Thread MXP-LIN 2019


AZ209

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Nuovo anno, nuovo thread.


Il megacentro commerciale, nuove strade e ferrovie. “Quanto si può crescere intorno a Malpensa?”

Federico Oppi, del comitato Difendere Somma, attacca i sindaci dell'area di Malpensa, sulle opere previste e che incideranno sul territorio

«Se la condizione attuale è considerata sostenibile dai Sindaci, quanto potrà ancora crescere l’aeroporto di Malpensa? Le oggettive e documentate devastazioni ambientali (che per il codice penale si chiamano “disastri ambientali”) a chi devono essere attribuite?». Duro l’attacco di Federico Oppi, del comitato Difendere Somma, ai sindaci del territorio di Malpensa. Accusati di «eseguire senza alcun arbitrio o discrezionalità le volontà di chi gerarchicamente è al di sopra di loro», anche a fronte delle tante infrastrutture realizzate e previste intorno a Malpensa.
Da un nuovo centro commerciale a Vizzola Ticino alla ferrovia prevista tra Gallarate e Malpensa, dai numeri da record del 2018 alle più generali preoccupazioni per la prevista deviazione dei voli da Linate nell’estate 2019, in questi mesi si è riacceso il dibattito sulla sostenibilità di Malpensa. L’atteggiamento dei sindaci secondi Oppi è però da «età del bronzo… facciale», perché i primi cittadini sono accusati di scarsa fermezza.

Ce n’è per tutti. Per il sindaco di Casorate Sempione Dimitri Cassani, che «ha persino “dimenticato” di denunciare le palesi violazioni di legge che riguardano l’istruttoria in corso». In che senso? «Parco Ticino, Demanio e Snam hanno chiesto all’ente proponente (Ferrovie Nord Milano) importanti integrazioni documentali sulla procedura di VIA (valutazione impatto ambientale). Nonostante tali integrazioni documentali non siano pervenute entro i limiti perentori stabili dalla legge, il tutto sta procedendo come se “nulla fosse dovuto”».
Casorate è stato il Comune dove comunque si è discusso di più, mentre pressoché nullo è stato il dibattito negli altri Comunui interessati, vale a dire Gallarate, Cardano al Campo e Somma Lombardo. Ce n’è infatti anche per il sindaco sommese Stefano Bellaria, anche se sul fronte delle strade: «Siccome le strade dell’area Malpensa sono in tilt, la panacea prospettata dal Sindaco Bellaria (e da molti suoi colleghi, sia chiaro) è quella di crearne di nuove». Riferimento, in particolare, al progetto – ancora da definire – della tangenziale di Somma. «È un po’ come se davanti ad un incendio decidessimo di spegnerlo con una bella secchiata di benzina oppure come se, trovando il bagno di casa allagato, anziché riparare la tubatura decidessimo di aprire tutte le porte di casa per far defluire l’acqua».
Analoga accusa anche per Claudio Montagnoli, sindaco di Arsago Seprio, quello con «la fascia tricolore più consumata»: «reclama nuove infrastrutture su tutto il territorio, soprattutto al di fuori dei propri confini comunali, perche’ la spazzatura è sempre meglio nasconderla sotto lo zerbino».
E infine la critica a Vizzola Ticino: Comune microscopico, a due passi dal Terminal 1, ma finito al centro delle preoccupazioni recenti per il progetto di un megacentro commerciale da 50mila metri quadri. «Questa “città commerciale” (l’ennesimo immenso ecomostro della nostra ridente provincia) è prevista in una delle zone maggiormente tutelate del Parco del Ticino a ridosso proprio dell’aeroporto. L’aberrazione di tale decisione la si può intuire pensando che questo piccolo paese di 500 anime, tra l’altro con valenze di ordine paesaggistico e storico-culturale (vedasi l’azienda Caproni), sta letteralmente mercificando il proprio territorio consentendo la realizzazione di un ripugnante complesso che ospiterà decine di migliaia di persone al giorno».


