike

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6 Settembre 2017
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Se ne è discusso negli anni scorsi credo che la maggior parte delle case intorno siano state costruite abusivamente come al solito le leggi italiane hanno fatto notizia!

Concordo in toto. Case costruite abusivamente a 100 dalle piste, per poi venire discutibilmente sanate e condonate nel tempo. La cosa che irrita di più, sta nel vedere il CRIAAC, reclamare regole certe e reclamare il rispetto della legge. Proprio loro, che sono stati i primi ad infrangerla, con un massiccio abusivismo edilizio in zona, sorto a cavallo degli anni 60-80. Che facce di bronzo!
 

robygun

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Come chi costruisce o compra attaccato alle ferrovia o all'autostrada per poi lamentarsi del rumore o dell'aumento dei binari/corsie..

Il vero problema è che gli viene data ragione..
 
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Charter2017

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E' vergognoso e il paese Italia ancora una volta si dimostra pregno di ipocrisia. Non è un mistero che la stragranza maggioranza di case intorno all'aeroporto di Ciampino è stata costruita abusivamente e comprate da coloro che ci abitano molto dopo che l'aeroporto "Pastine" è stato aperto, ovvero nel lontano 1916...
E la gente che si lamenta è la stessa che diceva che sui tetti cadevano i "bulloni" che si staccavano dagli aerei in atterraggio e che il rumore era assordante. Quando l'hanno comprata la casa, a un prezzo molto basso visto che si trovava vicino all'aeroporto, non lo sapevano che ci sarebbe stato rumore???
E' un pochino come coloro che hanno comprato la casa vicino a Malagrotta, la pù grande discarica d'Europa, pagando 100 mq a un prezzo stracciato: perchè lamentarsi dell'odore, poi?
 

OneShot

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Paris
E' un pochino come coloro che hanno comprato la casa vicino a Malagrotta, la pù grande discarica d'Europa, pagando 100 mq a un prezzo stracciato: perchè lamentarsi dell'odore, poi?
Vuoi mettere? Avere il garrito dei gabbiani senza dover comprare casa in riva al mare? Che poi quando il vento allontana l'olezzo del TMB, c'è sempre l'aroma inconfondibile della Porfina :ROFLMAO:
 
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vipero

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Vabbè ma lo stesso è per Linate, o Case Nuove, o Lonate Pozzolo "telchi l'apparecch... Che rumor! Mandal via!" (più o meno)
 
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E' un problema comune a tutto il mondo mi sa... ho una oramai ex collega che ha comprato casa a Kew. Vista giardini, a naso direi un milione e mezzo/due di casa. E ora si lamenta degli aerei.

Ma bella gioia, tutte le volte che sei atterrata a Heathrow, 'ndo volavi?
 

Charter2017

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Buona notizia, un segno di un possibile ritorno alla normalità o comunque il segno che le compagnie aeree si stanno organizzando: dall'8 Maggio American Airlines torna a volare su Roma FCO da New York JFK senza obbligo di quarantena. Prima della partenza si dovrà dimostrare di essere negativi al Covid-19 e, all'arrivo a FCO, verrà eseguito un tampone PCR rapido in aeroporto.
Volo trisettimanale operato con B777-200.
 
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Strike

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Strike

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Ryanair raddoppia a FCO per l'estate: altri tre B737-800WL basati al "Leonardo da Vinci", sei nuove rotte e 65 voli settimanali.
Diciamo che in questo caso, non essendo FCO un aeroporto "minore", Ryanair dimostra tutto il suo peso.

Scrutando bene, ad esclusione di ZTH (già operativa da anni con VY), sono tutte nuove rotte aperte recentemente da W6 su FCO. Perentoria risposta di FR al rivale magiaro.
 

OneShot

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La rivelazione di Report: falla nella sicurezza all’Aeroporto di Fiumicino
(lanotiziagiornale.it) – Aeroporto internazionale di Fiumicino. Il più grande d’Italia. Nel 2019, prima del Covid, da qui sono transitate quasi 45 milioni di persone che vengono videoriprese anche per prevenire attacchi terroristici. Ci sono telecamere ovunque, soprattutto di Hikvision. Il 1° aprile del 2015, al sistema di videosorveglianza succede qualcosa di anomalo. Un responsabile della rete informatica si accorge di una grave anomalia nel funzionamento di oltre cento telecamere. Manda un alert interno: è un’e-mail indirizzata alla Sigma spa. La società che aveva l’appalto per l’installazione delle telecamere che controllavano tutte le scale mobili di Fiumicino. Il documento avvisava: “C’è un problema urgente con le telecamere Hikvision”. È la mail di cui Report è venuta in possesso, al centro dell’inchiesta di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella – “Il ritorno del Dragone” – con nuovi e inediti dettagli di una vicenda della quale la trasmissione di Rai Tre, condotta da Sigfrido Ranucci, si era già occupata dandone conto nella puntata di lunedì 20 dicembre.

LA RIVELAZIONE

Ma a che cosa si riferisce l’alert interno inviato alla Sigma spa? Ognuna delle 140 telecamere Hikvision presenti nello scalo romano inviava quattro richieste di apertura di una connessione verso l’esterno: 11mila a telecamera ogni ora. Più di un milione e mezzo in totale. Un traffico enorme da bloccare che stava mettendo in difficoltà il sistema di sicurezza dell’aeroporto. La segnalazione in quelle ore fu girata anche alla GSG, la società italiana che gestiva i software del sistema di videosorveglianza, e anche a loro fu richiesto di risolvere la criticità. “Effettivamente abbiamo visto che il problema era esistente ma che non dipendeva dal software, dipendeva da queste telecamere che cercavano di dialogare con un server esterno all’aeroporto – spiega il presidente di Cgs International, Antonmario Catania a Valesini –. Per fare questa cosa cercavano di aprire una porta per uscire e giustamente il firewall dell’aeroporto diceva: Dove stai andando? Lì è una rete chiusa…” In pratica, “mandavano dei messaggi in esterna”.