Il piano di edificazione a Vizzola Ticino«Si noti come i sindaci per esempio in questo periodo si dilettino a Parlare di Piano d’Area considerandolo addirittura uno strumento che li legittima (a parer loro) a continuare ad oltranza con la costruzione di nuove infrastrutture. Peccato che ciò di cui stanno parlando è qualcosa che risale al 1999 e che oggi, dopo vent’anni, non è più attuale, formalmente decaduto e senz’altro non più proponibile. La realizzazione di un Nuovo Piano d’Area, come della ferrovia Mxp-Gallarate, come di un colossale Trade Center, etc è soggetta inequivocabilmente per legge ad una VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Deve rimanere alla storia che i nostri sindaci in tutti questi anni si sono guardati bene dal pronunciare questa parola (VAS) perche’ tutti loro ben sanno che qualsiasi VAS attesterebbe che in questa landa desolata di Malpensa non si potrebbe più costruire nemmeno la cuccia per un cane e questo inchioderebbe loro e i loro predecessori a gravissime responsabilità».

https://www.varesenews.it/2019/01/m...anto-si-puo-crescere-intorno-malpensa/782948/
 

indaco1

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Non e' dare troppa visibilita' a questo tizio metterlo come primo post dell'anno?
 

13900

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Io non sono un grande fan dei centri commerciali, ma chiamare cio' che voglion fare a Malpensa "mega" e' una minchiata. In giro si legge di 50mila mq che, pur essendo 50mila mq di prato che se ne vanno e non dovrebbero essere usati, specialmente se ci fosse una stramaledetta legge sul consume di suolo, e' poco piu' di un quinto della superficie di Westfield a Londra - White City.
 

Seaking

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Quando ho letto “la nostra ridente provincia” mi sono ricordato di quell’unico giorno della mia vita passato nei paesi limitrofi a Malpensa, che possiamo definire con molti aggettivi tranne che “ridente”.
 

13900

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Quando ho letto “la nostra ridente provincia” mi sono ricordato di quell’unico giorno della mia vita passato nei paesi limitrofi a Malpensa, che possiamo definire con molti aggettivi tranne che “ridente”.
Dai, c'e' di peggio.

Novara.
 

Seaking

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Vabbè ma per ridente puoi immaginarti Stromboli, mica il Varesotto.

A Novara hanno comunque il gorgonzola più buono del mondo...
 

AZ209

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Sea, rivoluzione in aeroporto. Nuovo ad Brunini, fuori De Metrio e Carbone

E così, tanto tuonò che piovve. In Sea sta per verificarsi un vero e proprio ribaltone. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, nella seduta di cda di martedì Sea nominerà il nuovo amministratore delegato, Armando Brunini. L'ad degli aeroporti di Napoli arriva così a Milano, ovviamente espressione del socio F2i ma con il gradimento del sindaco, che lo ha selezionato tra quattro nomi, tra cui quello di Giulio De Metrio, chief operating officer. Gli altri due incontrati sono stati Monica Scarpa e Frances Ouseley. Su tutti ha prevalso la scelta di Brunini. Domani, nel cda, verrà scelto. Contestualmente verranno soppresse le posizioni organizzative dello stesso De Metrio e di Luciano Carbone, Chief Corporate Officer.
Affaritaliani.it


Sea, ecco che cosa cambia. Lo scenario dopo il ribaltone

Che cosa cambia in Sea dopo la scelta di Armando Brunini come amministratore delegato? Quale è l'assetto?

Che cosa cambia in Sea dopo la scelta di Armando Brunini come amministratore delegato? Quale è l'assetto? E che cosa significa che nei prossimi giorni - l'iter è prettamente burocratico ma la strategia già ben definita - verranno soppresse le posizioni di Giulio De Metrio e di Luciano Carbone?