IL SOSPETTO

Il sospetto è che la rete di telecamere possa essere usata come una botnet per attacchi informatici verso l’esterno. Significa che le camere vengono prima infettate e poi trasformate in un robot a comando di un malintenzionato che da remoto, all’insaputa del produttore e dell’utilizzatore, le userà per colpire altre reti o sistemi informatici, magari proprio dell’aeroporto, che saranno messi ko, colpiti da decine di migliaia di tentativi di comunicazione. A Roma incontriamo un importante operatore del settore della videosorveglianza. Conosce l’incidente di Fiumicino e, a quanto ci dice, la questione arrivò anche all’orecchio dei nostri servizi di intelligence. La spiegazione di un semplice bug delle telecamere non aveva convinto. “Dopo gli eventi di Fiumicino ho avuto un colloquio con un esponente dei servizi di intelligence, cosa normale per i tecnici che ci collaborano, e abbiamo parlato di Hikvision, del tipo di problema che avete scoperto. Ti parlo di almeno quattro anni fa – spiega a Report un dirigente della società di videosorveglianza –. Mi risulta che in seguito i servizi hanno fatto circolare una nota interna dicendo ‘state attenti, non usate quella roba là’…”.

Report ha mostrato la mail interna di fiumicino anche a Francesco Zorzi, il consulente di diverse procure italiane, specialista in cyber intelligence, che ha scoperto le anomalie nelle telecamere di Hikvision all’interno del sistema di videosorveglianza della Rai. Che ci fornisce un’altra lettura dei fatti. “Se io riesco a fare un attacco, ad esempio, di flooding interno alla rete e, ad esempio, saturare il traffico di una specifica videocamera, io impedisco a questa videocamera riesca in sostanza a comunicare, impedisco di far sì che quel dispositivo in quel momento registri”, spiega Francesco Zorzi, esperto in Cybersicurezza. Quindi, se qualcuno avesse voluto bucare il sistema per transitare all’Aeroporto di Fiumicino senza essere identificato? “Con questo l’avrei fatto sicuramente”, sentenzia Zorzi. Un attacco per far passare qualcuno senza che venisse registrato dalle telecamere. È una delle possibilità.

FALLA NEL SISTEMA

Ma quello che è certo è pur se il misterioso incidente rilevato alle telecamere di sorveglianza di Fiumicino non sia mai stato reso noto, la questione non passò inosservata nell’ambiente della cybersicurezza. L’eco superò l’oceano, arrivò in Canada, al quartiere generale della Genetec, un gigante mondiale delle tecnologie per la sicurezza. In Italia Hikvision è leader del mercato. Negli anni ha piazzato le sue telecamere nei luoghi strategici per la sicurezza nazionale. Non solo aeroporti come Malpensa e Fiumicino ma anche i palazzi delle istituzioni politiche, tribunali, forze dell’ordine. Hikvision Italia è posseduta da una holding europea, a sua volta detenuta dalla casa madre cinese. Anche gli amministratori della Srl italiana sono cittadini cinesi. Il controllo di Hikvision è nelle mani del CETC, un’azienda dello stato cinese che sviluppa software militari, infrastrutture di difesa, armi elettroniche. Insomma, Hikvision è nelle mani di un gigante strettamente legato all’esercito cinese. L’amministratore è Chen Zong Nian, è un parlamentare del partito comunista cinese. “Dunque i nostri dati sensibili arrivano in un server registrato negli Stati Uniti e finiscono in Cina, nella regione dove ha sede Hikvision. Era circa un anno fa, avevamo avvisato la nostra security Rai che ha posto immediatamente rimedio. Ma non era un caso isolato”, spiega Ranucci, ricapitolando le fasi salienti della vicenda. Tra le segnalazioni arrivate a Report ce ne è una che è la più inquietante di tutte: 140 telecamere cercano contemporaneamente, ciascuna per oltre 11 mila volte l’ora – ben un milione e mezzo in tutto! – di contattare un indirizzo esterno sconosciuto. Forse mandando dati sensibili o forse in un tentativo di controllare la rete che presidia un luogo strategico del nostro Paese. Un episodio grave che apre scenari sui quali i nostri servizi di intelligence stanno lavorando da tempo.

GARA CONSIP A RISCHIO

Ma non è tutto. Dopo la scoperta di Report, Consip, la centrale di acquisto della pubblica amministrazione, in previsione di affidare una mega gara da 65 milioni di telecamere da piazzare nei comuni, ha chiesto al Dis, cioè ai nostri servizi di sicurezza, come comportarsi. Questo perché se le telecamere sono di ditte cinesi, anche se hanno un piede in Italia, nascono con un problema: sono vulnerabili per legge di stato. Pechino può obbligare a mandare dati. Nel frattempo proprio alcune telecamere cinesi hanno perso la certificazione ONVIF che assicura la loro capacità di “dialogare” con dispositivi di altre marche. Un grosso problema che rischia di far saltare una gara Consip. A giugno 2021, dopo che Report aveva mostrato le anomalie dei dispositivi di videosorveglianza Hikvision piazzati in Rai, Consip ha preso in mano lo scottante dossier. La prima gatta da pelare è la gara da 65 milioni di euro per la videosorveglianza, aggiudicata in modo quasi definitivo a ottobre. I vincitori si apprestavano a installare massicciamente prodotti Hikvision. Allora Consip si è rivolta ai servizi di intelligence e all’agenzia per la cybersicurezza.

La puntata di Report sarà messa in onda lunedì alle 21.20