UN PASSO INDIETRO - Sea è una delle due partite più importanti del 2019, a livello di partecipate, per il Comune di Milano. L'altra è MM Spa, la multiutility spina dorsale delle politiche cittadine. I due presidenti in scadenza sono Davide Corritore per MM SPA e Pietro Modiano per Sea, che però ha dato anticipatamente le sue dimissioni. E che aveva informato, in tempi non sospetti, di voler diminuire di molto il suo carico di lavoro dopo aver preso il grosso peso della presidenza di Carige. Da là, la necessità di provvedere subito al cambio di modello di governance, con l'istituzione di un direttore generale o di un amministratore delegato. A stilare la lista dei papabili è stato l'head hunter Francesco Gavazzi, che contestualmente si è dimesso dal comitato dei saggi del Comune di Milano. Gavazzi ha presentato quattro nomi, di cui due ampiamente scontati: Giulio De Metrio, coo di Sea (dunque, un interno); Armando Brunini ad dell'aeroporto di Napoli; Monica Scarpa degli aeroporti di Venezia, che già selezionò per Fiera Milano; Frances Ousley, manager con lunga esperienza nella gestione dei vettori. In un primo tempo si pensava che De Metrio e Brunini si sarebbero elisi a vicenda, essendo espressione il primo della continuità interna di marca comunale, e il secondo del socio di minoranza F2i, con il quale Palazzo Marino e la struttura stessa di Sea hanno avuto non poco da discutere negli ultimi anni. Questo non è accaduto. Il sindaco (perché è il sindaco ad avere l'ultima parola), ha proceduto a selezionare Brunini, che dunque sarà comunque forte espressione di F2i.

LA SITUAZIONE ATTUALE - L'arrivo di Brunini segnerà necessariamente una cesura netta nei confronti del passato recente di Sea. Che sia uomo vicino a Renato Ravanelli, ex dg di A2A e oggi ad di F2i, non è in discussione. "Sea deve fare un salto di qualità, occorre un manager con grande credibilità capace di fare un ragionamento sul futuro, serve un manager capace di dialogare con i due azionisti", spiegava Ravanelli a Manuel Follis di MF a metà ottobre. Brunini, appunto. Diceva poi Ravanelli: "In Lombardia l'aggregazione Sea-Sacbo avrebbe molto senso dal punto di vista industriale". Del resto, che il dossier vada ripreso è indubbio. Ma c'è da sciogliere un nodo di fondo per il quale Brunini dovrà attendere almeno fino alla prossima primavera: che cosa vuol fare il Comune di Milano. Davvero vuole l'aggregazione con Orio al Serio? Vuole quotarsi in Borsa come già nel 2011 aveva in mente Giuseppe Bonomi, oggi ad di Arexpo? Vuole andare avanti, considerata la buona salute dell'azienda, a ricevere cospicui dividendi con cui finanziare gli investimenti sulla città?

IL PASSO AVANTI - Per rispondere a queste domande, è evidente, ci vuole un presidente. Attualmente è Michaela Castelli, dopo il passo indietro di Pietro Modiano. La Castelli, manager serissima, alle prese con la difficile Acea, sarà - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano - l'unica riconfermata dell'intero cda, dal punto di vista del Comune. Rimarrà a essere filo d'unione con piazza Scala, considerata la bravura e l'esperienza. Il presidente, considerato che l'ad è di chiara marca F2i, dovrà poi essere un uomo di assoluta fiducia di Beppe Sala. Un uomo del Comune, insomma, che sappia interpretare il ruolo di garanzia e di indirizzo. Cercando di capire se la migliore strategia per la città passa dall'aggregazione di Orio (ma Bergamo sarà d'accordo?) o dalla quotazione in Borsa.

http://www.affaritaliani.it/milano/...bia-lo-scenario-dopo-il-ribaltone-580528.html
 

Paolo_61

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[FONT=&]Sea, rivoluzione in aeroporto. Nuovo ad Brunini, fuori De Metrio e Carbone
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E così, tanto tuonò che piovve. In Sea sta per verificarsi un vero e proprio ribaltone. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, nella seduta di cda di martedì Sea nominerà il nuovo amministratore delegato, Armando Brunini. L'ad degli aeroporti di Napoli arriva così a Milano, ovviamente espressione del socio F2i ma con il gradimento del sindaco, che lo ha selezionato tra quattro nomi, tra cui quello di Giulio De Metrio, chief operating officer. Gli altri due incontrati sono stati Monica Scarpa e Frances Ouseley. Su tutti ha prevalso la scelta di Brunini. Domani, nel cda, verrà scelto. Contestualmente verranno soppresse le posizioni organizzative dello stesso De Metrio e di Luciano Carbone, Chief Corporate Officer.
Affaritaliani.it


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[FONT=&]Sea, ecco che cosa cambia. Lo scenario dopo il ribaltone

Che cosa cambia in Sea dopo la scelta di Armando Brunini come amministratore delegato? Quale è l'assetto?
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Che cosa cambia in Sea dopo la scelta di Armando Brunini come amministratore delegato? Quale è l'assetto? E che cosa significa che nei prossimi giorni - l'iter è prettamente burocratico ma la strategia già ben definita - verranno soppresse le posizioni di Giulio De Metrio e di Luciano Carbone?

UN PASSO INDIETRO - Sea è una delle due partite più importanti del 2019, a livello di partecipate, per il Comune di Milano. L'altra è MM Spa, la multiutility spina dorsale delle politiche cittadine. I due presidenti in scadenza sono Davide Corritore per MM SPA e Pietro Modiano per Sea, che però ha dato anticipatamente le sue dimissioni. E che aveva informato, in tempi non sospetti, di voler diminuire di molto il suo carico di lavoro dopo aver preso il grosso peso della presidenza di Carige. Da là, la necessità di provvedere subito al cambio di modello di governance, con l'istituzione di un direttore generale o di un amministratore delegato. A stilare la lista dei papabili è stato l'head hunter Francesco Gavazzi, che contestualmente si è dimesso dal comitato dei saggi del Comune di Milano. Gavazzi ha presentato quattro nomi, di cui due ampiamente scontati: Giulio De Metrio, coo di Sea (dunque, un interno); Armando Brunini ad dell'aeroporto di Napoli; Monica Scarpa degli aeroporti di Venezia, che già selezionò per Fiera Milano; Frances Ousley, manager con lunga esperienza nella gestione dei vettori. In un primo tempo si pensava che De Metrio e Brunini si sarebbero elisi a vicenda, essendo espressione il primo della continuità interna di marca comunale, e il secondo del socio di minoranza F2i, con il quale Palazzo Marino e la struttura stessa di Sea hanno avuto non poco da discutere negli ultimi anni. Questo non è accaduto. Il sindaco (perché è il sindaco ad avere l'ultima parola), ha proceduto a selezionare Brunini, che dunque sarà comunque forte espressione di F2i.

LA SITUAZIONE ATTUALE - L'arrivo di Brunini segnerà necessariamente una cesura netta nei confronti del passato recente di Sea. Che sia uomo vicino a Renato Ravanelli, ex dg di A2A e oggi ad di F2i, non è in discussione. "Sea deve fare un salto di qualità, occorre un manager con grande credibilità capace di fare un ragionamento sul futuro, serve un manager capace di dialogare con i due azionisti", spiegava Ravanelli a Manuel Follis di MF a metà ottobre. Brunini, appunto. Diceva poi Ravanelli: "In Lombardia l'aggregazione Sea-Sacbo avrebbe molto senso dal punto di vista industriale". Del resto, che il dossier vada ripreso è indubbio. Ma c'è da sciogliere un nodo di fondo per il quale Brunini dovrà attendere almeno fino alla prossima primavera: che cosa vuol fare il Comune di Milano. Davvero vuole l'aggregazione con Orio al Serio? Vuole quotarsi in Borsa come già nel 2011 aveva in mente Giuseppe Bonomi, oggi ad di Arexpo? Vuole andare avanti, considerata la buona salute dell'azienda, a ricevere cospicui dividendi con cui finanziare gli investimenti sulla città?

IL PASSO AVANTI - Per rispondere a queste domande, è evidente, ci vuole un presidente. Attualmente è Michaela Castelli, dopo il passo indietro di Pietro Modiano. La Castelli, manager serissima, alle prese con la difficile Acea, sarà - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it Milano - l'unica riconfermata dell'intero cda, dal punto di vista del Comune. Rimarrà a essere filo d'unione con piazza Scala, considerata la bravura e l'esperienza. Il presidente, considerato che l'ad è di chiara marca F2i, dovrà poi essere un uomo di assoluta fiducia di Beppe Sala. Un uomo del Comune, insomma, che sappia interpretare il ruolo di garanzia e di indirizzo. Cercando di capire se la migliore strategia per la città passa dall'aggregazione di Orio (ma Bergamo sarà d'accordo?) o dalla quotazione in Borsa.
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http://www.affaritaliani.it/milano/...bia-lo-scenario-dopo-il-ribaltone-580528.html
Solo a me sale l'orticaria quando le sorti di una società come SEA sono in mano alla politica?
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
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Milano
Questo il comunicato stampa di SEA che ufficializza la nomina.

"Milano, 08 gennaio 2019 – Il Consiglio d’Amministrazione di SEA S.p.A., riunitosi in data odierna, presso la sede legale di Linate, sotto la Presidenza di Michaela Castelli, ha istituito la figura dell’Amministratore Delegato attribuendo la relativa responsabilità ad Armando Brunini.
Brunini, fino a ieri Vice Presidente in SEA, ha una lunga esperienza nel settore aeroportuale che lo ha visto protagonista del forte sviluppo del traffico prima dell’aeroporto di Bologna (2007-2013) e poi dell’aeroporto di Napoli. Sotto la sua guida come Amministratore Delegato lo scalo di Napoli è cresciuto più di tre volte rispetto alla media nazionale, registrando negli ultimi cinque anni (2013-2018) un incremento pari all’82% del traffico passeggeri, con una elevata qualità del servizio riconosciuta a livello internazionale, ed un fondamentale impulso al comparto turistico dell’intero territorio. Con la nomina dell’Amministratore Delegato è stato definito un nuovo assetto organizzativo e di governance maggiormente allineato alle attuali migliori pratiche di settore e rispondente alle nuove sfide che attendono il Gruppo in un contesto di mercato sempre più competitivo. La Presidente Michaela Castelli, nel formulare i migliori auguri ad Armando Brunini per il lavoro e le sfide che lo attendono, ha sottolineato che il nuovo assetto dovrà consentire a SEA di continuare a conseguire risultati all’altezza dei bisogni del territorio, in termini sia di qualità del servizio, sia di risultati economici e finanziari. Per tali ragioni il Consiglio di Amministrazione ha espresso un vivo ringraziamento alle figure manageriali che hanno fin qui ricoperto funzioni apicali e al personale tutto."

Al momento, De Metrio e Carbone rimangono al loro posto.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Sea Prime: a giugno il nuovo terminal di Milano Malpensa Prime

"Una grande opportunità non solo per il nostro business, ma per l’intero territorio che lo ospita", ha commentato il direttore generale, Chiara Dorigotti

Sea Prime, società del Gruppo Sea, che con il brand Milano Prime è il gestore unico delle infrastrutture di Business&General Aviation di Linate e Malpensa, ha archiviato il 2018 con una crescita del 2,5% ed un totale movimenti pari a 26.000.
Per il 2019, Sea Prime si prepara a dar vita ad un nuovo, ambizioso progetto: l’apertura, nel mese di giugno, del nuovo Terminal dedicato alla Business&General Aviation dell’aeroporto di Milano Malpensa. Un passo concreto verso un ulteriore ampliamento del business, che consentirà di consolidare e scalare posizioni all’interno della classifica europea, che attualmente vede la società milanese al primo posto in Italia e al quinto posto in Europa nel mercato della Business&General Aviation.
Milano Malpensa Prime, che gestisce già un hangar di 5.000 mq per il ricovero di executive jet di ultima generazione, si svilupperà su una superficie di circa 1.400 mq in un’area dedicata dell’aeroporto. Un poliedro, che nella forma richiama una gemma, caratterizzato da finiture preziose per spazi comuni e lounge riservate, che accoglieranno passeggeri ed equipaggi in arrivo ed in partenza, offrendo loro un’atmosfera rilassata. Un accesso diretto, insieme a controlli e filtri di sicurezza dedicati completeranno il servizio.
È proprio la gemma il leit motiv del restyling che Milano Prime metterà in atto a partire dal 2019: sintesi perfetta di lusso contemporaneo, radicamento sul territorio e stile diventa, nella sua essenzialità, simbolo del luxury e della nuova “frontiera” dell’Aviazione Generale: una gemma incastonata nel territorio.
“L’apertura del nuovo Terminal di Milano Malpensa Prime è una grande opportunità non solo per il nostro business, ma per l’intero territorio che lo ospita. Insieme a Milano Linate Prime, situata a 7 chilometri dal centro della città, sarà una seconda porta di accesso al cuore del Nord Italia e dell’Europa, con servizi di eccellenza offerti direttamente o con i nostri partner”, ha commentato Chiara Dorigotti, direttore generale di Sea Prime.
Il 2019 vedrà l’apertura di nuove lounge anche a Milano Linate Prime, lo scalo situato a soli 7 km dal centro della città: per un totale di circa 300 mq, pensati per offrire a passeggeri ed equipaggi totale relax e comfort prima della partenza del proprio volo. Inoltre, l’attività di sviluppo e investimenti infrastrutturali sul Terminal di Milano Linate Prime proseguirà anche nel 2020 con la costruzione di nuovi hangar dedicati. GV
 

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Twin Jet ouvre un Strasbourg – Milan

Publié le 5 février 2019 à 08h00 par François Duclos

La compagnie aérienne Twin Jet proposera au printemps une nouvelle liaison saisonnière entre Strasbourg et Milan, sa deuxième dans les deux aéroports.
Du 9 avril au 24 octobre 2019, la compagnie française proposera trois vols par semaine entre sa base à Strasbourg-Entzheim et l’aéroport de Milan-Malpensa, opérés en Beechcraft 1900D de 19 places. Les départs sont programmés mardi, mercredi et jeudi à 15h00 pour arriver à 16h05, les vols “retour” quittant l’Italie à 13h30 pour atterrir à 14h35.
 

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Linate trasloca per tre mesi a Malpensa: pronto il maxi piano per il restyling dell'aeroporto

Da fine luglio a fine ottobre lo scalo milanese chiuderà per lavori sulle piste e in tutte le aree di arrivi e partenze: voli spostati sull'altro aeroporto Sea, insieme a 400 dipendenti. Ma il cantiere sarà del tutto finito nel 2020

Ingressi e gate chiusi per tre mesi, da fine luglio a fine ottobre, lavori in due fasi, migliaia di voli e 400 dipendenti spostati su altri scali. L'aeroporto di Linate si prepara a quello che l'amministratore delegato di Sea Armando Brunini definisce "un anno faticoso". Necessario, però: perché i lavori serviranno al rifacimento della pista e al restyling del terminal milanese. E nella 'notte bianca' tra il 26 e 27 luglio - quella del via ai lavori nel city airport -, lungo le tangenziali est e nord e lungo l'A8 si assisterà a un trasloco in massa di tutti i mezzi operativi da Linate verso Malpensa che costringerà a chiudere le autostrade.

I numeri da affrontare rendono bene l'idea della sfida in vista della data cruciale del 27 luglio: Malpensa, che nel 2018 ha toccato il record di 24,6 milioni di passeggeri (+7%), con il trasferimento dei voli da Linate aumenterà ulteriormente il suo traffico del 30-40 e conterà 6mila movimenti aerei e 700mila passeggeri a settimana. Un 10 per cento finirà a Orio Al Serio, che avrà tra l'altro quattro voli Alitalia per Roma Fiumicino. A Malpensa verranno trasferiti anche quattrocento dipendenti operativi di Sea sugli oltre duemila complessivi (senza contare tutti i dipendenti delle varie compagnie aeree). Affinché il sistema di Malpensa regga Sea ha stanziato 15 milioni di euro che serviranno ad adeguare sia le infrastrutture, ad esempio con l'aumento dei gate e una nuova isola check-in, sia i sistemi operativi.

I lavori a Linate si svolgeranno in due fasi: la prima, più delicata, tra il 27 luglio e la fine di ottobre riguarderà oltre alla pista, anche il nuovo Baggage Handle System e la prima fase dell'ampliamento dell'aerostazione, per un costo totale di 38,7 milioni di euro. La seconda fase, da ottobre 2019 a ottobre 2021, prevede il completamento della nuova area del terminal, il rifacimento e ampliamento dei gate per l'imbarco e la nuova area commerciale e di ristorazione: altri 22 milioni di euro. Considerando i 10 milioni già spesi per il restyling della facciata esterna, il totale degli investimenti per la "nuova Linate" ammonta a 70 milioni di euro.

Tra le incognite ci sono da un lato il destino di Alitalia, che su Linate ha una quota di mercato del 66 per cento e dall'altro i trasporti di Trenord, cui Sea chiede di aumentare di molto la capacità dei treni (Malpensa Express) verso Malpensa, non solo da Cadorna ma anche dalla stazione Centrale. Anche per questo è stato aperto un tavolo con il Comune di Milano.

https://milano.repubblica.it/cronac...chiusura_tre_mesi_aeroporto_lavori-218995894/
 

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Sea: cda approva bilancio in crescita. Utile netto a +52 milioni

Il cda di Sea ha approvato il progetto di bilancio 2018, che evidenzia dati in crescita.

L’utile netto di gruppo raggiunge i 136,1 milioni di euro, in incremento di 52 milioni rispetto al 2017, che incorporava anche 25,3 milioni di euro di svalutazione crediti Alitalia. La posizione finanziaria netta segna 399,6 milioni di euro, in miglioramento di 109,3 milioni. Gli Investimenti realizzati lo scorso anno, invece, ammontano a 79,2 milioni di euro.

Tra i principali highlights riguardanti le performance di sostenibilità spicca l’impatto socio-economico generato dal sistema aeroportuale milanese sul territorio lombardo, quantificabile in circa 7,5 miliardi di euro di valore della produzione - come spiega una nota Sea -, a cui corrisponde una capacità di attivare circa 32mila posizioni lavorative.

Malpensa genera circa 5 miliardi di euro di valore della produzione, contribuendo ad attivare 20mila unità lavorative, mentre Linate genera 2,4 miliardi di valore della produzione e un effetto occupazionale di circa 11mila unità. Mxp occupa, tra l’altro, la nona posizione nel ranking degli aeroporti meglio connessi in Europa, grazie all’81,8% del Pil europeo raggiungibile entro le 2 ore.

di Lino Vuotto

TTG Italia
 

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Riusciranno a trovare qualche soldo per risistemare le latrine a Malpensa? Quelli della stazione di Kyzyl-orda in Kazakhstan sono ciapà meglio.
 

solcarglobal

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Ecco appunto...ma che problema hanno a Malpensa, ma anche a Linate, con i cessi??? Perché sono messi peggio anche dell’ultimo autogrill indiano? In confronto quelli di Fiumicino sono lusso sfrenato
 

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Malpensa (Varese), 28 marzo 2019 – Per Malpensa è arrivato un nuovo e prestigioso riconoscimento: le 4 stelle di Skytrax per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri. Skytrax, uno dei principali enti mondiali di certificazione della qualità degli aeroporti, propone una classifica basata su un audit “on site”, che a Malpensa Terminal 1 è avvenuto nel mese di ottobre 2018 su quasi 400 item ritenuti importanti per l’esperienza del viaggiatore. A seguito dell’audit, all’aeroporto sono state assegnate 4 stelle su 5.

L’aeroporto di Malpensa si è distinto in particolare per gli elevati livelli di qualità nell’assistenza e nell’informativa al passeggero e per l’accessibilità e velocità di percorrenza delle aree adibite ai controlli di sicurezza. Ha poi contribuito al riconoscimento di Skytrax l’attrattività delle aree commerciali, capaci di offrire una piacevole esperienza dello shopping, frutto dell’importante restyling del 2015 che è stato realizzato proprio con una particolare attenzione alla qualità della passenger experience. Sono state valutate positivamente anche le scelte stilistiche degli ambienti dell’aerostazione e le Lounges. Per Malpensa si tratta di un ulteriore step nel percorso, sempre in divenire, volto a un continuo miglioramento del servizio ai suoi passeggeri.
 

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Venti minuti di coda ai controlli "elettronici" (con file random, pollaio e relativi nervosismi) per arrivare a Malpensa dietro a un paio di intercontinentali tra cui un NEOS carico di vacanzieri. Controlli elettronici peggiori, e di molto, rispetto a quelli di VCE o FCO.

Come pensino di fare con Linate chiuso non é dato sapere... Mi sa da luglio ad ottobre si fa prima ad arrivare a Bologna e tornare indietro!